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Birds of Prey, la recensione

La recensione di Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn, il film action di Cathy Yan dal 6 febbraio al cinema: Harley Quinn è tornata per colpirci (letteralmente) al cuore

RECENSIONE di Valentina Ariete   —   06/02/2020

Scrivendo la recensione di Birds of Prey ci siamo resi conto che gli sfortunati spettatori di Suicide Squad possono gioire: abbiamo una ragione in più per non vergognarci di aver donato quelle due ore delle nostre vite nel 2016. Il film di David Ayer, che sulla carta aveva le potenzialità per diventare un cult del genere, a quattro anni di distanza è sempre più un esperimento andato male: la squadra di super villain dei fumetti DC ha infatti fallito sotto molti punti di vista, a cominciare dalla scelta di Will Smith - che amiamo, sia chiaro - come leader di un team di personaggi brutti, sporchi e cattivi.

La star americana è tutta la vita che si rifiuta di interpretare l'antagonista e ci ha ingannato con il suo Deadshot, che finisce per diventare il solito eroe spaccone a cui Smith ci ha abituato. Non parliamo poi della Enchantress di Cara Delevigne: l'ex modella sta migliorando, come dimostra la sua prova nella serie Carnival Row, ma allora il suo viso era ancora più abituato alle telecamere dei servizi fotografici che non a quelle del cinema. Arriviamo infine al Joker di Jared Leto: si dice che la sua interpretazione sia stata snaturata e mutilata di almeno 15-20 minuti persi in fase di montaggio, ma, da quello che è rimasto, questa versione tatuata del principe pagliaccio del crimine è una di quelle da dimenticare. A maggior ragione ora, dopo l'operazione fatta da Todd Phillips con Joker, un film che ci ha mostrato che autorialità e cinecomics possono andare a braccetto e vincere una valanga di premi, con Joaquin Phoenix che si appresta a entrare nella storia e a ottenere, dopo una serie infinita di statuette, anche il premio Oscar.

Margot Robbie Harley Quinn Birds Of Prey

Dopo questo doloroso cammino lungo il viale dei ricordi, possiamo dirlo con certezza: si salva soltanto una cosa di Suicide Squad, la magnifica Harley Quinn di Margot Robbie. Arrivata come una supernova a bucare gli schermi di tutto il mondo grazie a The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese (anche se i più attenti l'avevano già notata nel ruolo dell'insopportabile cugina Charlotte in Questione di tempo di Richard Curtis), grazie al personaggio DC l'attrice australiana è diventata un'icona: non si contano le ragazze che continuano a vestirsi e truccarsi come lei alle fiere di fumetti. E ora che Harleen Quinzel arriva al cinema con un film tutto suo, Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn), nelle sale italiane dal 6 febbraio, non potranno che aumentare.

Harley Quinn Picture Show

Accantonati gli hot pants di Suicide Squad, in cui era la first lady del crimine di Gotham City per via della sua relazione con Mr. J, Harley Quinn cambia completamente pelle e abiti in Birds of Prey, che si apre con la sua rottura con il Joker (volutamente cancellato dalla memoria, evocato solo attraverso racconti e disegni). Disperata, tra un'esplosione e un pianto sul divano a mangiare schifezze come una qualsiasi Bridget Jones, Harley capisce di essere completamente sola. Il rispetto che aveva non se l'era guadagnato, ma lo aveva di riflesso, a causa del timore che il suo puddin è in grado di suscitare. Senza un soldo, senza amici e alleati, mentre cerca di consolarsi con il panino all'uovo e bacon perfetto, che diventa presto metafora della sua vita, Harley Quinn viene coinvolta in un intricato gioco alla sopravvivenza, i cui fili sono tirati da Roman Sionis (Ewan McGregor), criminale tanto elegante quanto pazzo, ossessionato dalle mutilazioni fisiche e intollerante verso le donne, in particolare la signorina Quinn.

Birds Of Prey And The Fantabulous Emancipation Of One Harley Quinn 2020

Durante la sua fuga per la salvezza, Harley si scontra con diverse altre donne, tra cui la poliziotta Renee Montoya (Rosie Perez), la ladra Cassandra Cain (Ella Jay Basco), la cantante Dinah Lance (Jurnee Smollett-Bell) e la misteriosa Huntress (Mary Elizabeth Winstead). Tutte sono accomunate da un enorme diamante, che appartiene, nemmeno a dirlo, a Roman.

Margot Robbie patrimonio dell’umanità

Sarebbe stato facile percorrere una strada già battuta, ma Margot Robbie, che, oltre ad avere un enorme talento ed essere di una bellezza disarmante, è anche una delle attrici e produttrici (dopo I, Tonya, che le ha fatto ottenere la sua prima candidatura all'Oscar, con la sua LuckyChap Entertainment ha prodotto in parte anche Birds of Prey e lavorerà a Barbie di Greta Gerwig, di cui sarà anche protagonista) più intelligenti nell'industria cinematografica, ha scelto di rivoluzionare il personaggio.

