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Still Wakes the Deep, la recensione dell'avventura horror di The Chinese Room

Una piattaforma petrolifera in mezzo al Mare del Nord, un potere antico che viene risvegliato e un operaio coraggioso sono i protagonisti di Still Wakes the Deep, la nuova avventura di The Chinese Room.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   17/06/2024
L'artwork ufficiale di Still Wakes the Deep
Still Wakes the Deep
Still Wakes the Deep
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Quando si parla di esperienze puramente narrative, walking simulator se vogliamo, The Chinese Room è senz'altro uno dei primi team di sviluppo che vengono in mente. Del resto lo studio inglese ha fatto di questo specifico sottogenere il suo personale campo di gioco, e se il punto è quello di raccontare storie attraverso un videogame ci sono ben pochi dubbi sulle loro capacità.

Se vogliamo, Still Wakes the Deep rappresenta il progetto dell'azienda di Brighton che più concede sotto il profilo del gameplay, certo a parte il platform Little Orpheus: le drammatiche vicende di Cameron "Caz" McLeary in mezzo al Mare del Nord si avvicinano parecchio alle dinamiche di un survival horror passivo, fra nascondini e quick time event, ma non lasciatevi ingannare: il focus è anche stavolta sulla narrazione.

Fra Dead Space e Control: la storia di Still Wakes the Deep

È il 1975 e Caz McLeary si sta nervosamente dirigendo presso l'ufficio di quello stronzo del suo capo, che lo ha appena convocato con l'altoparlante. L'operaio esce dalla cabina e attraversa il ponte della stazione petrolifera, mentre i lavori fervono come al solito e la brezza gelida gli sferza il volto: in cuor suo sa già cosa lo attende, e la previsione si rivela fin troppo precisa.

Caz ha infatti accettato questo disgraziato incarico, che lo ha portato lontano dalla moglie e dalle due figlie per mesi, allo scopo di fuggire dalle sue responsabilità dopo aver pestato un tizio; ma la polizia l'ha trovato lo stesso, e così il supervisore gli ordina di salire sul dannato elicottero in cima alla piattaforma per tornare a casa... o andare in prigione, chi se ne importa.

Proprio mentre l'uomo sta per salire sul veicolo, però, accade l'impensabile: le trivelle hanno perforato qualcosa che se ne stava sul fondo del mare, dormiente, da chissà quanto tempo, e ora l'intera struttura è in preda al caos, fra impalcature che crollano e persone che precipitano in acqua. Anche lo stesso Caz, che però viene miracolosamente recuperato da alcuni colleghi.

Il migliore amico di Caz, il cuoco della piattaforma di Still Wakes the Deep
Il migliore amico di Caz, il cuoco della piattaforma di Still Wakes the Deep

Che Caz è successo? Cosa sono quelle gigantesche fibre rosse che stanno avvolgendo alcune zone della piattaforma? E perché le persone che ci sono entrate in contatto hanno cominciato a dare di matto? Starà a noi scoprirlo, mentre ci coordiniamo con gli operai sopravvissuti per capire se c'è un modo di fuggire oppure di allertare i soccorsi.

Struttura, narrazione e un pizzico di gameplay

Still Wakes the Deep non possiede una struttura open, dunque le varie aree della piattaforma che ci troveremo a esplorare vengono gestite dal gioco come compartimenti stagni, con tanto di caricamento nel passaggio dall'una all'altra. Sfide da superare ricorrendo magari a qualche salto, aggrappandosi a una sporgenza, arrampicandosi su di un supporto (rigorosamente giallo: rosso sarebbe stato troppo Mirror's Edge), strisciando in un cunicolo oppure attivando qualche interruttore.

I corridoi, di qualsiasi tipo, sono una presenza costante in Still Wakes the Deep
I corridoi, di qualsiasi tipo, sono una presenza costante in Still Wakes the Deep

In tal senso l'esperienza si rivela molto "fisica" e ci sono due o tre sequenze di fuga effettivamente coinvolgenti, ma come detto le concessioni fatte da The Chinese Room non si spingono oltre le meccaniche tipiche dei survival horror passivi. Ciò significa che, in presenza di eventuali nemici, tutto ciò che potremo fare sarà appunto darcela a gambe oppure, più frequentemente, camminare bassi e rifugiarci in qualche nascondiglio, lanciando magari un oggetto in giro per trarre in inganno le creature che ci danno la caccia.

Che il focus sia sulla narrazione, in maniera oltremodo lineare, lo dimostra da un lato una generale mancanza di tensione, visto che il game over non è punitivo grazie a un capillare sistema di checkpoint a supportarci in caso di sconfitta, così da non dover rifare da capo intere sezioni; dall'altro un'esplorazione estremamente guidata, che pur in assenza di una mappa consultabile (ne troveremo solo qualcuna appesa ai muri) rende quasi impossibile perdersi durante le appena quattro ore e mezza necessarie per arrivare ai titoli di coda.

