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Cloudpunk, la recensione per PC

La recensione di Cloudpunk, avventura dalle radici cyberpunk sviluppata da ION LANDS per PC, PlayStation 4 e Xbox One

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   29/04/2020

La recensione di Cloudpunk arriva in un momento in cui l'interesse del mondo videoludico per il cyberpunk sta attraversando un particolare picco. Il motivo è ovviamente legato all'arrivo tra pochi mesi dell'attesissimo Cyberpunk 2077, verso il quale sono puntati gli occhi di tutti quanti gli appassionati di questa corrente letteraria (e non). Ma l'origine dell'accoppiata tra cyberpunk e videogiochi non risale di certo a ieri, anzi bisogna andare indietro di diversi anni. Sono infatti tantissimi i titoli legati al cyberpunk o che hanno comunque elementi legati a esso, da capolavori come Beneath a Steel Sky e Blade Runner alla longeva serie Deus Ex. Anche con un titolo importante come quello targato CD Projekt in arrivo a breve, c'è quindi ampio spazio per fare breccia nei cuori degli amanti del cyberpunk e dei videogiochi. Lo sa bene il team tedesco ION LANDS, sviluppatore di Cloudpunk che con questo titolo prova a ritagliarsi un piccolo spazio nei nostri cuori. Vediamo insieme se ce l'ha fatta.

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Ambientazione e trama: una storia al bagliore dei neon

Cloudpunk ci porta in quel di Nivalis, una città tentacolare dove la luce del sole sembra essere solo un lontano ricordo. Costruita su più livelli, Nivalis appare come un dedalo di strade dedicate ai veicoli volanti, o HOVA come li chiamano da quelle parti, impegnati a muoversi da un punto all'altro della città mentre sulle piattaforme la vita scorre frenetica al ritmo della pioggia che cade incessantemente. Il personaggio che controlliamo si chiama Rania, un corriere alle prese con la sua prima notte di lavoro per la Cloudpunk, una società di consegne che opera sul filo dell'illegalità. Nessun pacco viene rifiutato e i corrieri non devono fare domande se vogliono vivere tranquilli, mentre l'uomo che si fa chiamare Controllo comunica loro uno dopo l'altro i vari lavori da svolgere.

Dopo essere partita da alcuni semplici incarichi di riscaldamento, Rania si ritroverà in mezzo a situazioni che solleveranno inevitabilmente qualche interrogativo, spingendola a prendere decisioni in grado di avere un potenziale impatto non solo sul suo lavoro, ma anche sulla stessa città di Nivalis. Tra corporazioni che sembrano controllare tutto e tutti, androidi legati agli esseri umani, bassifondi pericolosi e guglie per pochi eletti, Cloudpunk non si fa mancare niente del genere che richiama col suo nome, risultando per questo motivo senza dubbio apprezzabile da chi ama il cyberpunk. Bisogna però essere disposti a fare i conti con una derivazione piuttosto evidente da altre opere, Blade Runner in primis, e con una storia principale che non riesce a decollare particolarmente lasciando quindi un po' a bocca asciutta il giocatore che avrebbe voluto farsi coinvolgere un po' di più dalla trama.

Gameplay: bene alla guida, meno a piedi

La maggior parte del tempo passato in quel di Nivalis la trascorriamo alla guida il nostro HOVA, inizialmente una mezza bagnarola che sta su quasi per miracolo. L'obiettivo è quello di viaggiare da un punto all'altro della città per effettuare le consegne per conto di Cloudpunk, senza deviare particolarmente da questo aspetto per tutta la durata del gioco. Ci sono missioni dove invece di un pacco può capitare di trasportare persone, o dove è necessario faticare un po' di più per andare dal punto A al punto B, ma il succo rimane sempre lo stesso. L'impressione è che elementi come la necessità di riparare l'HOVA dai danni subiti (soprattutto all'inizio capita spesso di urtare contro altri mezzi e palazzi) e di effettuare rifornimenti di carburante siano una specie di riempitivo pensato dagli sviluppatori per spezzare un po' la monotonia. Un discorso simile vale anche per la possibilità di potenziare il proprio mezzo investendo parte dei soldi raccolti lavorando per Cloudpunk, o di arricchire con alcuni elementi l'appartamento in cui vive la protagonista, di cui si fa abbastanza presto a dimenticarsi.

