La recensione del DLC Terre Innevate della Corona pone fine ai nuovi contenuti relativi a Pokémon Spada e Scudo: il viaggio a Landa Corona dovrebbe infatti concludere l'avventura del Pass di Espansione, venduto a 30 euro, e in versioni separate per i due giochi, sull'eShop di Nintendo Switch. Potremo quindi finalmente mettere un punto sul pacchetto offerto da Game Freak e, di conseguenza, anche su quello che ha rappresentato questa ottava generazione.
Dopo avervi raccontato la nostra esperienza sull'Isola dell'Armatura, eccoci quindi pronti a valutare il pacchetto completo e il DLC Le Terre Innevate della Corona.
Landa Corona: tra Storia e Leggende
Per arrivare a Landa Corona si prende il solito treno da Brassbury: si può farlo in qualsiasi momento dopo aver raggiunto per la prima volta le Terre Selvagge, ma va tenuto presente che alcune sezioni del DLC richiederanno di essere arrivati a un determinato punto della storia. Per accedere a tutto il giocabile è necessario aver completato tutto, anche la campagna de L'Isola Solitaria dell'Armatura. Ancora una volta, il livello dei Pokémon della Landa Corona scala in base al numero di medaglie ottenute fino a quel momento. La regione è una sorta di tundra innevata con un sapore scozzese e alcuni elementi ispirati ad Edimburgo, e presenta subito una linea narrativa ben precisa: tutto ruota intorno al rapporto tra Peony e sua figlia Nia, e ad alcune leggende raccolte da questo vulcanico personaggio per intrattenere la ragazza durante la loro vacanza. Il filo principale è legato a Calyrex, il nuovo Pokémon leggendario di tipo Psico/Erba che è protagonista di una campagna piuttosto corposa, dove il giocatore è chiamato ad affrontare alcune missioni e a prendere un'importante decisione. Non si è di fronte a una narrazione particolarmente articolata, ma i personaggi hanno una discreta caratterizzazione e gli incarichi sono una buona scusa per cominciare ad esplorare l'area.
La seconda leggenda si articola seguendo un nuovo trio di uccelli leggendari: le forme Galar di Articuno, Zapdos e Moltres sono Pokémon ben distinti rispetto a quelli visti a Kanto e, anche se la loro apparizione nell'area non viene spiegata in maniera approfondita, i meccanismi che portano alla loro cattura sono davvero interessanti: li si può infatti trovare a svolazzare nelle tre diverse Terre Selvagge di Galar e ognuno di loro richiede un approccio differente per dare avvio allo scontro.
L'ultima leggenda, infine, riguarda i Regi, una serie di giganti elementali ispirati ai golem ebraici e introdotti per la prima volta nei giochi di terza generazione. Finora ne erano noti quattro, ma a Landa Corona è possibile incontrare due nuovi esemplari inediti, Regieleki e Regidrago. Purtroppo la loro cattura è quella che ha deluso di più: ci si aspettava degli enigmi difficili da risolvere e profondi dungeon da esplorare; la realtà si è concretizzata in quattro templi con un'unica stanza ciascuno, ai quali si accede senza dover scomodare troppo il proprio acume. Peccato.
Bundle Pack
Il DLC Le Terre Innevate della Corona sarà disponibile dal 23 ottobre 2020 per tutti coloro che hanno acquistato a 30 euro uno dei pass di Espansione di Pokémon Spada e Pokémon Scudo. A partire da venerdì 6 novembre, verrà poi pubblicato un bundle pack che contiene il gioco principale Pokémon Spada o Pokémon Scudo e il rispettivo Pass di espansione. I contenuti sono esattamente gli stessi che si otterrebbero con l'acquisto separato del gioco base più l'espansione, ma la differenza è che qui tutti i software inclusi sono già caricati su una singola scheda di gioco.
L'Endgame che mancava
Quello che invece stupisce in positivo del DLC Le Terre Innevate della Corona è la sua enorme quantità di contenuti: infatti non si fa in tempo a completare un filone narrativo, che subito Game Freak propone una nuova avventura, una nuova modalità o un nuovo sentiero da battere. Appena arrivati si viene subito introdotti alle Avventure Dynamax, una nuova modalità dove si fa squadra con altri tre Allenatori, online, in locale o controllati dall'intelligenza (si fa per dire) artificiale, per esplorare una tana piena di Pokémon Dynamax. A differenza delle normali tane presenti nelle Terre Selvagge, qui si sceglie un Pokémon a testa tra quelli offerti in prestito di volta in volta e si parte alla sfida di una serie di creature dinamaxizzate. Se ne devono affrontare tre prima del boss, ovvero uno dei tanti Pokémon leggendari incontrati nelle precedenti generazioni e finalmente disponibili alla cattura. Per aumentare la sfida, i danni ricevuti negli scontri non vengono azzerati dopo la lotta, ma alcuni personaggi possono ripristinare Punti Salute e Punti Potenza, oppure offrire nuovi Pokémon casuali: si dovrà quindi scegliere quale percorso seguire anche in base a cosa si vuole ottenere dopo ogni scontro, e non solo sulla base del tipo da sfidare. Anche perché catturarne uno permette di sostituire quello che si ha in squadra. La progressione procede per votazione, e alla fine del percorso si può tenere solo un Pokémon tra quelli catturati fin lì.
