Dopo Ear (1) ci aspettavamo che Nothing puntasse a risolvere i bug e a migliorare i pregi dei suoi auricolari con la seconda iterazione di cuffiette. Solitamente poi, l'uscita di un nuovo modello porta il vecchio a scendere di prezzo, o comunque a essere più conveniente della versione aggiornata. Ma l'azienda fondata da Carl Pei, il co-fondatore del produttore cinese di smartphone OnePlus, non si è fatta notare per le sue scelte in linea col mercato e così non ci ha sorpreso più di tanto scoprire che Ear (stick) non solo erano auricolari molto diversi rispetto a (1), ma anche che perdevano alcune funzioni e che andavano a rimpiazzare il modello precedente nella fascia entry level del produttore. Tanto che Ear (1) ora costano 149 euro (ad oggi sono esaurite) contro i 119 euro di Ear (stick).
Già questo basterebbe a suscitare interesse verso queste cuffiette, che però aggiungono anche un design del case particolarissimo e un suono invero niente male. Vi spieghiamo tutto nella nostra recensione di Nothing Ear (stick).
Design
Facciamo uno strappo alle nostre convenzioni editoriali per parlarvi subito del design di Ear (stick). D'altronde Nothing ha fatto di questo aspetto il suo cavallo di battaglia e sarebbe impossibile parlare di alcune caratteristiche tecniche di questi auricolari senza anticipare dettagli sulla forma.
La custodia è l'elemento più caratteristico, anche rispetto a quella già particolare di Ear (1): prendendo ispirazione da un classico rossetto (da qui anche il nome stick, come lipstick), ci troviamo di fronte a un cilindro trasparente con un diametro inferiore ai 3 cm, con una ruota laterale che, fatta scorrere, dà accesso alle cuffie. Il case in questo modo risulta un po' spesso forse, ma trova spazio comodamente in quasi tutte le tasche. Auricolari e custodia sono caratterizzati da plastica trasparente con dettagli bianchi, neri e rossi e basta un'occhiata per capire che sono prodotti Nothing. Di contro potrebbero anche essere piuttosto soggette a graffi, ma questo andrà verificato nel tempo: ad oggi hanno sicuramente raccolto un sacco di pelucchi praticamente impossibili da rimuovere.
Le cuffiette non sono molto diverse da Ear (1), ma non hanno il gommino in silicone: questa è la prima grande differenza che ha ripercussioni anche sulle specifiche, ma ci torneremo più avanti. Pur senza alcun elemento di fissaggio fisico, comunque, ogni Ear (stick) rimane sorprendentemente ben fermo dentro l'orecchio anche durante lunghe sessioni di jogging; allo stesso tempo non risulta mai del tutto "comodo" e viene spesso voglia di sistemare le cuffie in modo più stabile, senza trovare soddisfazione alla propria aspirazione. Un problema comune a questo tipo di auricolari, ma la sua percezione varia molto da orecchio a orecchio.
Altro elemento di design che cambia l'esperienza d'uso è l'assenza di tasti touch sulla parte più ampia delle cuffiette: le gesture vengono infatti attivate da un pulsantino sugli archetti dei due auricolari, che risulta più affidabile quando si è un po' sudati ma anche più limitante rispetto alla personalizzazione permessa dalle gesture con slide di Ear (1).
Caratteristiche tecniche
Le caratteristiche tecniche di Nothing Ear (stick), dicevamo, dipendono in parte dal design. Gli auricolari in-ear con connettività Bluetooth 5.2 non hanno alcun gommino e di conseguenza manca qualsiasi forma di isolamento dai rumori, che sia passivo o attivo (non c'è l'ANC che era invece presente nel precedente modello). Gli altoparlanti sfruttano un diagramma dinamico di dimensioni generose, 12,6 mm, che garantisce una buona qualità sonora.
Le cuffiette sono dotate di certificazione IP54, quindi la componentistica è protetta da corpi solidi da 1 mm o più di diametro e dagli schizzi d'acqua da qualsiasi direzione. La custodia, forse anche a causa della sua forma particolare, non supporta la ricarica wireless, ma ha un ingresso USB-C sulla rotellina laterale e, abbinata alle circa 7 ore di ascolto delle cuffiette, porta l'autonomia totale del prodotto alla soglia delle 30 ore.
L'abbinamento ai dispositivi Android e iOS è semplice, anche se per quelli iOS occorre accedere alle impostazioni del Bluetooth. L'app Nothing supporta anche una modalità a bassa latenza che permette di ridurre sensibilmente il ritardo audio (che su dispositivi Windows, invece, può arrivare fino ai due/tre decimi di secondo).
