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Remnant: From the Ashes, la recensione della versione Nintendo Switch

Remnant: From the Ashes è arrivato su Nintendo Switch e abbiamo avuto modo di provarlo: ecco la nostra recensione dell'avventura sparatutto dal taglio soulslike.

RECENSIONE di Nicola Armondi   —   04/04/2023
Remnant: From the Ashes, la recensione della versione Nintendo Switch
Remnant: From the Ashes
Remnant: From the Ashes
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Nel corso dell'estate 2023, avremo finalmente modo di mettere le mani su Remnant 2, il nuovo gioco di Gunfire Games che sembra promettere una netta evoluzione rispetto al primo capitolo sotto vari punti di vista. Prima di allora, però, potrebbe essere una buona idea (ri)scoprire proprio il primo capitolo: Remnant: From the Ashes, ora disponibile in versione Nintendo Switch.

I fan della console della casa di Kyoto hanno dovuto aspettare un po' prima di poter finalmente giocare allo sparatutto in terza persona con influenze soulslike, ma finalmente il gioco è arrivato. Il risultato finale è valso l'attesa? Scopritelo nella nostra recensione di Remnant: From the Ashes.

2019

L'area di partenza, che fa da tutorial in Remnant: From the Ashes
L'area di partenza, che fa da tutorial in Remnant: From the Ashes

Facciamo prima di tutto un veloce ripasso per chiunque non abbia mai sentito parlare di Remnant: From the Ashes. Come detto, si tratta di un gioco in terza persona con combattimento sparatutto, influenzato dai soulslike. Questo significa che avremo una serie di labirinti da affrontare con tanto di boss, dei punti di salvataggio/teletrasporto che ricaricano la nostra vita e le nostre risorse fondamentali facendo però ricomparire anche i nemici e avremo equipaggiamenti e statistiche da potenziare per rimanere a livello con gli avversari.

Una caratteristica di Remnant: From the Ashes è la generazione (parzialmente) procedurale del mondo di gioco. Certe sezioni sono fisse, mentre alcune aree e nemici verranno posizionati casualmente, garantendo anche un po' più di varietà in caso vogliate giocare più volte con classi diverse. Come vi abbiamo raccontato nella recensione per PC, PlayStation 4 e Xbox One, si tratta di un gioco impegnativo, forse alle volte un po' troppo (ci sono comunque i livelli di difficoltà), ma molto divertente.

La conversione per Switch di Remnant: From the Ashes

Uno dei nemici del gioco: di rado li vedrete da così vicino in Remnant: From the Ashes
Uno dei nemici del gioco: di rado li vedrete da così vicino in Remnant: From the Ashes

Il gameplay non è ovviamente cambiato da una versione del gioco all'altra. Ciò che ha necessariamente dovuto subire un ridimensionamento è il comparto tecnico. L'originale Remnant: From the Ashes, in versione console, non è certamente il videogame tecnicamente più avanzato: si tratta di un onesto medio budget, che fa quel che può per risultare visivamente il più piacevole possibile. Su Switch, però, sono stati necessari molteplici sacrifici.

Ovviamente la risoluzione a schermo è inferiore, ma a subire un duro colpo sono soprattutto le texture, che perdono enormemente di qualità. In varie situazioni molti dettagli sono andati persi ed è facilissimo trovare elementi che sembrano macchie di colore più che muri o pavimenti. Ciò che però ha veramente impatto è l'eliminazione totale delle ombre e di moltissimi effetti di luce: in alcuni casi quest'ultimi sono stati sostituiti con un caricamento di una texture extra a bassa risoluzione che colora l'ambiente per imitare l'illuminazione. Alcune luci a intermittenza però così diventano luci fisse, altre spariscono completamente, altre texture della finta luce si caricano solo se siamo in una certa posizione e spariscono in un'altra. Nel complesso, il gioco è molto più "piatto".

