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Super Seducer 3: The Final Seduction, la recensione del manuale interattivo di rimorchio che manda in bianco i giocatori

La recensione di Super Seducer 3: The Final Seduction, un gioco che teoricamente vorrebbe insegnarci a rimorchiare, ma con scarso successo

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   15/02/2021

La prima volta una risata te la strappa, la seconda volta lo giustifichi perché in fondo quella risata ancora te la ricordi e può far da traino anche alla nuova esperienza, ma la terza il tutto appare sempre più per quel che è: patetico. Se vogliamo lo stesso vale per molte serie che superano il numero due (Valve lo sa bene), anche se nella maggior parte degli altri casi ci sono almeno gli alieni brutti / i soldatini pew pew / i barbari che ruttano / o quel che vi pare da ammazzare per gratificare i nostri sogni di potenza e mascherare il lutto della creatività, mentre qui l'imbarazzo gioca allo scoperto. Di cosa stiamo parlando? Ma di Super Seducer 3: The Final Seduction e della fatica fatta per scriverne la recensione, visto che più che un manuale interattivo di rimorchio sembra un sistema per prendere due di picche a raffica.

Seduzione

Super Seducer 3: The Final Seduction, una scena piccante
Super Seducer 3: The Final Seduction, una scena piccante

Super Seducer 3: The Final Seduction è sostanzialmente identico ai precedenti episodi, soltanto più rifinito e con qualche funzione in più. Richard La Ruina torna per la terza volta in cattedra pronto a darci consigli su come rimorchiare e convincere il o la partner di turno a fare sesso, tra situazioni raccontate in prima persona e altre in cui fa semplicemente da spalla. Il tutto si traduce in un simulatore di appuntamenti diviso in dieci episodi scollegati in cui al giocatore spetta solo di scegliere le risposte da dare per far andare avanti le storie, cercando di ottenere il punteggio massimo di ogni capitolo per sbloccare i finali migliori, quelli che solitamente comportano del sesso.

Come nei due Super Seducer precedenti, La Ruina commenterà le nostre scelte facendoci capire se abbiamo sbagliato o se abbiamo ragionato da super seduttori, facendo quello che avrebbe fatto lui.

Completati i dieci capitoli c'è poco altro da fare: si può rigiocare per sbloccare il 100% delle risposte, anche quelle più assurde, magari sfruttando gli schemi riepilogativi per capire dove si è sbagliato, oppure si possono personalizzare le storie, rimuovendo ad esempio le risposte rosse (quelle completamente sbagliate), tagliando i consigli di La Ruina oppure eliminando i minigiochi. Questi ultimi sono due: dei quick time event in cui bisogna premere i tasti mostrati a schermo al momento giusto e una specie di gioco di abilità con il telefono. Entrambi sono più dei fastidi che delle aggiunte sensate al gameplay e sinceramente, appena l'opzione si è resa disponibile, li abbiamo eliminati senza grossi drammi. Peccato non poterlo fare da subito.

Contenuti

Super Seducer 3: The Final Seduction più che un modo per imparare a rimorchiare, sembra un'altra fonte di masturbazione.
Super Seducer 3: The Final Seduction più che un modo per imparare a rimorchiare, sembra un'altra fonte di masturbazione.

Parlando delle situazioni raccontate nel gioco c'è in realtà poco da dire, visto che sono molto simili a quelle dei Super Seducer precedenti, tra approcci al supermercato, in palestra o dentro ai classici locali alla moda. La Ruina recita maluccio come sempre, ma anche gli altri attori e attrici non sono da meno. In generale le risposte vincenti sono quelle meno interessanti, mentre quelle che danno i risultati più divertenti sono solitamente sbagliate. Certo, ormai la formula narrativa incentrata sulle belle ragazze sexy da portare a letto, condita dalle cretinate di La Ruina, spesso completamente fuori contesto, funziona davvero poco, a meno che non si creda davvero che i suoi consigli abbiano un qualche valore formativo per la propria vita amorosa.

La Ruina rimorchia anche al supermercato
La Ruina rimorchia anche al supermercato

Dal punto di vista tematico, il problema di Super Seducer 3: The Final Seduction non è nemmeno il sessismo di cui trasuda da ogni poro, visto che l'autore non ha mai nascosto la natura di ciò che mira a fare, ma proprio la noia intrinseca nel vedere uno che ti spiega perché chiedere il numero di telefono a una ragazza in modo troppo diretto è sbagliato, mentre si trova dentro a una specie di harem in cui le sue parole fanno da colonna sonora alle immagini di donne mezze nude impegnate a strusciarsi tra loro o a farci vedere le natiche (all'inizio nemmeno troppo, visto che c'è una forte censura dei dettagli piccanti, che va eliminata giocando). Va bene, magari su qualche quattordicenne farà effetto, ma su tutti gli altri proprio no. Aggiungiamoci anche dei dialoghi spesso scritti molto male e davvero improbabili (che si saltano senza troppi rimpianti) e vi renderete conto da soli perché Super Seducer 3: The Final Seduction non ci abbia sedotti nemmeno un po'.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Multiplayer.it
4.0
Lettori (31)
7.5
Il tuo voto

Super Seducer 3: The Final Seduction è molto simile ai precedenti capitoli, con qualche rifinitura in più, ma molta meno carica goliardica. È il classico scherzo che, reiterato troppe volte di seguito, non diverte più nessuno e, anzi, diventa quasi fastidioso. Sinceramente non crediamo che nell'era di internet qualcuno possa avere bisogno di acquistare un prodotto simile per vedere qualche ragazza in lingerie o per trovare dei consigli così banali su come rimorchiare. Andate su un sito porno che è meglio.

PRO

  • Dura più dei predecessori
  • Più rifinito

CONTRO

  • Dieci capitoli con storielle di rimorchio banali e mal scritte
  • Dialoghi poco interessanti che si saltano volentieri
  • Era divertente due giochi fa