Scheda tecnica Ear (stick)
- Tipologia: auricolari in-ear wireless
- Altoparlanti: Φ 12,6 mm dinamico
- Formati audio: SBC, AAC
- Impermeabilità: certificate IP54
- Autonomia: fino a 7 ore (29 con custodia)
- Connettività: Bluetooth 5.2
- Cancellazione attiva del rumore: No
- Colori: Bianco
- Ricarica: USB-C
- Batteria:
- Auricolari 51 mAh
- Custodia 390 mAh
- Altre funzioni: Nothing X (app iOS e Android), equalizzatore e gesture personalizzabili; trova i miei auricolari; modalità a bassa latenza
- Dimensioni: 29,8 x 18,8 x 18,4 mm per auricolare; 87,1 x 29,8 x 29,8 mm per la custodia
- Peso: 4,4 g per auricolare; 46,3 g per la custodia
- Prezzo: 119€
Esperienza d'uso
L'ergonomia delle cuffiette Ear (stick) non è male: gli auricolari non richiedono particolari movimenti per il corretto inserimento nel condotto uditivo, ma come anticipato nella sezione dedicata al design, è difficile ottenere quella sensazione di comfort totale che avevamo invece segnalato nella recensione degli LG TONE Free T90Q. La stabilità è invece sorprendentemente buona, anche nelle sessioni di fitness, ma la situazione potrebbe variare in base all'orecchio visto che la dimensione delle cuffie non può essere cambiata come invece è possibile con gli auricolari dotati di gommini in silicone.
Manca qualsiasi tipo di cancellazione del rumore, con tutti i pro e i contro del caso. Se mentre si è fuori per una corsetta questo può risultare utile per avere consapevolezza di cosa accade intorno a noi, in ambienti rumorosi come un ufficio o sui mezzi pubblici potreste preferire soluzioni diverse per non perdere la concentrazione. A dispetto della dispersione causata dall'assenza di gommini, la qualità audio durante la riproduzione dei contenuti multimediali è di buon livello, senza grossi difetti. La gamma media in particolare ne esce molto bene e anche i bassi non sono così deboli come ci saremmo aspettati. Merito probabilmente della caratteristica chiamata "Bass Lock", che prova a misurare il nostro canale uditivo e compensare i bassi di conseguenza. Ci riesce almeno in parte, ma un confronto diretto con cuffie meglio isolate rende evidenti le differenze. Il bilanciamento generale è comunque molto buono.
La versatilità di questi auricolari permette di ascoltare musica e podcast, ma anche di guardare film e serie TV con una buona qualità. I contenuti di gioco vengono gestiti bene, pur con i limiti di immersione dovuti allo scarso isolamento di cui abbiamo ormai parlato fin troppo. I tre microfoni fanno un buon lavoro, riuscendo a isolare decentemente la voce dal rumore di fondo.
L'app Nothing è curata a livello di interfaccia e animazioni, ma piuttosto scarna per quanto riguarda le funzioni. Su iOS permette di vedere il livello di ricarica della custodia, equalizzare l'audio (quattro profili predefiniti non modificabili e uno solo personalizzato) e cambiare le gesture per volume, cambio traccia e assistente vocale (Play/Pausa e la gestione della risposta alle chiamate è associata alla singola pressione e non può essere modificata). C'è anche un'opzione "trova i miei auricolari" che permette di far emettere un suono alla singola cuffietta: non particolarmente potente, può essere utile solo se le avete nelle immediate vicinanze.
Conclusioni
Multiplayer.it
7.0
Le Nothing Ear (stick) sono un'evoluzione strana rispetto alle Ear (1): migliorate nella stabilità, nella qualità dei microfoni e nel design, finiscono per perdere una serie di funzioni che gli auricolari di prima generazione offrivano allo stesso prezzo di lancio.
È chiaro quindi che si rivolgano a un pubblico diverso ed è un peccato che l'azienda abbia deciso di aumentare il prezzo delle Ear (1). Di fatto le Ear (stick) sono adatte per l'uso in luoghi poco rumorosi o per chi ama usarle all'aperto senza perdere contatto con la realtà, meno per chi usa mezzi pubblici o vuole isolarsi dagli schiamazzi dei colleghi: se siete nella prima categoria vi regaleranno una qualità audio in linea con il prezzo di vendita.
PRO
- Design unico
- Audio sorprendentemente bilanciato
CONTRO
- Assenza di cancellazione attiva del rumore
- Manca la ricarica wireless