Finalmente la recensione di Planet Coaster 2, così avremo una scusa in meno per continuare a giocarci la quantità insalubre di tempo che ci abbiamo passato, quotidianamente, fino ad oggi. Almeno la speranza è questa. Se vi piace costruire, siete comunque finiti nel posto giusto: infatti non crediamo esista in circolazione un altro gioco che metta nelle mani dei propri utenti degli strumenti tanto versatili e potenti come questo ultimo lavoro Frontier, almeno nel suo genere. Anche il primo Planet Coaster era un asso in tal senso, ma il passo in avanti fatto è comunque concreto. Poi c'è la parte gestionale, che per l'occasione è stata rinforzata con una serie di espedienti che non stravolgono il gioco, ma lo rendono senza alcun dubbio più interessante di prima. Ma le novità in dote di questo seguito non finiscono fortunatamente qui...
Splash!
Con Planet Coaster 2 arrivano i parchi acquatici: quindi piscine naturalmente, ma anche scivoli e attrazioni pensate appositamente per essere affrontate in costume. Servono quindi spogliatoi e, opzionali, camere che asciugheranno in un istante gli ospiti con i lori potenti getti d'aria calda, oltre ai soliti servizi già presenti nella serie. Con le piscine arriva anche la nuova figura professionale del bagnino e la necessità di utilizzare pompe per estrarre l'acqua per spedirla filtrata nelle varie vasche. Più ospiti saranno presenti in una piscina e più questa metterà a dura prova i filtri; se le cose andranno terribilmente male, vedrete l'acqua diventare via via più salmastra fino a quando nessuno vorrà più pagare l'ingresso.
Nello stesso modo funziona il reparto elettrico: i generatori creano energia, i distributori che vanno collegati con dei cavi sotterranei la diramano in raggi nelle varie zone in cui saranno piazzati. Le pompe dell'acqua, come i generatori, necessitano di manutenzione e potranno rompersi, mentre filtri e distributori di energia no. Questo significa che i primi andranno necessariamente posizionati in un'area raggiungibile, mentre i secondi potranno essere piazzati dove meglio credete, ma comunque meglio se lontani dagli occhi dei visitatori.
Campagna panoramica
Il cuore del gioco, almeno per chi inizia, è la modalità carriera. Suddivisa in quattro capitoli composti ciascuno da un numero variabile di livelli, solitamente tre o quattro, a loro volta dotati di quattro valutazioni progressivamente più difficili da raggiungere. La carriera di Planet Coaster è un'avventura che vi porterà via dalle quaranta alle cento ore a seconda di quanto tempo passerete ad affrontare le sfide presenti sulle numerose mappe offerte, scolpendo minuziosamente ogni metro quadrato del vostro parco e salvando quanti più progetti tra quelli proposti dal team di sviluppo. La carriera è il modo migliore per imparare a giocare e a costruire, inoltre ogni mappa inizia da un parco già nelle primissime fasi di sviluppo che potremo stravolgere completamente oppure al contrario assecondarne lo stile e l'idea di partenza, prendendo ispirazione da come il team di sviluppo ha utilizzato gli innumerevoli oggetti presenti nel database di Planet Coaster 2.
Lo sblocco di nuove giostre e di nuovi dettagli è invece affidato a un menù ricerca su cui potremo spendere punti che il gioco assegna con una logica troppo ambigua e certo non in modo equo lungo il percorso. In alcuni livelli la ricerca non sembra proprio crescere, in altri sbloccherete migliaia di punti in pochi minuti e senza dover fare nulla di concreto. Questo ci ha portato a dover anticipare un livello avanzato, ma già disponibile, solo per guadagnare i punti ricerca necessari per andare avanti in quello precedente. È una scelta, un bug o una scarsa implementazione di un'idea? Un sistema più classico lo si può trovare nelle altre modalità, ma si basa comunque su una simile fallace e poco soddisfacente progressione.
Un milione di dettagli
Nella personalizzazione invece questo gioco semplicemente non ha eguali. La quantità di oggetti, da caminetti a segnali stradali passando per ogni tipo di muro vi venga in mente e meccanismi animati, è come nel precedente Planet Coaster altissima. Ma è l'interfaccia utente che fa la differenza: tutto è stato migliorato, velocizzato, snellito, reso più chiaro. Dopo quindici ore, a patto di avere l'ispirazione ma è lo stesso Planet Coaster 2 a fornircene in quantità, sarete in grado di allestire un parco al passo di un grafico della Frontier, l'azienda che questo gioco lo ha realizzato. Naturalmente parliamo di strumenti davvero potenti che, per quando semplificati, necessitano comunque di una fase di apprendimento.
