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Blanc: la recensione del puzzle game cooperativo disegnato a mano

Blanc unisce la narrativa di una favola con lo stile artistico di una graphic novel, ma la sua magia è spesso interrotta da problemi tecnici ed enigmi frustranti.

Blanc: la recensione del puzzle game cooperativo disegnato a mano
RECENSIONE di Riccardo Lichene   —   14/02/2023

A chi è appassionato di fumetti basta un colpo d'occhio per capire se un'opera è di mano francese: la morbidezza delle linee, i contrasti tenui e l'utilizzo fumoso della matita sono tratti inconfondibili degli artisti d'oltralpe. Nei primi minuti insieme a Blanc, il puzzle game cooperativo protagonista di questa recensione, abbiamo notato subito queste caratteristiche distintive e senza guardare agli autori e ai disegnatori abbiamo capito che avevamo tra le mani un videogioco prepotentemente francese.

Sviluppato da Casus Ludi ed edito da Gearbox Publishing, Blanc è un grande disegno a matita che prende vita per raccontare la storia dell'amicizia tra un cucciolo di lupo e un cerbiatto alla disperata ricerca delle loro famiglie dopo una tormenta di neve. Se la storia e il gameplay di questo gioco possono risultare già sentiti, è il suo stile artistico a impressionare per tecnica di animazione e complessità. Immagini e musica sono bene intrecciati ma è capitato di frequente che degli enigmi si siano rivelati molto frustranti andando a spezzare la magia che il gioco aveva creato fino a quel momento.

In questa recensione di Blanc vi racconteremo del grande lavoro artistico che gli sviluppatori hanno fatto per dare vita al gioco, ma anche di come alcune necessità di game design si siano messe tra le ruote di un'esperienza che, se fosse stata più fluida, avrebbe potuto aspirare a diventare un classico del panorama indie.

Senza parole

Blanc è un videogioco completamente privo di dialoghi e di testi
Blanc è un videogioco completamente privo di dialoghi e di testi

Una delle caratteristiche identitarie di Blanc, insieme al suo stile grafico, è il suo essere un videogioco senza testo e senza dialoghi. Essendo la storia di un cerbiatto e di un cucciolo di lupo che si aiutano a vicenda per superare degli ostacoli, non c'era bisogno di antropomorfizzare i protagonisti e dargli una voce o dei dialoghi drammatici. Per chi volesse immergersi ancora di più nell'avventura, poi, è possibile anche disattivare le icone che evidenziano gli oggetti con cui interagire o le piattaforme su cui saltare. In questo modo la vostra interfaccia di gioco sarà completamente assente e vi sembrerà di stare vivendo all'interno di una vera e propria graphic novel.

Con il mondo del fumetto Blanc condivide anche una serie di stilemi legati alle reazioni e all'espressione delle emozioni. Se la sofferenza di un cane è abbastanza semplice da comunicare grazie al suo tipico guaito, quella di un cervo o di un'anatra presenta delle evidenti difficoltà. È qui che entrano in gioco dei punti esclamativi, per esprimere sorpresa, dei piccoli fulmini, per esprimere la rabbia, e una serie di altri accorgimenti grafici che compaiono intorno alla testa degli animali che incontrerete per farvi capire la situazione. L'unico difetto di questo sistema è che, spesso, un sentimento negativo viene espresso sia in forma visiva che uditiva ma essendo il repertorio dei versi disponibili molto limitato ci siamo ritrovati intrappolati in un concerto di starnazzi a metà di puzzle che non riuscivamo a risolvere.

Gameplay a volte frustrante

Alcuni enigmi di Blanc risultano davvero frustranti e rompono la magia fiabesca del gioco
Alcuni enigmi di Blanc risultano davvero frustranti e rompono la magia fiabesca del gioco

Per quanto riguarda il gameplay, Blanc non si discosta mai più di tanto dai classici tipi di puzzle che si incontrano nei giochi cooperativi. I due protagonisti hanno una sorta di abilità speciale (il lupetto può tirare gli oggetti e il cerbiatto spingerli) e c'è una meccanica per cui è possibile raggiungere piattaforme alte (a cui il normale salto non arriva) mettendo i due animali uno sull'altro. Se avete giocato a Pode le meccaniche di questo titolo vi risulteranno molto familiari, a volte troppo.

Blanc, però, è anche giocabile in solitaria controllando entrambi i personaggi. Su Nintendo Switch il Joy-Con destro guidava al lupetto e il sinistro al cerbiatto. Inizialmente è stato incredibilmente confusionario capire il senso dei movimenti della telecamera, ma poi abbiamo iniziato a prenderci la mano e a coordinare il progredire dei due personaggi in modo armonioso. Con il passare del tempo, infatti, la confusione legata ai movimenti degli analogici si è trasformata nella sensazione di stare intrecciando la storia di questi due animali con le nostre mani.

