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Nintendo: un 2021 di transizione? - La Bustina di Lakitu

Salvo improbabili sorprese, il 2021 si rivelerà un anno sottotono per Nintendo Switch. Anzi, un anno di transizione: colpa della pandemia?

RUBRICA di Alessandro Bacchetta   —   27/06/2021

Il Nintendo Direct dell'E3 2021 è stato ricco di giochi e presentazioni; tuttavia, non si può certo dire sia stato esaltante. Ci aspettavamo, come avevamo scritto qualche mese fa, altri annunci importanti; tuttavia, è stato un evento rivelatore. Ha palesato, fuori da ogni dubbio, quanto e a che punto la pandemia abbia colpito Nintendo.

Da molti la carenza di giochi interni - nella seconda metà del 2020 - era stata vista come una diretta conseguenza del lockdown; onestamente all'epoca non era un'ipotesi da scartare, ma pian piano si sta delineando una realtà diversa. Mettiamo in ordine gli eventi, a partire dal lancio di Nintendo Switch. Il 2017 è stato indubbiamente - come uscite - l'anno più florido della piattaforma: un anno ricolmo di produzioni interne di qualità, iniziato con The Legend of Zelda: Breath of the Wild e conclusosi con Xenoblade Chronicles 2. Nel 2018 Nintendo ha puntato principalmente sui titoli multiplayer, e il vertice della produzione è stato raggiunto a Natale, con l'arrivo del mastodontico Super Smash Bros. Ultimate.

Metroid Dread: uno degli annunci più importanti del Nintendo Direct all'E3 2021.
Metroid Dread: uno degli annunci più importanti del Nintendo Direct all'E3 2021.

Il 2019 è stato l'anno "portatile" dell'ibrida, non solo per l'uscita dell'edizione Lite della piattaforma, ma anche per la pubblicazione di vari titoli precedentemente relegati a una dimensione tascabile. Una fase di fatto terminata a marzo 2020, in cui è uscito Animal Crossing: New Horizons. Questa, in pochissime parole, è la storia - finora - di Nintendo Switch. Aggiungiamo che ogni anno Nintendo ha tentato di forzare la barriera del pubblico occasionale con almeno un prodotto: a partire da 1-2-Switch (2017), per arrivare a Laboratorio di Videogiochi (2021). Il più originale di questi progetti è stato Nintendo Labo (2018), il più riuscito - in termini commerciali - Ring Fit Adventure (2019).

Animal Crossing: New Horizons, uscito durante il primo lockdown.
Animal Crossing: New Horizons, uscito durante il primo lockdown.

Eravamo arrivati ad Animal Crossing: New Horizons, la cui pubblicazione è coincisa, settimana più settimana meno, con l'ascesa della pandemia. In molti, lo abbiamo già scritto, credevano che le ridotte uscite del 2020 (ci riferiamo ai titoli Nintendo, sviluppati internamente) potessero dipendere proprio dal lockdown: a mesi di distanza, possiamo osservare più lucidamente la situazione. Quell'anno di transizione era previsto, sarebbe arrivato in qualunque caso. Anche in una realtà parallela in cui "Coronavirus" fosse rimasta una parola conosciuta solamente dai dipendenti sanitari (o quasi), il 2020 di Nintendo Switch sarebbe stato un intervallo tra la prima metà di vita della console e la seconda.

Un anno corrotto dalla pandemia, in termini di uscite, tuttavia c'è sul serio: non è il 2020, bensì il 2021. Ora tenteremo di illustrarvi perché.

Switch Pro ed EPD7

Metroid Dread: il gioco è in sviluppo in collaborazione tra EPD 7 e MercurySteam.
Metroid Dread: il gioco è in sviluppo in collaborazione tra EPD 7 e MercurySteam.

La quantità e l'autorevolezza dei rumor su Nintendo Switch Pro rendono difficile ritenere che non esista; detto questo, le voci che ne preannunciavano una presentazione pre-E3, e un'uscita entro settembre, si sono rivelate clamorosamente sbagliate. Presumendo che il progetto sia ancora in piedi, è probabile che sia stato rimandato: forse per creare una line-up adeguata. Questa scelta, tuttavia, genera diversi interrogativi.

Troppi team interni Nintendo sono in ritardo, o in grande ritardo, rispetto alle tempistiche con cui pubblicano abitualmente. Tra poco vedremo nel dettaglio quali: nel frattempo, bisogna abituarsi all'idea che molti gruppi abbiano ormai bisogno di supporto esterno per produrre opere in quantità. Sapevamo già che EPD 1 ed EPD 2 fossero principalmente team di supervisione, e lo stesso si può dire per EPD 6, che storicamente si relaziona coi team occidentali (Retro Studios, Next Level Games): a questa lista, ormai ufficialmente, si aggiunge EPD 7. Una squadra che, più di ogni altra, ha pagato il salto generazionale da 3DS a Nintendo Switch: avendo sviluppato principalmente per console tascabili, in sostanza ha dovuto adattarsi ai nuovi valori produttivi (come fecero gli altri team nel passaggio da Wii a Wii U). Pare che EPD 7, erede diretta di SPD ed R&D1, si sia finalmente acclimatata nel nuovo ambiente: dopo una lunga assenza, quest'anno ha debuttato su Switch con Famicom Detective Club, e continuerà ad essere protagonista con WarioWare: Get It Together! e Metroid Dread. Ognuno di questi titoli è sviluppato in collaborazione un altro team: rispettando l'ordine precedente, ci riferiamo a Mages, Intelligent Systems e MercurySteam.

