Nel corso dello stesso evento che ha segnato il debutto della nuova generazione di iPhone SE e del Mac Studio, Apple ha annunciato anche la revisione del suo iPad Air, il tablet giunto ora alla quinta generazione che si colloca idealmente nel mezzo della linea prodotto tra l'economico iPad (che presenta ancora il design "vecchio" con il tasto home e le cornici spesse) e il più costoso iPad Pro.
In questo aggiornamento, l'iPad Air vede come novità principale l'utilizzo del SoC Apple Silicon M1, lo straordinario chip realizzato direttamente dalla casa di Cupertino che è lo stesso installato nel 2020 su Macbook Air, Macbook Pro e Mac Mini e l'anno successivo su iMac 24" e iPad Pro. Stiamo parlando di un autentico mostro di potenza, una punta di diamante dell'ingegneria moderna, che si è poi evoluto nelle declinazioni M1 Pro, M1 Max e M1 Ultra.
Avere l'M1 tra le caratteristiche tecniche permette all'iPad Air di compiere un notevole salto prestazionale in avanti rispetto al predecessore, tanto da assottigliare le distanze sotto questo punto di vista nei confronti dell'iPad Pro. È quindi questo il tablet di Apple più interessante e quello da consigliare? Beh, non è proprio così semplice... scoprite perché nella nostra recensione di iPad Air di quinta generazione.
Caratteristiche tecniche
La componente tecnica di iPad Air 2022, come dicevamo in apertura, può contare sulla presenza del SoC Silicon M1 che garantisce prestazioni di assoluto spicco, parecchio superiori rispetto all'A14 Bionic presente sulla generazione precedente. Questa differenza si legge in maniera più chiara dai benchmark, perché stiamo parlando comunque in entrambi i casi di tablet estremamente performanti. Il vantaggio si percepisce nelle operazioni più complesse che traggono vantaggio dalla maggiore potenza di calcolo, come per esempio nell'editing video attraverso una delle tante app dedicate, a partire dalla accessibile iMovie per arrivare a soluzioni più complesse e professionali, oppure nella lavorazione di immagini raw e con l'uso di applicazioni molto pesanti.
Ovviamente avere un chip più moderno è anche un plus in termini di longevità del dispositivo, che si manterrà performante più a lungo nel tempo. L'M1 è, lo ricordiamo, un chip con processo produttivo a 5 nm octa-core composto da quattro performance core e quattro efficiency core. La RAM di questo nuovo iPad Air sale a 8 GB, una quantità notevole che consente di avere maggior margine di tranquillità nella gestione del multitasking e più in generale nella prospettiva futura dell'evoluzione del sistema operativo.
Scheda tecnica iPad Air 2022
- Dimensioni: 247,6 x 178,5 x 6,1 mm
- Peso: 461 grammi
- Display: LED IPS da 10.9" con refresh rate a 60 Hz
- SoC: Apple Silicon M1
- RAM: 8 GB
- Fotocamere posteriori:
- Grandangolare 12 MP, f/1,8
- Fotocamera frontale:
- 12 MP, f/2,4 con Center Stage
- Connettività Wi-Fi: 802.11b/g/n/ac/6
- Bluetooth: 5.0 con A2DP/EDR
- Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
- Colori:
- Grigio Siderale
- Galassia
- Rosa
- Viola
- Blu
- Batteria: 5000 mAh
- Memoria e prezzo:
- 8 GB RAM + 64 GB | 699€, 869€ versione 5G cellular
- 8 GB RAM + 256 GB | 869€, 1.039€ versione 5G cellular
Design
Sul piano dell'estetica non ci sono differenze di nessun tipo rispetto alla generazione precedente, ma questo non è un grande problema dal momento che iPad Air è ancora oggi uno dei tablet più belli in commercio e forte di un design che non mostra segni di stanchezza. Le linee della scocca, composta da alluminio riciclato al 100%, sono molto pulite ed essenziali, le cornici sottili il giusto per permettere la presa con la mano senza che questa interferisca con il touch screen. Peso e spessore sono 461 grammi (+1 grammo per la versione 5G) e 6,1 mm, una combinazione che rende l'iPad Air facilmente gestibile in mano senza affaticare.
