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Morsels, la recensione del roguelite alieno che unisce The Binding of Isaac e Pokémon

Spietato, sbilenco, alieno, Morsels è l'opera prima di uno studio canadese che prende il genere roguelite e gli regala un carattere tutto unico.

RECENSIONE di Fabio Di Felice   —   20/11/2025
I Morsels sono creature affascinanti in questo roguelite colorato e strambo
Morsels
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La furcula è un osso a forma di Y che si trova principalmente negli uccelli, ma anche in alcuni dinosauri che sono i loro diretti antenati. Si tratta di una struttura evolutiva fondamentale, che ha avuto origine con le creature giurassiche e che si è conservata nel corso dell'evoluzione. Ed è cruciale per il volo, perché rinforza la parte anteriore del torace e facilita il movimento delle ali. No, non siete finiti su Superquark, ma questa definizione è importante perché Furcula è anche il nome dello sviluppatore che ha messo la firma su Morsels, uno strambo roguelite nel quale l'evoluzione di creature è alla base di una delle meccaniche principali.

Morsels è un titolo che parla una lingua tutta sua, aliena, che mescola da una parte uno dei massimi esponenti del genere, The Binding of Isaac, e dall'altra una versione sotto acidi di Pokémon. Sì, c'è da spalancare gli occhi, in effetti, perché i primi tentativi di comprendere l'astrusa formula del gioco sono comici e poi, piano piano, il titolo dello studio canadese ti cattura, con quella costante baruffa di stimoli visivi e sensoriali di ogni tipo.

Perché non dare un abbraccio al nostro tenero golem di...
Perché non dare un abbraccio al nostro tenero golem di...

Bisogna ammettere che Annapurna Interactive e Furcula non hanno di certo scelto un terreno facile dove far atterrare i loro Morsels. Quello dei roguelite è un genere saturo, che recentemente ha visto anche l'arrivo di capolavori come Hades II e Absolum, capaci di impegnare i videogiocatori per centinaia di ore all'interno di loop ricchi di contenuti. Perché quindi decidere di incastrarsi in un'altra avventura simile? La risposta è semplice: perché non è affatto simile! Morsels ha una visione tutta sua del genere che, vi assicuriamo, non avete mai provato da nessuna parte.

Tra gatti edonisti e topi coraggiosi

In Morsels anche la storia è fuori di testa: un giorno, su un pianeta molto simile alla Terra, arrivano dallo spazio delle carte che consentono a chi le colleziona di trasformarsi in creature aliene: i Morsels. Alcune delle carte più rare e potenti finiscono nelle mani di un gruppo di gatti che incarnano alcune delle peggiori caratteristiche umane: l'edonismo, il capitalismo sfrenato (uno di questi è tale e quale a Donald Trump, con tanto di ciuffo biondo e svolazzante), e che le utilizzano per prendere possesso del mondo in superficie. Sotto, nelle fogne, un topolino vede planare una delle ambite carte e decide di tentare la scalata: utilizzare i Morsels per attraversare le fogne, la città e poi su fino al cielo, per sconfiggere uno dopo l'altro i perfidi felini.

Inizia così ogni partita di Morsels, con un topolino tutto sghembo che molla la sua tana e insegue la carta. Con lui vive un enorme slime marrone (meglio non chiedere), che possiamo abbracciare prima di ogni spedizione. Nella tana c'è anche un manubrio da palestra che rappresenta il selettore della difficoltà - aggiunta molto gradita e non banale in un roguelite - e un album di fotografie che possiamo sfogliare per consultare le nostre statistiche di gioco e i Morsels che abbiamo incontrato. Una volta pronti, si raccoglie la carta, si sceglie la creatura con cui iniziare e ci si arrampica su per le scale. State pur certi che, almeno per le prime volte, vi ritroverete davanti al golem marrone in men che non si dica.

Acchiappali tutti, prima che muoiano

Già, perché la prima partita a Morsels è un incubo. Il videogioco di Furcula non ha una vera e propria fase di onboarding. Non esistono tutorial che ci spieghino come affrontare il livello e tutto va testato sulla propria pelle. Non ci viene spiegato nemmeno com'è che funzionano i Morsels. Ecco, partiamo da loro, perché in effetti le creature sono il cuore della produzione. Idealmente, all'inizio avrete accesso a Gommola e Erbola: la prima è una creaturina rosa che spara delle bolle in orizzontale e in verticale (un po' come le lacrime del buon Isaac); la seconda è una margherita che spara contemporaneamente due proiettili in diagonale.

