Innovare all'interno del mercato dei dispositivi audio da gaming non è certo un'impresa facile. Ormai continuiamo a ripeterlo da qualche anno, quindi potete immaginare quanto sia effettivamente difficile proporre una soluzione veramente valida e alternativa, che vada a colmare qualche lacuna ancora presente e che quindi meriti di essere presa in considerazione tra le opzioni d'acquisto. Sulle nostre pagine abbiamo recensito decine di prodotti, ognuno che mira a soddisfare una fetta di pubblico con esigenze più o meno specifiche. Alcune volte ci riescono, altre invece entrano in conflitto con altri prodotti nella stessa fascia di prezzo, confondendo il potenziale acquirente che si trova sommerso da caratteristiche spacciate per fondamentali e tante, troppe soluzioni molto simili tra loro.
In questo scenario parecchio complesso, Logitech è riuscita a ritagliarsi uno spazio, prima con il modello Astro A50 X e successivamente con le Astro A50, andando a puntare su una caratteristica particolare, ma che però potrebbe avere un utilizzo piuttosto comune. Oltre ad un'elevata qualità audio, sicuramente fondamentale per un headset di fascia alta come questo, Logitech vuole conquistare le persone che possiedono diverse macchine da gioco nella loro postazione. Le cuffie Logitech infatti si connettono ad un massimo di quattro diverse sorgenti audio contemporaneamente, permettendo di sfruttare al meglio tutti i dispositivi con un unico paio di cuffie.
Questa caratteristica distintiva basterà per giustificare il prezzo piuttosto elevato che sfiora quello di una moderna console da gioco? A questa e molte altre domande cercheremo di dare una risposta nella recensione delle Logitech Astro A50 X e Astro A50.
Caratteristiche tecniche delle Logitech Astro A50 X
Durante le fasi di progettazione di questo headset, gli ingegneri si sono voluti focalizzare su tre elementi chiave: la qualità audio, la bassa latenza e il funzionamento simultaneo con molteplici sorgenti audio. Partendo dalla prima, all'interno dei padiglioni sono presenti dei driver da 40 millimetri in grafene, gli stessi che abbiamo premiato per la loro fedeltà audio nella nostra recensione delle Logitech G PRO X 2 LIGHTSPEED. Essi garantiscono un'ottima gestione delle frequenze che spaziano dai 20 ai 20.000 Hz, permettendo all'audio di uscire dai padiglioni, grazie alla natura open back dei cuscinetti. Logitech però non ha voluto puntare soltanto alla qualità dell'audio riprodotto, ma ha posto particolare attenzione anche sul campionamento del microfono. Esso infatti gestisce uno spettro di frequenze molto più ampio della media, coprendo il range tra i 60 e i 20.000 Hz ad una frequenza di campionamento da 16 bit per 48 KHz. Il microfono omnidirezionale è stato inserito in cima ad una classica asticella, agganciata al padiglione sinistro e dotata di un meccanismo flip-to-mute per sospendere o attivare il campionamento vocale.
Per poter gestire questa qualità audio, sia in ingresso che in uscita, Logitech ha deciso di includere nella confezione una base di ricarica wireless, che funge anche da trasmettitore per i segnali audio verso l'headset. Essa è dotata di due porte HDMI 2.1, tramite le quali è possibile connettere le macchine da gioco compatibili per godere dell'esperienza audio a 24 bit/48 KHz. Sostanzialmente dovrete collegare la vostra console con il cavo HDMI alla base delle Astro A50 X e successivamente utilizzare la porta HDMI in uscita per connettere la base ad un TV o monitor. Di fatto, la base farà da tramite per il segnale video, mentre "tratterrà" la sorgente audio per trasmetterla poi verso l'headset. Questo passtrough è stato realizzato con molta cura e funziona perfettamente anche con un segnale video 4K a 120 FPS e supporta l'Auto Low Latency Mode ed il Variable Refresh Rate.
