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Star Wars: Tales of the Underworld, la recensione della nuova miniserie Disney Plus

L'annuale appuntamento con le miniserie antologiche di Star Wars ci porta nel sottobosco della galassia lontana lontana con sei episodi incentrati su Asajj Ventress e Cad Bane.

RECENSIONE di Christian Colli   —   06/05/2025
Cover di Tales of the Underworld

Ormai le miniserie "Tales" di Lucasfilm sono diventate un appuntamento praticamente annuale, cominciato con Tales of the Jedi nel 2022 e proseguito con Tales of the Empire lo scorso anno in occasione dello Star Wars Day che cade il 4 maggio, giorno scelto per l'assonanza tra l'iconico saluto "May the Force (be with you)" e la data May 4th che si pronuncia "may the fourth".

Dopo aver raccontato alcuni retroscena sui "buoni" e sui "cattivi" - con le dovute eccezioni e sfumature, va detto - la miniserie antologica ora si sofferma... su una mezza cattiva e un cattivissimo, ovvero Asajj Ventress e Cad Bane. Come al solito si tratta di una produzione pensata soprattutto per i veri appassionati di Star Wars che conoscono i personaggi in questione e sapranno cogliere ogni riferimento, ma nella nostra recensione senza spoiler vi racconteremo se basti questo a renderli una visione imprescindibile.

Prima parte: Asajj Ventress

Tales of the Underworld è costituita da sei episodi da circa 15-20 minuti ciascuno, divisi in due archi narrativi dedicati ad altrettanti personaggi comparsi inizialmente nella serie animata The Clone Wars. Asajj Ventress è sicuramente la più famosa dei due: la sua prima apparizione risale alla serie animata del 2003 di Genndy Tartakovsky ma poi è stata introdotta nel canone ufficiale di Star Wars con il lungometraggio del 2008 con cui è cominciato il cartoon The Clone Wars. In seguito, Asajj Ventress è riapparsa nella più recente serie animata The Bad Batch... nonostante fosse morta tempo addietro in un romanzo (Star Wars: Il discepolo del Lato Oscuro) ambientato tra la sua ultima apparizione in The Clone Wars e il suo ritorno in The Bad Batch.

Lyco è un personaggio inedito alla sua prima apparizione in Star Wars
Lyco è un personaggio inedito alla sua prima apparizione in Star Wars

I primi tre episodi di Tales of the Underworld ("Una via d'uscita", "Amici" e "Da guerriero a guerriera") risolvono questo enigma ma lo fanno in una maniera decisamente frettolosa e insoddisfacente. L'arco narrativo comincia dove finiva il romanzo di Christie Golden: Asajj Ventress, ex apprendista del Conte Dooku divenuta mercenaria, si è sacrificata per salvare l'amato Quinlan Vos, un Jedi passato temporaneamente al Lato Oscuro. Quinlan e il suo amico Obi-Wan riportano il corpo di Ventress al suo pianeta Dathomir... dove le forze magiche delle Sorelle della Notte la rianimano qualche tempo dopo.

I tre episodi svelano dunque cos'è accaduto a Ventress nei giorni seguenti all'Ordine 66, durante i quali l'Impero braccava i Jedi superstiti proprio come lei stessa aveva fatto per ordine del Conte Dooku. L'incontro con un giovanissimo Jedi in fuga di nome Lyco offrirà a Ventress un'altra occasione di redimersi e, forse, di trovare Quinlan che nel frattempo ha messo in piedi il cosiddetto Cammino, una sorta di via di fuga per dissidenti e Jedi disperati.

Negli episodi di Asajj Ventress fa capolino un nuovo Inquisitore
Negli episodi di Asajj Ventress fa capolino un nuovo Inquisitore

Nonostante la sua brevità, l'avventura di Ventress e Lyco sfiora alcuni elementi fondamentali nella caratterizzazione della protagonista, sempre burbera ma ormai decisamente ammorbidita rispetto al passato, e ci porta proprio nel sottobosco promesso dal titolo con due deviazioni - quasi missioni secondarie di un videogioco - utili all'obiettivo di trovare il Cammino, tra cacciatrici di taglie e Imperiali. I tre episodi dedicati a Ventress sono quelli più ricchi di azione, con alcuni combattimenti con le spade laser molto ben coreografati e un'ottima regia in generale.