In certi momenti, Morsels diventa un vero e proprio bullet hell
In certi momenti, Morsels diventa un vero e proprio bullet hell

Ogni Morsel ha dei cuori a disposizione, che indicano l'energia vitale, un colpo speciale e una barra dell'esperienza. Quest'ultima è protagonista di una delle trovate più originali del titolo: come in ogni videogioco in cui si allevano delle creature, i nostri mostriciattoli possono evolvere in una forma più potente accumulando abbastanza esperienza. Piano con i festeggiamenti, però: significa anche che stanno per crepare.

Raggiunta la seconda forma evolutiva, i Morsels diventano immediatamente migliori: sono generalmente più grossi e i loro colpi infliggono più danni. A questo punto, però, una delle poche schermate di testo del gioco ci avvisa dell'inevitabile: l'evoluzione indica un passo definitivo verso la vecchiaia e la morte. Il nostro Morsel continuerà ad accumulare esperienza e, una volta raggiunto nuovamente il massimo, morirà. A quel punto sarà meglio avere un sostituto o la partita terminerà. Al di là della frustrazione, l'idea è molto riuscita: costringe il videogiocatore a non adagiarsi su un singolo mostro più forte degli altri (e ce ne sono), ma ad alternare i membri della squadra a disposizione. Inoltre consente di far ruotare spesso il gruppo, dal momento che durante la partita si trovano molte carte Morsels ed è bene tenerle tutte in considerazione.

Moscola è una delle creature più forti tra i Morsel disponibili
Moscola è una delle creature più forti tra i Morsel disponibili

Nel gioco si possono trovare una quindicina di creature. Alcune sono nettamente più forti delle altre: Moscola è un mostro volante che colpisce con proiettili che rimbalzano sulle pareti. Sassola scivola da una parte all'altra dello schermo, danneggiando tutto ciò che tocca. Altre sono difficili da maneggiare, o perfino molto poco longeve: c'è Sigola, che lascia al suo passaggio dei proiettili che, se toccati, le infliggono del danno; oppure Vermola, che distrugge tutto ciò che tocca, ma esaurisce il suo ciclo vitale in una decina di secondi. Costruire una squadra di Morsels come si deve è la prima cosa da fare per sperare di sopravvivere ai folli livelli che il videogioco ti mette davanti.

Un pianeta ostile

Parliamo dei livelli. Morsels non ve lo dice, ma l'obiettivo principale è individuare la scala che porta al piano successivo, eliminare i nemici che sono lì attorno e salire. A differenza di molti altri roguelite, il gioco non è organizzato in stanze, ma in aree in cui ogni cosa sembra cospirare contro di voi per uccidervi: pozze di acido, nemici agguerriti, laser e proiettili che trasformano il gioco in un inferno di proiettili. E poi c'è anche ciò che non vuole uccidervi, ma che sembra altrettanto minaccioso: potenziamenti dalle forme aggressive e dalle descrizioni criptiche (ce n'è uno che, quando raccolto, ci dice: "più tofu"), armi di fortuna che vi faranno rimpiangere di averle usate quando vi accorgerete che c'è il fuoco amico, margherite da mettere sul capo che funzionano come scudi in grado di salvarvi dal colpo successivo. Tutto va provato con mano e interpretato prima di capire come funziona.

Questo barracuda sembra pronto a fregarci...
Questo barracuda sembra pronto a fregarci...

Inoltre, ogni area è zeppa di segreti da scoprire. Ci sono oggetti e alleati che, se si è abbastanza svelti, si possono raccogliere e portare con sé al piano successivo: sacchi di monete, biglietti per bus (o gattobus, sarebbe più corretto dire) che vi faranno saltare dei livelli, tane che si aprono sulle pareti e che danno accesso a negozi o minigiochi da superare in cambio di una ricompensa. Attraversare un livello di Morsels a volte sembra una pericolosa passeggiata su un pianeta alieno e ostile.

