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FAR: Changing Tides, la recensione di un avventura acquatica evocativa

Ecco la nostra recensione di FAR: Changing Tides, seguito di Lone Sails: un'avventura acquatica evocativa ma ancora non stupefacente.

RECENSIONE di Nicola Armondi   —   21/02/2022

Quattro anni dopo FAR: Lone Sails, Okomotive torna a calcare le scene indie del mondo videoludico con un nuovo gioco: FAR: Changing Tides. In uscita il 1 marzo 2022 su PC, Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series X|S (su Game Pass dal D1), PlayStation 4 e PlayStation 5, questa nuova avventura abbandona le terre aride del primo capitolo e ci porta in un mondo acquatico.

Per sapere se le novità hanno colpito nel segno, continuate a leggere la nostra recensione di FAR: Changing Tides.

Narrazione 2,0

La barca di FAR: Changing Tides
La barca di FAR: Changing Tides

FAR: Changing Tides è, a tutti gli effetti, una versione 2.0 del primo capitolo della saga. Le idee alla base sono esattamente le stesse, a partire dalla narrazione.

Nei panni di un minuto personaggio senza nome e completamente silenzioso, dobbiamo avventurarci in un mondo desolato e sommerso, accompagnati solo dalla nostra imbarcazione. Vi è, di fondo, una storia, quella degli Antichi, umani che hanno vissuto la grande catastrofe che ha inondato il mondo e distrutto le città. Si tratta però di una narrazione sibillina e risicata, che funziona in quanto contesto ma non può (e non vuole, a nostro parere) essere centrale per l'esperienza.

Il vero senso del viaggio, tra l'altro, si comprende solo nell'istante finale che dà una chiusura e un più ampio significato anche all'intero primo gioco della serie. Non aspettatevi di vivere una grande epopea narrativa: FAR: Changing Tides è un'avventura fondata sulla propria atmosfera e si costruisce attorno alla solitudine e al silenzio, in modo simile a opere come LIMBO e Journey (giusto per citare due classici).

A differenza delle proprie fonti di ispirazione, però, a FAR: Changing Tides manca sempre quel quid in più, quel colpo extra, quella scena veramente evocativa che sappia rimanere impressa. Non che non ci provi, in un paio di occasioni, ma non riesce mai. Il risultato finale rientra quindi nel "piacevole ma non eccezionale".

Gameplay

La barca di FAR: Changing Tides è composta da varie sezioni
La barca di FAR: Changing Tides è composta da varie sezioni

FAR: Changing Tides si fonda sulla struttura del primo capitolo non solo a livello narrativo, ma anche a livello di gameplay.

L'avventura inizia con l'ottenimento della nostra imbarcazione, che dispone ovviamente di un'ampia vela che sfrutta la forza del vento. Sin dal primo istante si nota l'evoluzione del gioco e la volontà degli sviluppatori di rendere l'interazione con il nostro mezzo un poco più strutturata.

Se in Lone Sails le vele sono semplicemente alzate o abbassate, in Changing Tides dovremo issare l'albero maestro, scalarlo, estendere le vele con una fune e poi controllarle con un timone per muoverle e seguire la direzione del vento, massimizzando la nostra velocità. Nulla di complesso o impegnativo, ma è sin da subito un sintomo dell'ampliamento del livello di interazione.

Avanzando nell'avventura, attiveremo il motore a combustione della barca, che permette di bruciare spazzatura - da recuperare lungo il nostro percorso, sempre comodamente a portata quando se ne ha più bisogno - per muovere dei remi. In modo simile al primo gioco, dovremo dare velocità alla barca, tenere sotto controllo la temperatura del motore, organizzare la spazzatura per mandarla nel bruciatore quando la scorta precedente sta per finire e non solo.

La barca di FAR: Changing Tides può diventare un sottomarino
La barca di FAR: Changing Tides può diventare un sottomarino

In Lone Sails, la barca ampliava la propria struttura con piccole aggiunte nel corso del viaggio, che però non cambiavano il fulcro del gameplay in modo massiccio. In FAR: Changing Tides, invece, potremo addirittura trasformare la barca in un sottomarino. In quel momento, non dovremo solo governare il movimento sinistra-destra, ma anche il su-giù, tirando leve, premendo pulsanti e mantenendo le nostre scorte sotto controllo.

Non diventa mai complesso, ripetiamo, ma la gestione della barca è meno lineare e ripetitiva rispetto al primo capitolo, per un viaggio più differenziato, anche se non esente da critiche. Il ritmo di gioco viene infatti troppe volte interrotto da fasi di veleggiata in mare aperto dove non vi è praticamente nulla da fare se non guardare un orizzonte generico e ascoltare la (piacevole ma ripetitiva) musica ambientale. Changing Tides si completa in circa 4 ore e mezza, ovvero un po' più del primo capitolo, ma avrebbe beneficiato di alcune limatura e di un conteggio ore leggermente più basso.

Non mancano sezioni a piedi in FAR: Changing Tides
Non mancano sezioni a piedi in FAR: Changing Tides

Il gioco non è però unicamente basato sulla gestione dell'imbarcazione. FAR: Changing Tides ripropone anche le sezioni "a terra" (non c'è terra, questa volta, ma avete capito) di Lone Sails. Si tratta di fasi puzzle platform, semplici, ma ancora una volta più strutturate rispetto a quelle del primo gioco. Dovremo infatti spesso interagire con l'ambiente, attivando macchinari di varia natura, spostando treni, argani e aprendo enormi cancelli e permettere così il passaggio alla barca.

Si tratta di sezioni piacevoli che sono in grado di cambiare il ritmo di gioco nel modo giusto e ci allontanano quanto basta dalla barca, così da non rendere troppo monotono il gioco, ma al tempo stesso senza togliere centralità al rapporto con il nostro mezzo.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 19.99 €
Multiplayer.it
7.8
Lettori (13)
7.5
Il tuo voto

FAR: Changing Tides è un'avventura narrativa con elementi puzzle platform, una buona evoluzione o anche solo prosecuzione del primo capitolo, ma non è in grado di convincere fino in fondo. L'esperienza ludica, controller alla mano, non è certo impegnativa ma, se si viene a patti con i limiti strutturali autoimposti, ci si ritrova ad apprezzare le fasi di navigazione e immersione. C'è però qualche problema di ritmo, con fasi fin troppo lente, ma soprattutto manca quel "momento meraviglia" che i migliori giochi del genere hanno sempre. FAR: Changing Tides piacerà a chi ha apprezzato il primo capitolo, ma potrebbe finire nel dimenticatoio se siete oramai stanchi di opere più evocative che strutturate.

PRO

  • Valida evoluzione e chiusura del primo FAR
  • La gestione della barca è un'esperienza ludica piacevole

CONTRO

  • Narrazione fin troppo limitata
  • Gli manca il classico "momento meraviglia" dei giochi di questo genere