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DNF Duel, la recensione del folle picchiaduro di Eighting e Arc System Works

La recensione di DNF Duel, spettacolare picchiaduro creato da Arc System in collaborazione con gli Eighting di Marvel vs Capcom 3.

RECENSIONE di Aligi Comandini   —   28/06/2022

Molti hanno già avuto modo di testarlo con le comode beta messe a disposizione qualche mese fa e, considerata l'ormai inconfondibile firma degli Arc System Works sul comparto tecnico, è riuscito a catturare l'attenzione di molti anche al di fuori dello spesso fin troppo elitario mondo dei picchiaduro. Il fatto che alle spalle del progetto vi sia uno dei team più riconoscibili nel panorama, però, non è curiosamente la principale motivazione per cui DNF Duel merita la vostra attenzione.

Questo spettacolare gioco basato sul Dungeon Fighter Online di Neople - un MMO con la curiosa peculiarità di essere un picchiaduro a scorrimento con molteplici classi disponibili - è infatti uno sforzo corale, non solo in compagnia di chi gestisce la sua proprietà intellettuale, ma anche di un team di sviluppatori che non sentivamo nominare da un po': quegli Eighting a cui dobbiamo l'esagerato (e amatissimo) Marvel vs Capcom 3. Considerato l'estro della squadra appena nominata e il fatto che sul loro pedigree ci sia uno dei picchiaduro più apprezzati (e discussi, indubbiamente) di sempre nella scena competitiva, ci aspettavamo quindi un videogioco assolutamente fuori di testa, plausibilmente capace persino di spezzare le barriere derivanti dalla relativamente scarsa popolarità del marchio Dungeon Fighter in occidente.

Non siamo certo rimasti delusi: l'impronta di entrambi i team alle redini è più forte che mai, così come sono cristallini i loro eccessi; oggi quindi cercheremo di spiegarvi in questa comoda recensione perché DNF Duel va assolutamente tenuto d'occhio dagli appassionati, pur portandosi dietro non pochi rischi.

La via del bottone

DNF Duel: certe classi hanno mosse che colpiscono per tre quarti dello schermo. No, non è un'esagerazione
DNF Duel: certe classi hanno mosse che colpiscono per tre quarti dello schermo. No, non è un'esagerazione

Non ha grande senso concentrarsi sulla narrativa in questo articolo, ma crediamo sia comunque il caso di sottolineare come dal punto di vista
contenutistico DNF Duel se non altro tenti di proporre delle modalità singleplayer mediamente curate. Certo, si tratta della solita coppia "Arcade Mode/Survival", soltanto che questa è accompagnata da una modalità storia più strutturata della media - con capitoli dedicati ad ogni singolo personaggio, dialoghi doppiati e artwork di qualità usati per gli intermezzi - e da un tutorial davvero completo, ricco di consigli dedicati ad ogni membro del roster e immancabili sfide su combo di difficoltà crescente. Peccato che la storia, di per sé, sia a dir poco dimenticabile: è una semplice scusante per dare un senso alle battaglie, e viverla con questo o quell'altro personaggio sembra fare ben poca differenza. La completerete solo con uno di loro per sbloccare l'ultimo guerriero selezionabile, e poi probabilmente vi dimenticherete in toto della modalità per dedicarvi al resto.

La discussione sul gameplay non deve essere però stavolta il fulcro della discussione solo per l'appartenenza del gioco a un genere ove di norma tutto ruota attorno a meccaniche e sistemi complessi. La cosa più curiosa di DNF Duel infatti sta nel voler essere un picchiaduro tecnico con enormi semplificazioni all'esecuzione. Qua non sono infatti necessari input direzionali elaborati: l'opera di Arc System e Eighting usa un sistema che ricorda da vicino quanto visto in Granblue Fantasy Versus, caratterizzato dalla possibilità di eseguire le mosse speciali con un la pressione di una direzione specifica e di un singolo tasto. In DNF Duel, però, usare questo espediente non provoca alcun malus (in Granblue portava a un recupero più lento della mossa), i tasti per le special sono addirittura due, e per sfruttare quelle più potenti e utili dovrete consumare una barra di energia dedicata che si ricarica rapidamente durante gli scontri. Aggiungete a questo sistema due attacchi normali che si legano tra loro con una facilità incredibile e super a loro volta eseguibili con un tocco, e otterrete uno dei picchiaduro più intuitivi mai spuntati da un team giapponese; una vera manna per neofiti o persone con problemi di manualità.

