Avessimo scritto a inizio 2020 che Nintendo sarebbe tornata all'E3, in molti avrebbero pensato alla riproposizione di una conferenza vecchio stile, con palco, ospiti e pubblico; un evento tenutosi per l'ultima volta - se non ricordiamo male - nel 2012, quando venne svelata la line-up di Wii U, quando a presentare lo show c'era ancora il mattatore Reginald Fils-Aimé (Reggie, l'ex presidente di Nintendo of America). Scritto adesso, a primavera 2021, ancora - purtroppo - in piena emergenza pandemica, significa "solamente" che tornerà una Nintendo Direct in occasione dell'E3 (tra il 12 e il 15 giugno): con la differenza che, stavolta, ogni azienda partecipante si limiterà a un evento digitale.
Dopo aver atteso per mesi l'annuncio di una Nintendo Direct, abbiamo la sensazione (potenzialmente errata, ci mancherebbe), che questa notizia sia stata leggermente sottovalutata dai fan della società kyotese; o meglio, che non ci si renda pienamente conto dell'importanza della manifestazione. Non che ci sia un identico rapporto temporale rispetto all'uscita, ma per molti versi questo E3, per Nintendo Switch, sarà molto simile a quello che, per Wii U, rappresentò l'E3 2015: e cioè un evento che palesa, o quantomeno anticipa, la consistenza degli ultimi anni di vita della piattaforma.
Come ricorderete, e come prevedibile, l'E3 2015 fu un mezzo disastro: non solo per l' assenza di Iwata, che poco dopo si sarebbe rivelata un segnale drammatico, ma anche per i giochi presentati. Non venne mostrato The Legend of Zelda: Breath of the Wild; non fece capolino nessun titolo sviluppato negli uffici edochiani. Next Level Games non portò alla fiera un'esclusiva Wii U, com'era auspicabile, bensì il vituperato Metroid Prime: Federation Force per Nintendo 3DS. Insomma, fu una manifestazione che, nonostante i sorrisi e le buone intenzioni di facciata, rappresentò un funerale anticipato per la console.
Detto questo, non vogliamo destare alcuna preoccupazione infondata; le due situazioni si somigliano solamente per la natura spartiacque dell'evento. Il contesto in cui vive e prospera Switch è sostanzialmente opposto a quello in cui si stava impaludando il povero Wii U. Questo E3 2021 di Nintendo non segnerà la fine della piattaforma; al contrario, decreterà - sperando di non portare sfortuna - l'inizio della sua seconda giovinezza.
Switch Pro e Zelda
Inutile girarci attorno: se Nintendo Switch Pro non dovesse rivelarsi una chimera digitale, e visto il numero e l'autorevolezza dei rumor è difficile crederlo, non esisterebbe un momento migliore di questo per presentarlo al mondo. Non solo per accaparrarsi le proverbiali luci della ribalta (che è una parte del palcoscenico, ve lo foste mai chiesti), ma anche per una questione di tempistiche: che esca a Natale (più probabile) o entro marzo 2022, ovvero prima della chiusura dell'attuale anno fiscale, non avrebbe alcun senso rimandare l'annuncio.
Per riassumere: qualunque cosa sia (New?) Nintendo Switch Pro, è altamente probabile che venga presentato a giugno. E, dovesse verificarsi quest'eventualità, è impossibile che non venga svelata anche la "line-up", se così vogliamo chiamarla, della nuova piattaforma: vedremo i giochi che ne accompagneranno l'uscita e, con una velatura di ottimismo, quelli che ne addolciranno l'esistenza futura.
Nintendo Switch è stato lanciato con Breath of the Wild; Nintendo Switch Lite col remake di Link's Awakening. Se le tempistiche lo permetteranno, Nintendo Switch Pro arriverà col seguito di Breath of the Wild. Speriamo entro Natale, così da celebrare degnamente il trentacinquesimo anniversario della saga. Nell'ultimo Nintendo Direct, Aonuma non ha dato alcuna certezza riguardo al gioco, o sulla sua uscita; tuttavia ci ha garantito che ne avrebbe parlato più avanti, prima della fine del 2021. E, per quanto gli piaccia scherzare e fuorviare, dubitiamo ci abbia mentito su questo argomento.
Ora, per quanto si possa essere pessimisti, è difficile immaginare un E3 2021 senza Nintendo Switch Pro e Breath of the Wild 2. Tra i rumor crescenti riguardanti la console, e la promessa di Aonuma di mostrare The Legend of Zelda entro l'anno, è arduo ipotizzare che il loro destino, della piattaforma e del gioco, non sia strettamente legato.
