A fine dello scorso mese, vi abbiamo raccontato come il mercato abbia accolto un nuovo gioco dedicato ai pirati. Il King of Seas tutto italiano, sviluppato da 3DClouds, è un gioco che entra nel ristretto circolo delle esperienze dedicate ai pirati che si distinguono per originalità e idee. Difficile infatti riuscire ad appaiarsi a colossi senza tempo come Monkey Island, o a pubblicazioni recenti come Sea of Thieves. Basti pensare a Skull & Bones, e a quanto sia complesso riuscire a innovare un titolo sui pirati in questo preciso momento storico del mercato.
Detto questo, come si comporta questo titolo piratesco in portabilità? Scopriamolo nella nostra recensione della versione Switch di King of Seas.
Narrativa e gameplay
Che decidiate di essere la figlia o il figlio del re dei pirati poco importa, l'incipit narrativo vi catapulterà in un mondo aspro e difficile in cui la libertà e i bottini sono al centro della vita spensierata dei pirati. Come ogni cosa bella però, la possibilità che si interrompa l'idillio è dietro l'angolo, soprattutto se a mettere i bastoni tra le ruote vi è lo zampino della magia. Senza entrare nel merito, la narrativa di King of Seas è comunque portante, un supporto all'ecosistema che permette al titolo 3DClouds di gestire alcuni contenuti ludici.
Le meccaniche single player, favorite dal fatto che non avrete altre ciurme controllate da giocatori in agguato dietro una costa frastagliata, sono lì in bella vista, da sbloccare attraverso l'incedere della storia e dell'esplorazione del mondo al ritmo che deciderete di prendere. Una scelta sicuramente divisiva, ma allo stesso tempo utile alle soluzioni previste dal team di sviluppo a livello di ecosistema ludico.
Ma quali sono i punti cardine di questo ecosistema? Beh, King of Seas poggia il suo cuore pulsante su tre elementi: esplorazione marittima, combattimenti stratificati e imprevedibilità procedurale. Partiamo proprio da questo ultimo punto: la mappa di King of Seas è procedurale e vi garantirà partite dalla geografia differente, per offrirvi varietà ma soprattutto imprevedibilità. Questo aspetto non è da sottovalutare e anzi l'idea di esplorare un mondo diverso permette anche di rigiocare con maggiore tranquillità il titolo. A giovare di questa scelta è appunto l'esplorazione marittima, secondo fulcro del divertimento. Andare in cerca di bottini, scoprire avamposti e abbordare navi che vi attendono nelle insenature degli arcipelaghi è qualcosa di molto appagante anche grazie al sistema di navigazione a quattro velocità di vele, con la regolazione della velocità che si posiziona sul dorsale superiore destro di Switch.
Comodo da giocare dunque e divertente da effettuare, il movimento della nave è fluido e appagante e l'allenamento garantisce al giocatore la possibilità di manovrare in maniera efficace la nave col passare del tempo. Oltre a questi punti però, vi è anche il fattore combattimento, basato sui cannoni ma anche sulle abilità speciali. Quattro slot equipaggiamento e quattro slot delle abilità, con una mappatura di base dei tasti di Switch che riteniamo comoda e gestibile. Velocità dei cannoni, salute della nave, ciurma e vele, tutto gestito tramite loot e tutto affiancato dall'abilità del giocatore nel governare la nave per schivare i colpi avversari e posizionarsi in situazioni di vantaggio. Come dicevamo però, il loot (o il bottino se preferite) è fondamentale per gestire i parametri e l'efficacia dei combattimenti. Si parte dalla rarità del bottino (da comune a leggendario) e si conclude con la magia delle abilità speciali che vi permetterà di scappare, di incendiare navi o di compiere azioni altrimenti impossibili.
L'esperienza su Switch
Un altro discorso da fare riguarda invece l'esperienza complessiva di gioco che parte dal livello grafico e tecnico e continua passando, sia per il livello di sfida, che per la comodità di giocare su Switch. A livello tecnico il gioco non brilla per pulizia delle texture e anzi la qualità grafica si attesta su un livello generalmente medio. Switch chiaramente beneficia dello stile grafico del gioco ma non favorisce certamente la riproduzione della miglior versione di King of Seas.
Il riutilizzo di asset è evidente, ma nonostante questo a rendere King of Seas attraente è il world design, con un sapiente utilizzo delle costruzioni che restituisce un mondo piacevole da esplorare e da osservare. Ad affiancare tutto ciò vi è un ottimo utilizzo di musiche e suoni ambientali che cullano il viaggio e supportano l'azione dei combattimenti. Musiche non originalissime, ma comunque incalzanti e suoni di accompagnamento di tutto rispetto.
Purtroppo il discorso non è così positivo per il livello di sfida proposto. Il gioco anche a livelli più alti di difficoltà non ha tanto mordente e le sorprese diventano meno incisive con l'avanzare del tempo, relegando la gioia del nuovo che incombe solo ad alcuni momenti. C'è, infatti, una ripetitività di fondo che non stucca, ma che sicuramente non garantisce picchi di emozioni. A dare manforte alla sensazione di una sfida monocorde è una gestione delle abilità un po' approssimativa che offre sì delle variabili interessati, ma non dà mai l'idea di avere una carta in grado di sconvolgere uno scontro. L'abilità del giocatore nel manovrare la nave sarà l'unico punto in grado di spostare gli equilibri, e questo per quanto si possa definire in linea con il contesto storico, in un gioco single player non è forse la scelta più azzeccata. Ultimo punto, ma non per importanza: l'esperienza su Switch.
La vera forza di Nintendo Switch è la portabilità e per questo c'è da dire che King of Seas beneficia di questa caratteristica a pieno. Il gioco si lascia giocare tranquillamente in tutte le situazioni, dal momento di pausa sulla sedia al momento di relax sul divano. King of Seas non soffre delle ridotte dimensioni dello schermo e anzi proprio per la sua natura placida nei momenti di esplorazione è anche un gioco che si adatta egregiamente ad alcune situazioni principe dell'utilizzo di Switch.
Conclusioni
King of Seas è un gioco dal prezzo abbordabile e dalle idee interessanti. Un titolo che dona giustizia al genere piratesco senza eccellere o capitombolare. Il titolo 3DClouds non offre una sfida esaltante ma ti culla in maniera soddisfacente attraverso una esplorazione intrigante e dei combattimenti divertenti. La versione Switch del titolo prende forza dalle caratteristiche della portabilità dell'ammiraglia Nintendo e si adatta perfettamente alle possibili situazioni di utilizzo quotidiano. King of Seas non spicca di certo per il livello tecnico, ma resta un titolo divertente che si lascia giocare nelle sue decine di ore previste.
PRO
- Esplorazione della mappa piacevole
- Personalizzazione della nave elevata
- Sfrutta a pieno i valori della portabilità
CONTRO
- Livello tecnico non esaltante
- Poco livello di sfida
- Le abilità speciali avrebbero potuto essere più incisive