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Detective Pikachu Returns, la recensione dell'investigativo coi Pokémon

Si torna a Ryme City con la recensione di Detective Pikachu Returns, nuovamente in compagnia di un Pikachu caffé-dipendente e una voce da attore consumato!

Detective Pikachu Returns, la recensione dell'investigativo coi Pokémon
RECENSIONE di Marco Perri   —   04/10/2023

Seppur alla soglia del settimo anno di vita della console, Detective Pikachu Returns si aggiunge alla lunghissima lista dei titoli appartenenti all'universo Pokémon pubblicati su Nintendo Switch. Per certi versi, tra tutti i franchise Nintendo, quello tra Switch e Pokémon verrà ricordato come il binomio più vibrante in termini di numero di uscite, tra episodi maggiori, DLC e spin-off. Detective Pikachu è un ingresso recente, nato su Nintendo 3DS nel 2016 - in Europa nel 2018, quindi con Switch già sugli scaffali - e fin da subito capace di uscire con personalità dal mare magnum dei piccoli animaletti creati da Satoshi Tajiri, seppur non ritagliandosi mai un ruolo da carismatico leader di un movimento parallelo fatto di misteri e investigazioni.

Forse perché sviluppato da Creatures, forse perché luce minore a fianco di fari più grandi di lui, l'iterazione un po' Sherlock Holmes del buffo animale giallo torna per provare a guadagnarsi una sua posizione. Va detto che, a meno di non aver già apprezzato la controparte televisiva, non è banale far digerire a un fan il fatto che Pikachu parli e sia effettivamente doppiato dalla voce seria e profonda di Kaiji Tang, ragazzo cinese ma residente a Los Angeles.

Vediamo cosa aspettarci da Detective Pikachu Returns nella nostra recensione.

Ritorno a Ryme City

Ryme City è sicuramente più viva e densa di attività rispetto al capitolo per Nintendo 3DS
Ryme City è sicuramente più viva e densa di attività rispetto al capitolo per Nintendo 3DS

Se c'è un aspetto in cui Creatures ha scelto di alzare un pochino l'asticella in questo seguito è sicuramente la città: seppur ancorato a un approccio esplorativo vecchio stampo e non certamente open world, siamo di fronte a un ambiente più grande e variegato, nonché più interessante da esplorare. Complice l'ovvia differenza tecnica tra 3DS e Switch, stavolta l'esplorazione urbana è arricchita da un maggior numero di Pokémon, alcuni dei quali particolarmente attivi e capaci di rendere più densa la presenza pulsante dei protagonisti. Risse, minigiochi, dialoghi, gag: Ryme City beneficia delle caratteristiche di Switch per mettere in scena un costante siparietto di interazioni con le quali svagarsi e respirare meglio l'ambiente. Nonostante l'aria pupazzosa e delicata, Detective Pikachu Returns è un investigativo nell'anima, e avere più materiale a schermo con il quale interagire regala più profondità e corpo alle meccaniche di dialogo, domande e testimonianze.

Proprio grazie a questa enfasi e a una città dove umani e Pokémon coesistono, vestire i panni di Tim o di Pikachu cambia un po' il flusso, in quanto il primo parla tramite l'interpretazione del secondo, mentre il secondo... parla direttamente con tutti, permettendo una maggiore esplorazione delle varie personalità e dei caratteri dei singoli Pokémon. Siamo convinti che, per un fan dell'universo Pokémon, avere tra le mani un'avventura testuale densa di contenuti e approfondimenti sia un piccolo paradiso da coltivare e assaporare, seppur non aspettatevi una scrittura complessa o ricercata, visto che il suo target The Pokémon Company lo conosce benissimo.

