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Sea of Solitude The Director’s Cut, recensione di un gioco diverso ma uguale

Ecco la nostra recensione di Sea of Solitude The Director's Cut per Nintendo Switch: è un gioco nuovo, ma è sempre lo stesso.

RECENSIONE di Nicola Armondi   —   06/03/2021

Il 4 marzo 2021 è stato rilasciato Sea of Solitude The Director's Cut, nuova versione del gioco di Jo-Mei GmbH in esclusiva Nintendo Switch. Questa avventura narrativa che mescola platform ed esplorazione è stata soggetto di un raro rifacimento. Non si tratta infatti di un semplice porting, ma di qualcosa di più. Vediamo i dettagli nella nostra recensione di Sea of Solitude The Director's Cut.

Sea of Solitude | Recensione

Sea of Solitude The Director's Cut: il design non cambia
Sea of Solitude The Director's Cut: il design non cambia

Partiamo dalle basi. Sea of Solitude racconta la storia di Kay, una ragazza dispersa in un mare che ha sommerso una città. Il buio è nemico, così come le creature mostruose che si annidano nelle profondità marine. L'avventura ci porta ad esplorare vari luoghi, sia tramite la barca, nostra fidata compagna, sia a piedi.

Se avete già letto la nostra recensione originale o, addirittura, già giocato il gioco, sapete però come funziona Sea of Solitude. Sotto questo punto di vista non ci sono state modifiche. La storia di Kay segue la stessa struttura ludica originale, tra salti, dialoghi e semplici interazioni ambientali. Ad essere modificata però è la componente narrativa.

Il team di sviluppo ha in pratica riscritto l'intero Sea of Solitude. La trama, nei suoi punti chiave, non è stata rivoluzionata, sia chiaro. È ancora la storia di Kay, Sunny e del resto della loro famiglia. I temi portanti sono rimasti invariati, ma i dialoghi sono stati completamente rifatti. In alcuni casi si tratta di modifiche irrilevanti, in pratica una parafrasi di quanto era stato scritto precedentemente. In altri casi, però, Sea of Solitude approccia la trama in modo diverso.

Sea of Solitude The Director's Cut: la trama cambia, ma non troppo
Sea of Solitude The Director's Cut: la trama cambia, ma non troppo

Ad esempio, nel gioco originale veniva detto che il padre di Kay aveva saltato una vacanza (da lui organizzata) perché all'improvviso odiava l'idea di andare in montagna, a quel punto la madre replicava che non capiva in che modo si stesse comportando l'uomo. In Sea of Solitude The Director's Cut, invece, il padre non ha potuto partecipare perché un impegno di lavoro lo ha trattenuto all'ultimo, al che la madre afferma che il resto della famiglia si sarebbe dovuta divertire anche per lui. Il tono del discorso è molto diverso, anche se all'atto pratico è successa la stessa cosa. Il gioco è colmo di queste modifiche.

Inoltre, vi sono delle vere e proprie omissioni. Il mostro marino che ci dà la caccia nelle fasi acquatiche non ha più una voce. Se prima era un mostro quasi simbolico, ora è solo una minaccia di gameplay senza identità. Ancora: la ragazza che che guida Kay di fase in fase ha perso leggermente di importanza: molti dialoghi che la citavano sono spariti e sembra quasi che Kay non faccia troppo caso al fatto che ciclicamente sparisca.

Inoltre, nella versione base Kay parla tra sé e sé spesso durante l'esplorazione (pure troppo come vi avevamo detto nella nostre recensione): in Sea of Solitude The Director's Cut i suoi dialoghi sono stati ridotti. Soprattutto sono stati eliminati dialoghi che aveva scopi pratici ("Ora devo andare ad aprire quel cancello") e alcune battute e giochi di parole, probabilmente anche per dare un tono più serio al gioco. Sono stati resi meno espliciti anche i riferimenti al tema del suicidio.

Le modifiche, in ogni caso, non sono solo narrative. Sono state cambiate le posizioni dei collezionabili (bottiglie e gabbiani), probabilmente per invogliare a una nuova esplorazione anche chi ha già completato il gioco in altre versioni. È stata poi aggiunta una modalità foto. Inoltre il gioco ha ricevuto un nuovo doppiaggio (sempre in inglese). Le nuove voci si adattano di più ai personaggi giovani e sono di ottima fattura, ma anche le precedenti non erano di certo spiacevoli.

La domanda quindi è: queste modifiche hanno un impatto così grande da giustificare l'acquisto del gioco se avete già completato le precedenti versioni? No, a nostro pare no. Si tratta di un valido nuovo approccio alla storia la quale però è sostanzialmente la stessa. La seconda domanda è: un giocatore che deve ancora approcciarsi al gioco dovrebbe preferite Sea of Solitude The Director's Cut? Sì, se reputiamo questa la versione definitiva secondo il punto di vista degli autori e vogliamo "rispettare" la loro visione. Ci sono però un paio di considerazioni tecniche di cui tenere conto.

Sea of Solitude The Director's Cut: su Switch è tecnicamente non perfetto
Sea of Solitude The Director's Cut: su Switch è tecnicamente non perfetto

La versione The Director's Cut del gioco è esclusiva di Nintendo Switch. Parliamo di un gioco indie tecnicamente non elaborato, ma con il passaggio alla console della grande N non possiamo aspettarci una qualità visiva pari a quella PC. Sono soprattutto effetti di luce e ombre ad essere stati depotenziati, creando uno spiacevole effetto con la maggior parte degli ambienti di gioco. Anche la linea dell'orizzonte è inferiore, con alcuni grandi elementi che si caricano a fatica: fortunatamente è un problema minore che non ha regolare impatto. Inoltre, il frame rate è tutt'altro che stabile: non è un limite ludico, visto che non parliamo di un gioco tecnico, rapido o competitivo, ma comunque è un peccato che l'avventura non sia perfettamente fluida. Perlomeno, questa nuova versione include animazioni riviste e migliorate.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (4)
6.4
Il tuo voto

Sea of Solitude The Director's Cut è un nuovo gioco, eppure è ancora sempre se stesso. Il team di sviluppo ha optato per una riscrittura e una rielaborazione della presentazione narrativa. Non è nettamente migliore né peggiore, è semplicemente un modo diverso per dire la stessa cosa. Tutti coloro che hanno giocato alla versione originale hanno pochi motivi per investire la cifra richiesta per questa versione. Tutti gli altri ricordino che su Switch il gioco non è tecnicamente perfetto.

PRO

  • La storia è sempre piacevole
  • Stilisticamente godibile

CONTRO

  • Le modifiche non lo rendono certo un nuovo gioco
  • Tecnicamente non perfetto