Nel profilo non si trovano sorprese, con il tasto di accensione che funge anche da sensore di impronte (molto preciso ma non sempre rapidissimo), i tasti volume, le griglie degli speaker stereo e la porta USB-C con tecnologia USB 3.1 Gen 2 e velocità di trasferimento di 10 Gb/s. I colori tra cui scegliere sono 5 tinte pastello: Grigio Siderale, Galassia, Rosa, Viola e Blu.
Ottimo come sempre l'assemblaggio, che non lascia spazio a critiche come da tradizione per i prodotti Apple, dando una netta sensazione premium durante l'uso.
Display
Il display di iPad Air non ha subito modifiche ed è quindi sempre il solito pannello Liquid Retina LCD IPS True Tone da 10.9" con risoluzione 2360 × 1640. La luminosità di picco dichiarata è di 500 nit, un valore adeguato per l'uso in qualsiasi situazione e che fa apprezzare i contenuti video in maniera soddisfacente. Certamente non si tratta di un pannello stupefacente in senso assoluto, e per l'arrivo degli OLED sugli iPad è necessario attendere ancora un po', ma comunque è davvero difficile potersi lamentare dello schermo di iPad Air.
L'unica reale pecca, se così la vogliamo chiamare, è la frequenza di aggiornamento ancora ferma a 60 Hz, che segna quindi una certa distanza rispetto ai 120 Hz degli iPad Pro che sono gli unici a supportare il Pro Motion. La fluidità dei 120 Hz è un vantaggio innegabile, ma evidentemente Apple ha voluto soppesare con attenzione le caratteristiche tecniche dei suoi tablet per avere comunque dei tratti distintivi tra le varie linee di prodotto, e uno di questi è proprio la frequenza di aggiornamento.
Ovviamente iPad Air è uno strumento ideale per sfruttare i vari servizi di streaming come Netflix, Prime Video e Disney+ viste le dimensioni generose dello schermo e l'ottima resa cromatica. Gli speaker stereo suonano bene anche ad alto volume, ma ovviamente è molto meglio dotarsi di un buon paio di cuffie.
Fotocamere
L'importanza delle fotocamere in un tablet è un fattore legato a criteri di valutazione differenti rispetto a quelli di uno smartphone: è chiaro infatti che l'utilizzo principale non è legato ai contesti tipici dello scatto di foto di vacanze, serate con gli amici, paesaggi, parenti, feste e quant'altro, sebbene possa capitare di trovarsi a dover svolgere queste attività in situazioni eccezionali od occasionalmente. Il loro utilizzo è essenzialmente legato alla produttività, e quindi quella frontale assume un'importanza notevole nell'ottica di video conferenze, riunioni e call lavorative, ma anche semplicemente videochiamate informali con persone care.
Ecco che questa generazione di iPad Air porta un notevole miglioramento rispetto al passato grazie all'introduzione di una fotocamera da 12 MP ultrawide che sostituisce la precedente e molto modesta da 7 MP. Inoltre è presente la tecnologia Center Stage, che permette di tenere al centro della scena l'utente e di seguirlo in caso di spostamenti di qualche passo a sinistra o destra della scena, garantendo una qualità dell'immagine sicuramente apprezzabile.
La camera posteriore è una 12 MP wide con apertura f/1.8, stabilizzazione ottica e zoom digitale fino a 5x. Efficace per scansione di documenti e scatti in buone condizioni di luce, non ha ovviamente lo spessore e la qualità delle lenti di iPhone e pertanto riesce ad arrivare fino a un certo punto. Ma, lo ripetiamo, per le applicazioni in cui riteniamo sensato concepire le fotocamere di un tablet, l'iPad Air ha tutte le carte in regola. Molto buoni i video, che possono essere registrati fino alla risoluzione 4K a 60 FPS e godono di un'ottima stabilizzazione. Manca il sensore LiDAR, presente invece su iPad Pro.
