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Leggende Pokémon: Arceus, l'anteprima

Leggende Pokémon: Arceus fa compiere allo storico franchise un nuovo, significativo passo avanti andando a toccare uno dei pochi generi ancora rimasti scoperti. Prime impressioni a caldo nella nostra anteprima.

ANTEPRIMA di Alessandra Borgonovo   —   27/02/2021
Leggende Pokémon: Arceus
Leggende Pokémon: Arceus
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Potenziale immenso, presentazione carente. Quattro parole potrebbero bastare a riassumere l'annuncio dell'inaspettato Leggende Pokémon: Arceus, l'inedito GdR open world ambientato in una Sinnoh feudale che va a fare il paio, o il trio se preferite, con Pokémon Diamante Lucente e Pokémon Perla Splendente - remake degli originali capitoli pubblicati nel 2006 su Nintendo DS. Ammettiamolo, l'idea finalmente concreta di un gioco di ruolo espanso ambientato nell'universo dei piccoli mostri è quel sogno infantile che si avvera... dopo venticinque anni, quindi forse un po' fuori tempo massimo perché chi segue la saga fin dagli esordi possa apprezzarlo davvero. Oppure no, dipende dall'importanza che il franchise ha per ognuno di noi. Soprattutto, però, dipende da quanto Game Freak si dimostrerà in grado di lasciarsi alle spalle il vecchio per abbracciare il nuovo, sfruttando questo spin-off per osare laddove la serie principale è ancora conservativa, esitando a fare il grande passo ed evolversi - per restare in tema. Le promesse non bastano, dovremmo averlo capito.

La Sinnoh del passato

La storia di Leggende Pokémon: Arceus affonda le radici in un passato lontano, quando la regione era ancora incontaminata e il concetto di Allenatore, per non parlare di Lega Pokémon, nemmeno esisteva. Gli umani fondano il loro primo insediamento, dal quale avrà inizio il nostro viaggio per catturare e studiare tutti i Pokémon selvatici con l'obiettivo di creare il primo Pokédex della regione: le fondamenta dunque sono le stesse di sempre ma ad esse si affiancano elementi GdR e d'azione inediti. Non avendo idea di cosa significhi all'atto pratico, al di là del poco mostrato nel trailer, non sappiamo come prendere questa notizia. Il fatto che ancora non ci riesca a staccare dal classico impianto che ha caratterizzato la serie per venticinque anni (cattura-combatti-allena) fa un po' storcere il naso, perché sembra dimostrare che la volontà di innovarsi, di reinventarsi davvero, non sia poi così marcata. Non neghiamo che l'impressione poco entusiasta dipenda in buona parte da un trailer che non concede al gioco alcun appiglio per far ben sperare, oltre alle già menzionate promesse e prospettive che in assenza di materiale concreto restano per ora tali.

Leggende Pokémon: Arceus, l'incontro con un Pokémon selvatico
Leggende Pokémon: Arceus, l'incontro con un Pokémon selvatico

L'ambientazione feudale - e qui abbiamo dedicato un fugace pensiero al fresco seppur imperfetto Pokémon Conquest - legata a Sinnoh è molto azzeccata concettualmente, poiché i miti della regione si basano su quelli della creazione nella religione shintoista, e la scelta di un approccio open world potrebbe aiutare nella valorizzazione di questo aspetto. Proprio per questo, forse, al di là della cattura in tempo reale che va un attimo a smuovere le acque rispetto al solito, ci saremmo aspettati qualcosa di veramente diverso: allo stato attuale, per quel poco presentato, sembra non ci sia nulla di davvero nuovo o innovativo e di certo aver mostrato un estratto così arretrato tecnicamente non ha aiutato nella percezione che si può avere del gioco. Da un evento per il venticinquesimo anniversario e un trailer di annuncio avremmo voluto molto ma molto di più; se non a livello contenutistico, dovendo il gioco arrivare nei primi mesi del 2022, quantomeno a livello estetico. Sia Halo Infinite sia il remake di Prince of Persia hanno già ampiamente dimostrato quanto risulti deleterio mostrare il fianco sotto questo aspetto e la nomea di Game Freak lato tecnico, non proprio positiva, alimenta i timori di potersi trovare alla fine davanti a una versione 2.0 di Pokémon Spada e Pokémon Scudo.

Se le Terre Selvagge hanno insegnato qualcosa è che non basta prendere un'area estesa e riempirla (si fa per dire) di Pokémon per gridare al cambiamento, anzi. Quanto visto nel trailer, ovvero ampie zone pianeggianti - ci saranno i dungeon? - e un villaggio fatto più di carta che di legno, non è d'aiuto ma considerato che si tratta di un gioco chiaramente in pre-alpha la speranza è di vederlo migliorare nel corso dell'anno e poco più che lo separa dalla sua pubblicazione.

Leggende Pokémon: Arceus, uno scorcio del combattimento
Leggende Pokémon: Arceus, uno scorcio del combattimento

Allo stato attuale è pressoché impossibile farsi un'idea di cosa sarà Leggende Pokémon: Arceus. Le buone intenzioni si percepiscono, rispetto al passato sulla carta potrebbe essere un balzo non indifferente, quello di cui tuttavia abbiamo bisogno è un prodotto finale che rivoluzioni a trecentosessanta gradi: il brand ha bisogno di una seria ventata d'aria fresca e dopo venticinque anni è giunto il momento di abbandonare il conservativismo in favore di una sperimentazione più sensibile e decisa, prendendosi dei rischi che chissà, potrebbero incontrare le braccia aperte degli appassionati. Il trailer di presentazione non ha affatto reso giustizia al progetto ed è un peccato, perché le basi seppur teoriche ci sono e sarebbe stato meglio parlare tramite immagini, anziché cali di frame rate evidenti e un'estetica chiaramente da pre-alpha. Se le stime di pubblicarlo nei primi mesi del 2022 non cambiano, un anno e poco più non è molto, in particolare se lo sviluppo sarà del tutto lasciato nelle mani di Game Freak, ma vogliamo essere ottimisti sul fatto che questa possa essere la volta buona per cambiare, almeno negli spin-off, un approccio ormai stantio.

CERTEZZE

  • Sulla carta, il potenziale c'è
  • L'ambientazione feudale apre diverse possibilità

DUBBI

  • Presentazione decisamente carente sul lato tecnico