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Remothered: Tormented Fathers, la recensione per Nintendo Switch

La nostra recensione di Remothered: Tormented Fathers su Nintendo Switch: come sarà andata la conversione del titolo di Chris Darrill?

RECENSIONE di Simone Pettine   —   06/09/2019

È la terza volta in poco più di un anno che torniamo a parlarvi di questo titolo in particolare, e oggi lo facciamo con la recensione di Remothered: Tormented Fathers per Nintendo Switch. Chris Darrill e Stormind Games (team italiano) hanno continuato a supportare la propria opera, la prima di una trilogia che proseguirà il prossimo anno con il secondo capitolo della serie, e cioè Remothered: Broken Porcelain. Nell'attesa, ovviamente, non poteva mancare un porting per Nintendo Switch, dato che fino a questo momento solo i giocatori della console ibrida Nintendo erano rimasti tagliati fuori. Difatti il titolo è attualmente disponibile su PC, PlayStation 4, Xbox One... e ora su console Nintendo. Ma quali sono i risultati raggiunti dal processo di conversione del team? Non i migliori della storia recente, purtroppo, e lo raccontiamo con una punta di rimpianto.

La conversione su Nintendo Switch

La conversione di Remothered: Tormented Fathers è l'oggetto specifico e principale di questo articolo. Dobbiamo dunque partire proprio da qui, e alzare bandiera bianca: purtroppo non ci siamo. L'opera di Chris Darrill - la bella, inquietante e divertente opera di Chris Darrill, che ha già ricevuto un 8.5 da ben due recensori di Multiplayer.it, recentemente anche con la recensione di Remothered: Tormented Fathers su PlayStation 4 - arriva su Nintendo Switch al termine di una conversione evidentemente problematica. A dire il vero, si comincia davvero bene, sospesi in una sorta di illusione ricca di speranza: i filmati di apertura presentano un dettaglio notevole per la console portatile targata Nintendo, tutto scorre fluido... fino al momento di prendere davvero in mano i Joy-Con (o il Pro Controller) e di cominciare a camminare nei dintorni della proprietà del signor Felton.

Remothered: Tormented Fathers, la recensione per Nintendo Switch

E qui le cose cominciano ad andare male, principalmente dal punto di vista della resa grafica. Remothered: Tormented Fathers su Nintendo Switch si vede più o meno come si vedrebbe un titolo della PlayStation 2. Il paragone potrebbe sembrare eccessivo, quasi cattivo, ma non è così: a dirvelo è chi ha già amato il videogioco, prima su PC e poi su PlayStation 4. Il livello di dettaglio a schermo è ai minimi storici, i fondali sfocati, sbiaditi, sgranati, e lo stesso si può dire per gli oggetti alla portata di mano della protagonista. Anche l'illuminazione degli ambienti esterni, la superficie delle poche pozzanghere, il tramontare del sole tra gli alberi, lasciano molto a desiderare. Ma i problemi non finiscono qua: steli di fiori che scompaiono avvicinandosi troppo, compenetrazioni (fortunatamente queste ultime minime), confusione degli oggetti nel giardino che sfumano l'uno nell'altro, superfici distanti che si illuminano sporadicamente e senza motivo. Potremmo proseguire, ma non lo faremo.

Remothered: Tormented Fathers, la recensione per Nintendo Switch

La situazione non migliora una volta entrati finalmente nella villa dei Felton, dove l'illuminazione mostra evidenti problemi rispetto alle versioni del titolo per console e PC. L'atmosfera soffusa e cupa è diventata straniante: a volte è davvero difficile distinguere gli oggetti dall'altra parte della stanza, figurarsi alla fine del corridoio. Come potrete immaginare, questo rende difficile non solo immedesimarsi appieno nel titolo, ma anche agire a dovere nelle fasi stealth, che ne rappresentano la struttura portante. Come fare a scappare da Felton, piazzare diversivi, raccogliere oggetti difensivi, interagire con punti dell'ambiente ben precisi, se quasi tutto è sgranato e difficilmente identificabile?

Avrete la dimostrazione in piena evidenza nei momenti di transizione tra filmati e gameplay vero e proprio. Su console e PC i filmati erano una spanna al di sotto della resa complessiva del videogioco vero e proprio, qualitativamente parlando. Su Nintendo Switch sono invece l'aspetto meglio riuscito: un dato che fa riflettere. Tutto questo non migliora in modalità portatile, ma come sempre le dimensioni ridotte dello schermo rendono meno percettibili ed invadenti determinati difetti, principalmente visivi.

Il gameplay: l’orrore è salvo

Al di là degli evidenti problemi di conversione, di un dettaglio grafico scadente e di un comparto tecnico dimenticabile, su Switch restano almeno due carte da giocare che salvano il prodotto dal baratro: l'accompagnamento sonoro e la storia. Il primo rende magistralmente la situazione di tensione e l'angoscia della protagonista Rosemary, e si rivela importante anche a livello di gameplay: avvisa circa la presenza dei nemici o di potenziali cambiamenti nell'ambiente di gioco (magari uno strumento da utilizzare come diversivo).

Remothered: Tormented Fathers, la recensione per Nintendo Switch

La narrazione, invece, è un altro asso portante delle circa dieci ore di gioco che serviranno all'acquirente per esplorare per bene tutto ciò che Remothered: Tormented Fathers ha da offrire, anche sui lidi Nintendo (diventano circa cinque per chi vuole correre fino ai titoli di coda, scelta sconsigliata). L'orrore indicibile della villa e dei Felton si fa sempre più concreto, in un crescendo di eventi che per la loro completa comprensione naturalmente avranno bisogno dei successivi capitoli della saga.

Remothered: Tormented Fathers, la recensione per Nintendo Switch

Nessuna feature di Nintendo Switch in particolare sembra sia stata utilizzata, in quello che è evidentemente un tentativo di conversione fine a sé stesso, senza aggiunte di nota. Resta un audio in lingua inglese accompagnato dai sottotitoli in italiano, peraltro neanche troppo leggibili in Modalità TV (ma per forza di cose in modalità portatile la situazione migliora), e una sezione Extra che farà la felicità di chi vuole spolparsi il titolo davvero fino in fondo. Peccato anche per il mancato supporto all'HD Rumble o ad un sistema di vibrazione efficace, che forse avrebbero potuto supportare a loro volta (con il feedback tattile) la terribile avventura di Rosemary nella villa.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 29,99 €
Multiplayer.it
6.0
Lettori (4)
8.0
Il tuo voto

Remothered: Tormented Fathers è un titolo che gli amanti degli stealth game horror in terza persona devono assolutamente provare, almeno una volta nella vita, anche perché superiore a tutta una serie di titoli simili presenti sul mercato. Però, se dovete provarlo e avete un'altra console o un PC decente oltre a Nintendo Switch, vi consigliamo di farlo lì. Su questa piattaforma non solo non riuscirete ad ottenere tutto ciò che Remothered: Tormented Fathers può darvi, ma dovrete accontentarvi di una serie di compromessi a tratti davvero eccessiva: si poteva indubbiamente fare di meglio.

PRO

  • Narrativamente riuscito
  • Atmosfera e ritmo eccellenti
  • La serie ha ancora tanto da dire

CONTRO

  • Conversione appena sufficiente
  • Graficamente scadente
  • Niente supporto all'HD Rumble