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Medieval Lords: Build, Defend, Expand

E' giunto il momento di rivivere il medioevo attraverso l'esperienza proposta da Medieval Lords, uno strategico in tempo reale davvero originale.

RECENSIONE di La Redazione   —   15/11/2004
Medieval Lords: Build, Defend, Expand
Medieval Lords: Build, Defend, Expand

Elegio alla semplicità

Innanzitutto largo alla semplicità, Medieval Lords non ha di certo la pretesa di imporre una rivoluzione radicale al genere degli strategici, ma si presenta fin da subito come un titolo di massima accessibilità e giocabilità, disposto ad offrire ad ogni categoria di giocatore la sua formula diretta e accattivante. Il gameplay risulta essere un compromesso fra il gestionale e lo strategico in tempo reale. E’ singolare, ma il peso dell’aspetto bellico in questo gioco non è così schiacciante come ci si potrebbe aspettare. L’azione ruota maggiormente attorno all’aspetto manageriale di gestione della città. La prima preoccupazione del giocatore, una volta stabilito quale sarà il centro della città, sarà quello di garantire alla popolazione buona salute, sicurezza e soprattutto acqua e cibo in abbondanza. Per far sì che questo possa realizzarsi è necessario innanzitutto disporre di una buona organizzazione del punto di vista urbanistico. Ogni agglomerato di case dovrà avere accesso alle strutture adibite alla produzione o alla distribuzione di cibo e ai pozzi per l’acqua. Sono sei le categorie di bisogni da monitorare costantemente per garantire un buon livello di soddisfazione dalla popolazione e avere uno sviluppo costante delle strutture e della popolazione; un ambiente favorevole infatti assicura un incremento demografico notevole, che porta ad un maggior numero di braccianti da impiegare nei campi, un più ampio bacino da cui attingere per l’arruolamento nell’esercito e, ovviamente, maggiore sarà la popolazione, maggiori saranno gli introiti provenienti dalle tasse. Ogni edificio ha i suoi pregi ed i suoi difetti, ed influisce in modo dinamico sul territorio. Gli allevamenti ad esempio rendono poco appetibile la zona per la costruzione di abitazioni, per questo è necessario prodigarsi nella costruzioni di edifici che innalzino il livello di serenità, affinché i popolani possano vivere serenamente ed accrescere in numero anche nelle zone meno ospitali.

Medieval Lords: Build, Defend, Expand
Medieval Lords: Build, Defend, Expand

Organizzare per sopravvivere

La produzione di cibo deve essere organizzata in modo da coprire l’intero anno, poiché mentre i piccoli orti e gli allevamenti producono per tutto l’anno le coltivazioni sono stagionali (come nella realtà) e le scorte possono esaurirsi in brevissimo tempo se non vengono continuamente alimentate da produzioni regolari. Le case possono evolvere attraverso nove diversi stadi, che ne contraddistinguono non solo la qualità, ma anche la capienza. La costruzione dei campi adibiti alla coltivazione è estremamente arbitraria, difatti il giocatore è totalmente libero di disegnare a piacimento il perimetro del campo, tenendo sempre presente che il terreno può essere più o meno adatto alla produzione, in base al relativo livello di fertilità, da tenere sempre sotto controllo. Oltre a risultare molto dinamica questa soluzione dona un aspetto davvero variegato al risultato visibile dei possedimenti dando la possibilità di creare panorami sempre diversi. La vittoria in Medieval Lords arriva sempre e solo nei casi in cui il giocatore, oltre ad adempiere agli incarichi della missione, sa gestire, fin dalle prime fasi, una città forte e soprattutto previdente. Durante lo svolgimento del gioco infatti il giocatore può imbattersi in spiacevoli inconvenienti come un’epidemia che può ridurre allo stremo la produzione derivata dagli animali domestici o la grandine, cosi come la siccità, che può privare di buona parte dei proventi da parte dei campi coltivati. Massima importanza viene data alla gestione del territorio. Le barriere naturali spesso costituiscono uno scoglio davvero duro da superare nella gestione della propria città e spesso ci si trova a fare i conti con i limiti imposti da pendenze troppo scoscese o terreni inadatti alla coltivazione.