Tra domande e deduzioni

Le interazioni e i dialoghi tra Pikachu e i Pokémon saranno uno dei punti di forza dell'avventura
Le interazioni e i dialoghi tra Pikachu e i Pokémon saranno uno dei punti di forza dell'avventura

Per approcciarsi al meglio a questo titolo molto, molto particolare bisogna sapere a cosa si stia andando incontro: Detective Pikachu Returns mette sul piatto uno stile di gameplay diametralmente opposto alla dinamicità dei suoi cugini maggiori, alle battaglie, alla raccolta o al completamento del Pokédex. Creatures ha lavorato per incrementare la densità di una struttura da visual novel abbastanza palese, cercando di districarsi tra fan service e coinvolgimento, strutturando casi da risolvere non difficili, piuttosto guidati ma capaci di intrattenere gli appassionati di questo universo. Non è un caso che sia Pikachu il vero protagonista e Tim il suo comprimario, impegnati a ritrovare il papà di Tim e al contempo risolvere misteri di ogni tipo, utilizzando altri Pokémon per annusare delle piste o trovare ulteriori indizi. La chiave, qui, è lasciarsi prendere dal mood molto rilassato da bar di New Orleans, godendosi la colonna sonora jazz in sottofondo tra pianoforte e marimba, lasciando da parte le aspettative e ricercando una buona esperienza Pokémon narrativa in single player.

Se cercate stramberie o dialoghi alla Danganronpa, siete fuori strada: la caratteristica migliore di questo franchise è fornire una sorta di pensiero laterale all'universo Pokémon, trascinando via tutto ciò che vi aspettereste di trovare in un gioco tradizionale e infilando nel calderone tanti piccoli dettagli intelligenti, che messi insieme donano un forte senso di appartenenza al fan, lo fanno sentire parte di un ambiente coerente, sviluppato, aderente all'immaginario che ci si aspetta da un'avventura testuale su Pokémon. Probabilmente, al netto di un avanzamento abbastanza liscio, con una simpatica nuova abilità investigativa e di una narrativa adatta a tutte le età, è proprio il voler così marcatamente distaccarsi dai dettami tipici il punto di forza di Detective Pikachu Returns: fornire un'esperienza diametralmente differente, che odora di Pokémon in ogni angolo e che rende il suo fan service un tratto di orgoglio, più che un banale riempimento. Per essere un titolo minore, anche a livello di listino, possiamo dire che il nuovo episodio di Creatures si ritaglia una sua cornice, piccola ma morbida, in cui esistere in totale dignità, incurante di dove o come vada il medium videoludico nel mondo esterno. Spendiamo solo qualche parola sull'aspetto tecnico solo per affermare nuovamente quanto scritto sopra: la grafica è chiaramente l'ultima delle priorità in un prodotto del genere e svolge il suo compito con sufficienza, lasciando tantissimo spazio di manovra sugli ambienti ma risultando invece a lavorare bene sulle animazioni facciali. Un punto di equilibrio dignitoso, forse tarato verso il basso, ma sul quale siamo convinti nessuno, tra gli acquirenti e fan di Detective Pikachu, si soffermerà deluso.

Conclusioni

Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 49,90 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (9)
5.6
Il tuo voto

Ideale per tornare nel mondo Pokémon cambiando punto di vista, Detective Pikachu Returns si pone come obiettivo fornire una differente chiave di lettura, in tutti i sensi. Tanto testo, situazioni più vicine ai giochi di ruolo giapponesi, dei misteri intinti di ambientazione e un flusso che può intrattenere vecchi ma soprattutto nuovi fan. Complice la produzione cinematografica, siamo sicuri uno degli intenti di Creatures sia utilizzare questa avventura investigativa di semplice accesso per introdurre - o trasportare - nuovi fan in questo universo così colorato e ispirato. Non aspettatevi casi complessi, situazioni adrenaliniche o dialoghi da carta stampata: Detective Pikachu Returns mette sul piatto morbidezza e delicatezza, grazie a un sapiente utilizzo delle risorse tecniche lato animazioni, per sciogliere anche i fan più intransigenti e suggerire loro nuovi modi per esplorare le stramberie dei mostriciattoli di Tajiri. Pesa l'ambizione generale del progetto, un po' palesemente limitata verso un pubblico più giovane, ma il prezzo non pieno può aiutare a pensarci.

PRO

  • Un'avventura delicata, perfetta soprattutto per i nuovi fan
  • Adatta a tutte le età
  • Approfondimenti interessanti nelle interazioni tra Pokémon

CONTRO

  • Il peso ludico è piuttosto limitato
  • Gli ambienti si potevano curare di più
  • Sul peso della narrativa c'è ancora lavoro da fare