Con Roller Champions Ubisoft Montreal sta cercando di replicare la magia con la quale ha reso i suoi game as a service dei clamorosi successi commerciali e di pubblico, nonostante una partenza a rilento. Basti pensare a The Crew e For Honor, a come ha rivitalizzato il primo The Division, ma soprattutto a cosa è diventato negli anni Rainbow Six: Siege.
Dopo il lunghissimo rinvio, molto probabilmente causato da problematiche legate al Covid-19, il gioco PvP liberamente ispirato al film Rollerball è finalmente arrivato in formato free-to-play su PC, Xbox One, PS4 e grazie alla retrocompatibilità di Series X|S e PlayStation 5.
Come vedremo nella recensione di Roller Champions, nonostante il rinvio l'ultima fatica di Ubisoft Montreal è arrivata nei negozi un po' con il fiato corto e ha avuto bisogno di un po' di giorni per rodare la sua infrastruttura e avrà bisogno di mesi per esprimere tutto il suo potenziale.
Rollerball
Chi ha visto Rollerball, il film del 1975 diretto da Norman Jewison (o il suo remake del 2002), avrà una sensazione di deja-vu giocando a Roller Champions. Lo sport concepito da Ubisoft, infatti, condivide molto con quello visto nella pellicola con James Caan. Si gioca in arene circolari da percorrere su pattini a rotelle, si gioca con una palla e non ci sono regole, una cosa che rende la fase difensiva piuttosto fisica. Le atmosfere di Rollerball erano decisamente più sporche e distopiche, c'era dietro anche un pizzico di critica alla società, ma la disciplina "sportiva" sembra esattamente la stessa.
Roller Champions si gioca tra due squadre composte da 3 giocatori l'una che lottano per il possesso di una sfera che va scagliata all'interno di una sorta di canestro posizionato ai lati della pista. Prima di segnare, però, una squadra deve compiere un giro completo con la palla in mano. In base ai giri compiuti il goal può valere più punti, una cosa che potrebbe consentire di ribaltare completamente il risultato della partita anche all'ultimo istante. Un canestro fatto dopo 3 giri completi, infatti, vale 5 punti e, di conseguenza, la vittoria diretta della partita.
Da parte sua Ubisoft ci ha messo del proprio nel cercare di differenziare il suo gioco dai vecchi film: il pacchetto offerto è giovane e colorato, così da intercettare i gusti più moderni ed essere adatto alla struttura da free-to-play che sostiene il progetto. Attraverso la vendite delle coloratissime skin ed emote lo studio di Montreal spera di rientrare dei costi di sviluppo e di sostenere la comunità sul lungo periodo.
Modalità
Lungo periodo è la chiave per comprendere Roller Champions oggi. Ubisoft, infatti, non sembra avere fretta con la sua creatura. Dopo essersi presa una settimana per riuscire a sistemare il matchmaking e consentire a tutti di giocare in maniera piuttosto solida alla maggior parte delle partite alle quali si è stati abbinati (una cosa da non sottovalutare, vista la natura completamente online del gioco) in molti aspetti il titolo sembra ancora non essere completamente maturo.
Cominciamo dalle modalità: per sgranchirsi le ossa e capire come giocare sono a disposizione solo le Partite Rapide o lo Skatepark, un'area libera nella quale incontrare altri giocatori. Per giocare "seriamente", invece, ci sono solo le Partite Classificate che differiscono dalle Rapide solo per il fatto che si scala una classifica pensata per metterci di fronte ad avversari del nostro stesso livello.
E poi? Basta, perché per il momento l'Evento a Sorpresa è chiuso e non sappiamo quando arriverà il prossimo. Un po' pochino per pensare d'incollare a lungo l'utenza, anche considerato il buon piano di sbloccabili disponibile con il season pass, sia gratuito che a pagamento, o gli obiettivi giornalieri.
Mancano modalità per creare la propria squadra, per giocare con gli amici in maniera competitiva, per consorziarsi o per confrontare statistiche e abilità. Manca, in altre parole, tutto il contorno oltre a una buona portata principale.
Gameplay
La mancanza di completezza si può percepire anche sotto il profilo del gameplay. Il sistema di gioco ideato da Ubisoft, infatti, è in grado di divertire e consente anche di sperimentare un certo grado di profondità. Già dopo poche partite, infatti, si sarà in grado di muoversi in maniera più efficace lungo l'anello, di eseguire salti altissimi o sfruttare i compagni per raggiungere velocità vorticose e, magari, stoppare un tiro a pochi centimetri dal canestro.
Sotto diversi aspetti Roller Champions potrebbe ricordare Rocket League, non fosse che il gioco di Psyonix sembra essere più solido sotto il profilo della fisica, della precisione dei contatti e della lettura della partita. Tutto è più grosso, chiaro e questo consente di capire dove è la palla e perché la si è colpita (o meno). In Roller Champions il portatore della sfera è segnalato da un semplice indicatore, per rubargliela bisogna placcarlo e non sempre i contatti sono precisi e non si capisce perché l'azione sia riuscita o meno.
Questo potrebbe rendere le partite frustranti, dato che il risultato potrebbe dipendere più da un problema tecnico che dall'abilità di un giocatore/squadra. Come il resto, anche questi aspetti possono essere migliorati nel tempo, bisognerà vedere se il team avrà la possibilità di farlo.
Sotto il profilo tecnico abbiamo apprezzato la leggerezza del motore di gioco, in grado di girare su PC anche on studiati per il gaming, la colonna sonora e il design degli oggetti e dei personaggi. C'è ancora da lavorare sotto il profilo della stabilità del codice e del matchmaking, ma già nel giro di pochi giorni la situazione sembra essere migliorata.
Conclusioni
Roller Champions è un buon gioco, divertente, colorato e stiloso. Il gameplay è facile da comprendere, ma difficile da padroneggiare completamente e non è falcidiato dallo spettro del pay-to-win. Allo stato attuale, però, l'opera di Ubisoft Montreal non sembra riuscire a esprimere appiano il suo potenziale, per via di un'ossatura di gioco molto scarna, incentrata sulle solo partite classificate, della mancanza di opzioni di personalizzazione per le squadre, delle statistiche e per un gameplay non ancora chiaro e rifinito. Tutte cose che, se il pubblico premierà il gioco, potrebbero arrivare nei prossimi mesi, ma che per il momento non ci consentono di premiare troppo questo 3v3 in PvP di Ubisoft
PRO
- Divertente
- Colorato
- Veloce
CONTRO
- Poche modalità
- Gameplay un po' confuso e poco preciso