Era il 21 maggio 2010 quando, in Europa, faceva il suo debutto su PlayStation 3 e Xbox 360 un videogioco capace di definire la sua generazione: Red Dead Redemption. A "soli" 14 anni di distanza, finalmente, il capolavoro Rockstar Games arriva anche su PC. Ma sarà sopravvissuto alla prova del tempo? Scopriamolo in questa recensione.
Amore e vendetta al tempo del West
Molti di voi sapranno già quali sono le vicende narrate nel primo Red Dead Redemption, ma dato che è la sua prima volta su PC, diamo una breve infarinatura per tutti coloro che non hanno mai avuto modo di provarlo. O coloro che in questi 14 anni si sono scordati dei Marston.
La storia riprende esattamente dove si fermava Red Dead Redemption 2 (essendo questo un prequel, nonostante il numero sequenziale), con John Marston costretto a collaborare con le fondamenta di quella che diventerà, nel giro di qualche anno, l'FBI per braccare e catturare tutti i membri in vita della banda di Dutch van der Linde, con la quale ha condiviso gran parte della sua vita da fuorilegge.
È una classica storia western, con sparatorie, duelli, bizzarri incontri e personaggi annebbiati dalla ricerca del "sogno americano". La versione PC comprende tutti i contenuti aggiuntivi usciti e anche l'espansione Terrore dall'Oltretomba, la virata orrorifica che porta gli zombie all'interno del West di Rockstar, con una nuova campagna, un mondo di gioco decisamente stravolto e decine di ore aggiuntive tra non morti e assurdità varie.
Oggi come ieri
Red Dead Redemption va approcciato in una sola maniera: tenendo in considerazione che si tratta di un gioco del 2010, pre-GTA V. Di consequenza, non bisogna aspettarsi una profondità di gameplay sconvolgente. Men che meno se la si paragona a quella del secondo capitolo.
Se lo si approccia con questa consapevolezza, sarà in grado di stupirvi per tutti i motivi che hanno stupito i giocatori quattordici anni fa. Le sparatorie sono divertenti ed esaltanti, merito principalmente della colonna sonora senza tempo e del ragdoll dei personaggi che ha reso celeberrima Rockstar, con una risposta ai comandi spesso ballerina, ma che, comunque, non mina la godibilità.
Tante armi, tanti modi per eliminare i nemici, minigiochi in quantità (poker, lancio del ferro di cavallo, il fenomenale cinque dita!), taglie, incontri casuali, animali leggendari da cacciare o domare, caccie al tesoro. Non manca niente di ciò che ha fatto impazzire l'industria videoludica agli albori del secondo decennio del XIX secolo. Però, ecco, non aspettatevi neanche nulla di più. Quello che era ieri, lo è anche oggi. Sembra strano dirlo, ma, nonostante i tanti anni passati, si tratta di una conversione, non di una remaster o un rifacimento.
Come gira su PC?
Ma veniamo alla domanda fatidica, che tutti state aspettando: come gira su PC? Senz'altro la conversione di Double Eleven permette di apprezzare da un nuovo punto di vista il gioco e la cura messa dietro questo progetto dal gruppo di sviluppo circa quindici anni fa. I 720p con cui (quasi) tutti noi lo abbiamo provato anni addietro sono un lontano ricordo, così come i 30 fotogrammi al secondo.
4K nativo con supporto fino ai 144hz, compatibilità con schermi Ultrawide e Super Ultrawide, HDR10, DLSS, NVIDIA Reflex e Frame Generation: queste le principali novità tecniche che accompagnano l'arrivo su PC di Red Dead Redemption, con una particolare attenzione per la qualità delle ombre, unico vero elemento in grado di dare quel poco di profondità in più da permettere al gioco di adattarsi, almeno in minima parte, alle esigenze visive dell'attuale generazione.
