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Overcrowded: Tycoon, la recensione di un piccolo gestionale di luna park

Un parco giochi da gestire nel palmo della mano: le premesse di Overcrowded: Tycoon sono veramente interessanti, scopriamolo nella nostra recensione!

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   16/06/2022

Che parchi tematici e luna park siano soggetti perfetti per i giochi gestionali lo sappiamo più o meno da quando Bullfrog ebbe per prima la felice idea di lanciare Theme Park, dunque ci poniamo di fronte a questa recensione di Overcrowded: Tycoon con tutta la positività possibile, incrementata dall'indubbio vantaggio di un gioco portatile. Tuttavia, i problemi intrinseci dell'essenza mobile di questo titolo si palesano già nei primi minuti e tendono un po' a minarne l'esperienza, anche se il gioco cerca quantomeno di controbilanciare la sua avidità con una certa generosità in termini di ricompense.

Il risultato non è facile da inquadrare, ma tendenzialmente è chiaro come si tratti di un titolo "ipermobile" per così dire: la sua natura di gioco per smartphone moderno emerge chiaramente fin dai primi minuti e, nonostante una struttura che conta su basi praticamente eterne, tutta l'impalcatura di microtransazioni, attese e progressione lo rende difficile da digerire per chi cerca un'esperienza gestionale/strategica di vecchio stampo.

L'introduzione diretta nell'azione è apprezzabile: nel giro dei primi secondi di gioco, senza praticamente alcun prologo, ci ritroviamo subito a dover costruire la nostra prima attrazione all'interno di una zona inizialmente vuota. Si parte con un piccolo autoscontro, ma è solo l'inizio del nostro impero di giostre: ben presto ci troviamo a dover gestire un flusso costante di pubblico e cercare d'indirizzarlo verso la maggiore quantità possibile di giostre e attrazioni varie, cercando di massimizzare la soddisfazione del pubblico ovviamente per incrementare i guadagni in maniera vertiginosa.

Tutto è impostato in modo da offrire una progressione costante verso una massa sempre più ampia di clienti e, ovviamente, introiti milionari. Purtroppo emergono ben presto anche le tipiche trappole di questo sistema, con attese forzate anche piuttosto lunghe che si presentano già dopo pochi minuti di gioco e lo sblocco di alcuni elementi che avviene solo attraverso pagamenti, dunque si tratta di capire quanto si è disposti a concedere sotto questi aspetti.

Giostraio dei sogni

Overcrowded: Tycoon, alcuni screenshot
Overcrowded: Tycoon, alcuni screenshot

La gestione del parco avviene in maniera molto semplificata ma completa, con un gameplay che si adagia perfettamente alla fruizione mobile: con veloci tocchi sullo schermo si seleziona un'area libera del parco, si sceglie l'attrazione da costruire e, successivamente, la si gestisce selezionando i vari parametri disponibili. C'è da dire che non si tratta di un controllo particolarmente profondo sui meccanismi del parco giochi, visto che tutto quello che possiamo fare, essenzialmente, è solo accrescere la portata di ogni singola giostra aumentandone la capienza, il prezzo e ovviamente l'attrattiva rendendola sempre più ricca e spettacolare.

Il meccanismo generale punta insomma solo alla crescita esponenziale, non c'è mai un vero e proprio studio strategico sull'economia e sugli investimenti da effettuare, visto che si tratta semplicemente di spendere a profusione tutto quello che si guadagna per far diventare il parco sempre più grande e bello. È simpatica e interessante l'idea di doversi concentrare soprattutto sulla gestione di grandi masse di pubblico che si accalcano intorno alle attrazioni (da qui deriva anche la particolare scelta del titolo), ma la soluzione a tutti i problemi sembra essere semplicemente attendere di avere abbastanza fondi e investirli nel passaggio successivo praticamente automatico.

Un parco di Overcrowded: Tycoon
Un parco di Overcrowded: Tycoon

D'altra parte, bisogna anche considerare che Overcrowded: Tycoon è qualcosa di ben diverso dai vecchi Theme Park o Rollercoaster Tycoon, più vicino a un clicker game con elementi idle, che spinge a far crescere compulsivamente la propria creatura e tornarci a più riprese grazie alla spinta fornita dalle ricompense che si continuano ad accumulare anche mantenendo il gioco in background.

È chiaro come si tratti di un prodotto che guarda al nuovissimo pubblico dei titoli mobile più che ai vecchi appassionati di gestionali e park builder, e se non altro c'è da dire che si controlla in maniera veramente perfetta e confortevole con il touch screen, anche usando solo una mano, cosa che stimola l'utilizzo in qualsiasi situazione. Questa caratteristica è supportata da un'interfaccia chiara e pulita, interamente gestibile con pochi tocchi sullo schermo e che consente di tenere sotto controllo una notevole quantità di cose a una veloce occhiata.

Overcrowded: Tycoon, altre immagini del gioco
Overcrowded: Tycoon, altre immagini del gioco

Parlando di microtransazioni, non si può dire che Overcrowded: Tycoon sia privo di atteggiamenti predatori nei confronti degli utenti. Ogni pochi minuti di gioco un qualche pop-up segnala di acquistare un'attrazione esclusiva o guardare video per ottenere bonus, cosa a cui siamo ormai abituati se non fosse che qui diventa una sorta di parte integrante dell'interfaccia. Il riferimento agli acquisti in-app è costante e, sebbene questi non siano obbligatori, rappresentano comunque un parte importante del gioco visto che alcune attrazioni si ottengono solo con l'acquisto e i miglioramenti richiedono attese importanti già all'inizio del percorso.

Conclusioni

Versione testata Android 2.13.1
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
6.2
Lettori (2)
9.2
Il tuo voto

L'idea di base di Overcrowded: Tycoon è valida e ben rodata, declinata qui in maniera molto interessante verso la necessità di gestire un enorme flusso costante di persone e garantire la soddisfazione del pubblico nel proprio parco tematico. Il problema è che il meccanismo gestionale è estremamente semplificato e risulta in una semplice corsa al semplice incremento dei parametri non appena si raggiungono i fondi necessari, senza nessuna pianificazione strategica o libertà in termini di costruzione e programmazione del parco. Il concetto di base è quello del gestionale, ma il gameplay si risolve sostanzialmente in una sorta di clicker con elementi idle, che come ben sappiamo può creare assuefazione ma resta decisamente lontano dai fasti del genere a cui sembrerebbe guardare.

PRO

  • La costruzione e gestione dei parchi tematici è sempre un ottimo punto di partenza
  • Meccanismo inesorabile, che può creare assuefazione
  • Ottima interfaccia per la fruizione mobile

CONTRO

  • Estremamente semplificato come gestionale
  • Microtransazioni ben presenti e piantate nel tessuto del gioco