Il 2019 verrà ricordato come un anno importante per Gust Corporation, e non soltanto perché state per leggere la recensione di Atelier Ryza - Ever Darkness & The Secret Hideout, la più recente delle sue produzioni (pubblicata appena un mese e mezzo fa in Giappone). Dopo gli altrettanto recenti Nelke & the Legendary Alchemists: Ateliers of the New World e Atelier Lulua: The Scion of Arland, infatti, la saga Atelier si è dovuta preparare per il grande salto nel buio: un titolo in grado di rinfrescare e aggiornare l'intero franchise, cercando di venire incontro sia ai giocatori di vecchia data che lo hanno supportato negli anni, sia a tutti i nuovi arrivati, che non a caso proprio in questa produzione potrebbero scoprire per la prima volta una serie estremamente valida. Abbiamo passato diverse ore in compagnia di Ryza, Lent, Tao e compagnia: è il momento del verdetto.
La trama
Ammettiamolo pure apertamente: le narrazioni dei vari Atelier non hanno di certo mai brillato per originalità, coraggio o tematiche particolarmente approfondite, accontentandosi si mischiare ai classici cliché tipicamente nipponici contesti tutto sommato piacevoli. Lo stesso avviene ancora una volta con Atelier Ryza - Ever Darkness & The Secret Hideout: non aspettatevi una trama da premio oscar, e neppure una che ingrani sin dai primi minuti. Serviranno alcune ore, infatti, nonché un corposo prologo-tutorial prima di entrare nel vivo dell'azione: tutto sommato, comunque, il racconto dell'intraprendente ed entusiasta protagonista è simpatico, persino accattivante in alcuni momenti, e si accompagna tra l'altro alle storie personali dei vari coprotagonisti, sufficientemente caratterizzati.
Ryza, la giovane fanciulla di un villaggio costiero, è figlia di agricoltori: neanche a dirlo si dimostra subito insofferente alla vita isolana, e sfrutta ogni occasione disponibile per partire all'avventura in compagnia del robusto Lent, uno spadaccino dai capelli rossi, e il timido e intellettuale Tao. L'improbabile trio è incredibilmente abile nel cacciarsi nei guai, ma un bel giorno la loro disavventura nei boschi si rivela comunque estremamente propizia: salvano infatti la vita a Klaudia, figlia di un mercante attualmente in zona.
Da lì in poi fanno la conoscenza di altri personaggi importanti ai fini della narrazione, come Empel l'alchimista e Lila, che incarna tutto il fanservice della produzione in un unico punto, per motivi che capirete a prima vista. Il climax crescente è quello che potreste immaginare: ognuno dei protagonisti scopre il suo talento particolare, vengono messi al corrente di una minaccia impellente per il mondo intero, si mettono in opera per salvarlo in compagnia dei nuovi arrivati. Trenta ore bastano e avanzano per arrivare ai titoli di coda, ma prestando attenzione a tutto e a tutti potreste tranquillamente impiegare il doppio del tempo. Se poi volete davvero sviscerare tutte le possibilità della produzione, persino il triplo.
Gameplay: novità a vista d’occhio
Atelier Ryza - Ever Darkness & The Secret Hideout presenta delle novità estremamente rivelanti all'interno della serie: ne aggiorna due aspetti fondamentali, rispettivamente il gameplay e il comparto tecnico, cercando di potarla a nuovi livelli (curiosamente, proprio sul finire della generazione di console in corso). Tutti i fan potrebbero facilmente trovarsi spaesati nel dare una rapida occhiata la nuovo menù dell'alchimia, così come al momento di prendere parte al primo combattimento.
Partiamo proprio di questi ultimi, seguendo anche idealmente il modo in cui il titolo propone i suoi contenuti, cioè pian piano, nel corso delle prime tre ore, e accompagnandoli da minimi tutorial più confusionari che chiari. Adesso i combattimenti degli Atelier non sono più a turni, ma in tempo reale, il che comunque non esclude affatto il tatticismo di fondo, ma semplicemente lo sfuma su altri livelli. Il giocatore controlla in ogni momento uno solo dei tre personaggi del party in azione, mentre gli altri due agiscono in modo autonomo (ma si può impostare il loro comportamento tra passivo e aggressivo, così da consumare o meno le preziose risorse a disposizione).
Ogni azione offensiva fornisce Punti Azione, riempiendo un indicatore circolare sulla destra: una volta che l'intero cerchio si riempie, è possibile effettuare un potenziamento per la battaglia in corso. Da quel momento in poi, azzerando tutti i PA, gli attacchi diventano più forti, e si sbloccano azioni speciali. Compito del giocatore è dunque quello di bilanciare nello stesso momento gli attacchi dei presenti, quelli della protagonista in particolare, tenendo d'occhio i Punti Azione e capendo quando è il momento di sacrificarli per innalzare il potenziatore. Più la battagli dura, più ovviamente è possibile effettuare potenziamenti.