Lo stesso funzionamento è disponibile anche tramite cavo USB, grazie alle tre porte presenti a fianco a quelle HDMI. La qualità audio disponibile tramite questo collegamento però è limitata a 16 bit/48 KHz. Il fatto di disporre simultaneamente di tutti questi collegamenti rappresenta il terzo punto chiave di questo prodotto, cioè quello di supportare simultaneamente diverse sorgenti audio. Collegando infatti una PlayStation, una Xbox e un PC in parallelo alla stazione di ricarica, potremo passare facilmente da una piattaforma all'altra con la semplice pressione di un tasto presente sull'headset.
Come se non bastasse, all'interno della stazione wireless di ricarica è presente anche un modem Bluetooth. Una volta abbinato un dispositivo dotato di questa connettività potremo gestire simultaneamente due sorgenti: una proveniente da HDMI/USB mentre l'altra dal Bluetooth. La scelta particolare di non includere il modem Bluetooth direttamente nelle cuffie ma all'interno alla stazione di ricarica è dovuta all'ottimizzazione della latenza. Grazie alla tecnologia LIGHTSPEED Wireless, Logitech offre una latenza davvero minima per un collegamento senza fili, che sia esso Bluetooth o l'altro collegamento a 2,4 GHz. Ed è proprio questo l'ultimo elemento chiave di questo headset, che riesce a rendere praticamente impercettibile la differenza tra una cuffia cablata e una wireless in termini di latenza.
La stazione di ricarica è dotata di un alimentatore separato, che ci consente di caricare l'headset anche quando le varie sorgenti audio non sono accese. Oltre a questo, su un padiglione è presente una porta USB-C, per poter caricare le cuffie, qualora ci fossimo scordati di posizionarle sulla base di ricarica. Le 24 ore di autonomia garantite dal produttore potrebbero non sembrare molte rispetto alla concorrenza in questa fascia di prezzo, soprattutto per l'assenza della riduzione attiva del rumore, logicamente non presente per la natura open back delle cuffie. Considerando però che, quando non vengono utilizzate, possono essere caricate continuamente sulla base di ricarica, difficilmente ci troveremo a corto di energia prima di una sessione di gioco.
Scheda tecnica Logitech Astro A50 X
- Tipologia: cuffie wireless over-ear open back
- Driver: PRO-G GRAPHENE da 40 millimetri
- Risposta in frequenza: 20 Hz - 20 kHz
- Connettività: simultanea wireless 2,4 GHz e Bluetooth
- Portata: 12 metri tramite tecnologia LIGHTSPEED a bassa latenza
- Cancellazione attiva del rumore: assente
- Surround: compatibile con Dolby Atmos e con l'audio spaziale Windows Sonic
- Compatibilità:
- PlayStation 5
- PlayStation 4
- Xbox One
- Xbox Series X|S
- Nintendo Switch
- PC
- Mac
- Dispositivi dotati di Bluetooth
- Microfono: omnidirezionale, non rimovibile con meccanismo flip-to-mute
- Risposta in frequenza: 60 Hz - 20 kHz
- Frequenza di campionamento: fino a 16 bit/48 KHz
- Stazione di ricarica:
- 3 porte HDMI 2.1 con larghezza di banda 40 Gbps
- Audio fino a 24 bit/48 kHz con HDMI e fino a 16 bit/48 kHz tramite USB
- Supporto a Auto Low Latency Mode e Variable Refresh Rate
- Modem Bluetooth incluso nella base
- Alimentatore dedicato per la ricarica
- Peso: 363 grammi
- Autonomia: 24 ore
- Prezzo: 409€
Caratteristiche tecniche delle Logitech Astro A50
Ad un anno di distanza dal lancio delle Astro A50 X, Logitech ha introdotto una sorta di versione restyling del vecchio modello Astro A50. I due headset sono perfettamente identici sotto il profilo tecnico. Quello che cambia è la base di ricarica e trasmissione dati. Per ridurre il costo complessivo del prodotto, Logitech ha rimosso gli ingressi HDMI nella base di ricarica per sostituirli con delle comuni porte USB-C. Così facendo, il produttore ha ridotto il prezzo di listino delle Astro A50 di 70€, mantenendole comunque nella categoria dei prodotti di fascia alta, con un prezzo superiore ai 300€. Lo svantaggio di tale operazione è la qualità audio trasmessa dalle console compatibili. Le Astro A50 X sono in grado di ricevere un segnale audio da 24 bit tramite il cavo HDMI da PlayStation 5 e Xbox Series X|S. La base delle Astro A50 invece consente esclusivamente la trasmissione del segnale a 16 bit. Quello che rimane invariato è invece il collegamento PC, che supporta sempre e comunque i segnali da 24 bit.
