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Nano Golf: Hole in One, la recensione

Con Nano Golf: Hole in One, Nitrome prova a fondere golf, puzzle e meccaniche endless: scoprite cosa ne è venuto fuori nella nostra recensione.

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   31/01/2019

Come abbiamo spesso avuto modo di dire in precedenti recensioni di titoli Nitrome, difficilmente la compagnia britannica sbaglia un colpo, sia che si presenti sul mercato con giochi sviluppati internamente, sia che lo faccia pubblicando sotto la sua egida opere di terzi. La pixel art, il gameplay semplice ma accattivante e l'impeccabile sfruttamento della formula free to play sono caratteristiche comuni a quasi tutti gli esemplari della scuderia Nitrome, e sono anche i principali punti di forza che consentono a questi titoli di fare breccia fra pubblico e critica. Fra tanti colpi andati a segno può capitarne però uno sbilenco, ed è senza dubbio questo il caso del qui presente Nano Golf: Hole in One, un titolo dalle premesse intriganti ma che finisce per esaurire i suoi argomenti piuttosto in fretta.

Golf alternativo

Il precedente Nano Golf uscito l'anno scorso aveva adottato un approccio più classico, offrendo ai giocatori una serie di buche da completare in un ordine prestabilito eseguendo il minor numero possibile di colpi: una struttura che aveva portato il prodotto Nitrome ad essere giudicato piacevole ma anche poco longevo, dato che esauriti i percorsi non rimaneva altro da fare se non tornare sui propri passi alla ricerca di una performance migliore.

Nano Golf Hole In One 5

Evidentemente per sopperire a tale mancanza, gli sviluppatori di Rhubarbist hanno preferito seguire un'altra strada con questo Nano Golf: Hole in One, concedendo all'utente un solo tiro per buca (da cui il titolo) ed aggiungendo all'equazione elementi presi in prestito da endless runner e compagnia cantante. In buona sostanza, il gioco è composto da tanti piccoli percorsi che si susseguono in ordine casuale, ognuno dei quali va completato con un singolo colpo - da eseguire trascinando il dito sullo schermo in proporzione alla forza che si vuole imprimere - e possibilmente raccogliendo le monete posizionate tra il punto di battuta e la buca: se la palla si ferma prima di andare a segno è game over, e si può continuare solo spendendo un po' di monete o guardando un annuncio pubblicitario. Come in tutti gli endless runner, l'obiettivo è semplicemente quello di andare avanti il più possibile, e l'unico altro stimolo a riprovarci di continuo al di là delle classifiche è costituito dalle ricompense sbloccabili, qui rappresentate da delle palline alternative al classico esemplare bianco. Considerando come l'offerta ludica di Nano Golf: Hole in One si esaurisca qua, è facile capire che non si tratta di un mobile game destinato a rimanere impresso per sempre nella memoria dei giocatori e in quella dei loro dispositivi: già dopo poche partite il prodotto Nitrome dà l'impressione di avere un po' il fiato corto, incapace di far scattare quella proverbiale scintilla che spinge a fare una partita in più per migliorare i propri risultati.

Nano Golf Hole In One 3

Un elemento che gioca sicuramente a sfavore del titolo Rhubarb è anche il fatto che i livelli non sono generati in maniera procedurale, ma sono schemi fissi che bene o male vengono riproposti costantemente durante le partite, andando a inficiare ulteriormente una varietà che già non brillava sulla carta. Tutto questo nonostante il gioco faccia del suo meglio per tenere viva l'attenzione dell'utente: gli stage mettono in campo ogni genere di diavoleria per rendere le cose più interessanti (sabbie mobili, teletrasporti, cannoni, pareti chiodate e via discorrendo), ma in fin dei conti non riescono a smuovere più di tanto un gameplay decisamente mogio. L'impressione è che per un prodotto del genere un modello di progressione standard (come era quello del prequel) sia più indicato a veicolare l'idea di un effettivo avanzamento nel gioco con conseguente aumento di difficoltà, mentre qua è una mera questione di fortuna in base agli schemi più o meno impegnativi che ci si trova ad affrontare nel corso di una partita. Chiude la carrellata una realizzazione tecnica che ovviamente non poteva stupire con effetti speciali (si tratta pur sempre di un gioco di golf in pixel art con visuale dall'alto), ma che non fa nulla per non risultare monotona.

Conclusioni

Versione testata Android 1.0.20
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.0
Lettori (1)
6.7
Il tuo voto

Nano Golf: Hole in One non si può dire un esperimento completamente riuscito: l'idea di unire meccaniche da mini golf a un sistema endless poteva sembrare magari valida sulla carta, ma alla fine dei conti fa venire nostalgia di un modello di progressione classico capace di offrire un percorso più coerente e con un livello di difficoltà più costante. Quello ad opera di Rhubarbist non è comunque un titolo da buttare, anzi è semplice e divertente quanto basta per qualche minuto di svago nei ritagli di tempo: tuttavia, manca totalmente di quell'effetto "ancora una partita e poi smetto" che è da sempre uno dei motori del successo dei prodotti più riusciti del catalogo Nitrome.

PRO

  • Semplice e divertente
  • Immediato e intuitivo
  • Formula free to play equa

CONTRO

  • L'impostazione endless non convince
  • Contenuti non entusiasmanti
  • Poco stimolante sul lungo periodo