22

Sons of the Forest, la recensione del survival a tinte horror dagli autori di The Forest

Ecco la recensione di Sons of the Forest, il seguito di uno dei survival più popolari di sempre, disponibile adesso su Steam dopo la fase di accesso anticipato.

Sons of the Forest, la recensione del survival a tinte horror dagli autori di The Forest
RECENSIONE di Gianluca Musso   —   02/03/2024

Nel marzo del 2023, vi avevamo raccontato i dettagli della nostra avventura sull'isola di Sons of the Forest, in occasione del lancio del gioco su Steam in accesso anticipato. Durante quell'appuntamento avevamo avuto modo di sottolineare come il nuovo titolo dagli autori del celebre The Forest includeva elementi alquanto incompleti, eppure c'era la convinta sensazione che questo survival a tinte horror non ci avrebbe messo poi così tanto ad arrivare sulla piattaforma in versione completa.

Del resto, se da un lato tutto il comparto dell'housing offriva un ristretto ventaglio di opportunità creative ai giocatori, l'esperienza di sopravvivenza si era rivelata piuttosto solida, fatto per niente scontato osservando lo stato in cui debuttano molti suoi concorrenti. Per giunta, questa veniva puntellata da una trama principale dalle forti atmosfere lovecraftiane, che ci era sembrata un po' approssimativa e per niente chiara in molti passaggi, eppure sufficientemente strutturata e completa, considerando come offrisse già all'epoca un vero e proprio epilogo con dei titoli di coda.

Confermando quelli che erano stati i nostri sospetti, proprio in questi giorni Endnight Games ha pubblicato su Steam la versione 1.0 del suo nuovo survival, e noi siamo prontamente tornati ad esplorare l'isola per scoprire quanti e quali progressi il gioco ha saputo archiviare nel giro di un anno. Ecco, nella nostra recensione di Sons of the Forest, cosa ci ha riservato questa seconda avventura.

Mamma, mi sono riperso sull'isola

Come in ogni survival, anche in Sons of the Forest sarà cruciale ottenere risorse, anche se il focus è posto con decisione sulla storia
Come in ogni survival, anche in Sons of the Forest sarà cruciale ottenere risorse, anche se il focus è posto con decisione sulla storia

Come dicevamo in apertura, fin dal primo contatto del marzo scorso Sons of the Forest ci aveva restituito la chiara impressione di trovarci a che fare con un survival in una fase di sviluppo avanzata, molto lontano da quegli embrioni che spesso si incontrano tra le librerie del programma di accesso anticipato di Steam. Certo, all'appello c'erano svariate lacune narrative e di gameplay che lo studio ha cercato di colmare in questi 12 mesi di sviluppo aggiuntivi, ma l'ottimo stato di quella versione basta a spiegare il motivo per cui, tornando sui server del gioco, le differenze tra questa versione completa e quella in accesso anticipato facciano fatica ad emergere, almeno in un primo momento.

Ad attenderci, infatti, abbiamo trovato lo stesso ottimo survival incrociato un anno fa, caratterizzato dalla presenza di tutti i più tipici comandamenti del genere di riferimento, ma che vanta la particolarità di saperli declinare in un contesto da vero e proprio horror, largamente ispirato a una storica serie TV come Lost, ma anche all'intero ciclo letterario lovecraftiano. Il risultato di questo curioso amalgama? Un'esperienza a mondo aperto in cui si abbattono alberi, si costruisce un avamposto e si gestiscono attentamente i bisogni fisiologici del proprio sopravvissuto come in un vero survival, ma in cui l'orrore e la paura si celano dietro ad ogni tronco, in fondo alle caverne che solcano l'isola, nelle viscere di un'ambientazione che nasconde davvero tantissimi segreti.

Alcuni dei misteri di Sons of the Forest rappresentano degli splendidi quanto inaspettati colpi di scena
Alcuni dei misteri di Sons of the Forest rappresentano degli splendidi quanto inaspettati colpi di scena

Non è un caso che la storia nasca da quello che è a tutti gli effetti un mistero, l'improvvisa scomparsa di una ricca famiglia di miliardari che il protagonista, un anonimo operativo di un'agenzia privata, ha la missione di recuperare. La trama condurrà il giocatore alla scoperta di quello che si nasconde sotto la superficie dell'isola, e ci ha fatto piacere apprendere che nel passaggio alla 1.0, Endnight ha rilavorato alcuni interi segmenti di trama - proponendo ad esempio un finale nuovo di zecca con una spettacolare battaglia contro un boss - anche se è necessario sottolineare che la storia, ancora adesso, rimane alquanto confusa. Esattamente come quella di Lost, del resto.

Cosa c'è di nuovo

Sons of the Forest ora prevede molti più progetti per la costruzione di avamposti e rifugi, andando a colmare una delle lacune dell'accesso anticipato
Sons of the Forest ora prevede molti più progetti per la costruzione di avamposti e rifugi, andando a colmare una delle lacune dell'accesso anticipato

Dal momento che l'impianto su cui si poggia Sons of the Forest era già particolarmente solido nella versione in accesso anticipato, non sorprende che Endnight abbia allora scelto di investire questi 12 mesi di sviluppo rendendo più profondo il gameplay, con l'aggiunta di un gran numero di nuovi oggetti e nuove costruzioni, ma anche di meccaniche totalmente inedite, come quella dell'avvelenamento che interviene se si mangia cibo avariato o si beve acqua contaminata. Sono moltissime le novità sul tavolo, la maggior parte delle quali dedicata a rendere più facile la navigazione della mappa, grande cinque volte quella del primo The Forest - e che, nella primissima versione dell'accesso anticipato, poteva essere percorsa esclusivamente a piedi.

