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Shadowverse: Champion’s Battle, la recensione del gioco Nintendo Switch che unisce JRPG e carte

Un JRPG che fa del gioco di carte la sua componente principale, per un'esperienza avvincente e complessa per giocatori di tutte le età. Ecco la nostra recensione di Shadowverse: Champion's Battle

RECENSIONE di Alessandra Borgonovo   —   11/08/2021

A un mese dal nostro provato di Shadowverse: Champion's Battle, torniamo con più esperienza e ancora più carte per parlarvi del gioco nel suo complesso. La nostra avventura alla Tensei Academy si è conclusa ed è ora di tirare le somme su questo accattivante JRPG, che lungi dall'essere il solito clone disposto a inseguire la gloria di Yu-Gi-Oh! si è conquistato nel tempo il suo spazio. In origine, Shadowverse era (ed è ancora) un gioco di carte per PC senza alcuna connotazione anime, o infantile in generale: più orientato su atmosfere alla Magic: The Gathering, ha avuto un crescente successo, al punto tale che si è deciso di espandere il suo universo e realizzare una serie animata per renderlo più appetibile ai giovanissimi.

Da qui si è passati allo sviluppo di Shadowverse: Champion's Battle, un tie-in dell'anime che ne riprende i personaggi principali per dare vita a uno spin off dove i giocatori, in qualità di studenti appena trasferitisi alla Tensei Academy, si trovano fin da subito coinvolti negli avvincenti scontri di Shadowverse che impazzano fra tutti - ragazzi e non. Per tutti gli appassionati dei giochi di carte e della loro complessità, ma anche per chi cerca storie leggere a fare da contorno, questo è il titolo perfetto in cui immergersi, forte anche della portabilità di Nintendo Switch.

Scopriamo dunque Shadowverse: Champion's Battle nella nostra recensione.

Un mondo da esplorare

Shadowverse: Champion's Battle, il protagonista insieme ad altri personaggi
Shadowverse: Champion's Battle, il protagonista insieme ad altri personaggi

La storia l'abbiamo in parte riassunta poco sopra. Shadowverse: Champion's Battle ci mette nei panni del classico studente appena trasferitosi alla Tensei Academy, una scuola dove, tra le tante attività, spopola anche il gioco di carte Shadowverse. Per una serie di coincidenze, il (o la) protagonista si troverà coinvolto nella salvaguardia del club scolastico dedicato a Shadowverse, che versa in pessime acque, fino al punto di dover competere nei campionati nazionali. Dopo aver rapidamente creato il nostro personaggio, siamo pronti per iniziare la nostra avventura, carta dopo carta, sfida dopo sfida, mazzo dopo mazzo. La storia di Shadowverse: Champion's Battle viene raccontata attraverso una serie di filmati e conversazioni in gioco sulla falsa riga delle visual novel, il tutto interamente doppiato in inglese (ma non localizzato in italiano). C'è molto più dialogo di quanto si potrebbe pensare, per un gioco che vede protagonisti ragazzini delle medie, ma bisogna ammettere che le scene non sono invadenti e, in ogni caso, se non siamo interessati a seguirle possiamo saltarle del tutto. Ciononostante, alcune missioni secondarie e interazioni fra i personaggi sono piacevoli e valgono il poco tempo che richiedono.

Shadowverse: Champion's Battle, la presidentessa del comitato studentesco è il primo ostacolo da superare
Shadowverse: Champion's Battle, la presidentessa del comitato studentesco è il primo ostacolo da superare

Parlando di missioni secondarie, Shadowverse: Champion's Battle mette a nostra disposizione un intero mondo da esplorare quando non siamo impegnati a dar battaglia con le carte. Tra un evento di storia e l'altro, siamo liberi di vagare attraverso più ambientazioni, dentro e fuori la scuola, per raccogliere denaro o carte, sfidare persone che non siano studenti ma soprattutto accettare diversi incarichi per ottenere altrettante ricompense.

In aggiunta, il gioco propone una serie di missioni sulla falsa riga della meccanica Social Link di Persona 4 per approfondire il rapporto con i nostri compagni: la resa è ottima, considerando il materiale originale, e riesce a diversificarsi bene in base alla personalità del personaggio in questione. Proprio per la sua natura di tie-in dell'anime, Shadowverse: Champion's Battle non è la classica esperienza meccanica in cui maciniamo mazzi su mazzi con il solo obiettivo di diventare più forti. Lo sforzo nella costruzione del mondo di gioco è lodevole e, dal punto di vista della campagna principale, è davvero come godersi un lungo episodio della serie animata.