Gioia distillata

La speranza racchiusa nel correre insieme sperando di essere a un passo dalla propria famiglia è un'emozione purissima che Blanc distilla alla perfezione
La speranza racchiusa nel correre insieme sperando di essere a un passo dalla propria famiglia è un'emozione purissima che Blanc distilla alla perfezione

Quando i puzzle non si fanno troppo frustranti o ripetitivi, Blanc raggiunge il suo massimo potenziale, ovvero quello di una fiaba giocabile con momenti che scaldano il cuore, gocce di gioia purissima, pericoli insidiosi e un fortissimo desiderio di riscatto. Nel corso dei suoi dieci livelli attraverserete complessi industriali in rovina, foreste intricate e valli bianchissime in cui scivolare lungo dei pendii. Incontrerete altri animali in difficoltà che aiuterete e con cui farete amicizia avendo come sottofondo il costruirsi del rapporto tra i due protagonisti.

Durante tutto il primo livello, infatti, il lupetto e il cerbiatto non possono nemmeno avvicinarsi perché hanno paura l'uno dell'altro. Superato il primo ostacolo insieme e trovate le tracce dei rispettivi branchi, però, i due iniziano ad avvicinarsi e ad aiutarsi sempre di più. Ci sono momenti di tensione e di contentezza e ogni livello si risolve con un piccolo lieto fine perché racconta degli ostacoli che i protagonisti hanno dovuto superare per ritrovare le tracce delle proprie famiglie.

Attenzione a chi ama gli animali

Chi ama gli animali potrebbe trovare alcune situazioni di gioco in Blanc particolarmente stressanti
Chi ama gli animali potrebbe trovare alcune situazioni di gioco in Blanc particolarmente stressanti

È importante sottolineare un aspetto che potrebbe trasformarsi in un grosso elemento di stress e frustrazione per una categoria piuttosto ampia di videogiocatori: chi ha un cane. La musica che accompagna il gioco è molto bella, armoniosa ed emotiva, ma se avete un cane vi consigliamo di giocare questo gioco senza audio. Il personaggio del lupetto, il più irriverente dei due, spesso si mette nei guai e deve chiamare il cerbiatto in aiuto. Quando lo fa il gioco riproduce il lamento di un cane anche diverse volte di fila. Questo verso, secondo noi, è stato abusato dagli sviluppatori perché viene riprodotto più volte in ogni livello mettendo molta pressione su chi gioca. Chi ha un cane sa che quando guaisce c'è qualcosa che non va e bisogna intervenire, a volte con urgenza, per questo meglio disattivare l'audio di gioco e giocare Blanc come se fosse una vera e propria graphic novel animata.

Meglio togliere la musica anche quando resterete bloccati davanti a un enigma che non riuscite a risolvere perché le tracce più tese (come quelle sul finire del gioco) finiscono per accentuare la frustrazione se vi doveste ritrovare bloccati su un puzzle per più di 10 minuti. Alcuni enigmi, poi, prevedono che facciate da guida a dei personaggi che però hanno la tendenza a incastrarsi con alcuni elementi dello scenario. Ci è toccato riavviare il gioco più volte per riuscire finalmente a non far incastrare un personaggio non giocante e procedere con il livello. Questo è il più grande difetto di Blanc: la rottura della magia. In un gioco dalle atmosfere così intime ed emotive (da questo punto di vista ricorda un po' Journey) è davvero frustrante vedersi tirati via a forza da un mondo così fiabesco per colpa di un bug o di un glitch.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Steam, Nintendo eShop
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (5)
6.7
Il tuo voto

Blanc, quando funziona, è come videogiocare in una graphic novel dallo stile visivo unico e con dei personaggi adorabili e coraggiosi. È una fiaba invernale per insegnare il valore dell'amicizia e della resilienza che gli amanti dei puzzle game e dei giochi cooperativi sapranno apprezzare. Purtroppo, le difficoltà tecniche e alcune scelte di game design impediscono al gioco di conquistarsi un posto nell'Olimpo degli indie anche a causa dell'infrangersi troppo frequente della delicata magia che gli sviluppatori hanno pazientemente costruito. Se non avete paura di un po' di frustrazione, però, Blanc potrebbe rivelarsi un dolce compagno per un freddo weekend, magari in compagnia di una persona speciale.

PRO

  • Stile grafico unico
  • Momenti di gioia purissima
  • Una bella storia di amicizia

CONTRO

  • La magia del gioco si rompe troppo spesso
  • Problemi tecnici coi personaggi non giocanti
  • Utilizzo eccessivo del pigolio del lupetto per creare tensione