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RoboDunk: la recensione di una gemma italiana

Quando basket, robot, armamenti pesanti e animazione in stop motion si incontrano otteniamo RoboDunk, uno dei videogiochi visivamente più ispirati degli ultimi anni.

RoboDunk: la recensione di una gemma italiana
RECENSIONE di Riccardo Lichene   —   22/09/2023

Anche in sede di recensione, RoboDunk mantiene tutte le sue promesse: robot giganti, basket, schiacciate dalla stratosfera, armamenti impossibili e una storia asciutta, ma misteriosa si mescolano perfettamente in un'esperienza infinitamente rigiocabile, visivamente eccelsa e sinceramente divertente. Questo perché il titolo sviluppato ed edito dal team italiano di Jollypunch Games è un roguelite con tanti potenziamenti sbloccabili partita dopo partita.

Come si legge sulla pagina Steam: "RoboDunk è l'unione tra NBA Jam e Rogue Legacy, coi robot". Una descrizione che fa il paio con il tono irriverente di tutto il gioco che, però, ha raggiunto qualche punta di misteriosa serietà quando ci siamo interfacciati con il Sorvegliante, un'enigmatica figura che guida i nostri passi all'interno della campagna.

Quattro tasti, nulla di più

Riuscire a divertire quanto RoboDunk con solo quattro comandi a disposizione dovrebbe essere l'obiettivo di molti aspiranti game designer
Riuscire a divertire quanto RoboDunk con solo quattro comandi a disposizione dovrebbe essere l'obiettivo di molti aspiranti game designer

In RoboDunk si fanno quattro cose: saltare (rigorosamente per schiacciare), placcare, passare e sparare. L'impostazione del gioco è drammaticamente semplice: due squadre da due robot ciascuna si affrontano in una partita di basket in cui tutto è concesso. È possibile dare cazzotti ai robot avversari per rubargli la palla, sparare missili, mine, fulmini rotanti e raggi laser per stordire i nemici e usare tutta la potenza idraulica del vostro robot per caricare delle schiacciate spettacolari che vi faranno guadagnare quattro punti alla volta. Mentre sarete in possesso della palla non basterà semplicemente correre a canestro e tirare: prima di schiacciare dovrete caricare il vostro salto tenendo premuto il pulsante dedicato, ma occhio ai placcaggi, perché in questa fase sotto canestro sarete vulnerabili e non potrete difendervi con lo scudo.

Qui entra in gioco il lavoro di squadra, tanto in solitaria quanto in coppia: prima di andare a canestro è indispensabile assicurarsi di avere abbastanza tempo per preparare un salto quindi dovrete sfruttare al meglio le vostre armi, placcare gli avversari in arrivo e valutare bene l'ampiezza della vostra finestra: meglio portare a casa un singolo punto con un piccolo salto che rischiare tutto su un tiro da quattro e venire bloccati all'ultimo secondo. La curva di apprendimento di RoboDunk è molto dolce, ma con una parte finale deliziosamente ripida. Quando vedrete l'intelligenza artificiale avversaria placcarvi a mezz'aria mentre credevate di avere il punto in tasca vorrete imparare quella mossa perché oltre ad essere molto bella da vedere è un salvavita nelle partite più tese.

Tutti pazzi per la schiacciata

I 16 robot di RoboDunk sono diversi per armamenti, statistiche e comportamento in campo. Ci vorrà un po', ma una volta trovata la squadra giusta farete faville
I 16 robot di RoboDunk sono diversi per armamenti, statistiche e comportamento in campo. Ci vorrà un po', ma una volta trovata la squadra giusta farete faville

Nel corso della vostra campagna al soldo del Sorvegliante avrete a disposizione 16 robot diversi tra cui scegliere, ognuno con un valore specifico di velocità, forza, salto e capacità di carico delle munizioni. All'inizio potrete sceglierne due tra il Chomper, grosso e armato di laser, il Devil, piccolo e agile con delle mine per stordire i nemici e il Blasto, che ha come arma primaria un cannone che spara una rosa di tre proiettili. All'inizio della vostra campagna, poi, potrete usare la valuta di gioco per iniziare a sbloccare dei bonus permanenti come uno scudo più resistente, una maggiore velocità di corsa, più proiettili e altre abilità per potenziare i vostri robot. All'inizio del primo round della campagna roguelite potrete scegliere tra tre stadi, ciascuno con due bonus associati: quelli sono i potenziamenti permanenti che vincerete in quella partita e che potrete portarvi negli incontri successivi.

I potenziamenti sopra gli stadi vengono selezionati a caso tra quelli sbloccati e, come ogni roguelite che si rispetti, quando verrete sconfitti i vostri robot perderanno tutto e dovrete ricominciare da capo. Per sbloccare gli altri 13 cestisti meccanici dovrete prima sconfiggerli in una partita, poi potrete andare alla fabbrica e acquistarli. Troverete ben presto l'equilibrio tra il desiderio di provare nuovi robot e il bisogno di potenziare quelli con cui vi trovate meglio per poter andare sempre più avanti nella campagna. Ci sono tre livelli di difficoltà, con quello più elevato che è davvero brutale: è pensato per chi cerca la sfida definitiva e si considera un maestro della schiacciata, fate attenzione.

