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Satisfactory, la recensione del capolavoro della logistica targato Coffe Stain Studios

Produci, assembla, perfeziona, esplora e difenditi da solo o insieme a tutti gli amici di cui hai bisogno! Satisfactory è un capolavoro della logistica formato videogioco.

RECENSIONE di Francesco Serino   —   19/09/2024
Satisfactory
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Finalmente la recensione di Satisfactory, un evento che aspettavamo da ben cinque anni. Era il 2019 quando questo gioco, frutto degli incassi straordinari della serie Goat Simulator, debuttò in accesso anticipato su Epic Game Store. Grazie alle sue qualità divenne subito un discreto successo, ma è solo l'anno successivo, con l'arrivo su Steam, che la sua popolarità esplose. Quella che però state per leggere non è soltanto la storia di una bella idea e di un successo economico: lo sviluppo di Satisfactory si è distinto soprattutto per il rapporto che il team ha allacciato col suo pubblico e come questo poi ne ha inevitabilmente influenzato la gestazione.

Costruisci e sorridi

Per chi ancora non lo conoscesse, Satisfactory è un gioco che mette alla prova i suoi utenti spingendoli a costruire catene di montaggio sempre più complesse. Ricorda il fantastico Factorio, ma in treddì e con alcune differenze sostanziali al gameplay, come l'assenza della parte tower defence per esempio.

Il trivellino portatile di Satisfactory, immancabile compagno nelle prime ore di gioco
Il trivellino portatile di Satisfactory, immancabile compagno nelle prime ore di gioco

A descriverlo in questo modo, il gioco dei Coffee Stain Studios potrebbe sembrare eccitante come un foglio Excel ed è proprio qui che viene il bello: Satisfactory è ambientato in un mondo alieno tutto da esplorare, è dotato di un umorismo di ottima caratura, in più vi metterà in mano degli strumenti sempre più versatili e potenti. Da non sottovalutare la sua grafica coloratissima come l'ottimo livello tecnico raggiunto anche grazie all'implementazione in corso d'opera di Unreal Engine 5. Si costruiscono fabbriche, è vero, ma lo si fa in un contesto fantascientifico e rispetto alla versione in accesso anticipato anche inseguendo una vera e propria trama. Ma da quest'ultima non aspettatevi scene d'intermezzo o altre amenità che nulla hanno a che vedere con quello che è il vero piatto forte del gioco: il suo favoloso gameplay.

Timbrare il cartellino

Nel gioco siamo dipendenti della Ficsit Inc., una misteriosa azienda che dopo diversi tentativi riesce finalmente a spedire il sul primo operaio su questo pianeta ricchissimo di risorse.

E quando sarete diventati grandi e costruito la vostra prima gigafactory... la ferrovia!
E quando sarete diventati grandi e costruito la vostra prima gigafactory... la ferrovia!

Una volta atterrati, infilati in una piccola capsula che successivamente dovremo riciclare per costruire il primo modulo della nostra nuova base extramondo, inizia il gioco. E che gioco. Sappiate che Satisfactory era già eccezionale quattro anni fa, quando seppur incompleto poteva portarti via 500 ore in un battito di ciglia, ma ora dopo altri quattro anni di sviluppo ci troviamo davanti a un prodotto a dir poco epico.

Inizialmente avremo solo uno scalpello e un cerca-risorse base, dovremo quindi fare tutto a mano come i nani di Moria, dando forma alla nostra base accumulando i primi materiali necessari, ben presto sbloccheremo i primi estrattori automatici: praticamente delle trivelle portatili dallo scarso rendimento comunque in grado fare il lavoro più duro da soli. Il ferro grezzo va convertito in lingotti per essere utilizzato, anche questo dovremo farlo a mano utilizzando il banco lavoro nel modulo base ora già più grande ed equipaggiato.

Ascensore spaziale

Terminata la costruzione del nostro quartier generale, che ora comprenderà un grosso drone che dovremo spedire alla Ficsit ad ogni obiettivo raggiunto e un appartamento munito di tutti i confort incluso un PC con un minigioco che crea più dipendenza di Satisfactory stesso, la nostra amata azienda ci obbligherà a costruire un abnorme ascensore spaziale attraverso il quale, successivamente, spedire una caterva di materiali ed oggetti per quello che verrà definito il Progetto Assemblaggio. Assemblaggio di cosa, per il momento non si sa.

C'è chi giocando a Satisfactory impazzisce totalmente e crea fabbriche del genere, come un piatto di spaghetti
C'è chi giocando a Satisfactory impazzisce totalmente e crea fabbriche del genere, come un piatto di spaghetti

Il gioco cresce in complessità attraverso nove passaggi, a loro volta suddivisi in più traguardi che una volta raggiunti ci permetteranno di sbloccare nuovi macchinari, nuovi componenti, nuovi gadget. A questo avanzamento si aggiungono le quattro fasi richieste dall'ascensore spaziale, le più difficili di tutte visto che chiedono di spedire un numero davvero alto di materiali. Il primo step richiede mille pezzi di lamiera intelligente, mille di struttura polivalente e cento cablaggi automatici; per fare mille lamiere intelligenti servono mille piastre rinforzate e mille rotori; per fare mille piastre rinforzate servono invece seimila piastre di ferro e circa dodicimila chiodi. Ci fermiamo qui per evitare di farvi uscire il sangue dal naso, ma dovreste aver capito il senso.