Design
Nella nostra recensione delle cuffie Logitech Astro A50, abbiamo criticato diverse scelte di design del produttore. In particolare, non ci ha convinto la struttura complessiva del prodotto, che sembrava soggetta a possibile rotture ed i materiali potevano soffrire di una forte usura. Nel modello revisionato A50 X la filosofia del design è rimasta pressoché invariata, ma la percezione complessiva è sicuramente migliore. I materiali plastici opachi che ricoprono i padiglioni ora sono più eleganti, con delle scritte minimal coerenti con il resto delle linee del prodotto. I due sostegni verticali che sorreggono i padiglioni sono ancora una volta privi di un meccanismo a scatto per mantenere fissa la regolazione verticale. Inoltre, essendo realizzati in metallo, sono indubbiamente la parte più pesante dell'headset. Complessivamente però il prodotto raggiunge 363 grammi di peso, decisamente in linea con altri dispositivi di questa tipologia.
La caratteristica principale delle Astro A50 X è la loro flessibilità e adattabilità. L'archetto esercita un'adeguata pressione sul cranio, grazie anche ai cuscinetti in grado di uniformarsi perfettamente rispetto alla superficie della testa attorno alle orecchie. Purtroppo la dimensione di questi ultimi non ci ha convinto del tutto, essendo troppo piccoli per chi ha dei lobi leggermente più grandi della media. Nonostante questo, il materiale traspirante che li ricopre non vi darà alcun fastidio, anzi, nei mesi più caldi dell'anno vi permetterà comunque di mantenere le vostre orecchie al fresco. Il compromesso qui è chiaramente la fuoriuscita del suono. Come già specificato nella sezione delle specifiche tecniche, queste cuffie hanno una natura open back, infatti, pur non avendo dei padiglioni aperti sul retro, il suono fuoriesce abbondantemente dal materiale dei cuscinetti, rendendo l'esperienza d'ascolto molto vicina ai modelli di questa tipologia.
La parte che continua a non convincerci è quella sorta di "anello protettivo" che sorregge i padiglioni e ne permette il loro movimento orizzontale. Si tratta di un elemento molto ingombrante e di scarsa eleganza. Probabilmente senza di esso, l'headset sarebbe stato molto più accattivante, leggero e da uno stile più semplice e minimale. Purtroppo, come spesso accade, anche la qualità costruttiva del microfono non risplende particolarmente, essendo realizzato in un materiale di plastica flessibile. Se non altro però, questa sua struttura lo rende immune ad eventuali rotture, cosa assolutamente da non sottovalutare, essendo il microfono non rimovibile e quindi impossibile da sostituire o riparare.
I comandi e controlli presenti sui padiglioni sono stati realizzati veramente con cura. La rotella del volume risulta essere pratica e precisa, fornendo un buon feedback durante la regolazione. La parte esterna del padiglione destro permette di regolare l'audio in entrata, andando a bilanciare la sorgente sonora proveniente dal gioco rispetto a quella della chat vocale. Inoltre, la vera chicca risulta essere il pulsante di cambio sorgente audio, grazie al quale è possibile passare con la semplice pressione di un tasto da una macchina da gioco ad un'altra, purché questa risulti collegata alla base di ricarica wireless.
