Emoji Kart Racer, la recensione del gioco di corse da faccina triste

L'idea di un gioco di corse su kart incentrato sulle emoji è qualcosa a cui difficilmente avremmo pensato, ma è anche vero che questa tipologia di giochi sembra un template standard da riempire con qualsiasi cosa possa venire in mente, tra serie su licenza, personaggi o - evidentemente - simboli pittografici, dunque non ci stupiamo più di nulla. Tuttavia un concetto un po' sconclusionato avrebbe bisogno di un supporto solidissimo in termini di gameplay, ed è qui che il gioco fa acqua da diverse parti, come vediamo in questa recensione di Emoji Kart Racer. Già il fatto di impostare l'intera identità del gioco su delle faccine che per il 99% del tempo non possiamo vedere, visto che l'inquadratura è ovviamente da dietro i protagonisti, la dice lunga sulla bizzarria di questo progetto, ma è anche abbastanza indicativo della sua consistenza generale.

Arriva peraltro in un momento piuttosto ricco di alternative in questo ambito: al di là dei nuovi tracciati di Mario Kart 8 Deluxe abbiamo visto il lancio di Kartrider Drift e siamo in attesa di The Karters 2, dunque la concorrenza non manca.

Le caratteristiche sono quelle tipiche di questo sotto-genere del gioco di corse, ovvero un arcade di stampo classico che punta tutto sull'azione possibilmente multiplayer, guardando ben poco al realismo della guida ma soprattutto al divertimento immediato. Non c'è nemmeno un vago contesto narrativo, cosa comprensibile considerando che la premessa di una corsa tra emoji non è probabilmente una fonte d'ispirazione di altissimo profilo, mentre è presente la classica progressione fra diversi campionati costituiti da vari tracciati posti in sequenza.

Gameplay classico

I due elementi immancabili in qualsiasi gioco di corse su kart sono ben presenti anche in questo: il modello di guida arcade e l'uso dei power-up dislocati sulle piste. Il gameplay di Emoji Kart Racer rientra precisamente nel canone impostato per il genere, senza provare assolutamente nulla di nuovo ma, a dire il vero, togliendo piuttosto qualcosa, vista la scarsa quantità di varianti presenti nel gioco e una mera adesione alla tradizione consolidata anche per quanto riguarda il funzionamento di attacchi e sistema di difesa. La guida dei kart non è un'esperienza negativa, risultando piuttosto immediata: la derapata è presente ma non richiede particolari gestioni del controsterzo per ottenere accelerazioni aggiuntive, mentre è stranamente nocivo l'utilizzo del freno, visto che comporta una penalizzazione eccessiva. Il problema è rappresentato piuttosto dalla gestione fisica delle auto, che tendono a reagire in maniera piuttosto imprevedibile ai salti e agli ostacoli presenti sulle piste, con tanto di movimenti astrusi della telecamera e comportamenti erratici.

Tutto questo tende a premiare poco l'effettiva abilità alla guida, visto che spesso ci si trova vittime di incidenti piuttosto aleatori, a causa di elementi di scenario che magari non sarebbero nemmeno studiati per essere dei veri e propri ostacoli, ma finiscono per causare incidenti rovinosi. I power-up presentano i classici sistemi di attacco o vantaggi temporanei che, sostanzialmente, equivalgono ad alcune delle opzioni storiche di Mario Kart, sebbene la quantità in questo caso sembri essere piuttosto inferiore, con alcuni elementi che risultano anche ridondanti. Questa scarsa attenzione al bilanciamento e alla varietà degli oggetti consumabili li rende elementi accessori privi di grande interesse, ben lontani dalle caratteristiche strategiche che dovrebbero avere in un gioco di kart in piena regola, oltretutto senza nemmeno potersi esprimere appieno in una modalità battaglia, misteriosamente assente.

Piste, modalità e personalizzazione

I momenti di soddisfazione che possono emergere dalla guida in Emoji Kart Racer dipendono anche dal design di alcuni tracciati, che risultano più interessanti di altri, ma i risultati anche in questo ambito sono altalenanti, visto che molte piste appaiono ben poco studiate e decisamente anonime. Considerando che da questi aspetti dipende la varietà di ambientazioni e situazioni che è vitale in un gioco del genere, oltre a dover normalmente fornire una certa base per interpretazioni più o meno strategiche della corsa, è facile concludere che solo una piccola parte dei tracciati del gioco funziona veramente, mentre il resto sembra ammassato per fare un po' di volume. Tutto questo a prescindere dalla realizzazione tecnica di piste e auto, che in linea di massima è piacevole anche se ben lontana dalle massime espressioni di questo genere.

Un'altra caratteristica deficitaria, in maniera inspiegabile, è la scarsità di modalità di gioco messe a disposizione: tanto per cominciare, in un gioco che fonda praticamente la sua essenza sulla competizione multiplayer, l'assenza del gioco online è una mancanza atroce. Si può passare sopra al fatto che sia presente solo la modalità campionato standard, che consente di affrontare i pacchetti di piste in sequenza (4 set da 4 tracciati ciascuno, per un totale di 16 piste, non è una dotazione malvagia), ma che non sia possibile affrontarla in multiplayer online è assurdo, considerando oltretutto che l'intelligenza artificiale è incapace di offrire una sfida coinvolgente.

Di fronte a questa lacuna, anche la mancanza di opzioni di gioco alternative come la battaglia in arena o qualsiasi altra interpretazione della corsa passa quasi in secondo piano. In pratica in tutto il gioco è presente una sola modalità.

La personalizzazione dovrebbe essere un elemento basilare dell'esperienza di gioco, tutta incentrata sullo sblocco di nuovi emoji e accessori da utilizzare come protagonisti, oltre a nuovi veicoli e modifiche per questi. Si tratta di elementi puramente estetici che non cambiano il gameplay, ma a dire il vero restano piuttosto marginali anche a causa della suddetta questione dell'inquadratura, per cui sono soprattutto i veicoli a spiccare, alcuni dei quali con design interessanti. Emoji Kart Racer purtroppo non trasuda carisma da tutti i pixel, per usare un eufemismo, dunque anche questo aspetto non emerge in maniera particolarmente convincente.