Gameplay nucleare

Lo scopo quindi è piazzare una trivella, collegarla con un nastro trasportatore a una fonderia che verrà a sua volta collegata a un costruttore. Semplice fino a quando dalla stessa risorsa non dovrete tirar fuori oggetti diversi, e allora inizierete a piazzare degli splitter che dividono il nastro trasportatore in più nastri trasportatori, che finiranno infine dentro due costruttori diversi.

Tutto bene fino a quando due oggetti diversi, magari anche costruiti da macchinari lontani, andranno spediti verso l'assemblatore che li unirà insieme per crearne un terzo ancora più complesso. Aspettate però, perché tutti i macchinari necessari andranno alimentati da qualche forma di energia: all'inizio semplici sterpaglie da bruciare, poi della più performante biomassa, infine il durevole biocarburante solido. Ma ben presto tutto ciò non basterà, e dovrete affrontare la costruzione di qualcosa di più complesso come centrali a carbone se non addirittura nucleari. Questo perché nel frattempo la vostra manciata di macchinari si sarà trasformata in una piccola, ma laboriosa fabbrica; forse ne avrete già costruire due a chilometri di distanza o una sola ma immensa e già meticolosamente ricoperta e abbellita grazie agli elementi cosmetici che possono essere sbloccati dal negozio AWESOME, consegnando i ticket ricevuti attraverso il trasmutatore AWESOME nel quale far confluire tutte le risorse in eccesso.

Overclock di lumache

C'è anche un ulteriore incastro da tenere presente se si vorrà andare avanti nel gioco e ottimizzare al massimo le fabbriche costruite: il modulo che consente di studiare tutto ciò che troveremo esplorando la grande e grossa mappa di Satisfactory.

Perfettamente giocabile in solitario, Satisfactory propone anche uno straordinario multiplayer
Perfettamente giocabile in solitario, Satisfactory propone anche uno straordinario multiplayer

Non è procedurale, quindi sarà uguale ad ogni partita, presenta però diversi biomi (scegliere da quale iniziare è come scegliere la difficoltà), tanti segreti e una grande quantità di cose che è possibile raccogliere, studiare e sfruttare secondo necessità. Lumache iridescenti che permettono di overcloccare i macchinari, naturalmente cibo per recuperare le energie, misteriose tecnologie aliene e anche predatori pericolosi come dolci creature da accudire. Sono circa cinquanta chilometri quadrati dove trovano spazio lunghe e tortuose grotte, morbide pianure, selvagge foreste, deserti bruciati e molto, molto altro ancora.

Per coprire questo spazio è necessario un mezzo di trasporto, e il gioco ne fornisce di canonici e di inaspettati: in Satisfactory troverete dune buggy e furgoni spaziali pronti a tutto come anche piattaforme rimbalzanti, tubi per la posta pneumatica dove infilarvi e viaggiare come missili per chilometri, grossi camion e addirittura treni. Camion e treni potranno essere anche automatizzati per trasportare merci tra le varie fabbriche, fornendo un aiuto molto più concreto del semplice spostamento personale. C'è anche il jetpack, utilissimo per costruire da una buona angolazione.

In quattro o di più

Le due caratteristiche che fanno la differenza tra un gioco tedioso e uno da capogiro sono la straordinaria gradualità con la quale Satisfactory introduce tutto questo al giocatore, e la possibilità di sbloccare nuovi progetti per costruire la merce più complessa utilizzando materiali alternativi da quelli richiesti dalla formula originaria.

In Satisfactory c'è anche un minigioco, e dà assuefazione più di Satisfactory stesso
In Satisfactory c'è anche un minigioco, e dà assuefazione più di Satisfactory stesso

L'altro segreto di Satisfactory è che tra una cosa e l'altra ti fornisce anche di tantissimi strumenti per cazzeggiare, da soli come in compagnia visto che il gioco supporta il multiplayer ufficialmente fino a quattro giocatori; visto che siamo su PC e possiamo fare come ci pare, è però possibile alzare questo limite fino a quando reggerà l'hardware di chi ospiterà la partita. Questo più o meno a grandi linee è Satisfactory: un gioco complesso ma che può capire anche un bambino, un gioco profondo ma che sa scherzare e non prendersi troppo sul serio. Probabilmente portare a termine un titolo come questo non è un'impresa da tutti ma anche giocare per trenta o quaranta ore, o fino a quando più semplicemente vi reggerà la testa prima che sprofondi tra diagrammi a flusso immaginari e perfezionismi matematici, è una sfida capace di dare impareggiabili soddisfazioni.

