Quando gli è stato chiesto di sviluppare un gioco di guida arcade dedicato alle Hot Wheels, ai ragazzi di Milestone dev'essere scappato un sorriso: il team italiano, da anni specializzato nella produzione di simulatori dall'approccio spietatamente realistico, ha mosso i primi passi in questo mondo proprio con un racer votato all'immediatezza e alla spettacolarità.
Non sappiamo quanto sia rimasto della vecchia Graffiti negli attuali uffici di Milano, ma quel compito è stato portato a termine in maniera brillante con l'originale Hot Wheels Unleashed: un prodotto semplice ma accattivante, che si è rivelato capace di totalizzare vendite per oltre due milioni di copie.
Era dunque tanta la curiosità di provare questo nuovo episodio della serie, sulla carta più ricco e sfaccettato: vi raccontiamo com'è andata nella recensione di Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged.
Struttura: arrivano le novità
Uno story mode discretamente ricco, un set di modalità veloci, un multiplayer sia in locale che online e gli immancabili editor: l'offerta di Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged sul piano dei contenuti ricorda molto quella degli esordi, ma bastano pochi minuti per rendersi conto che le novità sono numerose e spaziano all'interno di diverse categorie.
Partiamo appunto da Hot Wheels Creature Rampage, la nuova campagna per giocatore singolo che riprende l'idea del tabellone alla "Gioco dell'Oca" per coinvolgerci in una serie di gare che però stavolta sono finalizzate all'eliminazione di pericolose creature, appunto; accompagnate da sequenze in stile fumetto, doppiate in italiano, in cui una coppia di personaggi mette in scena siparietti degni di un cartone animato anni '90.
I due eroi, un ragazzo e una ragazza, possono contare sull'aiuto di un robot e di uno scienziato che ha inventato un dispositivo di miniaturizzazione. Proprio questo apparecchio rappresenta la chiave per sventare la minaccia di un'orda di creature gigantesche, che vengono in tal modo miniaturizzate e finiscono per diventare i mostri tipici di alcune piste Hot Wheels.
Rimpiccioliti anch'essi, i protagonisti della storia salgono a bordo delle loro automobiline e sfrecciano a tutta velocità, con l'obiettivo di completare delle corse (gareggiando contro chi? Non è dato saperlo) e arrivare quindi al confronto con le creature, all'interno di entusiasmanti combattimenti coi boss in cui bisogna centrare determinati oggetti con l'auto per infliggere danni al mostro di turno.
Pur nella sua cartoonesca ingenuità, Creature Rampage rappresenta senza dubbio il fulcro dell'esperienza di Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged e mette in campo tutte le stipulazioni disponibili, svelando ben presto le novità introdotte per il gioco anche da questo punto di vista. Le gare a eliminazione, ad esempio, oppure quelle a tappe in cui bisogna individuare e raggiungere di volta in volta dei checkpoint.
Sono insomma aumentate le tipologie di evento rispetto al primo episodio, così come il parco vetture, che ha visto per questo sequel l'introduzione di tre categorie inedite (moto, quad e monster truck) che però non ci hanno colpito particolarmente: le due ruote hanno in pista un comportamento fin troppo simile alle normali auto, mentre i monster truck sono lenti ma meno stabili di quanto sperassimo.
L'aspetto collezionistico, già presente nell'originale Hot Wheels Unleashed, viene ribadito nel nuovo capitolo attraverso il negozio tramite cui acquistare le tantissime automobiline disponibili, in bella mostra nella loro confezione, e ulteriormente impreziosito dal completamento di obiettivi che portano con sé ricompense estetiche utili a personalizzare il nostro profilo.
Dopodiché ci sono gli immancabili editor: quelli per le livree e gli adesivi, che utilizzano meccanismi del tutto simili alle soluzioni che Milestone ha adottato per i suoi giochi di guida tradizionali; e naturalmente il Track Builder, ancora più potente e versatile rispetto al passato, con tantissimi oggetti e opzioni che potremo utilizzare per creare i nostri tracciati ideali, condividendoli poi con la community.
Gameplay: turbocentrico e con qualche spunto inedito
Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged riprende il gameplay turbocentrico del primo episodio e aggiunge un paio di novità interessanti. La possibilità di saltare, innanzitutto, che consente non solo di superare paurosi baratri durante una gara in assenza di trampolini, ma anche di approcciare diversamente rampe che in genere tendono a spedire la nostra vettura in aria, con tutti i rischi che ciò comporta.