In RoboDunk c'è ampia possibilità di scelta in fatto di strategie e modi di affrontare il dilemma della schiacciata. Avrete l'occasione di sperimentarle tutte
In RoboDunk c'è ampia possibilità di scelta in fatto di strategie e modi di affrontare il dilemma della schiacciata. Avrete l'occasione di sperimentarle tutte

Uno dei robot che ci sono più piaciuti è stato lo Zooka, debole nei placcaggi ma rapido e armato con un missile a ricerca. Abbiamo battuto il gioco per la prima volta mettendolo in squadra con un Chomper, fondamentale per la sua resistenza ai placcaggi. La strategia era di conquistare la palla con il Chomper e passarla allo Zooka, sparare il suo missile per avere un'assicurazione contro l'avversario più vicino e poi andare a schiacciare. Divertentissimo anche Cyclone, con il suo attacco rotante in grado di liberare completamente l'area sotto canestro per proteggere il compagno con la palla, e Leapin che ha un anello elettrico piuttosto largo per stordire i nemici. Scoprire pian piano i molti tipi di robot e le loro strategie è una delle parti più divertenti di RoboDunk, quindi non vi spoilereremo altro.

Mentre giocherete alla campagna tenete d'occhio anche i modificatori dell'arena di gioco perché possono mettervi i bastoni tra le ruote se non aggiustate la vostra strategia di conseguenza. Ci saranno meteoriti che cadono, trampolini stordenti, torrette e pozze d'acqua che, però, potrete anche usare a vostro vantaggio. In base alla vostra prestazione e al livello di difficoltà selezionato, otterrete tra le 20 e le 70 unità di valuta di gioco: un nuovo bot ve ne costerà 100, migliorarlo 50 e acquistare un nuovo potenziamento, per provare a incontrarlo nella prossima arena, altri 50.

LEGO in stop motion

Lo stile grafico e la narrativa di RoboDunk sono la ciliegina sulla torta di un gameplay facile da imparare e sempre divertente
Lo stile grafico e la narrativa di RoboDunk sono la ciliegina sulla torta di un gameplay facile da imparare e sempre divertente

Il gameplay di RoboDunk è facile da imparare, difficile da padroneggiare e una sfida continua che vi terrà incollati alla sedia, ma tutto questo non basta a fare un grande gioco. Per essere considerati un'opera davvero memorabile servono una storia intrigante e uno stile grafico ispirato e RoboDunk li ha entrambi. A cominciare dalla narrativa, semplice ma accattivante, questo titolo vi immergerà in un universo in cui dopo una serie di grandi guerre, i giganteschi robot da combattimento usati per distruggere sono stati convertiti in macchine per schiacciare e giocare a basket. Ogni robot ha la sua storia, ogni squadra la sua identità e ogni arena può raccontarvi le sue origini e perché oggi sia teatro di queste incredibili sfide. Otterrete queste schede narrative completando le partite e sbloccando nuovi robot e potrete collezionarle e rileggerle in un'apposita area che fa da crono-storia di questo universo. Il Sorvegliante, poi, vi incoraggerà a scoprire di più sull'universo di RoboDunk e ha in serbo qualche sorpresa che vi lascerà piacevolmente soddisfatti.

L'elemento di RoboDunk che ci ha lasciato più stupiti in assoluto, però, è il suo comparto grafico. Raramente uno sviluppatore ha il coraggio di adottare un approccio così radicalmente diverso e non possiamo che fare i nostri complimenti a Jollypunch Games. Questo gioco è, in poche parole, un corto interattivo in stop motion della LEGO. Ogni cosa, dai robot ai canestri alle arene, è fatta di mattoncini e si muove in modo piacevolmente meccanico per replicare l'effetto stop-motion. Le schede narrative, poi, sono tutte accompagnate da fotografie dei modelli dei robot realizzati nel mondo reale ancorando ancora di più il linguaggio visivo di questo titolo alle sue radici. I proiettili, i missili, i placcaggi e le schiacciate avvengono con un effetto che ricorda quello dei film animati a 21 frame al secondo, per enfatizzare il movimento a scatti. Le parole non rendono giustizia al lavoro di fino realizzato per dare a RoboDunk un look unico perfettamente in linea con il suo gameplay e la sua storia, e questo mix bilanciato e sempre innovativo di elementi lo rendono, per noi, davvero un grande gioco.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Multiplayer.it
8.5
Lettori (5)
8.2
Il tuo voto

RoboDunk è il perfetto mix di vecchio e nuovo, familiare e innovativo, nostalgico e avanguardista. Il concept è semplice, robot che giocano a basket e possono spararsi tra di loro, ma non annoia mai grazie alla varietà di mech e ai modificatori casuali della modalità roguelite. La storia è snella ma accattivante, lo stile grafico ispirato e innovativo e il divertimento giocando uno contro uno o due contro due è pari a quello dei migliori sportivi e dei migliori picchiaduro. Jollypunch Games ha prodotto una vera e propria gemma che merita una possibilità da parte di qualunque appassionato. È semplice da imparare, ha una dolce, ma lunga curva di apprendimento e premia vittorie e sconfitte con uno sguardo più approfondito alla narrativa che avvolge questo violento sport in un alone di mistero. Tantissima qualità e altrettanto divertimento, tutto fatto in Italia: slam dunk!

PRO

  • Concept originale
  • Non annoia mai
  • Robot diversi e unici
  • Stile grafico e narrativo ispirato e curato

CONTRO

  • Rari e quasi impercettibili cali di framerate