Noi lo abbiamo provato con impostazioni Ultra, risoluzione 4K nativa e limite a 60 fps, il che ha richiesto, in tutto, poco più di 2 GB di VRAM. Non è, quindi, un gioco pesante. Anzi, la maggior parte delle configurazioni, anche quelle più "attempate", riusciranno a farlo girare senza problemi. O quasi.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema operativo: Windows 11
- Processore: Intel Core i7-10700
- Memoria: 16 GB di RAM
- Scheda video: NVIDIA GeForce RTX 3070
- DirectX: Versione 12
- Memoria: Samsung SSD 1TB
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows 10 64-Bit
- Processore: Intel Core i5-4670 / AMD FX-9590
- Memoria: 8 GB di RAM
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 960 / AMD Radeon R7 360
- DirectX: Versione 12
- Memoria: 12 GB di spazio disponibile
- Scheda audio: Direct X Compatible
Requisiti consigliati
- Sistema operativo: Windows 10 64-Bit
- Processore: Intel Core i5-8500 / AMD Ryzen 5 3500X
- Memoria: 8 GB di RAM
- Scheda video: NVIDIA RTX 2070 / AMD RX 5700 XT
- DirectX: Versione 12
- Memoria: 12 GB di spazio disponibile
- Scheda audio: Direct X Compatible
- Note aggiuntive: SSD recommended
L’onta dell’instabilità
Questa conversione di Red Dead Redemption per PC non è esente da problematiche tecniche ingiustificate, che non hanno senso di esistere all'interno di un gioco che non introduce nulla rispetto a quanto proposto più di un decennio fa, se non la mera risoluzione e quel pizzico di impatto grafico in più dato dalla gestione di luci e ombre.
Non sono rari i cali di fotogrammi, specialmente quando ci si volta velocemente o si va a cavallo, con evidenti picchi durante i filmati di intermezzo. Abbiamo provato ad abbassare i settaggi grafici, a diminuire la risoluzione, a smanettare con l'upscaling. L'unica vera differenza l'abbiamo notata quando abbiamo disattivato la sfocatura di movimento, ma il problema, seppur decisamente ridimensionato, ha continuato a palesarsi, di tanto in tanto. Il che appare insensato, considerando che quanto proposto, se ci si ferma ad analizzare con un minimo d'attenzione, presenta texture poco più che abbozzate e modelli poligonali grezzi, figli di un'epoca che inizia a mostrare la sua lontananza.
Il colpo d'occhio, sicuramente, migliora quando ci si trova a esplorare la mappa, magari con il cielo che inizia a coprirsi di nubi al tramonto, evocando come mai prima d'ora la natura pittorica alla base del gioco che (chi ha avuto modo di giocare il secondo capitolo lo sa bene) ha sempre contraddistinto la serie.
Conclusioni
Abbiamo dovuto aspettare più di un decennio, ma Red Dead Redemption è finalmente arrivato su PC. Il risultato è valso l'attesa? Dopo tutto questo tempo, ci saremmo aspettati una risposta unicamente positiva. Purtroppo, non si è rivelato essere questo il caso. Il gioco, nonostante sia tutt'altro che pesante a livello grafico, risente di alcuni cali di fotogrammi che minano l'esperienza. Un'esperienza che, peraltro, non aggiunge assolutamente nulla rispetto al titolo che abbiamo imparato a conoscere e amare già anni fa. Il che non è certo un problema, dopotutto stiamo parlando di una conversione, non di una Remaster, né tantomeno di un Remake. Ma il prezzo di listino di 50 euro (che oggi consideriamo poco sopra quello "budget", ma che al tempo dell'uscita era appena al di sotto rispetto a quello dedicato ai giochi di punta su console) conferisce alle pecche e ai confronti con il passato tutto un altro peso.
PRO
- La versatilità del PC è in grado di dare nuova vita al gioco
CONTRO
- Troppa instabilità per un titolo di quattordici anni fa
- Prezzo decisamente fuori scala