Uno dei punti di forza del programma Apple Arcade è il suo occhio di riguardo per le produzioni nipponiche su iOS, che hanno portato a diverse perle lanciate in esclusiva temporale o assoluta su queste piattaforme, oppure a conversioni sinceramente insperate. Nella recensione di Jet Dragon ci troviamo di fronte a un titolo originale da parte di Grezzo, un team che si è fatto conoscere per il lavoro svolto su giochi di enorme importanza come The Legend of Zelda: Ocarina of Time 3D, Luigi's Mansion e lo splendido remake di The Legend of Zelda: Link's Awakening, ma in questo caso abbiamo a che fare con qualcosa di decisamente nuovo eppure legato anche a certe tradizioni del mercato videoludico nipponico. Si tratta di un gioco ibrido tra corsa e gestionale che a prima vista può apparire astruso, ma rientra in un filone ben codificato in Giappone, solitamente legato alle corse dei cavalli.
Può sembrare strano, ma queste rappresentano una fonte d'ispirazione incredibilmente importante da quelle parti: dalle storie romanzate della serie Derby Stallion a follie assortite come Japan World Cup o Umamusume Pretty Derby, le corse di cavalli (e non solo) sono un punto fermo nella produzione videoludica giapponese. Una testimonianza su Apple Arcade l'abbiamo già avuta con l'ottimo Pocket Card Jockey: Ride On! mentre in questo caso il tutto si trasferisce in un contesto diverso, con dei draghi al posto degli equini, ma lasciando sostanzialmente invariati alcuni elementi ricorrenti.
Le parti relative alle corse si caratterizzano per un'interazione piuttosto limitata, ma bisogna considerare che Jet Dragon è principalmente un titolo gestionale, che punta soprattutto sulla costruzione ed evoluzione della propria scuderia.
È anche un gioco dotato di una presentazione di ottimo livello, tra grafica 3D semplice ma piuttosto evocativa, che ricorda da vicino alcuni classici come Panzer Dragoon, e innesti 2D usati per rappresentare i personaggi durante i dialoghi e alcune scene d'intermezzo davvero di ottima fattura, in grado di fornire una bella caratterizzazione al mondo di gioco. La storia, piuttosto semplice, racconta di Eleanor, figlia di un leggendario fantino che si ritrova a prendere in mano la scuderia del padre dopo la scomparsa di questi e cercare di emergere nel competitivo - e tratti decisamente aggressivo - mondo delle corse dei draghi.
Le corse draconiche
Il gameplay si sviluppa nelle due fasi della corsa e della gestione della scuderia, con quest'ultima che emerge ben presto come predominante nella struttura. La parte relativa alla gara può risultare quasi disorientante nella sua semplicità: come accade spesso nei suddetti giochi dedicati alle corse dei cavalli, si tratta sostanzialmente di premere un tasto che consente di spronare il drago, effettuando così una momentanea accelerazione ma dovendo dosare attentamente gli scatti in base alla quantità di stamina a disposizione, per non stancare troppo la creatura. Avanzando nel gioco, con l'evoluzione dei draghi si sbloccano alcune abilità speciali come turbo o attacchi di vario tipo che donano ulteriori vantaggi, ma sempre con la necessità di dosare l'energia del drago nel corso della gara. Non ci sono direzioni da impartire e la corsa è essenzialmente automatizzata, lasciandoci solo il compito di usare sprone e abilità nel migliore dei modi mentre si osserva la gara quasi da spettatori.
Più complessa e sfaccettata è la gestione della scuderia, che si evolve in maniera sostanziale avanzando nel gioco e aprendo ulteriori possibilità di controllo e modifica. Nella base volante ci troviamo a passare la maggior parte del tempo, addestrando draghi e fantini e assistendo anche ai dialoghi che portano avanti la storia. Le corse dipendono in larga parte dalle statistiche maturate, dunque la parte di allenamento e investimento delle risorse risulta fondamentale per l'esito della gara, rendendo questa fase il vero cuore del gioco.
Come in una sorta di manageriale, il nostro compito è organizzare la base costruendo sezioni dedicate a draghi, fantini e altri elementi di supporto, evolvere queste divisioni migliorandone l'efficacia, arruolare nuovi elementi da utilizzare nell'amministrazione della base o da schierare in gara e concentrarci sugli allenamenti. Anche su questo fronte si tratta di bilanciare il carico di lavoro con la resistenza dei soggetti, investire oculatamente il denaro per non rimanere a secco e cercare di sviluppare draghi e fantini in base alle diverse abilità rispettive, in modo da poterle sfruttare opportunamente in base alle caratteristiche dei vari tracciati.
Non è un meccanismo particolarmente complesso e raffinato, visto che si risolve in gran parte con l'incremento lineare delle statistiche di ogni personaggio e drago attraverso allenamenti ripetuti, ma ad aggiungere uno strato di tattica c'è la selezione del drago e del fantino da utilizzare prima della gara. Questo è un elemento di fondamentale importanza per le speranze di vittoria, perché esistono diverse combinazioni in grado di esaltare le differenti tipologie di drago e di "pilota", ognuna indicata per certe tipologie di corse.
Conclusioni
Se si riesce a passare sopra un primo impatto piuttosto negativo con la corsa vera e propria, vista la limitatezza dell'interazione, si scopre presto che Jet Dragon è una sorta di gestionale con elementi manageriali, che ha il pregio di un'ambientazione davvero fuori dal comune. La tradizione delle corse dei cavalli ha già generato variazioni bizzarre tra le produzioni nipponiche ma questo nuovo titolo di Grezzo si distingue per una notevole ricerca estetica, che risulta in personaggi e ambientazioni molto affascinanti. Proprio questo fascino generale, dato dalla presenza dei draghi e del fantasy dal gusto orientale, è l'elemento distintivo che può attirare anche coloro che potrebbero essere meno interessati a un gestionale su una scuderia da corsa, sebbene le meccaniche di gioco alla fine siano quelle e anche in accezione piuttosto rigida.
PRO
- Un'interpretazione interessante delle "corse dei cavalli"
- Meccaniche gestionali piuttosto profonde e sfaccettate
- Ambientazione ed estetica affascinanti
CONTRO
- Il gameplay durante le corse è alquanto debole
- Intrinsecamente ripetitivo