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Lara Croft and the Guardian of Light, la recensione dell'avventura di Tomb Raider per iOS e Android

A distanza di diversi anni dall'uscita su PC e console, Lara Croft and the Guardian of Light torna su iOS e Android grazie alla solita conversione perfetta realizzata da Feral Interactive.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   25/02/2025
Lara e Totec in un artwork di Lara Croft and the Guardian of Light
Lara Croft and the Guardian of Light
Lara Croft and the Guardian of Light
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È passato del tempo, quasi quindici anni per la precisione, da quando Lara Croft and the Guardian of Light ha portato su PC e console un'interpretazione differente delle avventure di Tomb Raider, caratterizzata da una visuale isometrica e da un impianto in stile twin stick shooter che tuttavia non rinunciava alle piattaforme e agli enigmi, anzi rilanciava questi elementi forte di una freschezza inedita.

In maniera decisamente inaspettata, il gioco è stato subito convertito per dispositivi iOS, con una riduzione di ottima qualità per i tempi. Non si trattava tuttavia di una traduzione perfetta dei contenuti originali, diversi livelli erano stati tagliati e l'adattamento degli asset e dei controlli touch non poteva contare sulle soluzioni disponibili attualmente.

È probabilmente questo il motivo che ha spinto Feral Interactive, pur a distanza di così tanto tempo, a realizzare una conversione perfetta di Lara Croft and the Guardian of Light per iOS e Android. La potete trovare sia su App Store che su Google Play.

Trama e struttura: si comincia dalla fine

Qualcuno magari ricorderà che nella nostra recensione di Lara Croft and the Guardian of Light del 2010 abbiamo accennato a come la trama del gioco cominci praticamente dall'evento che di solito costituisce la fase conclusiva degli episodi di Tomb Raider, ovverosia il ritrovamento di un antico e misterioso manufatto, in questo caso lo Specchio di Fumo.

Quando infatti Lara entra in possesso dell'oggetto, viene rotto un sigillo che per millenni aveva tenuto a bada la divinità malvagia Xolotl e il coraggioso guerriero che era riuscito a intrappolarla, Totec. Entrambi si risvegliano con le stesse intenzioni di sempre: il potente demone vuole dominare il mondo, Totec è disposto a tutto pur di fermarlo di nuovo e propone alla celebre esploratrice di unire le forze per portare a termine la difficile missione.

Questa alleanza si concretizza nel gameplay cooperativo di Lara Croft and the Guardian of Light, disponibile anche in questa nuova versione dell'avventura, ma stavolta in formato rigorosamente online, sebbene sia possibile giocare la campagna in solitaria al comando della sola protagonista e affrontare le orde dei servitori di Xolotl con le diverse armi ottenibili lungo il percorso, nonché risolvere gli enigmi che caratterizzano ognuno dei quattordici livelli presenti.

Lara e Totec in Lara Croft and the Guardian of Light
Lara e Totec in Lara Croft and the Guardian of Light

Strutturalmente il gioco appare ancora piuttosto attuale, con il suo interessante mix di combattimenti, fasi esplorative e puzzle molto articolati, mettendo sul tavolo un'esperienza perfetta per il mobile gaming, anche se in alcuni frangenti potreste imbattervi nei tempi morti di un qualche problema che in quel momento non capite come risolvere.

Gameplay e comparto tecnico di una conversione perfetta

Il curriculum di Feral Interactive è ormai pieno di "conversioni impossibili" per iOS e Android, grandi classici che il team inglese ha voluto riproporre su mobile nell'ambito di edizioni perfette tanto sul piano tecnico quanto, soprattutto, su quello dell'interfaccia e dei comandi touch, che anche in questo caso presentano numerose opzioni di accessibilità e il pieno supporto per i controller Bluetooth.

Lara alle prese con un enorme ragno in Lara Croft and the Guardian of Light
Lara alle prese con un enorme ragno in Lara Croft and the Guardian of Light

Abbiamo giocato Lara Croft and the Guardian of Light sia utilizzando il touch screen che ricorrendo a quello straordinario dispositivo di cui abbiamo parlato nella recensione dello SCUF Nomad e, sebbene i comandi fisici offrano ovviamente una precisione di livello superiore, non ci si può assolutamente lamentare del funzionamento degli stick virtuali, dei gesti e dei pulsanti touch.

Gli sviluppatori hanno infatti avuto la scaltrezza di lavorare sulle tolleranze e sugli automatismi quanto basta per adeguare le manovre di Lara a ogni contesto e a ogni diversa interazione, mantenendo la grande solidità di un gameplay capace di mettere in campo scontri frenetici e impegnativi (specie quelli con i boss) ma anche sezioni in cui bisogna utilizzare il rampino o le granate al fine di superare ostacoli e risolvere stuzzicanti enigmi ambientali.

Uno dei tanti enigmi nella campagna di Lara Croft and the Guardian of Light
Uno dei tanti enigmi nella campagna di Lara Croft and the Guardian of Light

Il discorso si estende ovviamente al comparto tecnico, che adegua gli asset originali alla risoluzione dei nuovi smartphone e tablet, muovendo la grafica a 60 fps o 120 fps, a seconda delle caratteristiche del dispositivo, consegnandoci un'esperienza sempre fluida e spettacolare, pur al netto di qualche elemento più datato e di una direzione talvolta frettolosa. L'audio riprende invece l'affascinante doppiaggio in italiano dei tempi, che mancava nella prima edizione mobile.

Conclusioni

Versione testata iPhone
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo 7,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (36)
7.3
Il tuo voto

Lara Croft and the Guardian of Light si ripresenta in forma smagliante su iOS e Android, con una conversione davvero perfetta per un'avventura che su mobile riesce a esprimere ancora tutto il proprio potenziale, offrendo un'esperienza solida, impegnativa e appassionante, che non risulta datata nonostante siano passati quasi quindici anni dal suo debutto originale. Gli sviluppatori di Feral Interactive hanno svolto anche stavolta un lavoro eccellente: se non avete mai giocato questo spin-off di Tomb Raider, vale certamente la pena di recuperarlo.

PRO

  • Conversione perfetta, stavolta completa
  • Gameplay ancora solido e appassionante
  • Comandi touch pressoché perfetti, ma supporta anche i controller

CONTRO

  • I ritmi non sono sempre quelli di un'esperienza mobile
  • In alcuni frangenti la grafica rivela la propria età
  • Trama davvero banale