DNF Duel: i comandi saranno pure semplificati, ma se credete che non ci siano combo complesse vi sbagliate
DNF Duel: i comandi saranno pure semplificati, ma se credete che non ci siano combo complesse vi sbagliate

Ma se siamo davanti a un picchiaduro così facilitato, dove risiede l'elemento "tecnico" di cui parlavamo in apertura di paragrafo? Beh, i tecnicismi derivano da un mix di fattori: il primo sono le meccaniche avanzate, dato che il gioco comunque ne contiene; il secondo è invece semplicemente la gestione del roster, la cui diversificazione è tale da dar forma a un ventaglio gigantesco di possibilità in battaglia. Tornando momentaneamente alle meccaniche, parliamo principalmente della possibilità di interrompere certe mosse con una manovra chiamata Conversion, che non solo garantisce un allungamento di certe combo, ma restituisce anche un po' di quel "mana" necessario a utilizzare le special più poderose. A questo si aggiungono proprietà variabili delle mosse (con colpi che rimpallano l'avversario a muro, o possono colpire quando è steso a terra) e la generale necessità di gestire al meglio le risorse per massimizzare la propria efficacia. In campo difensivo invece gli Eighting hanno messo a disposizione del giocatore un tasto della parata, una schivata con leggera vulnerabilità a fine animazione (comunque utilissima), e un guard cancel fondamentale per liberarsi dalla pressione avversaria in alcuni casi (in pratica un contrattacco che costa a sua volta barra). È un buon mix, che non permette di approcciare il gioco come scimmie nonostante chiunque possa eseguire una combo di medio livello a occhi chiusi. Ciò detto, questo non è esattamente un titolo dove la perfetta gestione delle distanze vanta l'importanza vista in altri titoli... d'altro canto è difficile concentrarsi sui millimetri quando gli attacchi di gran parte del roster hanno un raggio che copre più di mezzo schermo.

Choose your fig... choose your god

Già, il roster. Parliamone, perché è quando si fanno scorrere i sedici personaggi disponibili nel gioco che le cose si fanno davvero divertenti. Come detto prima, gli Eighting nel campo sono principalmente noti per Marvel vs Capcom 3, un titolo dove già il bilanciamento era tarato così verso l'alto da non essere più visibile ad occhio umano (il nome "Dark Phoenix" fa ancora riaffiorare traumi tra gli appassionati). Bene, in DNF sappiate che le cose sono molto, ma molto peggio: i combattenti di questo titolo sono fondamentalmente archetipi di tutto ciò che può essere sbilanciato nel loro "stile", e ognuno di loro ha almeno un paio di mosse o manovre capaci di far esclamare un secco "non può farlo per davvero" a chiunque bazzichi nei picchiaduro da un po'.

Volete qualche esempio? Beh, parliamo allora del Troubleshooter, che può rimpallare per mezzo schermo un personaggio a forza di granate e mine e sciogliere qualunque barra dei punti vita con un po' di risorse a disposizione; o lo Swift Master, che non solo si muove alla velocità di un coguaro volante, ma può riposizionare il nemico in aria durante le combo e ha normal gigantesche; o ancora il Crusader, che può letteralmente posizionare muri istantanei a mo' di proiettile alle spalle dei nemici, e ha strumenti difensivi che gli permettono di rispondere praticamente a qualunque cosa nel gioco. Non importa con chi decidiate di combattere: praticamente ogni singolo guerriero in DNF Duel ha delle caratteristiche che sarebbero illegali in qualunque altro gioco simile ed è in grado di disintegrare la vostra barra dei punti vita con le risorse necessarie.