Sulla sinistra, e verticalmente, vengono riportati i ritratti di tutti i presenti alla battaglia, amici e nemici: quando il loro volto scende fino alla barra azione, questi ultimi possono scagliare il proprio attacco. Quindi è possibile prevedere chi attaccherà per primo e chi seguirà ai nostri attacchi, in modo da calcolare attentamente ogni momento dello scontro; ovviamente bisognerà agire rapidamente, a volta d'istinto, per tenere il passo, soprattutto nei primi momenti. È bene notare che, cogliendo di sorpresa un nemico nel mondo di gioco, ogni scontro comincia con 10 Punti Azione assegnati immediatamente: dunque il primo potenziamento del party si rivela gratuito.
L'altra novità di rilievo consiste nell'Alchimia, meccanica già presente nei giochi precedenti ma in Atelier Ryza - Ever Darkness & The Secret Hideout completamente rivista e riadattata. A un primo sguardo sembra tutto estremamente complesso, e in effetti lo è davvero, ma si tratta di una complicazione che una volta padroneggiata permette di approdare a ben altri livelli di soddisfazione e potenzialità nelle proprie creazioni. Il nostro consiglio è quello di sperimentare, perché i tutorial da questo punto di vista diventano semplicemente inutili e frustranti: seguendo degli schemi di composizione, Ryza può miscelare, combinare e aggregare tra loro un'infinità di materiali diversi, per creare dal nulla bombe, pozioni curative, strumenti, armature e via dicendo. I materiali base possono essere acquistati dai mercanti oppure raccolti durante accurate esplorazioni del mondo vi gioco: vi ritroverete a gironzolare per l'isola alla ricerca dell'ultimo componente che manca alla vostra miscela, spesso senza guide di sorta. In questo caso va bene così, perché si incentiva l'esplorazione nell'ambiente circostante.
Trofei PlayStation 4
Il Trofeo di Platino di Atelier Ryza - Ever Darkness & The Secret Hideout vi porterà via parecchio tempo, ma non presenta particolari picchi di difficoltà: dovrete semplicemente completare la narrazione principale, dedicarvi a tutti i boss secondari, e raccogliere i forzieri/collezionabili sparsi un po' ovunque nel mondo di gioco.
Comparto tecnico
Atelier Ryza - Ever Darkness & The Secret Hideout punta ad una veste grafica completamente rinnovata, con il potenziamento del proprio motore di gioco e dell'intero comparto tecnico, e a parte qualche minima imperfezione facilmente rivedibile vi riesce con successo. Gli ambienti esterni ed esterni sono curati in modo notevole, sia dal punto di vista dell'illuminazione che nella fisica degli oggetti presenti: questi ultimi non sono in realtà numerosissimi, ma dosati comunque in modo intelligente e posizionati in modo tale da generare un effetto prospettico intelligente; a conti fatti, pur non muovendovi mai in altro che zone ristrette collegate tra loro da checkpoint, si ha sempre l'impressione di un mondo vasto e spazioso. I nemici ovviamente sono ospitati solo in alcuni luoghi specifici, che sarà necessario superare per proseguire nelle quest principali e secondarie.
La direzione artistica è chiaramente derivata dagli altri capitoli delle serie, ma il comparto grafico adesso è in grado di competere con gli altri esponenti più famosi del genere JRPG. Ad eccellere, comunque, sono due aspetti in particolare: il comparto sonoro, con melodie orecchiabili, ispirate e mai fastidiose; e poi il doppiaggio in lingua giapponese, davvero memorabile. D'altro canto per i giocatori italiani l'approccio potrebbe essere complicato dalla sola opzione audio in giapponese e testi in lingua inglese, senza ulteriori possibilità di personalizzazione. In alcuni momenti (non tutti, per fortuna) il lessico inglese diventa tecnico, e quando non tecnico certamente non scolastico.
Conclusioni
Atelier Ryza - Ever Darkness & The Secret Hideout si candida, in questi ultimi anni, ad esponente migliore dell'intera serie: merito di un aggiornamento che investe al tempo stesso il comparto grafico-tecnico e il cuore stesso del gameplay del franchise, ossia quel delicato equilibrio tra combattimenti ed alchimia. La narrazione piacevole intrattiene per un numero notevole di ore, ma senza mai brillare purtroppo; d'altro canto vi ritroverete tra le mani un'infinità di quest, oltre alla possibilità di creare e arredare da zero il vostro rifugio/laboratorio alchemico. Nel prossimo futuro, infine, sono previsti dei DLC che arricchiranno i contenuti base della produzione, introducendo ad esempio nuove missioni per i personaggi principali, e vari costumi. Se siete gli ultimi arrivati, è da questo titolo che dovreste cominciare a conoscere Atelier. Se invece siete già esperti del franchise, correte ad acquistarlo.
PRO
- Aggiornamento grafico notevole
- Modifiche significative nel gameplay
- Longevo e ricco di contenuti
CONTRO
- Tecnicamente parlando si può fare ancora di meglio
- Tutorial minimi e intricati
- La narrazione non brilla