Parlando invece della base di ricarica, essa è realizzata in maniera molto semplice e minimale con una combinazione di materiali plastici lucidi e opachi. Sul retro troviamo le varie porte per la connessione dei dispositivi compatibili, mentre davanti c'è un piccolo pannello che indica in maniera semplificata lo stato di carica del dispositivo e la fonte audio attualmente selezionata. Quello che non ci convince è la sua funzione di ricarica, che dovrebbe attivarsi semplicemente appoggiandoci sopra l'headset. Purtroppo, la struttura non consente alle cuffie di adagiarsi correttamente ogni volta che andiamo ad appoggiarle, impedendo quindi l'attivazione della ricarica. Di fatto, questo ci costringe a verificare ogni volta che l'headset sia stato posizionato correttamente per evitare di trovarlo scarico quando dovremo utilizzarlo. Un peccato, perché il suo scopo era sicuramente quello di rendere la carica del dispositivo quanto più immediata possibile.
Esperienza d'uso
Tipicamente quando andiamo a recensire un paio di cuffie, che siano queste un modello wireless o cablato, non ci soffermiamo troppo sulla loro facilità d'uso. Tutti i modelli moderni hanno una natura plug-and-play, che richiede veramente il minimo sforzo da parte dell'utente. Questa volta dobbiamo però fare un'eccezione. Le Astro A50 X con la loro base di ricarica multi porta, possono essere collegate contemporaneamente a molteplici dispositivi, cosa che complica particolarmente la fase di configurazione iniziale. Fortunatamente però, una volta sistemato tutto, avrete un sistema pronto all'uso, che funzionerà senza dover spostare a mano eventuali cavi o dongle wireless. Il collegamento consigliato dal produttore per le console PlayStation e Xbox è quello tramite cavo HDMI, il quale garantisce la massima qualità audio. Collegando le vostre console alla base di ricarica vi accorgerete che manca nella confezione un cavo HDMI 2.1, che permetta poi di collegare la base al vostro TV o monitor. Un vero peccato, perché di fatto in questa maniera non verrete incoraggiati ad utilizzare questa soluzione, ma probabilmente adotterete quella tramite il cavo USB che offre una qualità leggermente inferiore.
Nonostante la fase di configurazione sia indubbiamente la più complessa mai incontrata con un headset da gaming, non ci vorranno più di 15 minuti per sistemare senza particolari difficoltà il vostro setup. Questo piccolo grattacapo iniziale si trasforma rapidamente in uno dei principali punti di forza di questo prodotto, perché non dovrete più preoccuparvi dei segnali di input quando passerete da una macchina da gioco ad un'altra. Inoltre, le cuffie rimarranno sempre cariche, grazie all'alimentazione esterna, altro grande pregio di questo headset. Questo renderà l'autonomia del dispositivo praticamente infinita, infatti non siamo mai riusciti a scaricarlo del tutto, tenendolo sempre in carica mentre non lo utilizzavamo. Difficilmente infatti farete delle sessioni di gioco lunghe più di 24 ore senza sosta e qualora questo dovesse accadere, potete comunque ricorrere alla ricarica tramite il cavo USB-C.
La qualità del suono che fuoriesce da queste cuffie è veramente di alto livello. I driver in grafene, sebbene possano risultare una banale trovata di marketing, riescono a riprodurre in maniera fedele e precisa il suono delle frequenze alte, medie e basse. I suoni risultano ben distinti e non si sovrappongo tra loro, evitando di creare fastidiose distorsioni, ad esempio con una forte saturazione dei bassi. La curva della risposta in frequenza risulta essere piuttosto piatta, permettendo poi all'utente di enfatizzare le diverse frequenze a seconda delle proprie esigenze e preferenze d'ascolto. Ad esempio, giocando ad uno sparatutto competitivo, potete enfatizzare le frequenze dai 2 ai 5 kHz e abbassare quelle attorno ad esse. Questo vi permetterà di sentire in maniera più pronunciata il rumore dei passi dei vostri nemici per darvi un vantaggio tattico non indifferente.