Sfida all'ultima carta

Shadowverse: Champion's Battle, giocare a carte è una cosa seria
Shadowverse: Champion's Battle, giocare a carte è una cosa seria

Quando si tratta di scendere in campo e mettere in mostra le nostre abilità di giocatori, è il momento in cui Shadowverse: Champion's Battle brilla di più. Se avete già provato l'originale per PC, allora non troverete niente di nuovo a sorprendervi: le partite si affrontano nello stesso identico modo. Per chiunque sia a digiuno dell'universo Shadowverse, lo si potrebbe descrivere come un misto tra Hearthstone e Magic: The Gathering con abbastanza unicità da non essere la copia di nessuno dei due. Soprattutto, come ogni gioco di carte, è sbagliato sottovalutarlo credendolo per bambini solo perché si lega a doppio filo all'anime. Serve strategia e pianificazione fin dall'inizio, se non si vuole essere rasi al suolo prima ancora di capire come sia successo.

Soprattutto perché Shadowverse si differenzia per l'assenza del blocco: le Creature, qui chiamate Followers, possono liberamente attaccare il giocatore avversario a prescindere da eventuali nemici in campo. L'unico modo per impedirlo è giocare le cosiddette Ward, creature che attirano su di loro gli attacchi e diventano l'unico bersaglio finché non vengono distrutte. Il cuore dell'esperienza, dunque, è creare il giusto bilanciamento tra offesa e difesa, evitando assolutamente di trascurare il fatto di poter essere sempre vulnerabili agli attacchi nemici.

Altra meccanica fondamentale è l'Evoluzione, che si sblocca dopo un certo numero di turni e permette, appunto, di evolvere le proprie creature facendo ottenere loro più attacco, difesa e persino effetti speciali se la carta lo permette. Dal momento in cui si attivano, i punti evoluzione possono essere usati in qualunque momento, persino conservandoli fino alle battute finali del duello: dipende da noi, dalla nostra strategia, e vi assicuriamo che possono davvero fare la differenza tra vittoria e sconfitta. Evolvere una creatura appena giocata permette di attaccare con essa nello stesso turno (cosa altrimenti impossibile) ma, per evitare un eccessivo sbilanciamento, si possono prendere di mira solo le creature avversarie e non il giocatore. Questo comunque permette di ristabilire gli equilibri, o addirittura porsi in vantaggio, rispetto a una determinata situazione.

Shadowverse: Champion's Battle, l'Evoluzione è un'altra meccanica fondamentale del gioco
Shadowverse: Champion's Battle, l'Evoluzione è un'altra meccanica fondamentale del gioco

Di tutte le meccaniche, l'evoluzione è quella che più ci piace in Shadowverse: Champion's Battle, soprattutto perché tiene anche conto dell'ordine di gioco: il giocatore che inizia per primo avrà meno punti evoluzione, a differenza del secondo che ne avrà di più - e potrà persino pescare una carta extra durante il primo turno. Ciò non significa che cominciare per ultimi sia sempre un vantaggio, dopotutto stiamo giocando a carte e buona parte è affidata alla fortuna durante la pesca. Senza contare che i punti azione, necessari per giocare qualunque carta, crescono di un'unità per turno, a patto di non utilizzare carte che velocizzino il processo: in tal senso, essere secondi ci mette in potenziale svantaggio. Proprio per la variabilità degli scontri esistono diverse tipologie di mazzo, ciascuna con le proprie caratteristiche, su cui basare tutto il nostro stile. Al di là delle carte neutre, nessun'altra può essere assegnata a una tipologia diversa da quella di appartenenza, il che rende più semplice gestire i mazzi senza perdersi in combinazioni infinite.

