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Halo, la serie TV: la recensione dell’episodio 1x09 Transcendence

La prima stagione della serie TV di Halo si chiude con l'episodio 1x09, Trascendence: la recensione mette in luce i punti di forza e le debolezze dei 9 episodi.

RECENSIONE di Luca Forte   —   19/05/2022

Alla fine siamo arrivati al termine della prima stagione della serie TV di Halo. Nove puntate che sicuramente hanno fatto parlare e discutere, non sempre nel modo sperato da Paramount+, Microsoft e gli sceneggiatori.

Stiamo, infatti, trattando una serie milionaria, basata su di una delle licenze videoludiche più amate e influenti sul mercato e creata anche da gente come Steven Spielberg, ma si è parlato solo del casco di Master Chief, della vita sessuale di Master Chief e dei sentimenti di Master Chief. Sono i rischi che si sono presi gli autori nel creare un qualcosa "ispirato" ad Halo e non basato sul materiale originale.

Nella recensione dell'episodio 1x09 della serie TV di Halo, Transcendence, scopriremo come le cose non siano cambiate molto anche in questo finale di stagione e proveremo a capire cosa ha funzionato e cosa andrà sistemato il prossimo anno.

Confusione

Kwan Ha
Kwan Ha

La prima cosa che ci siamo chiesti al termine dell'episodio è stata: "ma dove sono Kwan Ha, Madrigal e Soren?" Non che la cosa ci sia dispiaciuta, abbiamo sempre considerato la storia della giovane la più debole tra quelle raccontate, ma questa assenza dimostra come tutto questo filone sia sempre stato un oggetto estraneo a tutto, alla storia di Master Chief, oltre che all'universo di Halo. Quel che peggio è stata la gestione della storia all'interno della serie: prima gli è stato dato grande spazio all'interno dei vari episodi e poi è stata chiusa frettolosamente in un unico appuntamento che ha reso poco efficaci anche i salti temporali necessari per raccontare al meglio l'evoluzione del rapporto tra Soren e Kwan. Perché è stato fatto così? Ma soprattutto perché è stato dato così tanto spazio a questi personaggi? Ci sarà spazio per Madrigal nella nuova stagione?

Anche in altre occasioni si è notata una certa fretta nel chiudere baracca e burattini sacrificando un po' il lavoro svolto fino a quel momento: davvero non era possibile dare più spazio all'evoluzione e alla crescita di Cortana, più tempo alla Benedetta per capire da che parte stare, o maggiori occasioni agli Spartan per domandarsi in chi riporre fiducia?

Tutti i potenziali momenti critici della serie vengono risolti con una scrollata di spalle e nessuno si fa troppe domande. Il Silver Team compie due volte alto tradimento nel giro di 5 minuti (senza mai una conseguenza, aggiungiamo), Makee abbandona le sue credenze dopo una scappatella, per poi tornare sui suoi passi dopo essere stata pestata e persino Cortana è molto sbrigativa nel cambiare idea e sovrascrivere quella che è una programmazione andata avanti per decenni.

Non si poteva proprio fare altrimenti? L'impressione è che da metà della stagione in avanti sia cambiato qualcosa nella direzione di una serie che si è progressivamente disunita.

Chad Master Chief

Tira più una Benedetta che un carretto di Spartan
Tira più una Benedetta che un carretto di Spartan

Gli unici che, forse, troveranno un po' il sorriso saranno i fan della serie. Transcendence, infatti, da una parte straborda di citazioni e di ammiccamenti ai videogiocatori, come è possibile vedere nel combattimento ai piedi dell'artefatto ricco di situazioni e inquadrature prese letteralmente di peso dai videogiochi, dall'altra finisce con l'arrivo che tutti i fan, da un po' di tempo, chiedevano ad alta voce: Chad Master Chief.

Per tutti i primi episodi abbiamo conosciuto un John-117 progressivamente sempre più umano, emotivo e per certi versi instabile. Gli autori avevano giustificato questo cambiamento facendo togliere allo Spartan il suo inibitore, ma forse, poi, si sono fatti prendere un po' la mano da questa nuova variante di Chief. Quello della serie TV è, infatti, un personaggio lontano dall'algido guerriero dei videogiochi, una efficiente macchina da guerra capace di salvare la razza umana praticamente da solo.

Al termine di questa prima stagione la parabola evolutiva del protagonista sembra essere finalmente completata, tornando quasi al punto di partenza. Lo Spartan e Cortana sono diventati una cosa sola e sono pronti a scagliarsi con tutte le loro forze contro i Covenant, rientrando in maniera decisa su quelli che sembrano essere dei binari più canonici per la serie di Halo.

Una grande introduzione

Che direzione prenderà la prossima stagione?
Che direzione prenderà la prossima stagione?

L'impressione è che, quindi, Paramount+ abbia usato questa prima stagione per sondare il terreno intorno ad Halo e Master Chief. Hanno provato a raccontare l'universo di Halo e la nascita del Master Chief che conosciamo prendendosi nel frattempo qualche licenza poetica, ma riallineandosi alla fine coi personaggi che tutti conosciamo. Con le informazioni raccolte in questi mesi, immaginiamo, proveranno ad assemblare le prossime stagioni, cercando di aggiustare il tiro laddove necessario.

Ascolteranno di più videogiocatori e proveranno a dare un'impronta più action alla storia o proseguiranno sulla strada della space opera per cercare di sfruttare meglio un universo variegato e dare maggiore riconoscibilità alla serie TV?

Chad Master Chief è tornato?
Chad Master Chief è tornato?

Per il momento non lo sappiamo e, temiamo, non lo sappiano bene nemmeno in cabina di regia. Non sono bastati 9 episodi per dare un'anima e una direzione alla serie e servirà un cambio di marcia a 360° per il futuro. La serie TV di Halo, infatti, nonostante tutto non è riuscita a eccellere in nulla e ha persino perso compattezza col passare degli episodi, sfilacciando trame, protagonisti e situazioni. Anche dal punto di vista tecnico si poteva fare di più, con una riproposizione acritica di scenari, armamenti e situazioni che non sempre ha convinto, così come l'utilizzo degli effetti speciali e dei costumi.

Non è tutto da buttare, ci mancherebbe, ma le aspettative erano decisamente altre.

Conclusioni

Multiplayer.it

6.0

La prima stagione della serie TV di Halo si chiude con un episodio non perfetto, ma che serve a gettare le basi per la prossima stagione. Master Chief sembra ora quello conosciuto nei videogiochi, la guerra ai Covenant è partita in via ufficiale e gli Spartan sono pronti a fare quello che sanno fare meglio: gettarsi nel cuore dell'azione. Peccato che il viaggio per arrivare a questo punto sia stato altalenante, con personaggi e colpi di scena gestiti in maniera superficiale, storie raccontate senza che abbiano un peso nell'economia della serie e un design generale che prova a proporre acriticamente l'estetica dei videogiochi. Le potenzialità sono ancora tutte lì, ma servirebbe un piglio decisamente diverso e una direzione creativa più ferma per sfruttarle a dovere.

PRO

  • Il vero Master Chief è tornato?
  • Gli Spartan entrano in azione
  • La serie ha sempre potenzialità

CONTRO

  • Tante storie raccontate sono inutili
  • Colpi di scena gestiti superficialmente
  • Una migliore direzione artistica avrebbe amalgamato meglio i costumi