Altri giochi
Non vorremo iniettarvi troppe speranze o fomentarvi in maniera smodata, ma vari team interni Nintendo sono silenti da diverso tempo, e la circostanza più probabile - a differenza che in epoca Wii U - è che ognuno di loro, presto o tardi, si rifaccia vivo su Nintendo Switch prima di passare alla piattaforma successiva (e non ci riferiamo all'ipotetica edizione Pro, ma proprio all'erede di Switch).
Conosciamo già le prossime mosse di alcuni team interni: EPD 3 si occupa di The Legend of Zelda, mentre la squadra numero 5, che ha pubblicato Animal Crossing: New Horizons a marzo 2020, tornerà nel 2022 col già annunciato Splatoon 3. EPD 2 sarà presente con Mario Golf: Super Rush di Camelot (in uscita il 25 giugno), EPD 1 con Pokémon Diamante Lucente e Pokémon Perla Splendente, sviluppati da ILCA. I due appena citati sono team di supervisione e supporto e, escluse queste certezze, potrebbero palesarsi con qualcosa da HAL (ferma dal 2018, progetti minori a parte) e con Leggende Pokémon: Arceus di Game Freak.
Monolith Soft e Next Level Games non sono team interni, ma sono interamente possedute da Nintendo; ci sembra giusto, pertanto, inserirle in questa lista. Per quanto concerne i canadesi, di solito pubblicano un titolo ogni tre anni, per cui potremmo doverli attendere ancora un po': l'ultimo lavoro risale al 2019 (Luigi's Mansion 3). Le dinamiche di Monolith Soft sono più incerte e fumose, ma ormai i tempi sembrano maturi per scoprire cosa abbiano fatto negli ultimi anni, operazioni di supporto a parte: se non accadrà quest'anno, al più tardi li rivedremo nel 2022.
Una certezza dovrebbe essere rappresentata dal team di Mario Kart, e cioè EPD 9: su console sono fermi dal 2017, ovvero da Arms. Diciamo su console perché questa squadra ha fortemente contribuito alla creazione di Mario Kart Tour per mobile: nessuno sa quanto li abbia impegnati, e quanto li impegni tuttora. Di solito pubblicano un gioco ogni tre anni, quindi sono già in "ritardo". Come avevamo scritto qui, ci sono tante buone ragioni per aspettarsi Mario Kart 9... e altrettante per attendersi un nuovo progetto.
Da quando è uscito Nintendo Switch, ogni anno Nintendo ha tentato un azzardo in ottica casual. Alcuni sono andati a buon fine, altri meno. Nel 2017 è arrivato 1-2-Switch, nel 2018 Nintendo Labo, nel 2019 il fortunato Ring Fit Adventure, nel 2020 Mario Kart Live: Home Circuit. In ognuna di queste produzioni è stata coinvolta EPD numero 4, che potrebbe accompagnare il lancio di Nintendo Switch Pro con qualche progetto di questo tipo (chissà, magari un Switch Sports?).
Altri due team in procinto di pubblicazione dovrebbero essere quelli che si occupano di Mario. Ci riferiamo a EPD 10, responsabile della saga 2D, ferma dal 2019 (escludendo i remake). Le due squadre potrebbero collaborare nell'elaborazione di un episodio bidimensionale della saga: è già successo con Super Mario Maker 2, ed EPD 8 (quella di Tokyo) sta assumendo personale per un action 2D. Allo stesso tempo, quest'ultima squadra sta cercando nuovi dipendenti anche per un action 3D: è il team di Super Mario Odyssey, e non ha mai fatto intercorrere più di quattro anni tra un gioco e l'altro. Una loro assenza all'E3 è improbabile, ma per una volta non va dato per scontato che stiano lavorando a un nuovo Super Mario.
Bene, la situazione è questa. Le aspettative non potrebbero essere più alte: una nuova versione di Nintendo Switch, Breath of the Wild 2, e tanti team pronti a svelare le proprie carte. Tra questi, in particolare, Monolith Soft ed EPD 8. Siamo molto curiosi di scoprire se questa "seconda ondata" di titoli per Switch sarà costituita principalmente da seguiti (come lascerebbe supporre Splatoon 3), da progetti inediti (un nuovo Donkey Kong, magari proprio da EPD 8?) o, più probabilmente, da un mix delle due ipotesi.
Non abbiamo parlato di Bayonetta 3 e Metroid Prime 4, annunciati da anni e mai presentati: è difficile formulare previsioni sensate a riguardo. Retro Studios è di nuovo al lavoro con Samus Aran da inizio 2019, e - purtroppo - dubitiamo che la pubblicazione sia imminente. Paradossalmente, potrebbe giungere prima un nuovo episodio bidimensionale da EPD 7, team che su Nintendo Switch deve ancora esordire. Per concludere, ci aspettiamo qualche annuncio dallo studio milanese di Ubisoft, che nel 2017 diede vita a Mario + Rabbids Kingdom Battle.