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Starship Troopers: Extermination, la recensione di un gioco pieno di insetti giganti e non solo

La recensione di Starship Troopers: Extermination, uno sparatutto cooperativo che è uscito dall'accesso anticipato peggio di quando ci è entrato.

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   16/10/2024
Gli Starship Troopers attorniati dagli insettoni
Starship Troopers: Extermination
Starship Troopers: Extermination
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Abbiamo iniziato a giocare Starship Troopers: Extermination due settimane prima del lancio della versione 1.0. Per la recensione ci siamo ovviamente presi il tempo di provare i contenuti aggiuntivi, ma il percorso che abbiamo fatto è interessante e fa ben capire qual è il principale problema del gioco e come l'approccio all'esperienza cambi quando si passa da una versione pre-lancio a una che, teoricamente dovrebbe essere completa degli elementi core.

Sulla carta il titolo di Offworld, gli stessi degli Squad, è il sogno degli appassionati della serie Starship Troopers che si avvera, visto che consente di combattere contro enormi orde di insettoni con un massimo di 15 compagni di squadra. Facciamo tutti parte delle Forze Speciali della Fanteria Mobile e tutti abbiamo un solo obiettivo: sterminare gli avversari, fucile Morita in pugno. Si tratta di una riduzione a videogioco concettualmente molto semplice, che non si capisce come mai nessuno avesse provato finora, considerando oltretutto il numero di clonatori di successo che girano sul mercato (pensate ad esempio alla serie Helldivers).

Più problemi di prima?

Finché è stato in Accesso Anticipato, Starship Troopers: Extermination è stato in qualche modo adorato, perché i suoi difetti erano considerati tollerabili. L'azione era ripetitiva, ma in fondo è di Starship Troopers che stiamo parlando, quindi a parte andare a caccia di insetti e difendere postazioni dagli stessi, non c'era alcuna pretesa di fare chissà cosa o di impegnarsi in qualche attività che non fosse esaurire i caricatori contro delle orde soverchianti, magari dopo aver costruito delle difese con la spada di Damocle dell'arrivo dei nemici sulla testa.

I giocatori spesso sono creature dai desideri molto semplici: dagli delle armi ben fatte e mettili in mezzo al caos per renderli felici. Del resto l'immaginario originale era rispettato, quindi si faceva esattamente quello che si voleva fare: sparare a degli insetti giganti (da questo punto di vista è così rispettoso da creare addirittura alcuni dubbi, di cui riparleremo). Qualche problema di ottimizzazione c'era, ma eravamo in accesso anticipato e non ci si faceva troppo caso; un po' di stanchezza dopo l'ennesima orda sovveniva, ma si continuava a giocare volentieri in attesa della versione finale; qualche arma era da rivedere, in particolare per i rinculi esagerati, ma, lo avrete capito, a un gioco in accesso anticipato si perdona questo e altro. Nel frattempo si parla con gli sviluppatori, gli si espongono i problemi riscontrati e si spera di essere ascoltati non tanto come voce singola, ma come comunità.

L'arrivo della versione 1.0

Poi arriva la versione 1.0, il prezzo cresce, i contenuti aumentano e molti nodi vengono al pettine. La speranza va affievolendosi e si è costretti a tirare le somme. Se dopo l'attesa ti ritrovi con un'ottimizzazione peggiore di quella della versione precedente qualche domanda te la poni, anche perché non si sta parlando di un titolo miracoloso dal punto di vista estetico, fatto com'è di livelli brulli e desolati, siano essi in superficie o nelle grotte (del resto gli insettoni non vivono certo a Disneyworld).

Un soldato uccide gli insetti con il lanciafiamme
Un soldato uccide gli insetti con il lanciafiamme

Inoltre le lamentele sono anche altre, tra nuovi contenuti risicati, tra i quali una modalità single player / tutorial che dovrebbe contestualizzare un po' meglio cosa stiamo facendo, ma che risulta essere solo un treno di missioni ripetitive e tediose; tra problemi non risolti, come il comportamento senza senso di alcuni insetti (che a volte se ne stanno fermi a farsi triturare per motivi ignoti) o come il succitato rinculo di alcune armi, addirittura peggiorato, ci troviamo di fronte a una pietanza che sembra essere stata cotta a metà, ossia incapace di mantenere le promesse fatte, finendo per essere un'esperienza ancora tutta da definire.

Cooperare funziona benissimo
Cooperare funziona benissimo

Ma torniamo un attimo allo scenario. Come abbiamo detto è davvero rispettoso dell'originale, tranne che per un aspetto: sembra prendersi maledettamente sul serio. Lo è al punto che viene a mancare molta dell'ironia che caratterizza la serie e che la rendeva e rende ancora qualcosa di diverso da un semplice "umanità contro gli alieni cattivi". Qualche accenno c'è, ma in generale il livello tematico più profondo di Starship Troopers viene lasciato sullo sfondo, favorendo invece gli aspetti più folcloristici, per così dire, con i giocatori che si lanciano a capofitto nelle missioni di conquista credendo davvero in quello che fanno.

Comunque valido

Non fraintendete però, perché Starship Troopers: Extermination non è un brutto gioco. Ci siamo concentrati sugli aspetti più critici perché è giusto farlo visto che è stato per un certo periodo giocabile in accesso anticipato e parliamo quindi di un titolo che ha già avuto modo di dire ciò che voleva. Del resto tutti gli elementi che lo rendevano appassionante rimangono, dalla cura per i sistemi di gioco, al gameplay frenetico, fino all'ottima modalità di costruzione delle basi, che richiede una grande attenzione per gestire al meglio tutti i potenziamenti e le difese.

In alcuni momenti il numero di nemici spaventa
In alcuni momenti il numero di nemici spaventa

In generale il titolo di Offworld funziona e anche molto bene, verrebbe da dire, tra armi da potenziare, abilità legate alle classi e quel senso di profonda oppressione che solo ritrovarsi circondati da migliaia di insetti riesce a trasmettere efficacemente. Oltretutto quando lo si gioca in cooperativa dà davvero il massimo (qui ritorna la scarsa utilità della finta modalità single player), visto quanto è coinvolgente collaborare con gli altri costruendo e difendendo avamposti o scegliendo dove appostarsi per affrontare la minaccia di turno. Da questo punto di vista non possiamo che consigliarvelo, nonostante la presenza sul mercato di un concorrente davvero solido come Helldivers 2, che dalla serie Starship Troopers riprende moltissimi elementi. Semplicemente ci si aspettava un salto in avanti più lungo con il lancio della versione 1.0, salto che invece non c'è stato, con i nuovi contenuti che vanno rifiniti per farli esprimere al meglio. Insomma, il gioco c'è, ma c'è anche tanto da lavorare per perfezionarlo.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, Epic Games Store, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 48,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (23)
8.4
Il tuo voto

Se vi intriga l'idea di vivere in prima persona la vita di un fante dello spazio che combatte contro degli alieni giganti per favorire i loschi affari di un governo dittatoriale corrotto, Starship Troopers: Extermination è sicuramente il gioco che fa per voi. Peccato che la versione 1.0 abbia introdotto più problemi che soluzioni e che non si siano curati maggiormente certi aspetti, altrimenti avrebbe potuto essere un'esperienza ancora più coinvolgente.

PRO

  • È un distillato di Starship Troopers perfetto, almeno sul campo di battaglia
  • Collaborare con gli altri funziona davvero bene
  • La costruzione delle basi

CONTRO

  • Un po' ripetitivo sulla lunga distanza
  • Il nuovo tutorial single player era evitabile
  • Parecchi problemi di prestazioni