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GEX Trilogy, la recensione di tre giochi che hanno contribuito all'epoca d'oro dei platform

Torna disponibile una delle saghe platforming-collectathon meno conosciute degli anni '90, a opera di una Crystal Dynamics che adorava tanto sperimentare.

RECENSIONE di Marco Perri   —   29/06/2025
GEX Trilogy
Gex Trilogy
Gex Trilogy
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Ve le ricordate, la Crystal Dynamics degli anni '90, quella super software house che diede i natali a Pandemonium, Legacy of Kain, mise le mani anche sulla seconda (o terza?) fase di Lara Croft... beh, tra le varie stelle che hanno attraversato gli schermi di sviluppo della casa americana, ci fu Gex.

Pochi se lo ricorderanno, ma il geco verde ebbe un'importanza non banale per chi bazzicava in quell'humus di plaftorming secondario messo in penombra dai vari Mario e Sonic. Parliamo di quelle micro-icone, un po' meme, alla Bubsy, alla Zool, che sembrava dovessero rompere tutto, ma invece furono dimenticate presto, un po' un Crash, un Banjo o uno Spyro che non ce l'hanno fatta. Gex riuscì quantomeno a ritagliarsi una sua nicchia di esistenza, passando dalle due alle tre dimensioni, cambiando pelle ed evolvendosi, ma sempre mantenendo l'anima da collectathon a basso budget.

Oggi stringiamo tra le mani una trilogia rivisitata, ma nemmeno troppo, da Limited Run e dal Carbon Engine, così da preservarne le caratteristiche originali. Vediamo com'è andata.

Gechi in poltrona

Gli anni '90, per chi li ha vissuti, sono ruotati attorno quel cassone quadrato, tanto amato, chiamato tubo catodico, o più comunemente noto come TV. Ci abbiamo passato la vita, la gioventù, tra critiche e passioni, quanto tempo ci abbiamo passato davanti. Gex è stato disegnato intorno a questo concetto, un geco drogato di televisione che viene trascinato proprio dentro, alla TV.

Gex, nonostante il suo adagiarsi su crismi di gameplay noti, ebbe il pregio di fornire buona personalità sia alla mascotte, sia ai livelli proposti
Gex, nonostante il suo adagiarsi su crismi di gameplay noti, ebbe il pregio di fornire buona personalità sia alla mascotte, sia ai livelli proposti

Com'è, oggi, nel 2025, rimettere le mani su Gex? Strano ma fedele, se non altro: Limited Run ha fatto un lavoro egregio di conversione e girare per i livelli di Gex, in cerca del telecomando per avanzare nei livelli, è sempre piacevole. La domanda, ora, è sempre la seguente: meglio un lavoro antico di 30 anni o uno quasi riportato alla pari su console e comandi odierna, o meglio un lavoro antico restaurato e ammodernato nel flusso ludico? Gex, per l'epoca in cui uscì, non era brutto, anzi: il problema è che uscì come una sorta di esclusiva 3DO quando il genere dei platform 2D era già bello ricco di esponenti.

A poco servì uscire anche su PlayStation, le sue fortune non migliorarono nonostante uno stile tanto fumettoso e una discreta personalità dei livelli.

Gex: Enter the Gecko, il secondo episodio, cambia un po' la struttura, aggiunge una dimensione, passiamo da un'esplorazione semi-lineare a una struttura molto più simile ai collectathon tanto in voga nel secondo lustro degli anni '90. La conversione moderna è attenta a rispettare il software originale, con tutti i limiti del caso in termini di poligoni, ricchezza del mondo, ma soprattutto flusso ludico.

Con Gex 2, il team si giocò la carta delle tre dimensioni, nel bene e nel male: bene perché diede respiro all'opera, male perché buona parte della personalità del primo Gex si perse per strada
Con Gex 2, il team si giocò la carta delle tre dimensioni, nel bene e nel male: bene perché diede respiro all'opera, male perché buona parte della personalità del primo Gex si perse per strada

Crystal Dynamics non era maestra del genere e si vede: l'esplorazione non ha particolare ritmo e il gusto di avanzare, raccogliere e scoprire è limitato, nonostante nel complesso Gex 2 ebbe un discreto seguito, che ne giustificarono un terzo episodio, migliorato e arricchito. A parte questo, la conversione gira dignitosamente sulle piattaforme moderne, senza strafare, con tutti i crismi estetici del caso, come schermo originale e filtro CRT, l'importante è saper digerire tutt'oggi una gestione della fisica e delle compenetrazioni non sempre onesta.

Un Gex tra i mondi

Gex 3: Deep Cover Gecko riprende lo stile di Gex 2, aggiungendo una sorta di overworld nell'hub principale, alla Banjo (o Yooka-Laylee per i più nuovi), in cui poter fare cose anche tra un livello e l'altro. Peccato che questa conversione abbia qualche problemuccio tecnico: il flusso di fotogrammi fluttua con decisione, passando da momenti di fluidità a momenti in cui, nonostante la mole poligonale a schermo si possa contare sulle dita di una mano, il gioco perde fotogrammi in maniera importante, andando anche parecchio sotto ai 30.

Migliorato e ampliato, Gex 3 è sicuramente l'episodio più ricco, eppure è vittima di performance altalenanti su Switch 2
Migliorato e ampliato, Gex 3 è sicuramente l'episodio più ricco, eppure è vittima di performance altalenanti su Switch 2

Incomprensibile, chiaramente, vien da pensare sia un limite che possa venire sistemato, però è un elemento che va fatto notare. Se non altro, potete aspettarvi più animazioni, una telecamera più semplice da controllare, il flusso delle missioni è più pulito, i mondi sono più ampi e meglio strutturati, garantendo quantomeno più gusto nell'esplorazione. Le fondamenta di Gex 2 sono servite a rendere Gex 3 un prodotto più rifinito nonostante fosse il 1999, quindi con bizzeffe di concorrenti audaci già pubblicati e venerati dal pubblico. Completano il pacchetto una colonna della trilogia da ascoltare tramite jukebox e una galleria con tanti artwork parecchio nostalgici.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch 2
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 28.90 €
Multiplayer.it
6.0
Lettori (1)
7.5
Il tuo voto

Questa trilogia conferma un trend quantomeno apprezzabile: preservare vecchie opere, anche iconiche nel loro piccolo, senza snaturarle. Buono per la preservazione, un po' peggio per il sapore: alla fine, sembra quasi come come mettere nel congelatore un po' di brodo nel 1995 e tirarlo fuori nei 2025. Gex è una di quelle mascotte sepolte dalla storia ed è giusto che goda nuovamente del suo quarto d'ora di fama, però non avrebbe guastato un po' di lavoro sul ripulire il codice originale, almeno nel secondo e terzo episodio, quelli a tre dimensioni, che oggi risultano abbastanza fuori tempo e fuori contesto per essere goduti appieno. In ogni caso, plauso al tentativo di fornire nuovo pane per i nostalgici di quell'era dorata chiamata anni '90.

PRO

  • Gex 1 ha ancora della personalità
  • C'è parecchio materiale per chi ama i collectathon vecchia scuola

CONTRO

  • Nessun lavoro reale di miglioramento degli episodi in 3D
  • Gex 3 soffre di performance inspiegabili
  • L'esplorazione collectathon è abbastanza scarna di ritmo