Con la recensione dell'MSI GL65 Leopard nella versione equipaggiata con Intel Core i7-10750H, GeForce RTX 2060 mobile, 16GB di RAM e schermo da 120Hz guardiamo a un PC da gioco pensato per ottenere un framerate elevati in 1080p sfruttando all'osso la GPU discreta, caratterizzata dalla seconda generazione di tecnologie Max-Q, e la CPU da 6 core e 12 thread, non molto diversa dal Core i7-9750H per caratteristiche, ma capace di arrivare fino a 5.0GHz di picco. Come le controparti desktop spinge quindi quasi al limite l'architettura Comet Lake e allo stesso modo deve fare i conti con una tecnologia ancora vincolata ai 14 nanometri i cui consumi e il cui costo vanno inevitabilmente a impattare sull'autonomia e sul prezzo di questo portatile. Parliamo infatti di quasi 1800 euro, seppur alleggeriti dallo zaino porta laptop in omaggio, tutto grigio, che si fa notare per la robustezza, le finiture eleganti e la base in gomma.
Caratteristiche, connettività e extra
Materiali e stile dell'MSI GL65 Leopard sono molto simili a quelli della serie precedente, ma benché lo stile resti lo stesso, con linee spezzate e tastiera retroilluminata in rosso ad accentare la natura gaming del portatile, il GL65 Leopard si distingue con rilievi sul coperchio e cornici sottili che hanno permesso a MSI di ridurne le dimensioni, compreso lo spazio dedicato alla webcam, regalandoci un dispositivo più compatto e più elegante, oltre a essere più leggero con 2.3Kg di peso. Resta però piuttosto spesso, con 2,75cm di profondità che lo rendono decisamente paffuto, pur non inficiando la portabilità. Questo, comunque, è un elemento secondario per quello che è chiaramente un desktop replacement, capace di prestazioni ottime anche in ambito professionale dove la GPU può contare sui driver NVIDIA Studio per sfruttare a fondo le tecnologie RTX. Tra l'altro parliamo di una GPU che nonostante i 45W di TDP ha un power limit ben più elevato, indizio di consumi elevati con il sistema a regime. Sia chiaro, è possibile metterci un freno ed è consentito usare la GPU integrata per lavorare in mobilità, con un miglioramento dell'efficienza legato alla tecnologia NVIDIA Optimum che consente di tagliare del tutto fuori la GPU discreta, ma parliamo comunque di un portatile pensato per essere utilizzato, nella stragrande maggioranza dei casi, con il cavo dell'alimentazione inserito. Non a caso si accontenta di una batteria da 51Wh che sotto sforzo si esaurisce, prevedibilmente, in un'ora, e non brilla nemmeno con video, navigazione e applicativi leggeri che la prosciugano in sole 4 ore.
Una volta messa in chiaro la natura del GL65, evoluzione del GL63 che cavalca l'arrivo dei processori Intel di decima generazione, passiamo alla dotazione a partire dallo schermo IPS da 15 pollici che risulta lievemente più luminoso, pur restando al di sotto dei 300 nit effettivi. L'immagine, sia chiaro, è sufficientemente vivida per un portatile, ma non è esaltante, complice una copertura dello spazio di colore sRGB del 55%. Inadatto quindi alla grafica professionale anche se la resa complessiva appare superiore alle caratteristiche effettive per un pannello pensato chiaramente per garantire buoni tempi di risposta con un refresh elevato. Parliamo infatti di 120Hz che garantiscono ampie possibilità di giocare a sparatutto competitivi e racing, a patto ovviamente di avere un mouse o un pad. Pur preciso, multigesture e dotato di tasti separati, il trackpad è infatti inevitabilmente limitato, ben più della tastiera che pur non essendo meccanica è firmata da SteelSeries, cosa che si sente tanto nella precisione dei tasti quanto nella solidità complessiva. Ben pensata, inoltre, la connettività, con le due porte USB 3.1 del lato destro che come il lettore di media card sono piazzate sull'angolo più vicino a noi, risultando facilmente accessibili. Sull'altro lato inoltre troviamo anche una porta USB Type-C, assieme a un'altra USB sempre 3.1, oltre ovviamente a uscite audio, porta di rete e uscita HDMI 2.0 funzionale a eventuale monitor esterni. Non si vedono invece i due grossi altoparlanti da 2 watt ciascuno, nascosti sotto, quello che conta è garantiscono un volume buono e una resa discreta per un portatile, benché decisamente povera dal punto di vista dei bassi.