Non abbiate paura, tra un livello e l'altro della campagna, a far partire un parco sandbox pensato solo per sperimentare con tutte le funzioni presenti. Il gioco ne spiega un bel po', ma quelle più avanzate, senza un po' di coraggio, potrebbero rimanere inesplorate e alcune sono fondamentali. Ma perché spendere così tanto tempo su un fattore poco determinante come l'aiuola in un angolo remoto di un parco a tema? Intanto ogni elemento piazzato contribuisce a rendere la zona più piacevole per i visitatori, aumentando anche l'appetibilità delle attrazioni circostanti, e poi per pura goduria personale. Col primo Planet Coaster gli appassionati hanno realizzato cose davvero incredibili, da perfette riproduzioni di attrazioni realmente esistenti, a nuova e straordinarie giostre a tema. Del salto di qualità più netto ne hanno beneficiato le strade che in questo seguito non solo sono molto meno capricciose da piazzare, ma possono essere utilizzate per comporre davvero qualsiasi cosa vi venga in mente: piazze, sentieri che si intrecciano meticolosamente con altri, due diversi tipi di terreno percorribile uno dentro l'altro. Non è perfetto, ma ci va davvero vicino.
Love Rollecoaster
Costruire montagne russe è un po' diverso, ma solo perché è proprio difficile crearne di compatte e realistiche; si tende al contrario a creare strutture gigantesche che finiscono addirittura per spaventare eventuali clienti, oltre che a drenare inutilmente i fondi a disposizione. Di giostre vere e proprie non ne troverete una quantità smisurata, ma in quanto a rollercoaster ce n'è per tutti i gusti. In questo seguito sono stati introdotte anche nuove tecnologie per creare percorsi su binario ancora più emozionanti e imprevedibili, con sezioni split e segmenti in senso contrario.
Gli strumenti per allestire queste meraviglie sono stati naturalmente raffinati, c'è poi questo nuovo sistema di autocompletamento che è una manna dal cielo per incastrare automaticamente gli ultimi pezzi, e in modo sensato. Da questo punto di vista, Planet Coaster 2 non delude affatto le aspettative. Lo stesso sistema è utilizzato per la costruzione degli scivoli acquatici, che però per quanto siano la novità più strombazzata alla fine potevano offrire qualcosa di più. Tra l'altro la colonna della ricerca dedicata ai giochi d'acqua è una di quelle più brevi da approfondire.
Fast Lane
Graficamente Planet Coaster 2 è strano: a prima vista non sembra offrire un grandissimo salto in avanti, poi però ricarichi il precedente e ti accorgi che la differenza c'è eccome. Il primo Planet Coaster, come anche la sua interfaccia grafica, avevano l'aspetto pulito, ma leggermente sterile di uno strumento di sviluppo, mentre ora il progetto si è evoluto artisticamente a gioco a tutto tondo, colorato, allegro ma senza rinunciare a un certo realismo nelle proporzioni dei visitatori. L'acqua nelle piscine che s'increspa al passaggio dei bagnanti, le luci soffuse delle lampade immerse, la perfetta riproduzione di giostre e attrazioni anche nei suoni, ma soprattutto l'ottimo numero di animazioni di cui sono muniti gli ospiti del parco rendono questo gioco probabilmente il più appariscente nel suo genere.
Bello, bellissimo anche da ascoltare con delle fantastiche musiche che entrano in testa e non hanno nessuna intenzione di andarsene. Tecnicamente il primo era anche più vorace in termini di risorse, mentre sui PC più moderni di oggi non ci sono stati particolari rallentamenti se non durante l'utilizzo di alcuni strumenti di modifica, o quando il gioco ci ha dimostrato di essere una versione 1.0 che senza alcun dubbio necessita ancora di una manciata di aggiornamenti per esprimersi al meglio. Il limite al numero dei visitatori è attorno ai seimila individui; almeno su PC non c'è un tetto al numero di oggetti che potrete utilizzare in un parco presente invece nelle versioni console.
Conclusioni
Planet Coaster 2 non è il gestionale di parchi a tema più complesso mai realizzato, sono troppe le lacune nell'economia per esempio, ma è senza alcun dubbio uno dei più divertenti. Se vi piace costruire, più che interagire con gli ospiti, non troverete di meglio in circolazione. L'aggiunta delle attrazioni acquatiche dona maggiore varietà al gameplay e ne regalerà anche ai vostri parchi tematici, ma poteva essere più convincente e corposa. La campagna dura tantissime ore e la modalità sandbox è praticamente infinita, inoltre si può ora lavorare in più persone sullo stesso parco, ma non contemporaneamente. I passi in avanti nella gestione dello staff rendono il gioco più divertente e completo del precedente, ma dal punto di vista economico andava trovato lo stesso bilanciamento. Il gioco Frontier non è il migliore di sempre, ma comunque il migliore da molti anni a questa parte.
PRO
- Ottima grafica
- Gestire lo staff è molto più soddisfacente
- Costruire senza limiti è un sogno
CONTRO
- La gestione economica è ancora troppo debole
- Le piscine sono belle ma si poteva fare un po' di più
- Avremmo preferito risvolti più drammatici per i nostri errori