23

Crysis Remastered Trilogy, la recensione su Nintendo Switch

La recensione di Crysis Remastered Trilogy per Nintendo Switch ci dice come la nanotuta sia approdata sulla console ibrida di Nintendo con una conversione interessante

RECENSIONE di Simone Pettine   —   31/10/2021

Con la recensione di Crysis Remastered Trilogy su Nintendo Switch possiamo ragionevolmente ritenere conclusa l'operazione di restauro degli sviluppatori di Saber Interactive. Partendo dalla riedizione del primo capitolo di cui vi parlammo la scorsa estate (la recensione del primo Crysis Remastered su Nintendo Switch è già disponibile per la lettura), Crytek riporta in questo periodo su tutte le principali console in commercio e su PC anche i due rimanenti capitoli del franchise, cioè Crysis 2 e 3.

Chi aveva già acquistato la remaster del primo Crysis, tra l'altro, può comprare singolarmente i due sequel, pagandoli un po' meno del previsto (20 euro cadauno); tutti gli altri, volendo, potranno optare per l'en plein dell'intera trilogia. Noi, nello specifico, siamo tornati sull'argomento con un obiettivo ben preciso: analizzare la conversione della Crysis Remastered Trilogy su Nintendo Switch. Che, sorprendentemente, si è rivelata molto più solida di quanto ci aspettassimo.

La conversione dei tre Crysis

Crysis Remastered Trilogy, visivamente, ha il suo perché anche su Nintendo Switch
Crysis Remastered Trilogy, visivamente, ha il suo perché anche su Nintendo Switch

Crysis Remastered Trilogy offre la remaster di Crysis 1, 2 e 3, tutti titoli che, come ricorderete, sono stati pubblicati prima del 2013, in piena epoca PlayStation 3 ed Xbox 360, oltre che su PC. Console sulle quali, tra l'altro, non è che girassero in modo così eccezionale, anzi: semmai l'esperienza del franchise Crysis nella memoria collettiva è legata al mondo PC, con l'aneddoto quasi leggendario del primo capitolo della serie utilizzato un po' come benchmark per testare le possibilità della propria macchina; pensate un po' quant'era "pesante" e ricco, già nel 2007, a livello tecnico.

Era più che ovvio aspettare la conversione della Crysis Remastered Trilogy su Nintendo Switch con un minimo di scetticismo: come avrebbe fatto la console ibrida targata Nintendo ad accogliere non uno, ma ben tre capitoli, senza arrivare alla fissione nucleare? Pare invece che Saber Interactive abbia analizzato con cura questa situazione particolare. Perché è ovvio che alla remaster su Nintendo Switch ci si è dovuti approcciare in modo differente da quella (già disponibile) su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One S e One X, e via dicendo.

La parola chiave, come sempre, è: compromesso. Senza compromessi non si sarebbe arrivati da nessuna parte. Ecco allora che si è rinunciato a qualsiasi ambizione legata all'altissima definizione e al 4K, come si è fatto a meno dei 60 fps e (ancora) del ray-tracing e di effetti particellari troppo onerosi di risorse. Questo però non vuol dire che Crysis, Crysis 2 e Crysis 3 siano brutti da vedere, anzi. Dal punto di vista dei meri numeri, la risoluzione si aggira sui 720p, che possono arrivare a 900 in Modalità TV (quindi con Nintendo Switch bene inserita nel dock). Il frame rate, invece, è fisso ai 30 fps, quasi sempre solidi e senza particolari sussulti. Ovviamente sono capitate un paio di situazioni più concitate o dal numero maggiore di nemici, dove abbiamo notato rallentamenti, ma come sarebbe stato possibile pretendere diversamente?

Più che ciò che si è perso, ci pare invece di dover insistere su ciò che è stato recuperato, forse addirittura migliorato. Ovviamente Crysis Remastered Trilogy su Nintendo Switch non è bello da vedere o solido come su PlayStation 5 o sull'analoga riedizione per PC, ma è comunque superiore ai titoli originali pubblicati su Xbox 360 e su PlayStation 3. E infatti, anche in modalità portatile, le ambientazioni aperte del primo Crysis restano piacevolissime; i corridoi di Crysis 2 altrettanto curati; gli appostamenti, arco in pugno, di Crysis 3 ancora immersivi. Se vi aspettavate una situazione disastrosa, insomma, ricredetevi completamente.

