Lanciata in sordina lo scorso anno, è diventata presto un cult grazie al passaparola. Compreso il nostro. Nello scrivere la recensione di The Boys 2 non possiamo quindi non esclamare: i ragazzi sono tornat, c***o! Creata da Eric Kripke a partire dall'omonimo (e scorrettissimo) fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson, la serie è su Amazon Prime Video dal 4 settembre, con i primi tre episodi. Poi uno nuovo ogni settimana, per un totale di otto.
Una scelta che ha fatto insorgere il web: ormai abituato ad avere tutto subito per un binge watching selvaggio, il pubblico, scontento, sta facendo review bombing in segno di protesta. A prescindere da come la si pensi su come fruire gli episodi di una serie tv (sarà un discorso da boomer, ma il rilascio settimanale dà la possibilità di godersi meglio ogni singola puntata, dandole il tempo di sedimentare e creare conversazione, come si faceva una volta sui banchi di scuola), i primi quattro di The Boys 2, che abbiamo potuto vedere in anteprima, sono una bomba. Esattamente come i precedenti. Anzi. Forse ancora più spiazzanti.
Visto che stiamo elogiando i bei vecchi tempi andati, citiamo Lost: previously, on The Boys, abbiamo fatto la conoscenza dei Sette. In un mondo come il nostro, alcuni esseri umani hanno sviluppato poteri eccezionali: sono i Super. Ma, siccome c'è sempre qualcuno più Super degli altri, la Vought American, potente multinazionale, ha creato una squadra di magnifici sette, composta da supereroi non soltanto potenti, ma soprattutto con caratteristiche che li rendano attraenti come star del cinema, o della musica. Perfetti testimonial per qualsiasi tipo di prodotto. Anche il sogno americano.
Non è però tutto oro il raggio dagli occhi che luccica: questi Super hanno una doppia faccia. Sulle loro tracce la squadra guidata da Butcher (Karl Urban), ex agente della CIA, che ha un conto in sospeso con il leader dei Sette, Patriota (Antony Starr).
Patriota: fa venire i brividi, ma non puoi non amarlo
I Super, dicevamo. Nati negli anni '30 (tra i primissimi The Phantom, del 1936, e Superman, del 1938), i supereroi per la cultura americana sono un po' l'equivalente degli dei dell'Olimpo greci. Dotati di capacità eccezionali, spesso riuniti in squadre, hanno nelle loro mani il destino del mondo. Al contrario di Zeus e soci però, gli eroi dei fumetti a stelle e strisce spesso sono persone integerrime, che hanno a cuore la vita del prossimo, che si tormentano se uccidono qualcuno o non riescono a salvarlo. Le divinità greche invece sono piene di tutti i peggiori difetti degli esseri umani: sono invidiose, hanno deliri di onnipotenza, cambiano forma per ingannare giovani donne e accoppiarsi con loro. Ecco: dimenticate il linguaggio pulito e corretto di Captain America. I Sette sono proprio di un'altra scuola.
A guidarli uno dei personaggi più inquietanti e allo stesso tempo affascinanti visti in questi ultimi anni in televisione: Patriota. Perfetta fusione di Superman e Captain America, incarna il meglio delle qualità americane: sorriso impeccabile, bell'aspetto, forte, risoluto, adorato dalle folle. Ma è tutta una facciata: dietro quel sorriso bianchissimo c'è un'anima nera, così oscura che guardandolo negli occhi non si capisce mai cosa stia realmente pensando. A interpretarlo Antony Starr, attore che con questo ruolo si è consacrato come interprete straordinario: dotato di un'espressività poliedrica, grazie a cui è in grado di passare nel giro di un secondo da una faccia rassicurante a una da pazzo omicida, riesce nell'impresa di sembrare uno squalo. Ha gli stessi occhi senza luce del predatore marino.
Guardandolo si rimane ipnotizzati: ciò che dice e che fa è terribile, disgustoso, repellente. Eppure non si riesce a smetterle di fissarlo. È allo stesso tempo tutto ciò che l'America ha sempre voluto essere e tutto ciò che, finalmente, sta venendo messo in discussione: l'incarnazione dell'aggressività dell'uomo bianco, che non si cura di niente se non del proprio potere.
The Boys 2: siamo sul pesante
La prima stagione di The Boys non è parca di scorrettezza e scene spiazzanti. Pensiamo a come vengono introdotti i personaggi di Hugie (Jack Quaid) e A-Train (Jessie Usher). O quello di Abisso (Chace Crawford, che in questa seconda stagione sembra la parodia comica e assurda di Tony Soprano). C'è perfino un delfino che fa una bruttissima fine. La prima metà della seconda però va oltre: come direbbe Marty McFly "siamo sul pesante". Scene d'azione e intrattenimento non mancano, anzi, ma tutto diventa ancora più cupo. E soprattutto disturbante: non guarderete più con gli stessi occhi un bicchiere di latte. E dire che Stanley Kubrick con Arancia Meccanica già aveva fatto il suo. Si mettessero l'anima in pace gli animalisti, che non si riprenderanno mai più: dopo il delfino, un altro mammifero marino potrebbe vedersela brutta, con buona pace di Greenpeace.
Se Butcher deve vedersela di nuovo con la mania del controllo di Patriota, è però un nuovo personaggio a sconvolgere ancora una volta tutto: Stormfront (Aya Cash). La più social tra i nuovi membri dei Sette, come suggerisce il suo nome di battaglia, porta tempesta. E della peggior specie. Gli autori, grazie al suo personaggio, hanno incredibilmente colto lo spirito contemporaneo, in cui si scende in piazza per protestare contro il razzismo, ancora così capillare nella nostra società.
Di più non possiamo dire, per paura di fare spoiler e rovinare quella che è una corsa folle, da gustarsi con calma, scena inquietante dopo scena sconvolgente. Si può però anticipare il fatto che i Sette stanno facendo un vero e proprio rebranding, con nuovi elementi in arrivo. Al cast si aggiungerà infatti nella terza stagione, già confermata, Jensen Ackles (storico protagonista di Supernatural). Mentre tra le facce nuove della seconda c'è quella, ormai quasi onnipresente nella tv americana, di Giancarlo Esposito (il Gus Fring di Breaking Bad), che ha il ruolo di Stan Edgar, pezzo grosso della Vought American. Vederlo fare a gara di sguardi in grado di uccidere con Antony Starr è un piacere.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.0
Come scritto nella recensione di The Boys 2, la prima metà della seconda stagione mantiene le aspettative, anzi, forse le supera: sempre più inquietante e scorretta, la serie creata da Eric Kripke ribalta completamente la figura dei supereroi, raccontando con feroce ironia l'America di oggi. Sempre più bravo Antony Starr nel ruolo di Patriota. Al cast si aggiungono Giancarlo Esposito e Aya Cash nel ruolo di Stormfront.
PRO
- Antony Starr è sempre più bravo nel ruolo di Patriota.
- Le new entry Giancarlo Esposito e Aya Cash nel ruolo di Stormfront.
- L'umorismo nero è sempre più spiazzante.
CONTRO
- Se vi impressionate facilmente questa serie non fa per voi.