Chi conosce Akihiro Hino e Level-5 dai tempi di PlayStation 2, sa di come la situazione della compagnia nipponica sia da anni costellata da offerte sempre autoriali e colorate ma non più propriamente capaci di agguantare la fetta hardcore del mercato. Peccato, perché il team di Dark Cloud, Rogue Galaxy e Dragon Quest VIII sarebbe quanto di più talentuoso l'industria giapponese possa offrire eppure non è un caso che, tolta la saga Ni No Kuni, la compagnia si sia focalizzata quasi esclusivamente su franchise di chiara matrice portatile, che poi ci porta a questa recensione di Layton's Mystery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari. Il titolo è giovane: un brand nato su mobile, trasportato su 3DS e arrivato su Switch nella versione Deluxe, con all'interno tutti gli enigmi e DLC disponibili. Operazione nostalgia? No, più che altro operazione restauro in ecosistema nintendiano, visto che la versione 3DS era per certi versi un downgrade tecnico rispetto a pannelli e chip smartphone più performanti.
Switch può quindi vantare quello che speriamo diventi il primo di tanti esponenti della serie Layton, seppur del nuovo corso, per l'appunto, della figlia Katrielle. La cosa curiosa è che questo sembra un titolo disegnato per Switch: sprite, intermezzi, modelli sono belli da vedere tanto sul 6.2 pollici quanto su grande schermo e l'integrazione di praticamente qualsiasi tipologia di input è una graditissima aggiunta. A questo si unisce la più elevata lista di enigmi mai proposti da un Layton (più di 500, di cui 40 esclusivi), un doppiaggio tutt'oggi convincente e una storia capace di fare compagnia per parecchie ore. Controindicazioni?
Fusione di controlli
Nessuna, anzi il consiglio per chi non ha mai giocato un episodio di Layton è di approfittarne ed entrare in un mondo fiabesco, delicato, colorato, grazioso e dallo splendido stile europeo retrò. Per chi invece conosce la saga, non siamo di fronte al capitolo più forte del franchise ma la sua godibilità rimane elevata, su Switch come su mobile: visto che lo abbiamo recensito due anni fa, prima su mobile e poi su 3DS, eviteremo di presentarvi ancora una volta sinossi e struttura di avanzamento, andando direttamente a raccontarvi la nuova fruizione dell'avventura.
Questa edizione Deluxe raccoglie 3 tipologie di controllo: input touch, navigazione tramite analogico e croce direzionale. Level-5 ha condensato in un software per piattaforma ibrida le caratteristiche mobile e quelle 3DS, adattando l'esercizio di gameplay senza soluzione di continuità: è possibile avanzare con un dito, spostare il puntatore stile mouse tramite lo stick e navigare i menu con la croce, mixando il tutto secondo le proprie preferenze. Il flusso ludico ne giova parecchio, specialmente in quella che a conti fatti è un'avventura grafica, seppur modellata secondo la singolare visione nipponica di Hino. Abbiamo testato la storia di Katrielle in mobilità e sul dock; per quanto sia finalmente semplice vivere un Layton su grande schermo, la comodità e praticità di godersi il viaggio in portabilità vince la sfida del quotidiano, regalando a Level-5 un facile percorso di remake o remaster che, da una parte, speriamo sia già in fase avanzata di pianificazione, in quanto consentirebbe al franchise di parlare a tutto un nuovo target.
L'avventura di Katrielle, il cane Sherl e l'assistente Ben si sviluppa attraverso un percorso di analisi di scene, raccolta di monete, dialoghi e intermezzi, corroborati da una struttura ludica di enigmi che mantengono l'eredità qualitativa del brand su buoni livelli. Parliamo di enigmi disegnati spesso per un utilizzo in mobilità, veloci, talvolta immediati ma perlopiù divertenti e capaci di trascinare senza sforzo, all'interno di un avanzamento a casi separati, anche questa una logica molto mobile. Ultimo appunto va fatto su quella che riteniamo l'arma più forte di Switch, ancora più evidenziata su prodotti di questa tipologia: la possibilità di mettere la console in stand-by crea il ponte ideale tra sessioni brevi e altre brevissime, permettendo di entrare nella Londra di Katrielle per pochi minuti, magari sottoporre l'enigma a un amico e rimettere il tutto in stand-by.
Conclusioni
Detto che ormai c'è poco da raccontare su una storia già vista due volte in passato, l'arrivo su Switch di Katrielle (e quindi Layton) si merita un gran benvenuto. Per struttura, identità e concept difficilmente sarà ricordato come il capitolo preferito dai fan, eppure oggi questa release rappresenta un ottimo varco di ingresso per chi non ha mai giocato un esponente di quello che probabilmente è oggi il franchise identitario di Level-5. Katrielle e il nuovo party di comprimari sono forse i personaggi migliori per traghettare la struttura verso nuove leve: caratterizzati ma meno carismatici se rapportati agli illustri predecessori, il team di detective londinesi ha quel ventaglio di freschezza e leggerezza, nei modi e nei dialoghi, perfetti per presentarsi ai nuovi arrivati su Switch, magari in cerca di un titolo da portarsi a spasso e con il quale trascorrere, su grande schermo, del tempo ludico in compagnia di partner o figli. Non sono tanto i nuovi costumi o enigmi esclusivi - seppur felicemente accolti - a farci consigliare il titolo, quanto la voglia che abbiamo di spingere chi non ha mai giocato un Layton a saltare sul treno e farsi rapire da un delicato e affascinante stile animato di ispirazione europea che praticamente non esiste altrove.
PRO
- Più enigmi rispetto alle altre versioni
- Perfetto per brevi sessioni
- Layton arriva in salotto
CONTRO
- Rimangono alcune imperfezioni di localizzazione
- Il prezzo è uno scoglio non banale