Sfruttando la barra del turbo, caricabile anche stavolta eseguendo derapate e acrobazie, si possono inoltre sferrare sportellate a destra o a sinistra: un'idea non particolarmente originale e che qui viene sfruttata solo parzialmente. La manovra non produce infatti danni concreti ai nostri avversari, a meno che non si riesca ad attuarla in maniera millimetrica nei pressi di un ostacolo, trasformandosi dunque in un mero azzardo.
Dicevamo dell'approccio turbocentrico: il gioco di Milestone è di quelli in cui si affrontano le curve in derapata, a tutta velocità, per poi azionare il boost al duplice scopo di uscire spediti dal tornante e affrontare nella maniera più rapida possibile i rettilinei. L'impianto funziona ancora alla grande, complice la gran quantità di rampe e modificatori lungo i tracciati, ed è stato dunque riproposto.
Non si riscontrano particolari evoluzioni per quanto concerne il comportamento degli avversari, piuttosto aggressivi negli impatti, mentre viene ribadito a maggior ragione il problema degli ostacoli contro cui spesso e volentieri si rimane incastrati, oppure delle reazioni fuori da ogni logica della vettura dopo una collisione: situazioni frustranti, che richiedono per forza di cose un ripristino della posizione e la conseguente perdita di secondi preziosi.
Abbiamo già parlato delle nuove tipologie di veicoli, che come detto non ci hanno fatto impazzire, mentre merita un discorso a parte il sistema di potenziamento, che utilizza in questo caso sia i crediti guadagnati durante la campagna che alcune speciali monete per dar modo di migliorare le prestazioni della nostra vettura. Scordatevi però il tuning tradizionale: dovremo limitarci ad attivare specifici potenziamenti, cosa che tuttavia manterrà sempre ben bilanciato il grado di sfida dell'esperienza, evitando di fornirci eccessivi vantaggi.
Lo sforzo più significativo compiuto da Milestone sul fronte del gameplay va tuttavia ricercato nella maggiore varietà di questo episodio, che può contare su una quantità superiore di scenari, fondi stradali inediti (ad esempio erba e terriccio, tutti maledettamente scivolosi), veicoli meglio differenziati nei comportamenti in pista, nonché situazioni e stipulazioni del tutto nuove.
Realizzazione tecnica: guarda come luccica!
Sebbene la distanza che separa Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged dal primo episodio della serie sul piano tecnico non sia ampissima, gli sviluppatori sono riusciti a conferire al comparto visivo nel suo insieme un impatto maggiore, nonché una certa consistenza del frame rate durante i frenetici cambi di direzione legati alla meccanica delle derapate.
Avere a che fare con le riproduzioni delle celebri automobiline Mattel e con ambientazioni "casalinghe" ha consentito a Milestone di ridurre le geometrie e limitare l'effettistica ai comparti di maggiore interesse, spingendo l'acceleratore in particolare sul motion blur al fine di conferire all'azione una buona sensazione di velocità, garantendo al contempo 60 fps solidi su PS5.
E il comparto audio? Le sequenze della modalità storia sono ben doppiate in italiano, ma è soprattutto la colonna sonora a colpire, grazie a un'ottima selezione di brani che accompagnano in maniera molto efficace l'azione sullo schermo, aumentando il coinvolgimento e sottolineando le fasi più estreme di ogni gara, quando chiudere un sorpasso può fare la differenza fra vittoria e sconfitta.
Conclusioni
Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged ripropone la formula immediata e divertente che ha funzionato così bene nel primo episodio, aggiungendo alcune novità più o meno rilevanti, aumentando i contenuti del pacchetto e la varietà delle gare, ma soprattutto portando avanti un'idea efficace pur nella sua semplicità, che immaginiamo saprà conquistare anche stavolta il pubblico che ha premiato la serie al suo debutto.
PRO
- Nuovi contenuti, maggiore varietà
- La formula funziona sempre molto bene
- Ottimo impiego della licenza Hot Wheels
CONTRO
- I nuovi veicoli non convincono appieno
- Quando ci si incastra sa essere frustrante
- La storia e i suoi personaggi: ne vogliamo parlare?