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Pocket City, la recensione

Un vero city builder su piattaforme mobile, finalmente

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   10/08/2018

Il city builder gode di una sorta di affinità elettiva con la piattaforma mobile, eppure è difficile trovarne in questo ambito uno che possa effettivamente replicare l'esperienza tipica del genere su PC. In un modo o nell'altro, il fatto che questo tipo di gioco si sposi altrettanto bene con la tipica meccanica dei free-to-play con micro-transazioni ha finito col corromperne lo spirito originale, tanto da spingerci a guardare con sospetto qualsiasi titolo di questo genere che si presenti come appositamente studiato per smartphone e tablet. Proprio il fatto di non afferire a questa degenerazione generalizzata è un primo elemento estremamente positivo in Pocket City, la cui maggiore sorpresa risiede, paradossalmente, nell'essere un gioco semplice e tradizionale, dotato di un gameplay ben studiato e senza trappole nascoste.

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Si tratta, precisamente, di quello che ci si potrebbe aspettare da un adattamento mobile di un city builder tradizionale, con diverse somiglianze rispetto a titoli recenti come Cities Skylines e struttura ovviamente semplificata in modo da venire incontro al tipo di fruizione fondamentalmente diverso. Quello che stupisce è però la profondità del gioco, che rinuncia agli elementi più particolari e complessi dei concorrenti su PC ma riesce in qualche modo a mantenerne intatti gli elementi fondamentali, introducendoci peraltro nell'azione con una gradualità perfetta, che ci porta a scoprirne i diversi aspetti in maniera progressiva e stimolante. Oltre a seguire le istruzioni dell'immancabile assistente, la scoperta graduale dei vari elementi del gioco emerge anche dalla particolare struttura a quest, con una serie di variopinti personaggi che ci propongono diversi impegni che hanno, in linea di massima, lo scopo di espandere e migliorare la città sotto diversi aspetti, in maniera più simpatica e coinvolgente.

Il sindaco plenipotenziario

L'interfaccia è perfettamente organizzata per l'utilizzo su smartphone, anche se ci sono un paio di miglioramenti che gli sviluppatori potrebbero applicare, considerando che eguagliare la comodità estrema del mouse in questo genere risulta comunque impossibile. In ogni caso, l'organizzazione dei pulsanti, delle icone e dei menù appare precisamente studiata per fornire un'esperienza di gioco ottimale in mobilità, cosa davvero notevole in un titolo fondato su opzioni da selezionare e sotto-menù da navigare. Ovviamente mancano quei dettagli più sottili e numerosi che fanno la differenza nelle simulazioni di più alto livello, come la gestione profonda degli aspetti economici o la progettazione precisa delle infrastrutture, ma avanzando nel gioco ci si stupisce di quanti elementi siano stati comunque inseriti in Pocket City e modellati per risultare facilmente fruibili su uno schermo anche molto piccolo. Oltre alla fase di costruzione della città, veniamo continuamente messi alla prova da eventi e situazioni impreviste, che vanno dalla semplice organizzazione di feste alla gestione di crisi improvvise come calamità naturali di vario tipo, sempre nel solco della storica tradizione dei SimCity.

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Questo contrasta la ripetitività che è insita in questo genere di giochi, una volta che si raggiunge il massimo grado di evoluzione, si sbloccano tutte le possibilità di costruzione e la città è sostanzialmente completa, ma il limite si raggiunge comunque a un certo punto, considerando anche l'assenza di modalità aggiuntive come il multiplayer. C'è da dire, però, che finché siamo nella fase espansiva, Pocket City è davvero difficile da abbandonare, facendo scattare quella tipica assuefazione da city builder che fa leva su quello che dev'essere un desiderio latente in ogni giocatore di costruire e gestire città sempre più complesse. Nell'utilizzo intenso sovviene giusto il desiderio di qualche piccola modifica al sistema di controllo, come la possibilità di poter spostare l'inquadratura mentre siamo in fase di costruzione o una maggiore libertà di modifica in tempo reale senza dover ricorrere all'annullamento dell'azione per farla ripartire dall'inizio, ma si tratta davvero di piccole imperfezioni. La rappresentazione grafica stilizzata e pulita rende anch'essa al meglio sugli schermi portatili, risultando da una parte molto piacevole alla vista e dall'altra ottimizzando le prestazioni in base a un livello di dettaglio che non dovrebbe appesantire troppo gli hardware più aggiornati.

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Conclusioni

Versione testata Android 0.1.112, iPad 1.0.7
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo 2,39 € / 5,49 €
Multiplayer.it
8.8
Lettori (7)
7.9
Il tuo voto

Pocket City è, semplicemente, un vero city builder studiato per i dispositivi mobile. I compromessi a cui sono scesi gli sviluppatori hanno un senso squisitamente tecnico e risultano sensati per un utilizzo ottimale del gioco su queste piattaforme, sia dal punto di vista grafico che sul fronte delle meccaniche ludiche più profonde. Il risultato è davvero molto vicino ai sogni di coloro che hanno a lungo aspettato un SimCity completo da giocare sul proprio smartphone, ma appare anche molto appetibile a chi non è esperto del genere, vista l'ottima introduzione progressiva alle sue caratteristiche. L'assenza di qualsiasi trappola da micro-transazioni o tempi d'attesa forzati è ossigeno puro per chi vuole semplicemente giocare e Pocket City, almeno fino al sopraggiungere dei limiti fisiologici del genere, ve lo lascerà fare alla grande.

PRO

  • Gameplay ben strutturato e coinvolgente
  • Ottima realizzazione tecnica
  • Buon compromesso con la complessità del city builder classico
  • Nessun tempo di attesa né micro-transazione

CONTRO

  • Il sistema di controllo ha ancora spazio per miglioramenti
  • L'interesse può calare nettamente, conclusa la fase espansiva