Realme X2 Pro, la recensione

Nata da una costola di OPPO, Realme si è successivamente resa del tutto indipendente e ha cominciato a produrre una serie di dispositivi davvero molto interessanti, l'ultimo dei quali è questo Realme X2 Pro di cui state leggendo la recensione. Parliamo di uno smartphone che ha tutte le carte in regola per battersi con l'offerta Xiaomi, attualmente leader assoluta quando si tratta di introdurre sul mercato prodotti dall'eccellente rapporto qualità/prezzo: Realme X2 Pro in questo senso mette sul piatto una dotazione da top di gamma riuscendo a mantenersi su cifre che oscillano tra i 399 e i 499 Euro a seconda della configurazione, anche se qualche compromesso comunque c'è e si vede. Andiamo dunque a scoprire quali sono i punti di forza e debolezza di un device che ha comunque le stimmate del best buy.

Dotazione e design

Le caratteristiche interessanti di Realme X2 Pro cominciano dalla confezione, che comprende una cover in TPU, un cavo USB-C e soprattutto un alimentatore da 50 Watt decisamente lussuoso per questa fascia di prezzo (e non solo) capace di ricaricare completamente il dispositivo nell'arco di circa 40 minuti. Si tratta solo della punta dell'iceberg della dotazione di un prodotto con una scheda tecnica davvero impressionante: processore Snapdragon 855 plus, GPU Adreno 640, doppia SIM, connettività Bluetooth 5.0, NFC, Radio FM e set di RAM da 6, 8 o 12 GB abbinati a 64, 128 o 256 GB di memoria non espandibile (di tipo UFS 3.0 solo per i tagli maggiori) a seconda della versione scelta.

Parliamo indubbiamente di tanta roba, racchiusa però in un dispositivo dal design piuttosto anonimo, come spesso capita con gli smartphone pensati e realizzati in Cina. La parte frontale offre un display da 6,5 pollici con sensore biometrico integrato e un piccolo notch a goccia, mentre sul retro è ben visibile il modulo fotocamere in posizione centrale e sporgente di qualche millimetro: entrambe le superfici sono realizzate in Gorilla Glass 5 e sono unite da un telaio in alluminio sul quale trovano spazio il tasto di accensione e l'alloggiamento per le due SIM, i pulsanti di controllo del volume, il jack da 3,5 mm, la porta USB-C e gli altoparlanti stereo. Realme X2 Pro non sarà originale, ma di sicuro è assemblato alla perfezione e restituisce l'impressione di un dispositivo solido, con una buona distribuzione del peso che non fa sentire più di tanto i suoi pur ragguardevoli 199 grammi, anche se le dimensioni pari a 161 x 75.7 x 8.7 mm rendono preferibile utilizzarlo sempre con entrambe le mani.

Schermo e fotocamere

Realme non si è risparmiata nemmeno sul display da 6,5 pollici, che si rivela indubbiamente come uno dei fiori all'occhiello di X2 Pro. Il pannello è un Super AMOLED con risoluzione FullHD+ e frequenza di aggiornamento a 90 Hz che solitamente è appannaggio di dispositivi dal prezzo decisamente superiore. Il risultato è uno schermo che garantisce ottime performance sia nell'utilizzo comune sia nella fruizione di contenuti multimediali, agevolato peraltro da una luminosità eccellente che lo rende perfettamente leggibile anche sotto il sole diretto. Volendo cercare il pelo nell'uovo, la temperatura di colore non è calibrata in maniera impeccabile e si nota qualche riflesso di troppo inclinando il dispositivo, ma si tratta di poca cosa anche in ottica gaming, con i 90 Hz che fanno invece una gran figura con i titoli che supportano questa opzione.

Meno entusiasmante ma comunque molto positivo il giudizio riservato al comparto fotografico, che conta su un sensore anteriore da 16 MP e quattro moduli posteriori, ovvero uno standard da 64 MP, un grandangolare da 8 MP, un teleobiettivo da 13 MP con zoom 2X e un sensore da 2 MP per la profondità di campo. La fotocamera per i selfie fa quello che deve senza infamia e senza lode, mentre la principale restituisce scatti dettagliati e ricchi di colori in condizioni di luce ottimali, perdendo qualcosa in notturna nonostante un recente aggiornamento abbia migliorato proprio la modalità apposita. In generale si sente un po' la mancanza di una stabilizzazione ottica, soprattutto quando si usano tele e grandangolare, ma le performance globali sono comunque in grado di soddisfare l'utente medio, grazie anche ad un software completo di tutte le funzionalità necessarie a eseguire una buona varietà di scatti. Notevole la possibilità lato video di arrivare ai 4K a 60 fps, anche se accontentandosi dei 30 fps si viene ricompensati con una valida stabilizzazione digitale.

Prestazioni, autonomia e software

L'utilizzo di un processore top di gamma come lo Snapdragon 855 plus fa sì che Realme X2 Pro risulti davvero veloce e reattivo nell'utilizzo quotidiano - complice anche la maggiore fluidità garantita dallo schermo a 90Hz - ma pure sottoponendolo a un multitasking intenso non mostra incertezze di sorta. Con i videogiochi lo smartphone se la cava benissimo, riuscendo a gestire titoli impegnativi con settaggi grafici alti senza subire rallentamenti: da segnalare poi la presenza di una modalità apposita che consente di ottimizzare le risorse del dispositivo quando si gioca e di gestire tutta un serie di opzioni riguardanti le notifiche, le prestazioni e il consumo della batteria. Questa vanta una capienza di 4000 mAh, un valore standard sulla carta ma che si traduce in un'autonomia decisamente buona nell'utilizzo pratico: una carica completa può durare quasi due giorni con uno sfruttamento moderato del telefono, mentre stressandolo parecchio si arriva comunque a sera senza entrare in riserva. Della ricarica rapida abbiamo già detto in apertura, mentre quella wireless sfortunatamente non è supportata.

Sul fronte software, Realme X2 Pro monta il sistema operativo Android 9.0 Pie declinato tramite l'interfaccia ColorOS 6.1 ereditata da OPPO. Purtroppo proprio questo è l'aspetto evidentemente più debole del pacchetto offerto dall'azienda cinese, nonostante ci siano dei miglioramenti rispetto alle precedenti release. Il look è ora un po' meno infantile e si registra una diminuzione nella quantità di bloatware, ma allo stesso tempo i menu continuano ad apparire ridondanti e non sempre chiari (complice anche una traduzione in italiano tutt'altro che impeccabile) ed è abbastanza frequente incappare in qualche piccolo bug. Le funzioni indispensabili ci sono comunque tutte, comprese le gesture e la modalità notturna, mentre la schermata delle impostazioni ospita una sezione dedicata alle caratteristiche ancora in fase di beta, una posizione attualmente occupata da un dark mode che denota ancora qualche problemino.