Ad aiutarci, inoltre, ci sono i Deck Code: sconfiggendo un giocatore, possiamo ottenere il codice del suo mazzo, memorizzarlo nel dispositivo ed eventualmente ricrearlo se abbiamo le carte necessarie. La varietà di Deck Code è più che sufficiente a incontrare i gusti di tutti, o quantomeno a dare ottime basi sulle quali poi effettuare piccole modifiche. Ovviamente, più alto è il livello del giocatore sconfitto (fino a Gran Maestro) e migliore sarà il suo mazzo, così come sarà più complesso crearlo. Le carte necessarie si ottengono sia sconfiggendo gli avversari, ed è sempre opportuno puntare a quelli affini alla nostra tipologia, sia comprandole ai terminali oppure tentando la fortuna con le bustine. Una combinazione di tutte e tre le possibilità aiuta a velocizzare il processo ma, soprattutto quando si scartano i pacchetti, è tutta una questione di fortuna. Potrebbe volerci un attimo come qualche ora a mettere insieme il necessario. Nel complesso, pur non offrendo chissà quale innovazione, Shadowverse: Champion's Battle fa del suo gioco di carte un'esperienza coinvolgente e impegnativa a sufficienza da tenerci incollati fino alla fine della storia e oltre.

Shadowverse: Champion's Battle, ogni tanto un giro fuori dalla scuola fa bene per trovare nuovi oggetti e sfidanti
Shadowverse: Champion's Battle, ogni tanto un giro fuori dalla scuola fa bene per trovare nuovi oggetti e sfidanti

Alle trenta ore circa necessarie per completare la trama principale si devono aggiungere quelle spese per le missioni secondarie e, se siamo completisti, alla raccolta di ogni singola carta. È inoltre presente una modalità online, che non abbiamo potuto provare fino al lancio, ma segue le stesse logiche del gioco principale con qualche aggiunta: oltre alla possibilità sfidare avversarsi da ogni parte del mondo e scambiarsi i reciproci Deck Code, esiste un sistema di Battle Pass che livello dopo livello ci permette di ottenere ricompense sempre più preziose. I punti esperienza si ottengono sconfiggendo altri giocatori, oppure completando sia le missioni giornaliere sia quelle più "a lunga scadenza", che possono variare dal numero di avversari sconfitti all'utilizzo di carte specifiche in partita e diverse altre ancora.

Non ci ha convinto la presenza di un Battle Pass Premium, che consente di sbloccare ricompense maggiori pagando una certa somma: considerato il tipo di gioco, ci sembra una componente del tutto superflua e, anzi, molto stonata. Sebbene possa piacere sfidare altri giocatori a Shadowverse, per un'esperienza solo PvP esiste l'originale per PC: il gioco tie-in poteva limitarsi a offrire la componente online come vezzo, senza per forza implementare un sistema a pagamento che non serve a nulla.

Per concludere, Shadowverse: Champion's Battle si dimostra discreto dal punto di vista tecnico, sebbene non manchino occasionali cali di frame rate e ci sia un eccessivo riciclo dei modelli dei personaggi secondari. La stessa colonna sonora non è particolarmente memorabile. Per il resto è un'esperienza godibile e divertente, persino per chi conosce a menadito il gioco originale, sporcata dalla presenza di un Battle Pass Premium.

Conclusioni

Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 49,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (4)
6.2
Il tuo voto

Shadowverse: Champion's Battle coniuga molto bene la serie animata con le meccaniche del gioco originale su PC. Ne deriva un tie-in piacevolissimo da giocare, con una costruzione del mondo e dei suoi personaggi principali (presi dall'anime) più curata di quanto pensassimo. Sebbene tutta la parte della storia possa essere saltata, sarebbe un peccato non godersi lo sforzo degli sviluppatori, che hanno saputo arricchire il gioco sia attraverso la trama principale sia con le missioni secondarie, senza contare i tantissimi personaggi da sfidare, le carte da raccogliere, i mazzi da costruire. Della componente online non ci ha affatto convinto la presenza di un Battle Pass Premium, che in un gioco di per sé a pagamento stona parecchio e non è nemmeno necessario per "imporsi" sugli altri giocatori. Se ci si fosse limitati a un sistema di Battle Pass semplice senza l'inclusione della versione premium, allora avrebbe avuto senso per invogliare i giocatori a impegnarsi nella componente online. Si può ancora fare, l'idea però che si possa spendere ulteriormente stona con il gioco nel suo insieme.

PRO

  • Sistema di gioco ottimo per neofiti e veterani
  • Tantissimi mazzi da comporre e carte da collezionare
  • Coniuga molto bene l'anime con le meccaniche originali
  • Longevità assicurata, fra storia principale e missioni secondarie

CONTRO

  • Sotto il punto di vista tecnico, qualche riciclo di troppo e cali di frame rate
  • La presenza di un Battle Pass Premium assolutamente non necessaria per l'online