Fortunatamente, il team ha subito compreso quanto fosse cruciale far esordire nuovi mezzi di trasporto: dall'introduzione delle teleferiche a quella dei deltaplani, da quella dei cart da golf fino ai monocicli elettrici, adesso i sopravvissuti avranno solo l'imbarazzo della scelta, così come potranno inoltre contare su molti più progetti di costruzione, per erigere le loro basi. Paradossalmente, non è mai realmente necessario ai fini della sopravvivenza stabilirsi e fondare un insediamento, eppure l'housing è indiscutibilmente una delle cose più divertenti da fare in squadra. Si può giocare con un massimo di altri sette compagni, ed è quasi inutile specificare che Sons of the Forest si rivela un'esperienza generalmente migliore, se condivisa con degli alleati affiatati.

Un'isola ostile, ma mai solitaria

La gestione dell'inventario di Sons of the Forest è brillante, anche se non è cambiata radicalmente col passaggio alla versione completa
La gestione dell'inventario di Sons of the Forest è brillante, anche se non è cambiata radicalmente col passaggio alla versione completa

In realtà, scegliere di non affidarsi a dei gregari umani non renderà l'esplorazione dell'isola del tutto solitaria. Endnight ha infatti scelto di affiancare ai più introversi un companion governato dall'IA, Kelvin, a cui possono essere assegnate alcune semplici mansioni che sono considerevolmente aumentate di numero, col passaggio a questa versione completa. Ferito gravemente dal rovinoso impatto che dà il calcio d'inizio alla storia, Kelvin è tutto fuorché un chiacchierone, tuttavia potrà rivelarsi prezioso per raccogliere le risorse naturali, badare alla base, e segnalarvi l'intrusione di cannibali e mutanti, sempre pronti a farvi visita per darvi il loro personale - ma soprattutto sanguinario - benvenuto sull'isola di Sons of the Forest.

A proposito di nemici, col passare dei mesi Endnight ne ha aggiunti di nuovi, sia per quel che riguarda la fazione dei cannibali, che adesso accoglie nuove gerarchie di guerrieri con minacciose maschere dorate, tanto per quella dei mutanti, a cui il team canadese adora donare gambe e braccia in più, giusto per renderli ancora più terrificanti. Durante questa seconda avventura abbiamo confermato le interessanti interazioni con cui si esprimono alcune categorie di avversari, eppure ci saremmo aspettati molto di più dall'intelligenza artificiale, che non è migliorata nella 1.0, dato che durante il combattimento si incastra ancora con gli ostacoli ambientali e non sembra sempre reattiva e sufficientemente astuta, porgendo il fianco a svariati problemi.

Le schiere di nemici in Sons of the Forest si sono arricchite di nuovi, spaventosi esemplari di cannibali e mutanti
Le schiere di nemici in Sons of the Forest si sono arricchite di nuovi, spaventosi esemplari di cannibali e mutanti

Poche novità, invece, per quel che riguarda la fabbricazione degli oggetti basato su di un brillante sistema di gestione dell'inventario, che viene mostrato a terra quando si apre lo zaino. C'è qualche nuova ricetta con cui combinare le risorse a disposizione sull'isola, ma nessuna reale rivoluzione in tal senso.

Sviluppi tecnici

Sons of the Forest è indubbiamente un bel survival da vedere, forse uno dei migliori
Sons of the Forest è indubbiamente un bel survival da vedere, forse uno dei migliori

Lo scorso marzo avevamo avuto modo di ricoprire di lodi il comparto tecnico a supporto di Sons of the Forest, uno dei migliori mai incontrati in un survival, per giunta in accesso anticipato. Ecco, se ci sentiamo di confermare in larga parte quell'analisi, dobbiamo d'altro canto ammettere che in questi 12 mesi l'impatto visivo offerto dal survival dello studio canadese non ha subito evoluzioni di sorta, specialmente per quel che riguarda i modelli dei personaggi e le loro animazioni, tuttora in larga parte insufficienti. Discorso diverso per i bug, che sono stati progressivamente eliminati con il susseguirsi delle patch. Noi ne abbiamo incontrati alcuni anche in questa versione finale, ma lo stato di attuale pulizia tecnica non ha paragoni con quello dell'accesso anticipato.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 28,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (33)
8.1
Il tuo voto

Sons of the Forest è esattamente tutto ciò che un appassionato di videogiochi survival vorrebbe incontrare sulla propria strada. Trascorso un anno, il titolo di Endnight Games offre adesso un gameplay decisamente più rifinito e reso più profondo in molti comparti, eppure mantiene anche molti dei suoi difetti originali, che finiscono col contaminare la qualità finale dell'opera. Per questo motivo, Sons of the Forest rimane consigliato solo a chi mangia pane e sopravvivenza, mentre faticherà ad essere apprezzato da un'utenza più vasta.

PRO

  • Un survival solido e godibile, ma anche affascinante e misterioso
  • Ottime le novità di gameplay
  • Splendido da giocare in compagnia
  • Esplorare l'isola e scoprirne i segreti regala veri momenti da Lost

CONTRO

  • IA dei nemici insufficiente
  • Alcune incertezze tecniche su modelli e animazioni