Se le parti di Cloudpunk passate alla guida sono comunque un piacere soprattutto per i motivi che scopriremo nel paragrafo successivo a questo, le fasi in cui bisogna muoversi a piedi scoprono il fianco a qualche critica in più. L'uso di una prospettiva bloccata fa sì che i passi di Rania non seguano sempre la direzione che noi vogliamo dare loro, mentre nei casi in cui l'inquadratura è più lontana si fa addirittura fatica a individuare la sagoma del personaggio che controlliamo rispetto all'ambiente circostante. Lo sviluppo in verticale della città viene usato dagli sviluppatori come stratagemma per proporre dei piccoli enigmi, dove siamo chiamati a raggiungere dal punto di parcheggio (a Nivalis ce ne sono davvero pochi!) quello di destinazione facendo uso di ascensori e altri elementi simili. L'aspetto più apprezzabile del muoversi a piedi è senza dubbio legato alla possibilità di interagire coi personaggi che popolano Nivalis, usando i dialoghi (no a scelte multiple) per saperne qualcosa in più su di essi e su questo luogo che appare allo stesso tempo affascinante e pericoloso. È quindi a maggior ragione un peccato che Cloudpunk non vada mai realmente in profondità, perché la città dà effettivamente l'impressione di pullulare di storie che in realtà vengono raccontate solo superficialmente.

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Grafica e sonoro: come in un film

Se Cloudpunk riesce a coinvolgere il giocatore spingendolo ad andare avanti tra qualche incertezza il merito va senza dubbio al comparto tecnico messo in piedi dagli sviluppatori. Bastano infatti pochissimi attimi passati a fluttuare in quel di Nivalis a bordo dell'HOVA per rimanere letteralmente folgorati dal lavoro di ION LANDS dal punto di vista grafico. Se avete sempre sognato di muovervi in un posto simile alla Los Angeles di Blade Runner, Cloudpunk rappresenta uno dei modi migliori per farlo, permettendoci di esplorare Nivalis in lungo e in largo lasciandoci ammaliare dalla luce dei neon che passa attraverso le gocce di pioggia e i vapori della città. Volendo proprio trovare un difetto alla realizzazione di Nivalis possiamo dire che alcune delle sue aree si somigliano un po' troppo tra loro: una maggiore diversificazione avrebbe contribuito ad aggiungere ulteriore fascino, ma quello che c'è resta comunque ampiamente apprezzabile soprattutto da chi vuole mettersi alla guida e rilassarsi senza metterci troppo impegno.

L'accompagnamento offerto dalla colonna sonora è semplicemente strepitoso: il lavoro svolto da Harry Critchley in questo senso non sembra avere davvero nulla da invidiare a una produzione cinematografica, spingendoci ad ascoltare gli oltre novanta minuti che compongono la colonna sonora anche al di fuori del gioco. Il doppiaggio in lingua inglese si presenta un po' altalenante, con voci ben realizzate e altre messe lì un po' troppo alla svelta. I testi sono tradotti in italiano, per cui da questo punto di vista nessun problema. Tra i personaggi quello che amerete di più è senza dubbio Camus, l'ingenua intelligenza artificiale che accompagna Rania durante la sua avventura.

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Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (12)
8.0
Il tuo voto

Concludiamo la recensione di Cloudpunk consigliando questo gioco a chiunque faccia del cyberpunk il proprio pane quotidiano e voglia immergersi per qualche ora tra le luci di Nivalis. La metropoli realizzata da ION LANDS merita infatti di essere esplorata grazie a una pregevole fattura tecnica. Peccato per l'elemento narrativo, non così forte come avremmo potuto sperare, e per un gameplay che non brilla in termini di varietà.

PRO

  • Nivalis è tutta da ammirare
  • Colonna sonora da riascoltare più volte
  • Ideale per chi cerca una guida rilassata

CONTRO

  • Trama principale poco coinvolgente
  • Gameplay ridotto all'osso
  • Qualche problema con le inquadrature