Margot Robbie Harley Quinn Birds Of Prey

Lasciando sullo sfondo il lato sexy, questa Harley Quinn non fa della sensualità il suo aspetto centrale, ma diventa una coloratissima maschera comica, una vera e propria scheggia impazzita, adorabile e inquietante nella sua follia. All'inizio l'incarnazione dello stereotipo della bionda stupida, Harley piano piano comincia a riflettere su se stessa: in un'altra vita era una brillante psichiatra, si è laureata, ha una certa cultura, allora come è diventata lo zerbino della feccia di Gotham? La risposta è una soltanto: sente le voci, è completamente senza controllo e, lo dice lei stessa, è una persona orribile.

Harley Quinn Margot Robbie Birds Of Prey

Finalmente! Al contrario di Will Smith, l'attrice non ha paura di sporcarsi le mani, apparire meschina e cattiva: la sua Harley Quinn è un caleidoscopio di contraddizioni e per questo - benché faccia cose fuori dal comune come mangiare caramelle dalla bocca di una iena (che chiama affettuosamente Bruce, come un certo signor Wayne) e irrompere in una stazione di polizia armata di un fucile con proiettili spara colore - è estremamente umana.

Harley Quinn Margot Robbie Birds Of Prey Ewan Mcgregor

Inutile dire che nel ruolo Margot Robbie è assolutamente strepitosa: è ormai impossibile immaginare un'altra interprete in questo ruolo. La pelle di Harley Quinn, resa bianchissima dalle sostanze chimiche, è un tutt'uno con la sua. È meraviglioso vederla alle prese che una serie infinita di espressioni facciali (molte di più dei suoi cambi d'abito), per non parlare delle scene di combattimento: questa Harley picchia tanto e durissimo. Chad Stahelski, regista di John Wick, ha lavorato alle scene d'azione e la cosa bella è che la protagonista ne dà tante, ma ne riceve altrettante: sono la sua pazzia e disperazione a permetterle di incassare i colpi e continuare a darne. Forse soltanto in Atomica Bionda avevamo visto delle (anti)eroine protagoniste di combattimenti così riusciti.

Tutto il resto non è noia

Si potrebbe pensare che Birds of Prey punti tutto sulla sua protagonista, ma non è così: come solo i grandissimi sanno fare, Robbie non si ritaglia il ruolo di primadonna assoluta, ma si circonda di altre interpreti di talento, su tutte Jurnee Smollett-Bell, che ha anche una voce incredibile. Ewan McGregor e Chris Messina, che interpreta il braccio destro di Roman, Victor Zsasz, sono due antagonisti insoliti: folli anche loro, legati da un rapporto di dipendenza e attrazione forse mai visto sul grande schermo prima d'ora in un cinecomic.

Birds Of Prey

A coordinare tutti c'è Cathy Yan, qui al suo secondo lungometraggio, che, non ce ne voglia Martin Scorsese, ha allestito un vero e proprio luna park: Birds of Prey è un signor pop-corn movie, divertente, esagerato, coloratissimo (nota di merito alla fotografia di Matthew Libatique). E, come tocco finale, oltre agli splendidi costumi di Erin Benach, può contare anche su una colonna sonora che dà la carica: curata da Daniel Pemberton (che ha lavorato anche al bellissimo Spider-Man - Un nuovo universo), comprende brani come It's a Man's Man's Man's World e Barracuda.

Birds Of Prey Ewan Mcgregor

Un grande spettacolo quindi, degno della grande "fottutissima Harley Quinn" di Margot Robbie. Questa Harley è panna montata al veleno. Ne vogliamo ancora.

Conclusioni

Multiplayer.it

7.0

Alla fine della recensione, Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) è un divertente e coloratissimo pop-corn movie, in cui Cathy Yan riesce a coordinare bene scene di lotta alla John Wick e momenti da musical. Forte di un ottimo cast, splendidi costumi, fotografia e colonna sonora, il film è il palcoscenico di Margot Robbie e della sua straripante Harley Quinn: piena di carisma e dall'espressività facciale sorprendente, l'attrice è ormai un tutt'uno col personaggio, che ha trasformato in una vera e propria icona.

PRO

  • Margot Robbie è meravigliosa: Harley Quinn è lei
  • Le scene di lotta sono fantastiche
  • Costumi, fotografia, colonna sonora e il resto del cast sono di qualità

CONTRO

  • La parte iniziale è talmente folgorante che il resto del film fatica a mantenersi sullo stesso livello