Spaghetti Incident

C'è chi vuole tutto in ordine e crea fabbriche perfette al millimetro, e chi si lascia andare al caos controllato che i giocatori di Satisfactory chiamano amichevolmente approccio spaghetti.

Era già bello prima, ma con Unreal Engine 5 la grafica di Satisfactory è migliorata ulteriormente
Era già bello prima, ma con Unreal Engine 5 la grafica di Satisfactory è migliorata ulteriormente

Questo gioco vi offrirà centinaia di obiettivi, traguardi, progetti, ma come risolvere gli enigmi di turno starà soltanto a voi. È puro ragionamento, analisi, logistica e il giocatore non viene in nessun modo punito. Satisfactory, ora lo diciamo senza girarci attorno, è un capolavoro che sa bene di offrire un certo grado di sfida e quindi azzera o quasi le limitazioni che solitamente affliggono un certo tipo di esperienza. Per esempio, da qualche tempo e a seguito di un bug, gli sviluppatori hanno deciso di rimuovere le collisioni tra gli oggetti costruiti che avranno comunque delle necessità precise per essere piazzati ma non faranno più le bizze se si ritroveranno leggermente sovrapposti a un muro, o altri elementi già presenti nello scenario; un altro passo nella medesima direzione è la possibilità di eliminare ogni struttura senza perderne i materiali utilizzati per costruirla, in modo da poter sperimentare senza remore o raddrizzare senza lanciare maledizioni. Se c'è una punizione, è quella inflitta alla morte del proprio personaggio con conseguente perdita dell'inventario (ma non gli oggetti più importanti) che però potrà essere recuperato appena si tornerà in azione.

Problemi e soluzioni

Il sistema di costruzione è estremamente versatile e lo è diventato ancora di più in questa versione 1.0 grazie a una serie di opzioni che andranno a facilitare l'uso di ogni funzione di posizionamento. Ogni tanto però bisogna combattere con qualche bizza di troppo che però potrà essere aggirata semplicemente con l'esperienza (e magari con qualche patch).

La nostra prima fabbrica nella versione 1.0... quanto le vogliamo bene!
La nostra prima fabbrica nella versione 1.0... quanto le vogliamo bene!

Costruire in prima persona effettivamente è in principio un po' scomodo, ma fa parte del gameplay ed è possibile ovviare alla limitata visuale utilizzando scale e posizioni rialzate, se non alcuni tool avanzati come il jet pack di cui vi abbiamo già parlato e che di fatto fornisce una visuale molto simile a quella di un gioco con visuale dall'alto. Se in Satisfactory c'è qualcosa che vi ostacola, vuol dire semplicemente che non avete ancora trovato la soluzione adatta per risolvere il problema ma questa esiste, e aspetta che voi la scopriate. Ennesima dimostrazione di quanto sia stato pensato bene l'esperienza e di come la formula sia stata raffinata quasi alla perfezione in questi ultimi anni di sviluppo. Ci troviamo così davanti a un gioco che ti cattura con una facilità quasi pericolosa e che non ti lascia andare tanto facilmente, trasformandosi in una sorta di piacevole e paradossalmente rilassante ossessione. Satisfactory è intelligente, accattivante, dinamico, trasversale, garantisce centinaia se non migliaia di ore di divertimento e costa di listino meno di quaranta euro. Questa è l'industria videoludica sostenibile, che sfrutta al massimo le sue caratteristiche uniche, e che ci piace.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Multiplayer.it
9.5
Lettori (30)
8.7
Il tuo voto

Ci troviamo davanti a un gioco speciale, creato da un team che prima di tutto è riuscito ad allacciare col suo pubblico un rapporto utile e sempre propositivo e questo, ma non solo questo, ha permesso a Satisfactory di diventare la meraviglia che è oggi. Ripulito da quasi tutti i bug, più bello graficamente, persino con una trama, finalmente completa da ogni punto di vista, il gioco Coffee Stain conferma tutte le qualità dell'accesso anticipato e ne aggiunge un'altra valanga a corredo. Ha persino un'ottima colonna sonora, è anche multiplayer, è tradotto in italiano, non ha microtransazioni e costa la metà di quanto si vede in giro. Satisfactory è un gioco imprescindibile e potete trovarlo sia su Steam che su Epic Games Store.

PRO

  • Un gameplay straordinario
  • C'è tanto da giocare, tanto da scoprire, tanto da costruire, tanto da esplorare...
  • Tecnicamente solido, artisticamente ottimo

CONTRO

  • A volte tubature e nastri trasportatori fanno i capricci
  • Non tutti riusciranno a sostenere il carico di ragionamenti necessario per raggiungere la fine del gioco, ma se nel frattempo ci si diverte che importa?