Era il 2019 quando Pirates Outlaws arrivava su Steam e, dopo anni, l'interessante roguelike deckbuilding è finalmente pronto per approdare anche su console, precisamente su Nintendo Switch, Xbox One e PlayStation 4 (oltre che su attuale generazione tramite retrocompatibilità). È inoltre già disponibile anche su iOS e Android.
A partire dal 29 marzo 2023, potrete partire all'avventura nel mare dei pirati, dove vi aspettano tanti nemici, regioni da esplorare e mazzi da scoprire in un videogioco che ricorderà senza troppe difficoltà recenti classici del genere, su tutti Slay the Spire. Non perdiamo però altro tempo e andiamo subito al sodo in questa nostra recensione di Pirates Outlaws.
All’arrembaggio
Pirates Outlaws, come è facile intuire dal nome, propone un'ambientazione piratesca. Con la nostra mappa dovremo esplorare degli arcipelaghi, composti da isole dense di pirati, locande dove riposare e navi da assaltare per ottenere tesori. Il sostrato narrativo è alquanto limitato, ma come è tipico per i roguelike deckbulding non vi è bisogno di molto altro.
Controller alla mano, la struttura è molto simile a quella del già citato Slay the Spire, l'esempio più semplice per un confronto. Ad ogni partita avremo una mappa, un punto di partenza e una serie di percorsi interconnessi: potremo decidere in che direzione andare e quindi quale area esplorare successivamente, che sia essa una battaglia o un luogo sicuro dove riposare. A differenza di Slay the Spire, ogni spostamento ha un costo di "punti navigazione": se li si finisce, si subiscono danni. Possono essere riottenuti alle taverne spendendo denaro, quindi sarà sempre importante rifornirsi al momento giusto e fare bene i conti su quanto abbiamo in tasca.
In generale, vi è sempre necessità di scegliere il percorso in anticipo, vedendo dove potremo andare con le mosse successive, per assicurarsi di avere sempre accesso a taverne per curarsi e mercati dove potenziare carte. Vi è infatti tanta strategia negli scontri di carte quanto ve ne è negli spostamenti: è una scelta di design ottima in quanto è ben equilibrata e, senza metterci mai troppo in difficoltà, ci ricompensa per essere stati attenti e concentrati.
La mappa indica anche quale sarà il boss che andremo ad affrontare alla fine di ogni percorso e, una volta scoperti e compresi tutti questi nemici, dovremo ragionare sul modo migliore di formare il nostro mazzo di carte per essere il più avvantaggiati possibile contro l'avversario di turno. I boss sono molti e spesso unici, con meccaniche interessanti anche se alle volte poco equilibrate. La fortuna è infatti fondamentale in molte situazioni e un paio di mani sfortunate possono rendere impossibile la vittoria. È un'affermazione vera per tutto il gioco e ogni singolo scontro, ma è chiaro che contro un potente boss la cosa si nota ancora di più.
In modo non dissimile a Slay the Spire, è tranquillamente possibile giocare tantissime ore senza mai realmente completare una regione, anche la più semplice di tutte. Perlomeno, l'avanzamento complessivo è rapido anche senza ottenere una vera e propria vittoria finale. Ogni poche ore si ottiene un nuovo personaggio (e ce ne sono parecchi, tutti diversi) e in modo molto rapido si sbloccano due modalità aggiuntive e livelli di difficoltà superiori della modalità base già descritta.
Le modalità extra permettono di giocare in modo leggermente diverso. L'arena consente di affrontare nemici a ondate, con una pausa tra uno scontro e il successivo dove eseguire varie azioni, come curarsi, ottenere carte e non solo. Questa modalità mescola tutti i contenuti del gioco base, per maggiore varietà. Invece, la taverna permette di creare un mazzo scegliendo dei pacchetti predefiniti prima di ogni scontro, così da mettere alla prova le nostre conoscenze. Si tratta di ottime idee per giocare in modo diverso allo stesso videogame.
La spada e la pistola di Pirates Outlaws
Non abbiamo però ancora parlato del fulcro del gioco: gli scontri con le carte. Il nostro personaggio dovrà fronteggiare uno o più avversari in ogni battaglia. I nemici indicheranno sopra la propria testa il tipo di azione che vogliono eseguire, come attaccare, creare uno scudo che assorba i danni o applicare bonus/malus. Dal nostro lato, avremo cinque carte in mano e dovremo eseguire lo stesso tipo di azioni degli avversari, con una differenza: svariate mosse d'attacco e difesa hanno un costo in munizioni, che devono essere ricaricate con carte dedicate.
A differenza di giochi che danno ogni turno un numero fisso di punti da spendere, Pirates Outlaws ci chiede di avere un mazzo equilibrato con carte senza costo, altre che spendono proiettili e ricariche. Il bello di questo sistema è che alle volte è possibile giocare più turni in un solo colpo, grazie a carte che ci fanno pescare e ricaricare in sequenza. Il brutto è che se finite i colpi e per un paio di turni non pescate ricariche non potete fare nulla e spesso questo significa morire.
Pirates Outlaws punta a questo sistema ad alto rischio, che rende l'esperienza potenzialmente molto divertente o al contrario un po' frustrante. La fortuna è veramente un fattore chiave, quindi se preferite videogiochi nei quali sentite di avere sempre il pieno controllo, è meglio che passiate ad altro (date un occhiata alla recensione di Inscryption, per esempio).
Come già detto, però, l'avanzamento è costante e si sbloccano regolarmente nuovi personaggi. Sono svariati e soprattutto si basano tutti su meccaniche uniche, spesso molto divertenti da sfruttare. Uno dei nostri preferiti è il pirata maledetto, che diventa più potente ogni volta che nel suo mazzo si aggiunge una carta maledizione (che di norma vanno assolutamente evitate). Ci sono poi personaggi che a ogni attacco tirano una moneta per decidere se fare doppio danno al nemico o subire un contraccolpo, così come un personaggio che ha dalla propria un orso che combatte insieme a noi. C'è anche un gallina pirata, sul serio.
Considerando anche che vi sono una notevole quantità di skin da sbloccare per ogni personaggio e varie sfide da completare, vi assicuriamo che se entrante nel "loop" di Pirates Outlaws avrete da giocare per decine di ore senza alcuna difficoltà. Il sistema di controllo su console è ben realizzato e non abbiamo sentito la mancanza di mouse e tastiera.
Infine, una veloce nota stilistica. Anche a livello grafico la varietà non manca. Lo stile è semplice, ma nemici, arene, carte e personaggi sono tutti molto diversi e piacevoli alla vista. La colonna sonora non ci ha particolarmente impressionato, ma è adatta all'ambientazione e non è mai ripetitiva.
Conclusioni
Pirates Outlaws è un gioco di carte roguelike molto derivativo, ma ben realizzato. Il suo più grande punto di forza è la quantità di contenuti e la varietà, che terrà incollati per tante ore i giocatori desiderosi di provare nuovi personaggi e nuove regioni. Il sistema di battaglia è quello noto ai fan di Slay the Spire e giochi simili e la fortuna gioca un ruolo importante, ma la maggior parte del tempo è divertente partire all'arrembaggio.
PRO
- Tanti personaggio unici
- Varie modalità e regioni/difficoltà da esplorare
CONTRO
- Derivativo
- La (s)fortuna gioca un ruolo importante