Una serie ancora speciale

L'atmosfera del primo capitolo della Crysis Remastered Trilogy non si batte
L'atmosfera del primo capitolo della Crysis Remastered Trilogy non si batte

Ad oggi, e nonostante la miriade di FPS pubblicati negli ultimi quindici anni, quella di Crysis Remastered Trilogy resta una serie ancora speciale. Vuoi per il fascino connesso al suo mondo di gioco, vuoi perché un pubblico sufficientemente vasto ormai conosce il nome "Crysis" in sé e lo ricollega subito ad un prodotto che ha segnato, a suo modo, la storia del genere. Certo di cose ne sono cambiate nel corso degli anni, e non pensiamo solo a grafica e un comparto tecnico, una volta punte di diamante del titolo, ma oggi quasi il minimo sindacabile in produzioni affini. Ad essere cambiato, di Crysis in Crysis, è stata un po' anche la struttura e l'esperienza in sé.

Basta ripensare al primo episodio in assoluto della serie, dove il giocatore a conti fatti vestiva i panni di un predatore ultratecnologico su un'isola abitata da forze ostili. Crysis ha introdotto la nanotuta, che garantiva al protagonista velocità superiore, vista termina/notturna, resistenza incredibile a colpi e urti, nonché invisibilità temporanea. Gli ambienti aperti e vasti offrivano la possibilità di stabilire il proprio percorso, un approccio sempre differenti agli obiettivi e all'eliminazione dei nemici.

Gli scontri con i veicoli di Crysis Remastered Trilogy non devono farvi paura: avete la nanotuta
Gli scontri con i veicoli di Crysis Remastered Trilogy non devono farvi paura: avete la nanotuta

Crysis 2 mutò sostanzialmente la formula, proponendo invece un percorso su binari, oltre a livelli molto più contenuti e meno esplorabili rispetto al passato. Fu una necessità dovuta anche al doversi relazionare con il mondo delle console in parallelo a quello PC. I più, in effetti, oggi ricordano Crysis 2 come un mezzo passo falso nel franchise. Crysis 3 recuperò un po' l'anima del primogenito, pur con i dovuti compromessi: si tornò quindi sì ad una narrazione molto guidata (e oltretutto brevissima, bastavano 5 ore per arrivare ai titoli di cosa) ma anche a livelli più vasti e meno scontati. Senza contare l'introduzione dell'arco, trovata senza dubbio originale e, soprattutto, funzionale alla modalità stealth del gameplay. Come vedete, questa varietà fa gola ancora oggi, considerando anche che tutto questo viene offerto in un unico pacchetto dal prezzo sensato.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 49,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (12)
8.8
Il tuo voto

Crysis Remastered Trilogy su Nintendo Switch è il pacchetto completo che, fino a due anni fa, non ci saremmo mai aspettati di veder arrivare. Semplicemente perché nessuno credeva che fosse possibile, per la console Nintendo, accogliere ben tre titoli di questo tipo, che nel passato recente hanno fatto parlare di sé anche e soprattutto in virtù del proprio comparto tecnico. Invece Saber Interactive e Crytek hanno approntato una conversione di tutto rispetto, che, nonostante i dovuti compromessi, permette di fruire di tutti e tre i capitoli in maniera insperata (30 fps quasi sempre fissi e una risoluzione almeno a 720p, fino ai 900p). Certo, se avete la possibilità di riscoprire il franchise su PC o console next gen, dovreste valutare di farlo lì; ma se avete sempre sognato di portare con voi in vacanza Crysis su una console portatile, questa è l'occasione perfetta.

PRO

  • Conversione più che discreta
  • Uso del giroscopio
  • Un pezzo di storia in un unico pacchetto (rivisto)

CONTRO

  • L'esperienza del primo Crysis resta un unicum
  • Minimi rallentamenti in alcune zone affollate, soprattutto in Crysis 2