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Mortal Kombat Legends: Scorpion’s Revenge, recensione

La recensione di Mortal Kombat Legends: Scorpion's Revenge, primo film ispirato al franchise di Mortal Kombat prodotto da Warner Bros. Animation: sangue e budella vengono sparsi in abbondanza. Dal 3 luglio anche su Infinity

RECENSIONE di Valentina Ariete   —   03/07/2020

Avete presente la sequenza animata in Kill Bill vol. 1 di Quentin Tarantino? Nello scrivere la recensione di Mortal Kombat Legends: Scorpion's Revenge ci venuta in mente, perché il film ha lo stesso spirito e lo mantiene per 80 minuti. E non soltanto perché il protagonista si chiama Hanzo Hasashi (nessuna parentela con il maestro di katana Hattori e nemmeno con il samurai del periodo Sengoku).

Diretto da Ethan Spaulding (animatore di 12 episodi della serie animata Avatar: The Last Airbender e co-regista del lungometraggio Batman: Assault on Arkham), Mortal Kombat Legends: Scorpion's Revenge, dopo l'uscita in digitale in contemporanea con gli USA lo scorso 16 aprile (su AppleTV, Chili, Youtube, Rakuten TV, PS4, Xbox e TIMVision), arriva ora anche su Infinity, dove sarà disponibile dal 3 al 9 luglio.

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Il film, ispirato al franchise di Mortal Kombat, è il primo prodotto da Warner Bros. Animation (lo studio ha acquistato i diritti dalla Midway Games nel 2009) e anche la prima produzione animata di Mortal Kombat dal 1996 (anno della serie Mortal Kombat: Defenders of the Realm). Kill Bill dicevamo: con la pellicola di Tarantino Mortal Kombat Legends: Scorpion's Revenge ha in comune non soltanto la vendetta come filo conduttore della storia, ma anche una libertà totale nel mostrare sangue e violenza. Gioite: lo spirito del videogioco picchiaduro creato negli anni '90 da Ed Boon e John Tobias è intatto.

Scorpion contro tutti

Incentrato, come suggerisce il titolo, sul personaggio di Scorpion, il film si apre con un prologo dedicato alla vita da mortale di Hanzo Hasashi, ex leader del clan ninja Shirai Ryu. Capo saggio, marito devoto e padre affettuoso, la vita serena di Hanzo viene spezzata da Sub-Zero, guida del clan rivale Lin Kuei, che distrugge il suo villaggio. La rabbia per la morte dei suoi cari rende Hanzo vulnerabile, tanto da farsi uccidere.

Mortal Kombat Legends Scorpion Revenge Infinity

Intrappolato nel Netherrealm, l'equivalente del nostro Inferno, viene avvicinato dal mefistofelico Quan Chi, che gli propone un patto: se riuscirà a recuperare un oggetto dal grande potere sull'isola Shang Tsung, proprio nel periodo in cui si svolge il leggendario torneo Mortal Kombat, organizzato una volta a ogni generazione per mantenere l'equilibrio tra i vari regni, allora avrà indietro la sua famiglia.

Perdere tutto ha però cambiato Hanzo: non è più il leader compassionevole di un tempo. Adesso è una creatura diversa, spietata e dalla volontà di ferro. Anzi, dalla volontà dello scorpione: ed è proprio da qui che prende il suo nuovo nome e la nuova identità.

Una grande rimpatriata

Nonostante la parte iniziale e il titolo del film facciano pensare a una storia dedicata interamente a Scorpion, i fan del primo videogioco di Mortal Kombat avranno una bella sorpresa: arrivato al torneo, il nostro incontra praticamente tutti i personaggi del gioco del '92. Johnny Cage (doppiato in originale da Joel McHale, protagonista della sitcom Community), Liu Kang, Sonya Blade (che ha la voce di Jennifer Carpenter, la sboccatissima Debra Morgan di Dexter), Kitana, Goro, Reptile, Jax, Shang Tsung, Kano. Una gran rimpatriata.

Mortal Kombat Legends Scorpion Revenge Recensione Digital

Una rimpatriata che diventa subito una lotta tra bene e male: le dinamiche tra i vari personaggi, per quanto possibile in un picchiaduro animato di 80 minuti, si definiscono attraverso gli schieramenti tra "buoni" e "cattivi", che però lasciano spazio anche a battute divertenti, una parvenza di riflessione sulla vita e l'arte del combattimento. È però nelle scene di lotta che Mortal Kombat Legends: Scorpion's Revenge dà il suo meglio. Ed è giusto così.

Brutality!

I più sensibili potrebbero trovare disturbante il film diretto da Ethan Spaulding (che infatti ha ottenuto il Rated R, vietato ai minori di 17 anni senza presenza di un adulto): non si fanno sconti a nessuno e fin dalle prime immagini il sangue e le budella scorrono a fiumi. Dita mozzate, teste spaccate a metà, avversari ridotti in poltiglia: Scorpion e i suoi autori non hanno paura di niente. Geniale l'idea di inserire, quando ci sono colpi davvero pesanti, anche dei fotogrammi che mostrano a rallentatore il danno interno, proprio come nel videogioco. Impossibile non urlare mentalmente: brutality! Anche perché si sente il rumore di ogni singolo osso rotto.

Mortal Kombat Legends Scorpion Revenge Recensione

Una scelta radicale, che rende la pellicola probabilmente non adatta un pubblico di giovanissimi, ma molto divertente per chi ama il genere. Tutto è talmente esagerato da diventare godibile, anche grazie a delle coreografie davvero spettacolari, che forse nemmeno John Wick o la sempre più incredibile Charlize Theron riuscirebbero a dominare. Lo spirito del picchiaduro con cui siamo cresciuti è stato rispettato.

Conclusioni

Multiplayer.it

8.0

Come scritto nella recensione di Mortal Kombat Legends: Scorpion's Revenge, il film di animazione diretto da Ethan Spaulding è uno dei migliori adattamenti del videogioco creato negli anni '90 da Ed Boon e John Tobias. La bellezza delle coreografie e la totale libertà con cui si rappresenta la violenza, rende la pellicola esagerata e per questo, per chi ama il genere, molto divertente.

PRO

  • Le coreografie sono bellissime
  • L'utilizzo dei rallenty ai raggi X per mostrare i danni come nei videogiochi è geniale
  • Il ritmo serrato lo fa scorrere che è un piacere

CONTRO

  • La violenza rende la pellicola non adatta a un pubblico di giovanissimi