Dieci anni in ambito gaming sono decisamente tanti, ma per Banana Kong pare che il tempo si sia fermato: il primo episodio, uscito nel 2013, offriva un'esperienza endless runner a metà strada fra Donkey Kong Country e Jetpack Joyride, puntando in particolare sulla varietà delle situazioni e degli scenari, generati in maniera rigorosamente casuale a ogni nuova partita.
Ebbene, oggi eccoci alle prese con la recensione di Banana Kong 2, un sequel che arriva appunto dopo quasi dieci anni, ma fin dalle prime battute appare decisamente conservativo, rinunciando a introdurre chissà quali novità rispetto agli esordi della serie e anzi finendo per sacrificare qualcosa sull'altare di una realizzazione tecnica più rifinita.
Gameplay: old school, baby
Se avete passato parecchio tempo con l'originale Banana Kong, non avrete alcun problema a familiarizzare con la formula di questo nuovo episodio, visto che è fondamentalmente la stessa. Il gorilla protagonista del gioco si trova infatti a dover fuggire dal crollo di una montagna di banane che lui stesso ha provocato, un po' come in Alto's Adventure, ma dovrà evitare i tanti ostacoli lungo il cammino.
Dalle rocce ai barili, passando per tutta una serie di creature più o meno pericolose, dovremo utilizzare il salto (eseguibile tramite un semplice tocco dello schermo) per scansare le insidie e continuare a correre, oppure "planare" agganciati a una grossa foglia (tenendo premuto) per superare ampie distanze, o ancora proiettarci verso il basso in corrispondenza di fiori che consentono di rimbalzare e raggiungere altezze inedite.
Non contenti della valanga di banane alle nostre spalle, avremo modo di raccoglierne altre nel corso della partita e di utilizzarle fra un tentativo e l'altro come moneta di scambio per l'acquisto di oggetti estetici o di potenziamenti, che siano temporanei o permanenti. Non è finita qui: esattamente come nell'originale Banana Kong, potremo riempire un indicatore che, una volta carico, consentirà di effettuare un potente scatto in avanti e recuperare terreno.
Nel frattempo vedremo lo scenario cambiare spesso e volentieri, attraverso passaggi e veicoli di fortuna che scopriremo essere di fatto obbligatori. Alcuni porteranno nel sottosuolo, altri in fondo al mare, modificando di conseguenza il gameplay e introducendo nuove meccaniche sia per quanto concerne le piattaforme su cui saltare sia i pericoli da evitare.
Banana Kong 2 è un gioco freemium, dunque è possibile scaricarlo e utilizzarlo gratuitamente, senza particolari limitazioni: ogni tanto compaiono dei trailer pubblicitari che però possono essere saltati, ma volendo è disponibile un acquisto in-app da 14,99€ che elimina le inserzioni e consegna diverse ricompense. Francamente la cifra è un pochino alta, ma parliamo di microtransazioni tutt'altro che obbligatorie.
Al di là della mancanza di concrete novità rispetto all'episodio d'esordio, si riscontra purtroppo un problema con la reattività e la precisione dei controlli touch, che talvolta non recepiscono bene i nostri input, specie per quanto concerne lo scatto in avanti, e ciò spesso si traduce in game over immeritati (del resto basta un impatto per morire), dando vita a inevitabili episodi di frustrazione.
Realizzazione tecnica: meglio o peggio?
Dal punto di vista tecnico, Banana Kong 2 cerca un po' di reinventare lo stile della serie, ridisegnando completamente la grafica del protagonista ed eliminando l'approccio bidimensionale degli esordi, che però molti apprezzavano. Il risultato finale è un po' controverso, nel senso che ci sono sicuramente più animazioni e dettagli, ma la sensazione è di aver perso il carisma delle origini.
Un discorso che si estende al comparto sonoro, anche qui puramente funzionale e poco originale, privo di soluzioni che per qualche motivo rimangano in testa, ma soprattutto svuotato di alcuni dei simpatici effetti audio del primo episodio. Le musiche a base di bongo e xilofono sono tuttavia allegre quanto basta per accompagnare l'azione.
Conclusioni
Banana Kong 2 è il classico sequel-fotocopia, che tuttavia arriva su iOS e Android decisamente fuori tempo massimo e non prende in considerazione i passi in avanti compiuti dal genere degli endles runner durante gli ultimi dieci anni. Il risultato è un'esperienza immediata e spensierata, con un sistema di achievement e di eventi per aumentare il grado di varietà del gameplay ma fondamentalmente già vista e con qualche problema di troppo per quanto concerne la precisione e l'affidabilità dei controlli touch.
PRO
- Immediato e spensierato
- Achievement ed eventi aumentano la varietà
- Nuovi scenari esplorabili lungo il percorso
CONTRO
- Praticamente nessuna novità di rilievo
- Controlli touch a volte imprecisi
- Grafica più definita e colorata, ma un po' anonima