Con una conferenza online una AMD proiettata verso il futuro ha finalmente presentato i pezzi grossi della lineup Zen 2 a 7 nanometri, confermando l'arrivo di Threadripper e la data di lancio del Ryzen 9 3950X, in uscita il 25 novembre con i suoi 16 core e 32 thread. Inoltre ha colto l'occasione per annunciare anche il nuovo Ahtlon 3000G, un processore budget da 2 core e 4 thread che, sbloccato, consente l'overclock anche nella fascia di prezzo più economica.
Il primo desktop consumer da 16 core
Il Ryzen 9 3950X sfrutta i 7 nanometri per spingere la conta massima dei core nel settore desktop consumer fino a quota 16, raggiungendo così un traguardo impensabile prima del ritorno in pista di AMD. Parliamo infatti di numeri da sistemi HEDT, qui combinati con frequenze da processore da gioco. La testa di serie della famiglia Ryzen 3 si spinge infatti fino a 4.7GHz in boost, superando il 3900X di 100MHz che valgono un lieve aumento anche nel calcolo single core, utile per giochi e determinate applicazioni. Certo, si accontenta anche di 3.5GHz di frequenza base, contro i 3.8GHz del modello inferiore, ma così facendo si adatta allo stesso TDP da 105W, riuscendo a rientrare addirittura nei 65W in Eco Mode. Non crediamo però che saranno molti a puntare su un processore del genere per stiparlo in un PC dal form factor ridotto castrandone le potenzialità. Il Ryzen 9 3950 dà il meglio se lasciato libero di tanto da portare AMD a consigliare la sostituzione del dissipatore Wraith Prism RGB incluso nella confezione con un dissipatore AIO da almeno 280mm, più adeguato a sfruttare quello che nel settore dei PC consumer è un vero mostro. Lo diamo per scontato, di fronte a 16 core spinti a frequenze elevate, anche se AMD non ha rivelato le prestazioni nel dettaglio, preferendo una comparazione con la concorrenza.
Ma le slide promettono comunque in modo evidente uno stacco netto in termini di potenza bruta rispetto ai modelli inferiori e questo tanto con test come Cinebench R20, come sappiamo terreno privilegiato per le CPU Ryzen, quanto in Photoshop, più facile da gestire per la nuova versione dell'architettura Zen rispetto alla precedente. Ed è un'evoluzione che può contare su netto incremento dell'IPC, e quindi del calcolo single thread, tale da ridurre notevolmente la distanza nei giochi rispetto alle CPU concorrenti, laddove i 100MHz in più del Ryzen 3950X promettono prestazioni in 1080p molto simili a quelle di un Core i9-9900K in Fortnite, Deus Ex: Makind Divided, GITA V, Civilization VI, Apex Legends, CS:GO, Devil May Cry 5, Hitman e Midle-Earth: Shadow of War. Non male quindi, anche se parliamo di un campione di giochi parziale, per quanto comprensivo di due dei battle royale di maggior successo in circolazione. Ed è proprio in questi casi che il framerate si fa particolarmente rilevante, sebbene un processore da 749 dollari di prezzo consigliato sia senza dubbio sovradimensionato per una build orientata ai titoli multigiocatore. Lo, è, però, per chi vuole combinare prestazioni in gioco elevate con una potenza bruta in grado di garantire prestazioni ottime in ambito professionale e risorse in abbondanza per i content creator. Entrambi ambiti in cui fa comodo anche l'interfaccia PCIe 4.0, capace di garantire velocità estreme per le unità SSD di ultima generazione e banda in abbondanza per connessioni LAN da 10Gbps.
Threadripper e Ahtlon, dalla fascia estrema a quella ultraeconomica
Anche se il Ryzen 9 3950X può soddisfare le necessità di alcuni professionisti, deve lasciare il campo ai nuovi Threadripper quando si parla di potenza bruta. Basati sempre su architettura Zen 2 a 7 nanometri, i processori HEDT AMD non hanno una data precisa, ma dovrebbero arrivare a breve rinnovando l'offerta della fortunata serie di processori con una famiglia che sancisce il debutto del nuovo socket sTRX4, pensato per tirare fuori il massimo dal TR 3960X, dotato di 24 core e 48 thread, e dal TR 3970X, dotato con 32 core e 64 thread. Entambi, tra l'altro, arrivano in boost a 4.5GHz, ma il TR 3970X si accontenta di 3.7GHz di clock base, contro i 3.8GHz del fratello minore. Ma siamo comunque 700MHz sopra al Threadripper 2990WX, il 32 core della generazione precedente che, basato su un processo produttivo a 12 nanometri, si ferma a 4.2GHz in boost. Ci aspettiamo quindi un aumento di potenza notevole anche se per ora ci mancano i numeri per confermarlo. Le percentuali comunicate da AMD, comunque, ci mettono di fronte a un aumento proporzionale ai core della potenza in Adobe Premiere CC e CHaos Group V-Ray, con un divario netto rispetto soluzioni inferiori anche se dal costo più elevato.
Il TR 3960X ha infatti un prezzo consigliato di 1399 dollari mentre il TR 3970X è indicato a 1999 dollari, equivalenti però a prestazioni su carta sensibilmente superiori, con un picco del 36% in più in Cinebench R20. Ma la potenza è solo un aspetto dei processori HEDT che con le nuove schede madri TRX40 arrivano a supportare memoria Quad Channel DDR4-3200 e offrono qualcosa come 88 linee PCIe 4.0, di cui 72 libere. Abbastanza per 8 NVMe, tonnellate di dischi e innumerevoli porte USB 3.2 Gen 2 da 10Gbps, per una connettività complessiva che dovrebbe soddisfare qualsivoglia esigenza immaginabile per un sistema del genere. Punta invece all'efficienza il nuovo AMD Athlon 3000G, un processore a bassissimo budget che, in arrivo il 19 novembre, non rinuncia però a multithreading e grafica integrata Vega 3. Inoltre pur restando vincolato all'architettura Zen+, mantiene lo stesso TDP di 35W dell'Ahtlon 200GE, pur godendo di 300MHz di clock in più sulla CPU, che arriva a 3.5GHz, e 100MHz sulla GPU. Ma il pezzo forte è il prezzo, con 49 dollari che dovrebbero rendere questo processore da 2 core e 4 thread, il primo overclockabile nella sua categoria, decisamente interessante per le configurazioni a bassissimo prezzo.