Medieval Lords: Build, Defend, Expand
Medieval Lords: Build, Defend, Expand

Innovazione nella semplicità

La particolarità di Medieval Lords si accentua nella gestione dei combattimenti, che potremo definire aspetto marginale e al contempo fondamentale della dinamica del gioco. In effetti molti aspetti della gestione della città ruotano attorno all’attività militare. I cittadini, ad esempio, si sentono più al sicuro all’ombra di un torrione, solo se questo è occupato da un ragionevole numero si uomini che ne possano garantire la sicurezza. Eppure, nonostante l’importanza dei combattimenti e della difesa militare dei territori, i combattimenti risultano quasi stilizzati. Il meccanismo di attacco è sempre il medesimo, per muovere guerra contro una fazione è sufficiente muovere le proprie armate sul territorio nemico, dove verrà approntato un accampamento; da questo momento parte la cosiddetta “tregua di Dio” allo scadere della quale (un controlla rovescia indicherà il momento esatto) le truppe dislocate sul territorio nemico partiranno all’assalto dei possedimenti avversari in maniera automatica. Il giocatore a questo punto può interagire solamente costruendo sul suolo di battaglia le macchine da guerra utili a fornire un supporto alle truppe impegnate nella battaglia. Le battaglie dunque assomigliano più a dei botta e risposta e sono quasi inesistenti gli scontri su campo aperto e le grandi battaglie campali in quanto si tratta quasi sempre di azioni di rappresaglia o invasioni di massa da compiere nei confronti della città nemica. Una fazione si definisce sconfitta quando il torrione principale viene abbattuto, proprio per questo i soldati, guidati sempre dall’intelligenza artificiale, concentrano le proprie forze su questo obiettivo. Nonostante la battaglia non posso essere direttamente controllato è possibile gestire la situazione sfruttando il periodo della tregua iniziale per organizzare le proprie forze di difesa, tagliare i ponti per impedire l’ingresso dei nemici e trasferire i raccolti dai vari granai per non incorrere in dannosissimi saccheggi, che potrebbero mettere in crisi l’economia della città più di quanto non possa fare il danno diretto arrecato dalle distruzioni.

Medieval Lords: Build, Defend, Expand
Medieval Lords: Build, Defend, Expand

Commento

Il segreto di Medieval Lords è racchiuso nella sua formula semplice e nel suo aspetto gradevole, capace di mettere a proprio agio il giocatore fin dall’inizio. Può essere apprezzato da tutti, anche da quei giocatori abituati a titoli decisamente più impegnati, poiché si tratta di un titolo che racchiude la propria potenza nel suo essere diretto e poco dispersivo. Pochi parametri da gestire, poche tipologie di unità da governare e impegno sul campo di battaglia ridotto all’osso, ma massima importanza alla gestione e alla strategia pura, il tutto supportato da un comparto grafico di rispetto, vivo e fluido, da un’interfaccia semplice ma curata e da un motore 3D grazie al quale è possibile compiere zoomate dettagliate e panoramiche molto ampie. Ci auguriamo che i giocatori possano applaudire a questo geniale e originale mix di gestione e strategia.

    Pro:
  • Semplice e diretto
  • Originale la gestione dei combattimenti
  • E' disponibile l'editor degli scenari
    Contro:
  • Colonna sonora scarna
  • Qualche bug grafico

La principale lamentela mossa all’industria dei videogames negli ultimi anni è quella di non sapersi differenziare, e di aver perso in poco tempo la capacità di proporre prodotti originali. E non è un caso che siano proprio le produzioni cosiddette “minori” a lanciare qualche sasso nello stagno immobile del mercato dell’intrattenimento per PC. Medieval Lords fa parte di quello che potremo definire un timido tentativo di risorgimento in questo senso, apportando al genere degli RTS, fin troppo rivisitato uno spunto che fa ben sperare per il futuro. Non si tratta certo di una rivoluzione, né di un terremoto, ma di una ventata di aria fresca su di un palcoscenico che ormai puzza di stantio.