La situazione è tale da rendere la gestione delle risorse la vera "comeback mechanic" (in pratica meccaniche in grado di ribaltare un match quando si è a uno sputo di punti vita) del gioco: la barra del mana cresce con la perdita di vita, e subire danni parziali garantisce l'utilizzo della Conversion sopracitata per cancellare le mosse, dunque è seriamente plausibile dominare un match, solo per poi vedersi massacrare da un avversario con super disponibile e mana al top in una manciata di secondi. Indubbiamente adrenalinico, ma di sicuro non pane per i denti di chi ama esperienze più lente e ponderate.

DNF Duel: nessuno si aspetta la ruota dell'inquisizione. Ma arriva comunque sempre
DNF Duel: nessuno si aspetta la ruota dell'inquisizione. Ma arriva comunque sempre

Va detto, da amanti dei Marvel VS questo genere di filosofia noi la adoriamo, così come il caos e le situazioni assurde che provoca. Gli sviluppatori sono peraltro perfettamente consapevoli di quello che stanno facendo, perché se così non fosse non avrebbero inserito nelle sfide combinazioni che levano tre quarti dei punti vita per ogni singolo personaggio (mostrando chiaramente ogni volta le loro meccaniche più allucinanti). Già, perché detta così DNF Duel sembra il picchiaduro più libero e fuori di testa dell'universo, ma basta giocarlo con un po' di esperienza per rendersi conto che in realtà tutto è molto calcolato: l'hitstun dei colpi è molto precisa e varia in base al numero degli attacchi; solo certi colpi bypassano queste "protezioni" per impedire combo troppo lunghe, e in più la presenza di un tasto per la parata utilizzabile al posto dei comuni direzionali garantisce protezione dai mixup laterali (gli attacchi che confondono colpendo all'improvviso dal lato opposto), giustificando la presenza di numerosi personaggi in grado di teletrasportarsi o colpire alle spalle. In pratica, è un sistema più limitato di quanto sembri, nonostante sia tarato verso l'altissimo.

La tua guardia non ti salverà

DNF DUel: giocare contro un Ranger è un'esperienza... problematica
DNF DUel: giocare contro un Ranger è un'esperienza... problematica

In realtà il fatto che questo gioco non abbia le finezze dell'ultimo King of Fighters o l'estro accompagnato dalla miriade di opzioni di un Guilty Gear Strive non è un problema se si considera la personalità dimostrata, tuttavia ciò non significa che nel sistema manchino delle possibili problematiche. Crediamo infatti in tutta sincerità che bilanciare un roster del genere sia al limite dell'impossibile e che questo possa provocare scompensi seri ad alti livelli, una volta data in mano la modalità allenamento ai veri stregoni del competitivo. In più, meccanicamente vi sono due elementi potenzialmente abusabili che non ci hanno convinto del tutto: l'uso dello "spezzaguardia" e i danni grigi temporanei.

Parare in questo gioco infatti protegge solo parzialmente dai danni: ogni combo di colpi bloccata contribuisce a infliggere il cosiddetto "chip damage", che viene comodamente indicato da una barra grigia sovrapposta alla vostra vita normale. Le normal e le special base non eliminano il grigio, ma se arriva a zero il vostro personaggio va comunque all'altro mondo, e vi sono delle special "da chiusura combo" che possono convertirlo in danno reale. Nulla di grave se così spiegato, peccato che nel gioco, considerando la follia generale dei personaggi, sia possibile fare una pressione mostruosa all'angolo, alle volte inarrestabile se non si hanno le risorse per fare un guard cancel. Attacchi continuati come la ruota dell'inquisitrice, in certe fasi sfortunate di un match, possono quindi spezzare la vostra guardia senza che abbiate possibilità di controbattere se inserite nelle giuste combo... un problema presente anche nella beta che non sembra in alcun modo esser stato regolato nella versione del gioco da noi testata. Certo, si parla di situazioni limite, ma trovarne una di questo tipo così presto non lascia ben sperare per il resto, e sospettiamo che spunteranno porcate ben più abominevoli tra i pro nel giro di qualche settimana.