Purtroppo, però, questa prima parte di Tales of the Underworld scade sulla narrativa: il personaggio di Lyco è a dir poco insopportabile come caratterizzazione e i tre episodi poco aggiungono allo sviluppo di Asajj Ventress che ritroveremo in The Bad Batch pressoché identica, scontrosa ma col cuore d'oro. Semmai la miniserie solleva nuove domande sul destino di Quinlan Vos (non si è mai saputo che fine abbia fatto) e su quello di Lyco, un personaggio apparentemente usa e getta.

Seconda parte: Cad Bane

La seconda metà di Tales of the Underworld è costituita dagli episodi "La bella vita", "Un grosso favore" e "Una buona azione", tutti incentrati sul personaggio di Cad Bane, di cui scopriamo finalmente le origini. Apparso per la prima volta in un episodio di The Clone Wars del 2009, il cacciatore di taglie ha fatto capolino in diverse produzioni di Star Wars, trovando poi apparentemente la fine nella miniserie live action The Book of Boba Fett. Un personaggio affascinante, caratterizzato da un'estetica decisamente Western e avvolto da un alone di mistero che squarcia proprio Tales of the Underworld.

L'arco narrativo si apre sul pianeta Duro, dove il giovane Colby - prima di diventare Cad Bane - vive alla giornata insieme all'amico Niro, rovistando nell'immondizia tra un furtarello e l'altro. L'incontro con un boss della malavita di nome Laszlo cambia le loro vite per sempre: i tre episodi raccontano i momenti che segnano la storia di Cad Bane, inclusi quello in cui cambia nome e comincia a indossare l'iconico cappello da cowboy. Ben presto, però, la storia prende una piega drammatica, concentrandosi su un personaggio completamente diverso che, per certi versi, desta quasi più interesse del protagonista.

Gli episodi su Cad Bane sono scritti discretamente, specie l'ultimo in cui i dialoghi alimentano una crescente tensione in previsione dello scontro finale, ma la storia è altamente prevedibile e il continuo palleggiamento di un presunto mistero - che poi tanto mistero non è - rendono l'epilogo assai stucchevole, specialmente perché sembra aprire un'altra finestra senza risolvere in maniera particolare un personaggio affascinante proprio per la sua caratterizzazione netta e indiscutibile di cattivo della peggior specie.

Tales of the Underworld racconta anche le origini di Cad Bane
Tales of the Underworld racconta anche le origini di Cad Bane

In definitiva, questo trittico non serve a granché, se non a giustificare le discutibili scelte di vita del cacciatore di taglie, ed esplora in maniera molto limitata il sottobosco che dà il titolo alla miniserie, lasciando senza risposta comunque alcune domande che potrebbero essere fioccate nella mente dei fan in questi anni (per esempio, quando e perché Cad Bane ha ricevuto i suoi impianti cibernetici). Per certi versi sarebbe stato meglio riassumere i retroscena per arrivare allo scontro decisivo con Boba Fett, spiegandoci se Cad Bane sia veramente morto oppure no in quella circostanza. Serve davvero che ogni cattivone abbia una storia tragica alle spalle?

Conclusioni

Multiplayer.it

5.0

La miniserie Tales di quest'anno è stata piuttosto deludente sul lato della scrittura, mentre dal punto di vista tecnico è chiaro che a Lucasfilm hanno affinato il taglio delle serie animate in computer grafica nello stile di The Clone Wars, sebbene gli ultimi episodi della stagione finale omonima siano nettamente superiori. È evidente che il budget è stato ridimensionato e che forse la lavorazione è stata affrettata e poco ragionata, giusto per arrivare al 4 maggio con qualcosina da offrire agli appassionati, ma rispetto alle stagioni precedenti questa ha fatto decisamente un passo indietro. Speriamo nella prossima annata.

PRO

  • Racconta i retroscena di due personaggi molto amati dai fan
  • Comparto tecnico sempre di ottima qualità

CONTRO

  • La scrittura è piuttosto banale e prevedibile
  • Non aggiunge niente di speciale a nessuno dei due protagonisti