Il Marchio... cioè, le misteriose fibre che si sono insinuate nella piattaforma di Still Wakes the Deep
Il Marchio... cioè, le misteriose fibre che si sono insinuate nella piattaforma di Still Wakes the Deep

Comparto narrativo al primo posto, dunque, com'era lecito attendersi da un gioco di The Chinese Room. Eppure, tristemente, anche in tal senso Still Wakes the Deep non riesce a centrare il bersaglio: la trama accelera in maniera repentina e il tempo di conoscere i componenti del cast (per poi eventualmente piangerne la morte) è ridotto al minimo, ma soprattutto le soluzioni messe in campo non riservano alcuna sorpresa.

Una lingua oscura e misteriosa

Still Wakes the Deep è ambientato nel Mare del Nord e i personaggi parlano tutti con un forte accento scozzese, il che rende davvero complicato capire cosa dicano. Per fortuna ci sono i sottotitoli in italiano, che mai come in questo caso risultano imprescindibili (immaginiamo anche per gli utenti americani...), ma dover stare lì a leggerli toglie inevitabilmente qualcosa allo spessore del racconto.

Unreal Engine 5, ma perché?

La grafica di Still Wakes the Deep viene mossa dal potente Unreal Engine 5: un sostanziale passo in avanti per The Chinese Room rispetto al CryEngine di cui abbiamo parlato nella recensione di Everybody's Gone to the Rapture, ma anche qui una scelta che genera più grattacapi sul piano prestazionale che non concreti vantaggi in termini visivi.

L'Unreal Engine 5 ci consegna ottimi modelli per i personaggi, ma il resto latita
L'Unreal Engine 5 ci consegna ottimi modelli per i personaggi, ma il resto latita

Perché sì, i modelli dei personaggi sono ottimi e ciò aiuta senz'altro a supportare le sequenze di dialogo, ovviamente fondamentali in un prodotto di questo tipo, ma per la maggior parte del tempo ciò che vedremo saranno cabine, corridoi e scorci di mare aperto che traggono ben poco vantaggio dall'impiego del sofisticato motore grafico di Epic Games, che tuttavia incide parecchio sul peso della grafica.

Alla luce di un comparto visivo così modesto, anche con tutti i preset al massimo, non ci si aspetterebbe infatti di dover ricorrere al DLSS su "bilanciato" (dunque in pratica 1080p reali) per far girare il gioco a 50-55 fps con di una RTX 4070, eppure è questa la situazione che ci siamo trovati di fronte durante i test, in attesa di eventuali aggiornamenti che possano in qualche modo sistemare l'ottimizzazione.

Una delle creature di Still Wakes the Deep: in movimento sono davvero un incubo
Una delle creature di Still Wakes the Deep: in movimento sono davvero un incubo

Una menzione, infine, al design delle "creature": sembrano letteralmente dei bug ambulanti e le loro appendici non fanno che compenetrare le strutture che li circondano, offrendo sì uno spettacolo raccapricciante ma per i motivi sbagliati. Nulla da dire invece sul sonoro e in particolare sull'interpretazione degli attori, sempre intensa per quanto poco comprensibile (vedi box).

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i5 13500
  • Scheda video: NVIDIA RTX 4070
  • Memoria: 32 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 11

Requisiti minimi

  • Processore: quad core Intel o AMD da 2,5 GHz
  • Scheda video: NVIDIA RTX 2050, AMD RX 6000, Intel A550
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Storage: 9 GB di spazio richiesto
  • Sistema operativo: Windows 10 64 bit

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core i5 11600, AMD Ryzen 5 5600X
  • Scheda video: NVIDIA RTX 2070, AMD RX 6700 XT, Intel A750
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Storage: 9 GB di spazio richiesto su SSD
  • Sistema operativo: Windows 10 64 bit

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 34,99 €
Multiplayer.it
6.0
Lettori (47)
7.7
Il tuo voto

Still Wakes the Deep è un enigma: un'avventura narrativa con un debole per i survival horror passivi, che però risulta incapace di esprimere i valori che ci si aspetterebbe da The Chinese Room a ben undici anni da Amnesia: A Machine for Pigs. La storia sembra una rielaborazione in salsa scozzese di Dead Space e il gameplay non è che un insieme di espedienti messi lì per raccontarla, ma con poca voglia e meno ancora coraggio. La storia ha un picco sul finale, ma ci si arriva un po' troppo in fretta e senza idee originali: che peccato.

PRO

  • Ottima direzione artistica
  • Interpretazioni intense, pur in un inglese incomprensibile
  • Qualche momento interessante

CONTRO

  • Trama priva di spunti originali
  • Gameplay estremamente lineare e derivativo
  • Breve e male ottimizzato