Prestazioni, overclock e temperature
Se l'estetica e la connettività sono importanti, le prestazioni sono vitali per un portatile equipaggiato con un pannello 1080p che punta quasi tutto sul refresh elevato. Ma prima di passare ai giochi mettiamo alla prova la CPU che come abbiamo detto ha una potenza elevata per un portatile e può arrivare a 5GHz, sebbene con un singolo core. Spingendoli tutti invece parte da 4800MHz, ma cala rapidamente a 4200MHz per contenere la temperatura che, nel nostro caso disattivato il software Nahimic che ci ha creato qualche problema, si attesta intorno agli 80 gradi circa con i giochi più pesanti. Questo in modalità ad alte prestazioni, ovvero quella di riferimento, che può essere selezionata direttamente dal software Dragon Center dove troviamo anche la modalità Coolerboost, pensata per sfruttare al massimo le ventole portando la temperatura in gioco a circa 70 gradi con Battlefield V, garantendo la possibilità di sfruttare a fondo il portatile. Ma in questo modo la rumorosità, già avvertibile, diventa decisamente elevata, costringendoci a usare un paio di cuffie isolate per poter giocare senza troppi problemi. In ogni caso, anche spingendo la ventilazione al massimo, il Leopard non è certo un portatile fresco, complice la riduzione delle dimensioni che alza la temperatura anche in idle rispetto alla serie precedente. Non stupisce quindi che in gioco la parte in alto a sinistra della tastiera diventi piuttosto calda, diventando un piacere in inverno e un possibile fastidio in estate. Nel mentre invece la GPU sotto sforzo arriva a 76 gradi in modalità normale e 60 in modalità Turbo, senza destare particolare preoccupazioni.
Passando ai numeri il Core i7-10750H arriva a 3821 punti nel test multithread e 502 punti nel test single thread di CPU-Z, con un picco di 80 gradi di temperatura e punteggi decisamente buoni per un processore del genere che, toccando 6759 punti in 3DMark Time Spy, ci conferma che è sfruttato a fondo, come la GPU. Nello stesso test la GeForce RTX 2060 è infatti arrivata a 6533 punti, superando la media anche in questo caso e portandoci verso i benchmark in gioco che, coerentemente con i benchmark sintetici, sono tutt'altro che deludenti. Parliamo infatti di 87fps con The Witcher 3, di 92fps con RAGE2, di 84fps con Shadow of the Tomb Raider e di 93fps con Battlefield V, in tutti i casi in 1080p con il preset grafico più elevato. Abbastanza per sfruttare il pannello anche con titoli piuttosto pesanti, sebbene per arrivare a 120Hz siano necessari alcuni compromessi. Più difficile invece sfruttare il ray tracing, che nel caso di Battlefield V corrisponde a un crollo degli fps a quota 53, ma la RTX 2060 ha a sua disposizione il DLSS che nel caso del titolo DICE porta il framerate a 72fps e come abbiamo visto garantisce grossi vantaggi con altri titoli. Uno di questi è Control che risulta però pesante, con 56fps in qualità elevata che passa a ben 92fps senza perdere dettaglio, e, attivando sia ray tracing che DLSS 2.0, gira a circa 52fps di media. Un risultato notevole che aggiunge valore alle GeForce RTX anche in versione mobile, destinate ad avere un futuro luminoso con i titoli supportati dal DLSS 2.0 nonostante la dotazione hardware inferiore alle controparti desktop. Ed è importante per un portatile tutt'altro che economico come il GL65 Leopard che, reperibile sul sito Euronics per 1799 euro, in questa versione gode di processore di alto livello, tastiera di lusso, altoparlanti discreti e schermo da 120Hz, ma deve fare i conti con un pannello che si accontenta di una fedeltà del colore piuttosto bassa.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.2
L'MSI GL65 Leopard, nella versione che ci è arrivata in redazione, combina caratteristiche elevate con un form factor compatto e cornici sottili, almeno per un laptop da gioco. Guadagna così in portabilità ed eleganza, garantendo prestazioni sufficienti a sfruttare il pannello con refresh 120Hz. Soffre però degli scarsi passi in avanti rispetto al passato in quanto a qualità dell'immagine, montando un pannello segnato da una fedeltà del colore decisamente bassa, e in quanto a batteria che risulta poco longeva anche disattivando la GPU discreta per utilizzare quella integrata. Due caratteristiche che fanno sentire il peso dei 1799 euro del prezzo, non certo contenuto.
PRO
- Prestazioni eccellenti e pannello da 120Hz
- Più piccolo ed elegante
- Il prezzo include uno zaino funzionale e ben fatto
CONTRO
- Fedeltà del colore dello schermo decisamente bassa
- Più caldo e rumoroso
- Autonomia al minimo indispensabile