Spariscono ovviamente anche moltissimi effetti particellari e i pochi necessari rimasti sono più semplici. Anche i modelli di personaggi e nemici sono nettamente meno dettagliati, sia nelle texture che nella conta poligonale. La versione Switch subisce anche un colpo nei caricamenti: se con la versione PS4 eseguita su PS5 servono 16 secondi circa per uno specifico caricamento, sulla console di Nintendo si arriva a 34 secondi. Gli spostamenti con caricamento sono frequenti in Remnant: From the Ashes, quindi questi rallentamenti avranno un peso sul tempo totale, alla fine della partita.

In termini di frame rate, infine, il gioco cerca di mantenere i 30 FPS anche se non ce la fa in ogni singola situazione. I cali sono comunque rari e non troppo di impatto, quindi sotto questo punto di vista siamo tutto sommato soddisfatti.

Giocare in mobilità

Remnant: From the Ashes è cromaticamente vario
Remnant: From the Ashes è cromaticamente vario

È chiaro che Remnant: From the Ashes è più bello visivamente su PC e subito dopo su PlayStation e Xbox, con Switch che arriva ovviamente in ultima posizione. Non è una sorpresa e per una certa fetta di pubblico la versione Switch è interessante per la possibilità di giocare in mobilità.

Pur sapendo che in parte dipende dal gusto e dalle effettive modalità di spostamento e dalle tempistiche del singolo giocatore, in generale riteniamo che Remnant: From the Ashes non sia un gioco particolarmente adatto alla mobilità. Anche se in modo alternativo, rimane una sorta di soulslike nel quale bisogna prestare sempre massima attenzione, non si deve perdere di vista lo schermo per un secondo e anche sfruttare il sonoro per capire se alle nostre spalle sta arrivando un mostro apparso dal nulla (sì, può accadere). La pausa non è contemplata, ma potete tornare alla Home di Switch per bloccare la vostra partita anche nel mezzo del combattimento, fortunatamente.

Se si muove, sparate: questa è l'unica regola in Remnant: From the Ashes
Se si muove, sparate: questa è l'unica regola in Remnant: From the Ashes

Ciò detto, considerando la perdita di dettagli e l'impoverimento di luci/ombre, giocando in modalità portatile è alle volte un po' difficile distinguere i nemici in lontananza (il fatto che ambiente e avversari siano spesso di colori simili non aiuta). Più volte ci siamo ritrovati ad appiccicare la faccia alla console per essere sicuri di non perderci un movimento. Perlomeno giocando sullo schermo di Switch e non sul televisore l'inferiore risoluzione ha un impatto minore sull'esperienza complessiva.

Sappiamo di essere stati abbastanza critici fino a questo momento e vogliamo ripetere il punto. La versione Nintendo Switch di Remannt: From the Ashes è certamente la peggiore tra quelle disponibili e se avete altre piattaforme dovreste preferire quelle, ma in ogni caso il lavoro di conversione è adeguato alle possibilità della console e l'esperienza di gioco complessiva rimane divertente oggi come nel 2019, soprattutto in multigiocatore (disponibile sia online che in locale con più console connesse tra loro).

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 39,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (9)
7.2
Il tuo voto

Remnant: From the Ashes è un buon gioco, ma è chiaro che la versione Switch non è la migliore e non la preferibile se si dispone di altre piattaforme. Sul lato tecnico, ogni elemento ha subito un visibile colpo, ma il frame rate è abbastanza stabile da permette di giocare senza troppe preoccupazioni. Non è probabilmente il gioco migliore per la mobilità, ma dipende anche dai vostri gusti. Se però avete solo Switch e siete sempre stati incuriositi da questa avventura, ve la consigliamo.

PRO

  • Sempre divertente, soprattutto in multigiocatore
  • Il frame rate non è meno stabile delle versioni PS/Xbox

CONTRO

  • Risoluzione, dettagli, luci, ombre: tutto è stato castrato
  • Caricamenti lunghi
  • Non è un gioco pensato per la mobilità