Nonostante sia normalmente associato al mondo del PC, il genere manageriale idealmente potrebbe adattarsi molto bene alla fruizione mobile e questa recensione di Soccer Manager 2022 dimostra come, quantomeno da parte di qualcuno, stiano emergendo dei risultati concreti nello sfruttamento della formula anche in questo ambito. Disponibile su iOS e Android, il gioco fa parte di una serie ormai piuttosto consolidata tra smartphone e tablet, ma anche su PC e Mac, visto che l'origine parte dalla versione desktop, come risposta indie e free-to-play allo strapotere di Football Manager. C'è dunque ormai una base ben rodata sotto le meccaniche sempre più complesse e raffinate degli ultimi capitoli, con la struttura che ormai va avanti soprattutto per incrementi di contenuto più che di sostanza.
A dire il vero, non si notano cambiamenti enormi in Soccer Manager 2022 rispetto all'edizione precedente, che potete conoscere meglio leggendo la nostra recensione di Soccer Manager 2021.
Tuttavia, in un gioco come questo, anche il semplice avanzamento tra le stagioni con conseguenti aggiornamenti di rose, nomi e regolamenti, il tutto su licenza FIFPRO fa ovviamente la differenza e il fatto che sia comunque proposto come free-to-play porta a un passaggio praticamente automatico degli utenti da un capitolo al successivo, purché proprio non si sia raggiunta la saturazione totale.
Sappiamo bene come il manageriale calcistico, specialmente in una terra di calciofili, abbia però un'attrattiva irresistibile, motivo per il quale è facile passare sopra alla scarsità di novità e alle nefaste conseguenze del modello freemium per lanciarsi sopra anche a quest'altra edizione.
Gameplay: un club in tasca
È impressionante la quantità di opzioni e sfaccettature che Soccer Manager 2022 riesce a portare sui piccoli schermi degli smartphone, mettendo in scena un gameplay che è equivalente a quello di altre produzioni maggiori e blasonate, sebbene con alcune modifiche effettuate per venire incontro alla monetizzazione in stile free-to-play. Si tratta sempre di allenare e gestire una squadra di calcio, sia dal punto di vista del campo che per quanto riguarda il controllo delle finanze e la salute generale del club, cercando di ottenere risultati sportivi sempre migliori.
Il gioco concentra nelle mani degli utenti un'enorme quantità di statistiche da tenere sotto controllo e opzioni con cui interagire, riuscendo peraltro a rimanere sempre piuttosto chiaro grazie a un'interfaccia che, studiata già per funzionare al meglio sui display portatili, risulta in questa edizione ancora più ottimizzata e chiara.
Da questo punto di vista, bisogna lodare lo snellimento effettuato in termini di lettura e navigazione, nonostante non ci sia stato alcun alleggerimento nelle opzioni, che sono anzi aumentate: al contrario del capitolo precedente, in questo caso non c'è più scrolling verticale ma tutto risulta visibile in una singola schermata, con la possibilità di passare velocemente da una all'altra con swipe laterali.
Attraverso questi menù, che sono poi il cuore del gioco, dobbiamo controllare il destino della squadra occupandoci di calciomercato e contrattazioni con i giocatori, allenamenti strutturati su diverse caratteristiche, elaborare il modulo e le tattiche di gioco e ovviamente dirigere la squadra durante la partita vera e propria.
Cambiamenti: tra sistemi di gioco e tecnica
Oltre ai miglioramenti applicati all'interfaccia, che appaiono subito evidenti, c'è stata una certa evoluzione anche nella grafica relativa alle partite, con stadi più vari e dettagliati e migliori animazioni per i giocatori, anche se ovviamente questa resta una parte di minore importanza e risulta comunque alquanto sottotono rispetto a giochi di calcio più impostati sull'azione. L'evoluzione tecnica più notevole è allora riscontrabile probabilmente nella gestione dell'intelligenza artificiale, che propone ora sia avversari più ostici (anche troppo in diversi casi, con sospetti influssi sulla questione delle micro-transazioni) che giocatori più reattivi. Con questo non intendiamo solo in campo, ma anche nelle fasi di gestione: è stata elaborata meglio la dinamica della squadra, la chimica tra i giocatori e anche le reazioni che questi possono avere in base alle loro performance. Le richieste di adeguamento di contratto o i "mal di pancia" per incompatibilità con la squadra emergono in maniera più convincente e costringono a tenere in considerazione ulteriori aspetti manageriali.
Anche la progressione dell'allenatore stesso rappresenta una notevole novità di questo capitolo, che consente di applicare dei punti esperienza per incrementare le statistiche del nostro alter ego, come in una sorta di gioco di ruolo.
All'inizio possiamo scegliere fra tre tipologie standard di manager: l'allenatore più improntato sul lavoro fisico, lo specialista delle tattiche e infine il genio della finanza, ma a partire da questi archetipi di base è possibile poi evolvere il personaggio applicando punti per incrementare le statistiche e migliorate sotto vari aspetti, personalizzando il nostro coach. Infine, altri cambiamenti riguardano l'introduzione di tornei extra-campionato, che possono servire per testare moduli e formazioni nonché per guadagnare qualche soldo extra, e alcune variazioni al sistema di trasferimento dei giocatori, che a dire il vero risulta però ancora piuttosto confuso e poco chiaro, con l'introduzione di accordi aggiuntivi e pre-contratti.
Le conseguenze del free-to-play
Non è facile valutare, in pochi giorni di test, l'effettivo impatto delle microtransazioni sul bilanciamento di Soccer Manager 2022, che tutto sommato sembra piuttosto equo. Anche in questo capitolo dobbiamo affrontare delle attese forzate per quanto riguarda i tempi di costruzione e miglioramento delle strutture, cosa che risulta anche sensata, mentre piuttosto invadente è la presenza delle pubblicità, che sono comunque eliminabili effettuando almeno l'acquisto base da 5,99 euro. Quest'ultimo può essere considerato un accordo accettabile per poter godere del gioco in maniera più tranquilla e pagando un prezzo piuttosto contenuto: il problema è che il sistema di monetizzazione è comunque insito nei meccanismi del gioco e prima o poi emerge, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei bonus e dei boost, nonché degli slot di salvataggio aggiuntivi, che vanno poi a inficiare in parte il bilanciamento generale spingendo verso gli acquisti in-app.
Conclusioni
Soccer Manager 2022 prosegue precisamente nel solco tracciato dai predecessori, effettuando alcune evoluzioni funzionali ma senza stravolgere praticamente nulla, mantenendo pure i difetti e i rischi insiti nella sua struttura free-to-play. Resta comunque uno dei manageriali più profondi che si possano trovare in ambito mobile, restituendo a tutti gli effetti un'esperienza veramente completa del genere in versione portatile, in questo capitolo con ulteriori miglioramenti effettuati all'usabilità grazie alla nuova interfaccia e un incremento interessante dell'intelligenza artificiale. Qualche dubbio sul bilanciamento e la potenziale deriva pay to win resta, vista l'aleatorietà di certe performance, ma in generale c'è una certa equità generale nella progressione.
PRO
- Profondo e sfaccettato come un manageriale completo da PC
- Miglioramenti all'interfaccia e all'intelligenza artificiale rispetto al capitolo precedente
- Il senso di progressione è più marcato
CONTRO
- Il modello free-to-play comporta alcuni sbilanciamenti sul lungo termine che spingono alle microtransazioni
- Alcuni passaggi un po' cervellotici, come per quanto riguarda trasferimenti e simili
- L'interfaccia è molto più navigabile ma alcuni elementi restano un po' microscopici