Ogni leggendario può essere catturato una sola volta, quindi l'idea di cacciare Pokémon con natura o IV specifici diventa piuttosto difficile da applicare. Alla fine di ogni giro si ottengono Roccemax, una valuta che permette di ottenere ricompense piuttosto ghiotte; tra queste spicca il cerotto abilità, un nuovo oggetto che permette di sostituire l'abilità di un Pokémon con quella speciale della sua specie. Il matchmaking può contare su password di 8 caratteri e si è rivelato piuttosto rapido in tutte le circostanze. Da rivedere, invece, il meccanismo di ridistribuzione dei giocatori in caso di abbandono da parte di uno degli allenatori: al momento questo riporta tutti all'inizio, costringendo a riprendere la sfida in singolo, potendo contare solo su personaggi non giocanti che si confermano davvero molto poco intelligenti. Sarebbe stato meglio un sistema più smart, magari capace di sostituire il singolo giocatore che abbandona con un nuovo allenatore, preferibilmente umano. A un certo punto, comunque, si aggiungono all'equazione pure le Ultra Creature, mentre un'opzione aggiuntiva permette di affrontare le Avventure Dynamax in modalità infinita: una versione survival che consente di ottenere tantissime roccemax, ma che non permette di catturare Pokémon leggendari e che si rivela ben presto un po' ripetitiva. Sicuramente sarà una buona scusa per affrontare lunghe sessioni di streaming su Twitch ma, senza una chat integrata per coordinare le mosse, è davvero noioso affrontare decine di Pokémon Dynamax in successione con degli sconosciuti. Anche a causa dell'impossibilità di lasciare il proprio posto a un altro quando ci si stufa di proseguire.
La cattura dei leggendari non si ferma però alla campagna di Peony e alle Avventure Dynamax: a un certo punto bisognerà seguire le tracce di un altro trio di creature sfuggenti, che porteranno all'incontro con niente meno che un Pokémon misterioso. Ci sono insomma davvero tanti incentivi per esplorare ogni angolo di Landa Corona e finalmente il team ha accolto la richiesta di inserire missioni articolate per la cattura dei leggendari. Bene così! Purtroppo rimangono i limiti strutturali già evidenziati nella recensione di Pokémon Spada e Scudo, su tutti una presentazione delle Terre Selvagge davvero troppo ripetitiva: l'alternanza di aree innevate e praterie viene interrotta da troppi pochi punti di interesse; grotte e dungeon non hanno quasi diramazioni e risultano tutti uguali; mancano praticamente del tutto le attività secondarie e, se si esclude Peony, non ci sono nuovi personaggi di cui valga la pena conoscere la storia. A parte questo, l'aggiunta del Torneo delle Star di Galar rappresenta l'ultima aggiunta alle attività semi-competitive di Goalwick. Questo ennesimo torneo ideato da Dandel permette di affrontare Lotte Multiple contro e insieme ai vari personaggi della campagna, approfondendo la loro conoscenza e ottenendo altre ricompense per il competitivo. Peccato solo che non possa essere affrontato online con gli amici.
Arrivederci Ottava Generazione
Con il DLC dedicato a Landa Corona si può considerare conclusa l'esperienza con l'ottava generazione Pokémon e può quindi aver senso approfittare di questa recensione per fare un bilancio di questi due anni di contenuti. È inutile negarlo: l'esordio su Switch del franchise è stato caratterizzato da alti e bassi. Pokémon Spada e Pokémon Scudo hanno rappresentato un punto di svolta importante per The Pokémon Company, che si è trovata a fare i conti con un salto generazionale senza precedenti dal piccolo 3DS all'ibrida di Nintendo. Le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti: un comparto tecnico scarno e mal ottimizzato; funzionalità online macchinose e incomplete; una narrativa che prova a spingere sulla caratterizzazione dei personaggi ma lo fa senza troppa convinzione. E non ha senso tornare sulla questione del genocidio masudiano, visto che gli ultimi aggiornamenti hanno aumentato a dismisura il numero di Pokémon catturabili.
Non mancano però nemmeno i lati positivi: da un design delle creature particolarmente ispirato a un rinnovamento riuscito della Lega Pokémon, passando per un competitivo mai così accessibile e un Pass Espansione che ha pian piano intrapreso una strada interessante per quello che sarà il futuro del brand, soprattutto nell'approccio alla cattura dei leggendari e alla varietà dei contenuti. Come sarà la prossima generazione? E arriverà prima o dopo il tanto atteso di Sinnoh? Difficile dirlo: ciò che è certo è che Game Freak avrà un banco di prova fondamentale e dovrà sfruttare ogni elemento a sua disposizione, inclusa la collaborazione con gli altri team Nintendo di Tokyo, per dar vita a un tripla A a tutto tondo, non solo nelle vendite.
Conclusioni
Il DLC Le Terre Innevate della Corona va a concludere in maniera assolutamente dignitosa il Pass Espansione di Pokémon Spada e Pokémon Scudo. Dopo una prima parte legata all'Isola dell'Armatura soddisfacente, ma troppo confinata all'esperienza competitiva, questa seconda sezione riesce a soddisfare il bisogno di esplorazione anche dei giocatori più esigenti. Certo, non riesce a farlo attraverso un'ambientazione che solo in rari casi risulta suggestiva, ma lo fa grazie a una grande attenzione alle modalità di cattura dei leggendari e a una campagna semplice, ma sempre divertente. Manca ancora qualcosa per raggiungere gli standard dei migliori JRPG sulla piazza, ma qualche miglioramento comincia a intraversi. Coraggio Game Freak!
PRO
- Linea narrativa semplice ma divertente
- Tante modalità di cattura dei leggendari
- Contenuti a non finire e per tutti i gusti
CONTRO
- Mappa ancora una volta poco ispirata
- Deludenti gli enigmi legati ai Regi
- Livello di sfida della campagna ancora troppo basso