Tra un livello e l'altro, inoltre, si incontrano delle creature che abitano ai margini di questa assurda società e che vi propongono ogni volta qualcosa: una dottoressa dallo sguardo buono (ma inquietante) si offre di curare i vostri Morsels; un coccodrillo che tiene tra le fauci un animaletto fissato con gli arcade vi sfida a un videogioco intitolato Delitti Efferatti e vi premia nel caso in cui riusciate a superare il suo punteggio; una cicogna prepotente che vi ruba il formaggio. L'incontro con questi personaggi può fare la vostra fortuna (come nel caso dei topi che vi regalano un potenziamento casuale), oppure lasciarvi in condizioni ancora peggiori di quando siete arrivati.

A volte è un'impresa anche interpretare cos'è che vogliono da voi questi personaggi
A volte è un'impresa anche interpretare cos'è che vogliono da voi questi personaggi

Da questa breve descrizione, Morsels potrebbe sembrare una grande confusione. E in effetti lo è: inizialmente si corre da una parte all'altra, sparando un po' a caso, raccogliendo power up che urlano cose senza senso ("più margherite", "più pietosa", "più veloce") e sperando di trovare in fretta la scala per il piano successivo. Questo fino a quando non si arriva ad affrontare il boss, uno dei gatti che si trasforma in un titanico Morsel da affrontare. Sì, il titolo di Furcula non sarà di certo annoverato tra i videogiochi più chiari e semplici al mondo, ma è lì che risiede il suo fascino: sconfitta dopo sconfitta si comincia a parlare la stessa lingua. Ci si sente comunque sempre in difetto con la leggibilità del videogioco, e alcune dinamiche continuano a sembrare criptiche e contorte, ma si comincia a raccogliere i power up giusti, a scegliere i Morsel migliori, a trattare come si deve con i personaggi che si trovano tra un piano e l'altro.

Stile da paura

A giocare un ruolo importante nella confusione che attanaglia il giocatore è anche lo stile che Furcula ha scelto per mettere in scena Morsels: il videogioco applica sull'immagine un filtro che simula lo schermo a tubo catodico e che si aggiunge a una direzione artistica già carica di stimoli e di design decisamente fraintendibili. Dalle opzioni è possibile rimuovere il filtro (e personalmente vi consigliamo di farlo) e rendere il quadro un po' più chiaro, ma Morsels resta un videogioco le cui schermate sono costantemente inondate di proiettili, power up, nemici, elementi dello scenario, al punto che è proprio difficile leggere la situazione. Non è raro che si subiscano dei danni e si faccia fatica a capire cosa ci ha colpiti. Quante carte di Morsels abbiamo visto finire in mille pezzi senza sapere nemmeno perché.

Alcune stanze speciali sono delle trappole micidiali
Alcune stanze speciali sono delle trappole micidiali

Per dovere di cronaca, va detto che, oltre a offrire la possibilità di giocare a livello facile, Morsels risulta già ben più semplice da portare a termine di molti altri roguelite. Noi abbiamo raggiunto la fine della prima partita con appena una decina di tentativi, accumulando così tanti potenziamenti e scegliendo i Morsels giusti al punto da sentirci immortali. È la conseguenza di un sistema che non fa di certo del bilanciamento il suo punto di forza. È la stranezza, l'unicità e anche la sua singolare sgradevolezza a caratterizzarlo. Tutto è racchiuso in quell'abbraccio dolce e appiccicoso che puoi dare al tuo golem marrone prima di uscire dalle fogne.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, Nintendo eShop
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (2)
5.4
Il tuo voto

Un roguelite come non l'avete mai visto, che unisce il grottesco di The Binding of Isaac ad alcune delle meccaniche dei videogiochi in cui si collezionano creature come Pokémon. I Morsels sono creature affascinanti, che evolvono, diventano più potenti e poi muoiono in un ciclo vitale brevissimo, che rappresenta perfettamente il ritmo sincopato con cui si alternano le partite in questa irresistibile e incomprensibile scalata verso il cielo contro i gatti edonisti che hanno conquistato il mondo. Morsels è una creatura indecifrabile, parla una lingua tutta sua, ma, se ci si mette d'impegno per comprenderla, sa essere molto divertente.

PRO

  • I Morsels sono fantastici, ognuno con una meccanica tutta sua
  • C'è la possibilità di scegliere la difficoltà, non capita spesso nei roguelite
  • Tanti power up, alcuni molto originali

CONTRO

  • Richiede tanta pazienza per imparare come funziona
  • Alcuni Morsel sono sbilanciati rispetto ad altri
  • Spesso la schermata è poco leggibile