Prestazioni
Delle prestazioni di iPad Air abbiamo accennato in precedenza, e dai benchmark appare chiaro il valore del Silicon M1 che si esprime soprattutto nelle operazioni multi-core e in quelle ad elevato utilizzo della GPU: è proprio in questi casi che la potenza bruta si dimostra in tutto il suo valore e in termini che appaiono spesso anche sovradimensionati rispetto alle possibilità offerte attualmente da iPadOS.
I grafici parlano chiaro e consentono di verificare quanto l'M1 abbia concretamente consegnato agli utenti dal punto di vista dello stacco prestazionale a confronto con l'A15 Bionic del recente iPad Mini o l'A14 del precedente iPad Air: non solo un incremento generazionale ma un vero e proprio salto in avanti per una tecnologia destinata a essere introdotta in maniera progressiva su tutti i device di Apple. È chiaro che per notare queste differenze all'atto pratico è necessario mettere alla frusta il tablet in applicazioni ad alto carico di calcolo, oppure tenere in considerazione il fattore "future proof" di un prodotto del genere.
Batteria
La batteria è anche in questo caso la stessa del modello precedente da 28,6 Wh che garantisce un'ampia autonomia, ben oltre i due giorni di utilizzo medio: Apple dichiara fino a 10 ore di riproduzione video o navigazione web, valori che ci sembrano coerenti con la nostra esperienza diretta.
Dove la casa di Cupertino si dimostra reticente all'innovazione è nei sistemi di ricarica rapida, visto che iPad Air può supportare solo fino a 20 W, che si traducono in un tempo di ricarica totale 0-100% di circa 2 ore. Non molto in senso assoluto, ma sicuramente lontano dalle prestazioni che si possono rilevare con altri produttori che invece hanno puntato forte su questo elemento. In ogni caso, vista l'ampia riserva di energia a disposizione, è piuttosto complicato trovarsi effettivamente a secco nel bel mezzo dell'uso del tablet.
Videogiochi
Nel campo dei videogiochi, l'iPad Air è un prodotto parecchio interessante, perché la presenza dell'M1 di fatto non pone alcun limite tecnico anche nei confronti dei titoli più complessi. Ecco quindi che Genshin Impact e Call of Duty Mobile girano senza alcun tipo di problema al massimo dettaglio. Di certo se avete intenzione di utilizzare iPad Air in questo ambito consigliamo di utilizzare un controller (bastano pochi istanti per associare quelli di PlayStation e Xbox), perché i comandi virtuali su schermo possono essere molto complicati e scomodi da usare impugnando un tablet di queste dimensioni.
Il discorso non si pone ovviamente nel caso di avventure, puzzle o giochi che richiedono un'interazione tramite tocchi. L'associare un controller porta poi un ulteriore beneficio, ovvero la possibilità di sfruttare i servizi di cloud gaming: abbiamo fatto diversi test con Game Pass e siamo rimasti soddisfatti, trovando una soluzione semplice ed efficace per giocare lontano dal salotto e dalla propria console. Basta collegare il controller di Xbox per avere accesso all'enorme catalogo del servizio Microsoft, anche se va detto che le imperfezioni del frame rate tramite streaming rendono preferibile l'esperienza con giochi non totalmente basati sui tempi di reazione. Per dire, un multiplayer a Halo Infinite non è proprio l'ambito di applicazione migliore.
Discorso analogo con GeForce Now che abbiamo provato e che ci ha dato simili sensazioni, a conferma dell'ottimo livello del servizio NVIDIA. In tutti i casi la qualità e la velocità della propria connessione è un elemento essenziale, ça va sans dire.
Esperienza d'uso
L'esperienza d'uso del nuovo iPad Air è naturalmente molto familiare per chiunque abbia esperienza con gli iPad, visto che il sistema operativo iPadOS mantiene una continuità e un'omogeneità di utilizzo su tutti i dispositivi che lo supportano. Da molto tempo si discute dell'opportunità da parte di Apple di liberare i suoi tablet da alcuni dei limiti e legami che li tengono ancora lontani da un'esperienza più simil-computer, così da offrire un maggiore ventaglio di possibilità all'utenza, soprattutto quella professionale.