DNF Duel: le animazioni delle super sono, al solito, stratosferiche
DNF Duel: le animazioni delle super sono, al solito, stratosferiche

Non ci sono problemi se non altro dal punto di vista dell'online. Abbiamo purtroppo potuto combattere poco in rete (per via dei server del gioco attivati molto in ritardo rispetto a quando abbiamo ricevuto il codice), ma le partite fatte sono sempre state stabili e la beta ha rappresentato un ottimo esempio della performance generale. Il netcode del gioco è inoltre rollback di ottima qualità, plausibilmente per via dell'esperienza maturata in tal campo da Arc System con Strive. Peccato che la casa non abbia ascoltato i fan per quanto riguarda le lobby, poiché nelle "partite del giocatore" ancora una volta abbiamo le solite stanze con avatar tridimensionali e arcade dove posizionarsi per giocare, che seppur esteticamente piacevoli rappresentano poco più di un contorno scarsamente intuitivo applicato a una lobby normale. Piuttosto basilare anche il matchmaking delle partite classificate, ma se non altro quello vi dà subito la possibilità di cercare una partita mentre vi allenate nelle varie modalità singleplayer a piacere, e ci sembra un'ottima scelta.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, infine, non si può assolutamente protestare davanti alla maestria di Arc System nel creare titoli che sembrano anime in movimento nonostante la grafica tridimensionale. Noi DNF Duel lo abbiamo giocato su PC e ci è parso estremamente stabile oltre che esteticamente splendido. Animazioni, dettaglio generale, e spettacolarità sono sempre a livelli eccezionali, e non sorprende davvero che ad Arc vengano commissionati picchiaduro di questo tipo da case come Neople. Sono realmente in cima al mondo quando si tratta di grafica nel campo.

Il dubbio vero a questo punto è uno soltanto: considerando i suoi eccessi, e il marchio non esattamente poderoso dalle nostre parti, riuscirà DNF Duel a superare la barriera del prezzo d'entrata e a conquistarsi una community sostanziosa e duratura? Difficile a dirsi, specie in un ecosistema competitivo come quello dei picchiaduro. Eppure, nonostante i grossi dubbi sul bilanciamento del titolo, l'estrema accessibilità delle meccaniche base potrebbe aprire la porta a molti appassionati tenuti fino ad oggi lontani dalle barriere di esecuzione proprie di gran parte del genere. Di certo, troveranno ad aspettarli un ottimo videogioco con un roster fuori di testa, in grado di divertire come pochi altri.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.2
Lettori (18)
7.1
Il tuo voto

Gli Eighting hanno scritto la loro firma su DNF Duel a caratteri cubitali: è un gioco dal roster folle ed esplosivo, dove ogni personaggio ha a disposizione degli strumenti che in un qualunque altro picchiaduro farebbero scuotere la testa al più freddo tra i giocatori professionisti, e l'accessibilità dei comandi non fa che rendere ancor più esagerato e adrenalinico ogni confronto. Questa tendenza del team a tarare il bilanciamento verso l'eccesso, però, potrebbe essere un'arma a doppio taglio in un titolo dove il sistema difensivo non ci sembra calcolato alla perfezione. Anche con problemi potenzialmente così gravi legati al competitivo, è comunque impossibile non premiare la gestione generale del sistema, la varietà dei combattenti disponibili, la validità del netcode e la qualità complessiva di tutti gli altri aspetti. DNF è chiaramente uno spasso e un picchiaduro consigliatissimo sia ad appassionati che neofiti. Cercate solo di non arrabbiarvi troppo se qualcuno riuscirà a farvi esplodere online in un paio di tocchi: riteniamo sia praticamente inevitabile.

PRO

  • Combat system accessibile, ma più elaborato del previsto grazie alla varietà del roster
  • Grafica eccelsa e altissima spettacolarità
  • Rollback netcode sempre molto solido
  • Il bilanciamento tarato verso l'alto rende i combattimenti a dir poco spassosi

CONTRO

  • Gli eccessi del roster, però, creano anche seri sbilanciamenti potenzialmente pericolosi
  • Sistema di lobby tipico dei giochi Arc System
  • Contenuti singleplayer che non si distinguono particolarmente dalla massa