WarioWare: Get It Together!: in sviluppo in collaborazione tra EPD 7 e Intelligent Systems.
WarioWare: Get It Together!: in sviluppo in collaborazione tra EPD 7 e Intelligent Systems.

Per quanto mancassero alla libreria Switch le produzioni di questo gruppo, il meno "miyamotocentrico" dell'intera azienda, quello più strambo e allo stesso tempo cupo, ci rifiutiamo di credere che Nintendo abbia organizzato un intero anno fiscale per valorizzare i prodotti di EPD7. Anche perché si tratta di brand che, Samus ci perdoni, fanno spesso fatica a raggiungere e superare un milione di copie.

In ritardo

Splatoon 3: la sua uscita è prevista nel 2022.
Splatoon 3: la sua uscita è prevista nel 2022.

A novembre 2021 e gennaio 2022 dovrebbero arrivare Pokémon Diamante Lucente/Perla Splendente (sviluppato da ILCA) e Leggende Pokémon: Arceus (sviluppato da Game Freak). Entrambi saranno supervisionati, senza grande coinvolgimento creativo - come sempre, nel caso della serie - da EPD 1. È stato recentemente pubblicato Laboratorio di Videogiochi (qui la nostra recensione), sviluppato molto probabilmente ad EPD 4, il gruppo "casual" dell'azienda. Ecco, esclusi questi, gli altri team sono quasi tutti in ritardo.

Il più giustificabile tra loro è il gruppo numero 5, quello di Animal Crossing e Splatoon. A dire la verità, la loro pausa è fisiologica: gli inkling hanno accompagnato nel 2017 il lancio di Switch, Animal Crossing: New Horizons è arrivato nel 2020 e, salvo spostamenti, Splatoon 3 dovrebbe uscire nel 2022. Ma, anche fosse 2023, non ci sarebbe niente di strano.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2: come Splatoon 3, anch'esso è previsto per il 2022.
The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2: come Splatoon 3, anch'esso è previsto per il 2022.

Arriviamo al primo team in ritardo, ovvero quello di The Legend of Zelda, notoriamente poco puntuale. Breath of the Wild 2 (qui la nostra anteprima, ve la foste persa) è stato mostrato all'E3 2021 con un breve, spettacolare trailer: il progetto sembra colossale, ma Nintendo non ha dovuto elaborare un nuovo engine per realizzarlo. Nonostante questo, il periodo che intercorrerà tra Breath of the Wild e il seguito sarà come minimo uguale, più probabilmente maggiore, di quello che ha separato Skyward Sword e Breath of the Wild. Difficile pensare che la pandemia non abbia complicato lo sviluppo, anche considerando il coinvolgimento di Monolith Soft. Monolith Soft che, a sua volta (remake esclusi), arriverà a tre anni senza nuove pubblicazioni. Non considerando i DLC, a quattro: quattro sicuri, intendiamo, e già sarebbe un record per l'azienda. Nel 2022 arriveremmo a cinque.

EPD 10, che si prende cura di Pikmin e della serie bidimensionale di Super Mario, è assente dal 2019 (non considerando le conversioni). A fine 2022 dovrebbe uscire il lungometraggio animato dell'idraulico, realizzato da Illumination Entertainment: è possibile che vogliano far coincidere la pubblicazione del film con una nuova avventura nel Regno dei Funghi. Anche Next Level Games, recentemente acquistata da Nintendo, non è in particolare ritardo: abituata a confezionare nuove opere ogni due/tre anni, ha debuttato su Switch con Luigi's Mansion 3, e probabilmente chiuderà con un altro titolo nel 2022/2023.

Super Mario Odyssey: è l'ultimo gioco sviluppato dal team di Tokyo, che il prossimo Natale segnerà un periodo record senza pubblicazioni.
Super Mario Odyssey: è l'ultimo gioco sviluppato dal team di Tokyo, che il prossimo Natale segnerà un periodo record senza pubblicazioni.

Ed eccoci ai due grandi assenti, di cui non abbiamo notizie da anni. Parliamo di due tra i gruppi più prestigiosi dell'azienda: il numero 8, quello edochiano, storicamente legato ai Super Mario tridimensionali, e il numero 9, quello di Mario Kart. I primi ci avevano abituato a ritmi di sviluppo serrati: tendenzialmente un nuovo gioco ogni due/tre anni. Escludendo Bowser's Fury, a cui hanno collaborato ma che è stato realizzato principalmente negli Stati Uniti, non si fanno vedere dai tempi di Super Mario Odyssey. In sostanza, il prossimo Natale supereranno ampiamente il loro record senza nuove pubblicazioni.

Se la squadra di Tokyo è protagonista di un'assenza anomala, che può essere logicamente spiegata soltanto dalla pandemia, abbiamo qualche dubbio in più per il team di Mario Kart. Nel loro caso, la buona notizia sarebbe che, be'... siano stati effettivamente ostacolati dal lockdown. Anche loro abitualmente pubblicano ogni tre anni, anche loro sono fermi da Arms (2017). Sono già in ritardo di dodici mesi, in pratica. Ma c'è un'altra possibilità: e cioè che Mario Kart Tour li abbia effettivamente impegnati più del previsto, tanto quanto un titolo per home console. Fosse così, li rivedremmo solamente nel 2023.

Comunque vadano le cose, è probabile che Nintendo stia preparando qualcosa di grosso, e stia aspettando il momento giusto per annunciarlo. Di questa "seconda fase" della console per ora conosciamo solamente Breath of the Wild 2 e Splatoon 3. Ormai abbiamo la relativa certezza che la pandemia, ahinoi, quell'anno di transizione (2020) lo abbia concretamente raddoppiato.