Si tratta di una eventualità che ha più di un motivo di essere promossa ma, conoscendo Apple, sarà difficile vedere un iPad comportarsi effettivamente come un PC anche nelle prossime versioni del sistema operativo. Più probabile che prosegua la politica dei piccoli passi, con l'apertura a maggior funzioni nel corso del tempo: in quest'ottica è lecito attendersi miglioramenti dai successivi aggiornamenti di iPadOS, nella speranza che possano introdurre alcune delle caratteristiche più attese, come per esempio la gestione delle app a finestra (tanto per dirne una).
Merita comunque una citazione la compatibilità con accessori come la Magic Keyboard (339€) e l'Apple Pencil 2 (135€), con quest'ultima che può essere alloggiata magneticamente su uno dei lati del tablet. Si tratta di strumenti per la produttività particolarmente interessanti per un certo tipo di utenti, che possono espandere ulteriormente le capacità del prodotto rendendolo ancora più versatile.
Posizionamento nel catalogo iPad
Dicevamo in apertura che, malgrado le eccellenti caratteristiche di questo nuovo iPad Air, non è così semplice eleggerlo come iPad da comprare ad occhi chiusi. Il motivo è semplice: se tra l'iPad "base" e l'Air c'è una distinzione netta ed evidente che non lascia spazio a sovrapposizioni o fraintendimenti, tra l'Air e il Pro da 11" invece ci sono parecchie affinità. Al punto che facciamo prima ad elencare cosa hanno di diverso: il Pro offre in più il Face ID, lo schermo Pro Motion a 120 Hz leggermente più luminoso (600 nit contro 500), una seconda fotocamera posteriore con LiDAR e la porta Thunderbolt 4 invece dell'USB-C.
A questo punto ovviamente subentra il fattore prezzo, che si risolve col nuovo iPad Air in una doppia opzione legata ai due tagli di memoria: 64 GB a 699€ (869€ col 5G) e 869€ (1.039€ col 5G) per quello da 256 GB. Se vi risulta sufficiente il taglio più piccolo, per un uso quindi non molto approfondito del tablet, allora la scelta dell'Air è sensata. Ma se avete bisogno di più spazio, l'iPad Pro 11" da 128 GB costa 899€ (1.069€ col 5G) e i discorsi iniziano a farsi più complicati, rendendo probabilmente più intelligente la preferenza per quest'ultimo a meno di avere reali e concrete necessità di maggiore volume di archiviazione. A parità invece di memoria, con 256 GB, la forbice torna ad allargarsi, perché il Pro arriva a 1.009€ (1.179). A voi la scelta...
Conclusioni
Multiplayer.it
8.5
Con il debutto della sua quinta generazione, iPad Air diventa un tablet ancora più interessante e dotato di una scheda tecnica eccezionale principalmente per quanto riguarda la potenza del suo SoC, quell'Apple Silicon M1 che garantisce prestazioni nettamente superiori rispetto al predecessore. L'aggiornamento delle fotocamere, in primo luogo quella frontale, è poi un fattore che corregge uno dei pochi punti deboli del prodotto. La collocazione di prezzo e soprattutto la scelta di due soli tagli di memoria crea però una certa sovrapposizione con l'attuale iPad Pro da 11", tanto da rendere necessaria una riflessione non banale su quale dei due sia effettivamente da preferire in base alle proprie necessità.
PRO
- Potenza enorme grazie al chip M1
- Design ancora validissimo e molto piacevole
- Enorme disponibilità di app ed ecosistema ultra collaudato
- La proposta è molto interessante nel taglio da 64 GB
CONTRO
- La versione da 256 GB subisce il confronto con iPad Pro 11"
- Display solo a 60 Hz
- Soltanto due tagli di memoria