L'equalizzazione ed altre impostazioni possono essere facilmente aggiustate tramite l'applicazione G-Hub presente su PC, oppure dall'app su smartphone. Una volta trovato il giusto profilo audio, questo può essere salvato all'interno delle cuffie per non dover necessariamente tenere l'applicazione G-Hub accesa mentre le si utilizza. La natura open back di questo prodotto consente inoltre di immergersi interamente negli ambienti dei videogiochi più amati, grazie anche all'ottimo supporto alle tecnologie surround come il 3D Audio di Sony e il Dolby Atmos su PC e Xbox. Indossando le Astro A50 X vi sentirete circondati dai suoni delle ambientazioni come quella di Red Dead Redemption 2 o Elden Ring, come se il suono provenisse direttamente dallo spazio che vi circonda. Questa caratteristica ha anche un aspetto negativo: sentirete qualsiasi rumore nella vostra stanza. Le Astro A50 X sono quindi pensate per essere utilizzate in ambienti silenziosi, dove non serve un isolamento passivo.
Anche la qualità audio del collegamento Bluetooth, seppur leggermente inferiore, ci ha dato una buona impressione. Peccato però che il volume di questo collegamento non sia regolabile separatamente, quando abbiamo due fonti audio che si sovrappongono.
Infine vogliamo parlare del microfono, perché non può certamente essere trascurato per la sua elevata qualità audio offerta. Senza troppi giri di parole, esso risulta indubbiamente uno dei migliori microfoni presenti sui moderni headset da gaming, andando a rivaleggiare con ottimi prodotti come il Corsair Virtuoso RGB Wireless XT. Probabilmente un microfono dedicato risulta ancora la scelta migliore per chi desidera registrare dei contenuti video o trasmettersi in diretta su Twitch. Se però volete un prodotto all-in-one, queste Astro A50 X risultano senza ombra di dubbio una delle migliori soluzioni sul mercato. Il grande punto di forza è il campionamento con una risposta in frequenza molto più ampia del solito, il quale consente di catturare in maniera fedele la voce, senza particolari distorsioni o alterazioni.
Conclusioni
Multiplayer.it
9.0
Le Logitech Astro A50 X sono delle cuffie wireless veramente eccellenti. Il suono a 24 bit risulta pulito e fedele, capace di adattarsi a qualsiasi situazione senza il minimo tentennamento. La latenza è sicuramente tra le più basse sul mercato dei prodotti wireless, rendendo impercettibile la differenza con un prodotto cablato. Il collegamento simultaneo a molteplici sorgenti audio risulta essere veramente molto pratico quando si possiedono diverse macchine da gioco. Insomma, Logitech ha veramente fatto centro rispetto alle caratteristiche principali sulle quali ha puntato con questo dispositivo. Purtroppo però ci sono altre cose da tenere in considerazione. Il prezzo risulta decisamente troppo elevato, perché sfiora quello di una moderna console da gioco con i suoi 409€. A questo punto bisogna quindi valutare se la base di ricarica e la gestione simultanea di molteplici sorgenti audio possano veramente fare la differenza nel vostro utilizzo. Allo stesso modo, se state cercando un dispositivo closed back che vi isoli maggiormente, magari anche con la riduzione attiva del rumore, potreste non rimanere soddisfatti della fuoriuscita del suono di queste Astro A50 X. Peccato quindi che il produttore non offra le medesime cuffie, anche senza la base di ricarica wireless, magari con un prezzo decisamente inferiore.
PRO
- Il suono viene gestito in maniera eccellente con la possibilità di adattarlo per qualsiasi esigenza
- La qualità del microfono è indubbiamente tra le migliori sul mercato
- Sono ottime se avete numerosi dispositivi da utilizzare nella stessa postazione da gioco
CONTRO
- Alcune scelte di design continuano a non convincerci del tutto
- Il prezzo risulta decisamente troppo elevato per via della base di ricarica wireless